A Milano si lavora ma si resta poveri

reganam

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19/11/09
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A Milano si lavora ma si resta poveri

Le retribuzioni giornaliere degli operai milanesi sono le più basse tra le città metropolitane del nord, un dirigente guadagna 8 volte più di loro e le donne sono lontane dagli stipendi medi. Così Milano non sfugge alla povertà lavorativa

“Un terzo del mercato del lavoro milanese è al di sotto dei livelli minimi di sopravvivenza”, dicono i sindacati, e spesso non basta una vita intera per raggiungere uno stipendio medio. Le diseguaglianze lavorative in città sono profonde
 
urge una patrimoniale che colpisca le rendite...

landini
 
Non dimenticando che col medesimo stipendio, a Pescara vivi discretamente. Ma le gabbie salariali, ai sindacati mica piacevano.
 
finche' il regime socialista in essere continuera' ad ostacolare selvaggiamente l' arricchimento personale, la poverta' continuera' a pervadere il paese.
 
A Milano si lavora ma si resta poveri

Le retribuzioni giornaliere degli operai milanesi sono le più basse tra le città metropolitane del nord, un dirigente guadagna 8 volte più di loro e le donne sono lontane dagli stipendi medi. Così Milano non sfugge alla povertà lavorativa

“Un terzo del mercato del lavoro milanese è al di sotto dei livelli minimi di sopravvivenza”, dicono i sindacati, e spesso non basta una vita intera per raggiungere uno stipendio medio. Le diseguaglianze lavorative in città sono profonde

Ritengo che sia la città capitale economica e più che probabilmente la più attrattiva in ambito nazionale.

Quindi ritengo che esista un notevole e costante flusso di persone che vi si dirigono in cerca di lavoro che determinano un eccesso di offerta e conseguentemente salari in ribasso.
 
Milano ruota attorno ai ragazzotti meridionali che prestano la propria attività lavorativa per due lire e poi spendono tutto negli affitti ed aperitivo serali.
Tutto il resto è di facciata
 
Stipendi troppo alti,li abbasserei per essere più competitivi :D
 
Ci vogliono più risorse africane per far salire i salari.:D
 
Non dimenticando che col medesimo stipendio, a Pescara vivi discretamente. Ma le gabbie salariali, ai sindacati mica piacevano.

Ad essere onesto, non è che io sia tanto favorevole agli stipendi diversi per luogo. Da un lato, perchè se dai uno stipendio più alto al milanese (a parità di lavoro) quello si arricchisce di più. Si, lui e il pescarolo entrambi ci pagano il mutuo e il supermercato, ma dopo i 30 anni il milanese ha una casa da 400k, il pescarolo ne ha una da 150k.
Dall'altro lato, vivere a Milano - per chi gli piace, e chi non gli piace che ci fa ancora la? - è un valore aggiunto. I servizi, la cultura, le persone ecc. A moltissimi piace da matti, e non vorrebbero mai vivere in città più piccole. I prezzi alti sono la conseguenze delle loro scelte collettive.
 
Ad essere onesto, non è che io sia tanto favorevole agli stipendi diversi per luogo. Da un lato, perchè se dai uno stipendio più alto al milanese (a parità di lavoro) quello si arricchisce di più. Si, lui e il pescarolo entrambi ci pagano il mutuo e il supermercato, ma dopo i 30 anni il milanese ha una casa da 400k, il pescarolo ne ha una da 150k.
Dall'altro lato, vivere a Milano - per chi gli piace, e chi non gli piace che ci fa ancora la? - è un valore aggiunto. I servizi, la cultura, le persone ecc. A moltissimi piace da matti, e non vorrebbero mai vivere in città più piccole. I prezzi alti sono la conseguenze delle loro scelte collettive.

Che discorso é ?
Stipendi diversi, tutti e 2 risparmiano il 10%, ipotesi,
Il milanese dovrá fare un mutuo di durata molto maggiore rispetto a un pescarese
L a ppartamento da 400k il milanese se l é pagato e probabilmente per pagarselo ha fatto una vita piúgrama del pescarese che lo ha pagato molto meno.
 
Che discorso é ?
Stipendi diversi, tutti e 2 risparmiano il 10%, ipotesi,
Il milanese dovrá fare un mutuo di durata molto maggiore rispetto a un pescarese
L a ppartamento da 400k il milanese se l é pagato e probabilmente per pagarselo ha fatto una vita piúgrama del pescarese che lo ha pagato molto meno.


dipende ci sono zone popolari di milano che costano relativamente poco

e poi a milano c'è un pò di tutto...

non tutti guadagnano poco, c'è chi guadagna tanto e vive in zone bene...

e c'è chi guadagna poco e vive in zone popolari...

ognuno può organizzare la propria vita in base alle proprie entrate...
 
dipende ci sono zone popolari di milano che costano relativamente poco

e poi a milano c'è un pò di tutto...

non tutti guadagnano poco, c'è chi guadagna tanto e vive in zone bene...

e c'è chi guadagna poco e vive in zone popolari...

ognuno può organizzare la propria vita in base alle proprie entrate...

Le comparazioni si fanno a parametri simili, stesso lavoro, stessa casa, ecc
 
Operai milanesi? Ma dove cavolo li vede gli operai milanesi.
Gli operai al massimo sono in provincia. A milano ci sono ben pochi operai.
 
Operai milanesi? Ma dove cavolo li vede gli operai milanesi.
Gli operai al massimo sono in provincia. A milano ci sono ben pochi operai.

Edili, giardinieri, manutenzioni, pulizie, scaricatori, magazzinieri, dipendenti artigiani ecc ecc
 
Edili, giardinieri, manutenzioni, pulizie, scaricatori, magazzinieri, dipendenti artigiani ecc ecc

Vero, ma è ovvio dall'alba dei tempi che chi fa lavori di "bassa manovalanza" non può permettersi di abitare dove abita chi ha un reddito alto, perchè fa lavori ad alto valore aggiunto.
E' una cosa che è rimasta uguale nei millenni. Se uno ha un reddito basso, non può vivere in città, oppure fa una fatica boia.
Nell'antica Roma era pieno di gente che spendeva l'ira di Dio di affitto per delle catapecchie nella Suburra, mentre con gli stessi soldi avrebbe potuto prendere una casetta in campagna, con podere annesso. E' una scelta. Magari uno va in città, sperando di migliorare la propria vita, ma in pochi riescono a farlo.
Purtroppo è così da sempre e non ho idea di come possa cambiare questa cosa. Non so, più edilizia popolare?
 
Vero, ma è ovvio dall'alba dei tempi che chi fa lavori di "bassa manovalanza" non può permettersi di abitare dove abita chi ha un reddito alto, perchè fa lavori ad alto valore aggiunto.
E' una cosa che è rimasta uguale nei millenni. Se uno ha un reddito basso, non può vivere in città, oppure fa una fatica boia.
Nell'antica Roma era pieno di gente che spendeva l'ira di Dio di affitto per delle catapecchie nella Suburra, mentre con gli stessi soldi avrebbe potuto prendere una casetta in campagna, con podere annesso. E' una scelta. Magari uno va in città, sperando di migliorare la propria vita, ma in pochi riescono a farlo.
Purtroppo è così da sempre e non ho idea di come possa cambiare questa cosa. Non so, più edilizia popolare?

Esatto, peró non é che vivere in brutte periferie di milano i prezzi siano superiori a un discreto hinterland.
Gli operai ci possono vivere tranquillamente.
 
Non hai capito, lo rispiego.
Stipendi diversi, il milanese prende magari il10-20% di più perchè "il costo della vita" (tradotto: la casa) è molto più alto a Milano.
Entrambi hanno il mutuo, entrambi apparentemente hanno più o meno lo stesso stile di vita perchè il reddito disponibile tolta la casa è uguale. Ma il milanese stava pagando per una casa più costosa - usando il differenziale di stipendio - quindi alla fine di tutto si ritrova con un capitale maggiore.

Certo, se sono entrambi in affitto il problema non si porrebbe.
 
Non hai capito, lo rispiego.
Stipendi diversi, il milanese prende magari il10-20% di più perchè "il costo della vita" (tradotto: la casa) è molto più alto a Milano.
Entrambi hanno il mutuo, entrambi apparentemente hanno più o meno lo stesso stile di vita perchè il reddito disponibile tolta la casa è uguale. Ma il milanese stava pagando per una casa più costosa - usando il differenziale di stipendio - quindi alla fine di tutto si ritrova con un capitale maggiore.

Certo, se sono entrambi in affitto il problema non si porrebbe.

Tradotto la casa un paio di palle.
A Milano é tutto piú caro,
Quando l istat misura il costo della vita non guarda solo l abitazione.
Comunque tu non sei di queste parti, si capisce subito.
Da noi bastava guardare le auto dei bergamaschi e dei milanesi a lavori simili.
I bergamaschi con belle auto di cilindrata grossa e i milanesi con utilitarie.
Infatti i bergamaschi per l abitazione spendevano molto meno rispetto ai milanesi e quindi potevano permettersi altri consumi piú costosi.
 
Ormai la cosa vale per tutta Italia, mobilità sociale azzerata.
 
Edili, giardinieri, manutenzioni, pulizie, scaricatori, magazzinieri, dipendenti artigiani ecc ecc

tutti extra.

milanesi manco mezzo.

Io sono cresciuto con aperte la bicocca la breda l'alfa eccetera. Allora esistevano gli operai milanesi.
 
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