Lo sciagurato Di Maio ha semplicemente disvelato un'ipocrisia che, a pochissimi, qui dentro io unico, era già parsa evidente fin dal fine maggio 2018: le ragioni fondanti del M5S erano state barattate in cambio di posizioni personali.
Sciagurata fu la scelta di sposarsi con la Lega razzista e putinista, in quel momento sul serio, tanto è vero che, ad onta della narrativa falsa sui numeri, il M5S iniziò subito a sgonfiarsi, dimezzando quasi i voti alle europee del 2019, poi subendo il colpo di grazia con l'ancor più sciagurata scelta di entrare nel governo Draghi, in vero a ciò spinto dalle truppe governiste a tutti i costi, che oggi fuoriescono, guidate dal ministro per forza, lo sciagurato Di Maio.
La spinta decisiva è stata data dall'uscita ultima di Grillo sulla non derogabilità dei due mandati elettivi, poi la scarsa dignità del ministro degli esteri, un renziano a tutto tondo sembrerebbe, con la complicità dei cagnolini da borsetta della stampa, rovescia la responsabilitrà adducendo posizioni atlantiste e putiniste, tutte fesserie ovviamente.
Augurando le migliori fortune a Di Maio, pur avvertendolo che chi lo considerava un bibitaro ieri, se oggi gli serve, pur sempre un parvenu, ai suoi occhi, rimarrà, una specie di arricchito nei salotti buoni insomma, c'è da augurarsi che, in conseguenza, un po' di chiarezza verrà comunque fatta e tornerà la speranza per quella vasta area di astensione che è il vero serbatoio del voto d'opinione.
Sciagurata fu la scelta di sposarsi con la Lega razzista e putinista, in quel momento sul serio, tanto è vero che, ad onta della narrativa falsa sui numeri, il M5S iniziò subito a sgonfiarsi, dimezzando quasi i voti alle europee del 2019, poi subendo il colpo di grazia con l'ancor più sciagurata scelta di entrare nel governo Draghi, in vero a ciò spinto dalle truppe governiste a tutti i costi, che oggi fuoriescono, guidate dal ministro per forza, lo sciagurato Di Maio.
La spinta decisiva è stata data dall'uscita ultima di Grillo sulla non derogabilità dei due mandati elettivi, poi la scarsa dignità del ministro degli esteri, un renziano a tutto tondo sembrerebbe, con la complicità dei cagnolini da borsetta della stampa, rovescia la responsabilitrà adducendo posizioni atlantiste e putiniste, tutte fesserie ovviamente.
Augurando le migliori fortune a Di Maio, pur avvertendolo che chi lo considerava un bibitaro ieri, se oggi gli serve, pur sempre un parvenu, ai suoi occhi, rimarrà, una specie di arricchito nei salotti buoni insomma, c'è da augurarsi che, in conseguenza, un po' di chiarezza verrà comunque fatta e tornerà la speranza per quella vasta area di astensione che è il vero serbatoio del voto d'opinione.