Fonti energia rinnovabili alternative (3D soprattutto per ingegneri e tecnici)

  • Trading Day 19 aprile Torino - Corso Gratuito sull'investimento

    Migliora la tua strategia di trading con le preziose intuizioni dei nostri esperti su oro, materie prime, analisi tecnica, criptovalute e molto altro ancora. Iscriviti subito per partecipare gratuitamente allo Swissquote Trading Day.

    Per continuare a leggere visita questo LINK

Scalpo

Nuovo Utente
Registrato
14/12/00
Messaggi
2.328
Punti reazioni
118
Questo 3D vuole porre l'attenzione più alle soluzioni oggettive che non ai commenti riguardo alle conseguenze delle politiche ideologico-energetiche degli anni passati sulle quali siamo tutti già piuttosto informati...
Inizio questo 3D perché pensandoci, e "facendo mio" un problema che è di tutti, mi son chiesto:
perché non concepire un nuovo tipo di centrale idroelettrica sfruttando il mare anziché i fiumi, visto che
anche l'acqua dolce tende a scarseggiare?

In risposta alla domanda che mi ero posto, la mia fantasia aveva ipotizzato che forse si potesse realizzare un tipo di centrale idroelettrica totalmente marina (la materia prima in questo caso non dovrebbe mancare, anzi ) con bacini e sottobacini chiusi di acqua filtrata dai quali potessero partire condotte con salti "importanti" sul fondo del bacino giungerebbero le condotte che inciderebbero su idonee turbine (tipo Pelton, ma ovviamente realizzate con materiali idonei all'acqua marina per es. gli stessi materiali che si usano per costruire le eliche di navi e sottomarini).
Mi son risposto che una soluzione del genere avrebbe comportato impatti ambientali difficili da far digerire agli ideologi ambientali nostrani -più inclini a cassare che non ad addurre proposte (si tratta infatti di sbancare i fondali marini di almeno 50 mt al fine di creare un decente salto geodetico che sia per lo meno simile a quelli che si ottengono nelle tradizionali centrali idroelettriche fluviali).

Ciononostante, dopo aver googlato un po' solo per vedere se qualcuno aveva già avuto questa fantasia, mi sono imbattuto in un sito di condivisione di idee fra studenti di ingegneria e professori -penso olandesi- i quali effettivamente già ci avevano pensato.
Nessun serio progetto di fattibilità era seguito, dato che una pre-valutazione dei costi/benefici non ne rendeva conveniente la realizzazione, pur non valutando come aspetto potenzialmente negativo l'impatto architettonico e ambientale.
L'anno era il 2013. Ho perso il link, se lo trovo lo metto.

Però proseguendo le mie ricerche su Google, mi sono imbattuto in questa idea che si avvicina parecchio a quella su ipotizzata di realizzare centrale idroelettrica dal mare, ma più "furbo".
Si tratta di un brevetto australiano. Non prevede nessuno sbancamento di fondali, e sfrutta l'energia generata da impianti solari/eolici per pompare l'acqua marina "in alto" su un profilo collinare/sommità, dal quale fare partire il salto geodetico utile verso il basso, in direzione delle turbine, e quindi restituire l'acqua al livello zero del mare.

Idea molto interessante secondo me.
Link: "Super Hydro Power Station" Ocean, Sea, Lake System
 
Ovviamente esistono già anche impianti che sfruttano le maree, non li ho citati proprio perchè l'idea delle maree è già ampliamente diffusa, ma secondo me di scarso interesse perchè le potenze erogate non sono paragonabili a quelle di una vera centrale idroelettrica.
 
In Italia lo fanno già con alcuni bacini idroelettrici. Mi pare che l'acqua del Lago di Varese venga pompata in alto quando l'elettricità costa meno e riutilizzata in centrale idroelettrica quando serve.
 
Daccordo, certo, ma il problema è che il livello dei laghi e dei fiumi diminuisce con l'aggravarsi dei cambiamenti climatici. Avrai certamente letto in questi giorni che al Po manca i 2/3 dell'acqua che dovrebbe esserci in questo periodo.
 
Il processo di pompaggio e turbinaggio è però energeticamente dissipativo: si pompa l'acqua in alto per poi farla cadere, a meri fini di accumulo. Non serve ovviamente per produrre energia rinnovabile.
 
Il processo di pompaggio e turbinaggio è però energeticamente dissipativo: si pompa l'acqua in alto per poi farla cadere, a meri fini di accumulo. Non serve ovviamente per produrre energia rinnovabile.

anche questo è vero.

Allora propongo di valutare (ai costi odierni, non del 2013) se sbancare i fondali per costruire centrali idroelettriche direttamente in mare, sia più interessante rispetto alla conservazione del paesaggio, a patto che non si provi che i conseguenti danni alla flora (suppongo strettamente limitati alla zona della centrale) sarebbero più insostenibili rispetto a quelli di rimanere senza EE.
 
anche questo è vero.

Allora propongo di valutare (ai costi odierni, non del 2013) se sbancare i fondali per costruire centrali idroelettriche direttamente in mare, sia più interessante rispetto alla conservazione del paesaggio, a patto che non si provi che i conseguenti danni alla flora (suppongo strettamente limitati alla zona della centrale) sarebbero più insostenibili rispetto a quelli di rimanere senza EE.

Ma una centrale idroelettrica a mare dove troverebbe il salto geodetico?
 
La centrale di pompaggio del lago Delio è come tutte e serve per immagazzinare energia se ci sono picchi di produzione
Le centrali di pompaggio sono il metodo più economico ed efficiente per accumulare l'energia e dovranno farne molte quando saremo ricoperti di pannelli FV
Quelle marine mi sembrano la mossa della disperazione in caso ci si trovi sulla terrapiatta
 
Questo 3D vuole porre l'attenzione più alle soluzioni oggettive che non ai commenti riguardo alle conseguenze delle politiche ideologico-energetiche degli anni passati sulle quali siamo tutti già piuttosto informati...
Inizio questo 3D perché pensandoci, e "facendo mio" un problema che è di tutti, mi son chiesto:
perché non concepire un nuovo tipo di centrale idroelettrica sfruttando il mare anziché i fiumi, visto che
anche l'acqua dolce tende a scarseggiare?

In risposta alla domanda che mi ero posto, la mia fantasia aveva ipotizzato che forse si potesse realizzare un tipo di centrale idroelettrica totalmente marina (la materia prima in questo caso non dovrebbe mancare, anzi ) con bacini e sottobacini chiusi di acqua filtrata dai quali potessero partire condotte con salti "importanti" sul fondo del bacino giungerebbero le condotte che inciderebbero su idonee turbine (tipo Pelton, ma ovviamente realizzate con materiali idonei all'acqua marina per es. gli stessi materiali che si usano per costruire le eliche di navi e sottomarini).
Mi son risposto che una soluzione del genere avrebbe comportato impatti ambientali difficili da far digerire agli ideologi ambientali nostrani -più inclini a cassare che non ad addurre proposte (si tratta infatti di sbancare i fondali marini di almeno 50 mt al fine di creare un decente salto geodetico che sia per lo meno simile a quelli che si ottengono nelle tradizionali centrali idroelettriche fluviali).

Ciononostante, dopo aver googlato un po' solo per vedere se qualcuno aveva già avuto questa fantasia, mi sono imbattuto in un sito di condivisione di idee fra studenti di ingegneria e professori -penso olandesi- i quali effettivamente già ci avevano pensato.
Nessun serio progetto di fattibilità era seguito, dato che una pre-valutazione dei costi/benefici non ne rendeva conveniente la realizzazione, pur non valutando come aspetto potenzialmente negativo l'impatto architettonico e ambientale.
L'anno era il 2013. Ho perso il link, se lo trovo lo metto.

Però proseguendo le mie ricerche su Google, mi sono imbattuto in questa idea che si avvicina parecchio a quella su ipotizzata di realizzare centrale idroelettrica dal mare, ma più "furbo".
Si tratta di un brevetto australiano. Non prevede nessuno sbancamento di fondali, e sfrutta l'energia generata da impianti solari/eolici per pompare l'acqua marina "in alto" su un profilo collinare/sommità, dal quale fare partire il salto geodetico utile verso il basso, in direzione delle turbine, e quindi restituire l'acqua al livello zero del mare.

Idea molto interessante secondo me.
Link: "Super Hydro Power Station" Ocean, Sea, Lake System

Bisognerebbe valutare il delta di produzione energia elettrica spesa per il pompaggio e quella generata dal salto.....altrimenti conviene sfruttare quella generata da pannelli e pale eoliche direttamente, anche perche ci saranno sicuramente perdite di efficienza e di energia delle pompe usate....
 
Il processo di pompaggio e turbinaggio è però energeticamente dissipativo: si pompa l'acqua in alto per poi farla cadere, a meri fini di accumulo. Non serve ovviamente per produrre energia rinnovabile.

potrebbe essere utile per accumulare le rinnovabili quando non c'è domanda, ma facendolo con acqua di mare vedo un problema non piccolo
a meno che il fondo del bacino non sia assolutamente impermeabile, andremmo ad inquinare con cloruro di sodio tutte le falde acquifere della zona
 
1) in australia in vendita (a 80k euro pero') hundi a celle:idrogeno!

2) tra giorno e nottte per FV basterebbe usare qualche backup a volano
 
La centrale di pompaggio del lago Delio è come tutte e serve per immagazzinare energia se ci sono picchi di produzione
Le centrali di pompaggio sono il metodo più economico ed efficiente per accumulare l'energia e dovranno farne molte quando saremo ricoperti di pannelli FV
Quelle marine mi sembrano la mossa della disperazione in caso ci si trovi sulla terrapiatta

m che efficienza parliamo? 30% per tutto il ciclo?

1) in australia in vendita (a 80k euro pero') hundi a celle:idrogeno!

2) tra giorno e nottte per FV basterebbe usare qualche backup a volano

giorno e notte è il minimo, il vero problema è l'inverno, con intere settimane di coperto e, anche quando c'è il sole, molto basso e per meno ore
 
Questo 3D vuole porre l'attenzione più alle soluzioni oggettive che non ai commenti riguardo alle conseguenze delle politiche ideologico-energetiche degli anni passati sulle quali siamo tutti già piuttosto informati...
Inizio questo 3D perché pensandoci, e "facendo mio" un problema che è di tutti, mi son chiesto:
perché non concepire un nuovo tipo di centrale idroelettrica sfruttando il mare anziché i fiumi, visto che
anche l'acqua dolce tende a scarseggiare?

In risposta alla domanda che mi ero posto, la mia fantasia aveva ipotizzato che forse si potesse realizzare un tipo di centrale idroelettrica totalmente marina (la materia prima in questo caso non dovrebbe mancare, anzi ) con bacini e sottobacini chiusi di acqua filtrata dai quali potessero partire condotte con salti "importanti" sul fondo del bacino giungerebbero le condotte che inciderebbero su idonee turbine (tipo Pelton, ma ovviamente realizzate con materiali idonei all'acqua marina per es. gli stessi materiali che si usano per costruire le eliche di navi e sottomarini).
Mi son risposto che una soluzione del genere avrebbe comportato impatti ambientali difficili da far digerire agli ideologi ambientali nostrani -più inclini a cassare che non ad addurre proposte (si tratta infatti di sbancare i fondali marini di almeno 50 mt al fine di creare un decente salto geodetico che sia per lo meno simile a quelli che si ottengono nelle tradizionali centrali idroelettriche fluviali).

Ciononostante, dopo aver googlato un po' solo per vedere se qualcuno aveva già avuto questa fantasia, mi sono imbattuto in un sito di condivisione di idee fra studenti di ingegneria e professori -penso olandesi- i quali effettivamente già ci avevano pensato.
Nessun serio progetto di fattibilità era seguito, dato che una pre-valutazione dei costi/benefici non ne rendeva conveniente la realizzazione, pur non valutando come aspetto potenzialmente negativo l'impatto architettonico e ambientale.
L'anno era il 2013. Ho perso il link, se lo trovo lo metto.

Però proseguendo le mie ricerche su Google, mi sono imbattuto in questa idea che si avvicina parecchio a quella su ipotizzata di realizzare centrale idroelettrica dal mare, ma più "furbo".
Si tratta di un brevetto australiano. Non prevede nessuno sbancamento di fondali, e sfrutta l'energia generata da impianti solari/eolici per pompare l'acqua marina "in alto" su un profilo collinare/sommità, dal quale fare partire il salto geodetico utile verso il basso, in direzione delle turbine, e quindi restituire l'acqua al livello zero del mare.

Idea molto interessante secondo me.
Link: "Super Hydro Power Station" Ocean, Sea, Lake System

non ho capito,
far salire l'acqua per poi generare elettricitá quando scende?
 
non sarebbe più efficiente impiegare l energia solare per produrre idrogeno anziché accumulare milioni di tonnellate di acqua in bacini lontani ?
 
non sarebbe più efficiente impiegare l energia solare per produrre idrogeno anziché accumulare milioni di tonnellate di acqua in bacini lontani ?

Con la tecnologia di oggi certamente no
 
non ho capito,
far salire l'acqua per poi generare elettricità quando scende?

Ritengo che sia una soluzione impiantistica già utilizzata in Italia in diversi bacini di acqua dolce, soluzione che fornisce energia elettrica in orari di punta dei consumi.

Ritengo che eventuali soluzioni su tratti di mare con limitrofe alte sponde o scogliere e relativi altipiani per invasi artificiali non siano state realizzate per problemi tecnici oppure forse più probabilmente per esistenza di business più redditizi anche se più invasivi e meno ecologici.
 
anche questo è vero.

Allora propongo di valutare (ai costi odierni, non del 2013) se sbancare i fondali per costruire centrali idroelettriche direttamente in mare, sia più interessante rispetto alla conservazione del paesaggio, a patto che non si provi che i conseguenti danni alla flora (suppongo strettamente limitati alla zona della centrale) sarebbero più insostenibili rispetto a quelli di rimanere senza EE.

Chiedo venia se intervengo anche se non sono ingegnere, ma non capisco l'idea. Stai parlando di scavare il fondo del mare per creare dei "salti" che alimentino delle turbine?
Se è così, cosa succede all'acqua dopo il salto? Se non la estrai dopo poco la vasca è piena e finisce tutto. Se la estrai consumi più energia di quanta ne produci.

Ma probabilmente ho capito male...
 
La mia idea sarebbe questa anche alla luce dell'esperienza del piccolo impianto FV che ho sul tetto.
Innanzitutto massima diffusione di eolico e pannelli fotovoltaici (resi il più possibile ecocompatibili) su ogni struttura cementificata già costruita dall'uomo e quindi di fatto resa inadatta alla vita.
Se ciò non bastasse costruire alcune grandi centrali solari, modulari e rimovibili, in aree desertiche tipo il nord Sahara, quasi perennemente soleggiate e con poche forme di vita.
E per la notte?
Si potrebbe ricorrere al parco batterie già esistente per immagazzinare la corrente in eccesso prodotta durante il giorno (es. collegando alla rete le batterie delle auto elettriche).
Inoltre l'eccesso di corrente prodotto durante il giorno potrebbe essere utilizzato per produrre idrogeno per idrolisi da immagazzinare e bruciare in apposite centrali durante le ore notturne utilizzando come comburente l'ossigeno liberato durante l'idrolisi.
Questa mi sembra al momento la soluzione meno impattante sull'ambiente e ai fini del global warming.
Ma sappiate che non ci sono pasti gratis e che prima o poi ci sarà da pagare un conto sperando che non sia troppo salato.
 
Ultima modifica:
Chiedo venia se intervengo anche se non sono ingegnere, ma non capisco l'idea. Stai parlando di scavare il fondo del mare per creare dei "salti" che alimentino delle turbine?
Se è così, cosa succede all'acqua dopo il salto? Se non la estrai dopo poco la vasca è piena e finisce tutto. Se la estrai consumi più energia di quanta ne produci.

Ma probabilmente ho capito male...

anch'io chiedevo lo stesso
l'energia per riportare l'acqua in alto non è gratis
 
Indietro