Marco Travaglio Direttore del Fatto Quotidiano Amnesy International 20 MAGGIO 2022

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Marco Travaglio
Direttore del
Fatto Quotidiano

Amnesy International
20 MAGGIO 2022

“Quello che mi piace di Putin è il suo proporre un moderno alternativo alla globalizzazione imperante, tentando di imporre schemi differenti agli attuali modelli di uniformità culturale”. “Che strano e bello un leader che parla di valori, di orgoglio nazionale, di sentimenti”. “Putin è una guida autorevole, capace di risollevare in Russia sentimenti patriottici. Ha plasmato un’identità nazionale nuova… molto forte”. “La vicenda di Crimea e Ucraina non è frutto di un’aggressione russa tout court, ma di un’aggressione da parte dell’Occidente che pretendeva che l’Ucraina diventasse un suo avamposto e addirittura aderisse al Patto Atlantico. Era ovvio che ci sarebbe stata una reazione”. “No alle sanzioni a Mosca: rischiano di avere effetti inversi e la Crimea è sempre stata una terra russa”. “L’Europa deve evitare a ogni costo un conflitto di cui pagherebbe le conseguenze, l’atteggiamento della Nato non agevola questo già difficile compito”.

Chiunque oggi provasse a ripetere una sola di queste frasi (che, al netto dell’ammirazione per quel figuro sanguinario di Putin, sono puro buonsenso) verrebbe bollato a fuoco col marchio d’infamia del “putinismo”, conficcato in una o più liste di proscrizione, bandito dal consesso civile e confinato nel ghetto con Spinelli, Orsini, Di Cesare, Canfora e altri putribondi figuri. Per aver detto qualcosa meno, Petrocelli è stato espulso dal M5S e cacciato da presidente della commissione Esteri. Per aver detto molto meno (vecchie critiche alle guerre Usa-Nato in Afghanistan, Iraq e Libia e all’allargamento Nato a Est), il 5S Ferrara è diventato “filoputiniano” anche lui anche se di Putin non aveva mai parlato bene in vita sua e s’è visto sbarrare la via della stessa presidenza. Invece quelle frasi le ha pronunciate la forzista e figlia d’arte Stefania Craxi nel 2016, due anni dopo l’invasione della Crimea, sette anni dopo la fine della guerra in Cecenia, 10 anni dopo gli assassinii di Anna Politkovskaja e Aleksandr Litvinenko. Eppure, al posto del putiniano Petrocelli e del mai putiniano Ferrara, le destre (quindi anche Iv) hanno eletto la putiniana Craxi, che nessun giornalone o tg o talk si sogna di definire putiniana. Anzi, tutti esultano perché finalmente la commissione Esteri ha una guida “atlantista” (tripudia pure Riotta, che al solito ha capito tutto), per non dover ammettere di aver usato la resistenza ucraina per regolare un altro conticino con i 5Stelle, pensando di umiliare solo loro con la figlia di un corrotto. Qui non conta quello che si dice: conta chi lo dice. C’è chi può e chi non può. Poi fra qualche anno qualche Bush jr. nostrano rin********rà e si lascerà sfuggire la verità. Persa ogni speranza nel valore della memoria, non resta che puntare sull’Alzheimer.

Travaglio in mezzo a questa melma di pennivendoli è un grande:clap:
 
Marco Travaglio
Direttore del
Fatto Quotidiano

Amnesy International
20 MAGGIO 2022

“Quello che mi piace di Putin è il suo proporre un moderno alternativo alla globalizzazione imperante, tentando di imporre schemi differenti agli attuali modelli di uniformitÃ* culturale”. “Che strano e bello un leader che parla di valori, di orgoglio nazionale, di sentimenti”. “Putin è una guida autorevole, capace di risollevare in Russia sentimenti patriottici. Ha plasmato unÂ’identitÃ* nazionale nuovaÂ… molto forte”. “La vicenda di Crimea e Ucraina non è frutto di unÂ’aggressione russa tout court, ma di unÂ’aggressione da parte dellÂ’Occidente che pretendeva che lÂ’Ucraina diventasse un suo avamposto e addirittura aderisse al Patto Atlantico. Era ovvio che ci sarebbe stata una reazione”. “No alle sanzioni a Mosca: rischiano di avere effetti inversi e la Crimea è sempre stata una terra russa”. “LÂ’Europa deve evitare a ogni costo un conflitto di cui pagherebbe le conseguenze, lÂ’atteggiamento della Nato non agevola questo giÃ* difficile compito”.

Chiunque oggi provasse a ripetere una sola di queste frasi (che, al netto dellÂ’ammirazione per quel figuro sanguinario di Putin, sono puro buonsenso) verrebbe bollato a fuoco col marchio dÂ’infamia del “putinismo”, conficcato in una o più liste di proscrizione, bandito dal consesso civile e confinato nel ghetto con Spinelli, Orsini, Di Cesare, Canfora e altri putribondi figuri. Per aver detto qualcosa meno, Petrocelli è stato espulso dal M5S e cacciato da presidente della commissione Esteri. Per aver detto molto meno (vecchie critiche alle guerre Usa-Nato in Afghanistan, Iraq e Libia e allÂ’allargamento Nato a Est), il 5S Ferrara è diventato “filoputiniano” anche lui anche se di Putin non aveva mai parlato bene in vita sua e s’è visto sbarrare la via della stessa presidenza. Invece quelle frasi le ha pronunciate la forzista e figlia dÂ’arte Stefania Craxi nel 2016, due anni dopo lÂ’invasione della Crimea, sette anni dopo la fine della guerra in Cecenia, 10 anni dopo gli assassinii di Anna Politkovskaja e Aleksandr Litvinenko. Eppure, al posto del putiniano Petrocelli e del mai putiniano Ferrara, le destre (quindi anche Iv) hanno eletto la putiniana Craxi, che nessun giornalone o tg o talk si sogna di definire putiniana. Anzi, tutti esultano perché finalmente la commissione Esteri ha una guida “atlantista” (tripudia pure Riotta, che al solito ha capito tutto), per non dover ammettere di aver usato la resistenza ucraina per regolare un altro conticino con i 5Stelle, pensando di umiliare solo loro con la figlia di un corrotto. Qui non conta quello che si dice: conta chi lo dice. C’è chi può e chi non può. Poi fra qualche anno qualche Bush jr. nostrano rin********rÃ* e si lascerÃ* sfuggire la veritÃ*. Persa ogni speranza nel valore della memoria, non resta che puntare sullÂ’Alzheimer.

Travaglio in mezzo a questa melma di pennivendoli è un grande:clap:

non male....
 
Marco Travaglio
Direttore del
Fatto Quotidiano

Amnesy International
20 MAGGIO 2022

“Quello che mi piace di Putin è il suo proporre un moderno alternativo alla globalizzazione imperante, tentando di imporre schemi differenti agli attuali modelli di uniformità culturale”. “Che strano e bello un leader che parla di valori, di orgoglio nazionale, di sentimenti”. “Putin è una guida autorevole, capace di risollevare in Russia sentimenti patriottici. Ha plasmato un’identità nazionale nuova… molto forte”. “La vicenda di Crimea e Ucraina non è frutto di un’aggressione russa tout court, ma di un’aggressione da parte dell’Occidente che pretendeva che l’Ucraina diventasse un suo avamposto e addirittura aderisse al Patto Atlantico. Era ovvio che ci sarebbe stata una reazione”. “No alle sanzioni a Mosca: rischiano di avere effetti inversi e la Crimea è sempre stata una terra russa”. “L’Europa deve evitare a ogni costo un conflitto di cui pagherebbe le conseguenze, l’atteggiamento della Nato non agevola questo già difficile compito”.

Chiunque oggi provasse a ripetere una sola di queste frasi (che, al netto dell’ammirazione per quel figuro sanguinario di Putin, sono puro buonsenso) verrebbe bollato a fuoco col marchio d’infamia del “putinismo”, conficcato in una o più liste di proscrizione, bandito dal consesso civile e confinato nel ghetto con Spinelli, Orsini, Di Cesare, Canfora e altri putribondi figuri. Per aver detto qualcosa meno, Petrocelli è stato espulso dal M5S e cacciato da presidente della commissione Esteri. Per aver detto molto meno (vecchie critiche alle guerre Usa-Nato in Afghanistan, Iraq e Libia e all’allargamento Nato a Est), il 5S Ferrara è diventato “filoputiniano” anche lui anche se di Putin non aveva mai parlato bene in vita sua e s’è visto sbarrare la via della stessa presidenza. Invece quelle frasi le ha pronunciate la forzista e figlia d’arte Stefania Craxi nel 2016, due anni dopo l’invasione della Crimea, sette anni dopo la fine della guerra in Cecenia, 10 anni dopo gli assassinii di Anna Politkovskaja e Aleksandr Litvinenko. Eppure, al posto del putiniano Petrocelli e del mai putiniano Ferrara, le destre (quindi anche Iv) hanno eletto la putiniana Craxi, che nessun giornalone o tg o talk si sogna di definire putiniana. Anzi, tutti esultano perché finalmente la commissione Esteri ha una guida “atlantista” (tripudia pure Riotta, che al solito ha capito tutto), per non dover ammettere di aver usato la resistenza ucraina per regolare un altro conticino con i 5Stelle, pensando di umiliare solo loro con la figlia di un corrotto. Qui non conta quello che si dice: conta chi lo dice. C’è chi può e chi non può. Poi fra qualche anno qualche Bush jr. nostrano rin********rà e si lascerà sfuggire la verità. Persa ogni speranza nel valore della memoria, non resta che puntare sull’Alzheimer.

Travaglio in mezzo a questa melma di pennivendoli è un grande:clap:

Traduzione:

Come essere a favore del criminale facendo passare gli altri per colpevoli.

..... a proposito di pennivendoli ;)

Poi c'è chi batte le manine, si inchina e chi pensa che nn è male.

Ma i fatti (ah mannaggia i fatti!!!) sono che putin ha invaso l'Ucraina per ben due volte, in spregio ai trattati FIRMATI dalla russia medesima con l'Ucraina, ha provocato una ecatombe ovvero distrutto un Paese di 44 milioni di persone con decine di migliaia di morti, e centinaia di migliaia di feriti, milioni di senza tetto, sta mettendo alla fame interi continenti, sta a tutti gli effetti impostando le basi per la 3 guerra mondiale. E per cosa?

Ricchezze personali? no ... è uno degli uomini più ricchi del mondo ... per il suo popolo? no .. gliene frega meno di nulla ... puro ego.

Ma non una parola non una si badi bene per le vittime di quel mostro russo, non una, oppure una prece un qualcosa ... nossignore: preso solamente dai propri regolamenti di conti con la figlia di uno degli ultimi STATISTI che l'Italia ha avuto (altro che conte e cespugli vari) uno STATISTA che aveva capito tutto dell'europa e nn a caso (ah i pennivendoli ..) fu fatto fuori...


E c'è chi batte le manine, chi si inchina e chi dice non male...
 
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Traduzione:

Come essere a favore del criminale facendo passare gli altri per colpevoli.

..... a proposito di pennivendoli ;)

Poi c'è chi batte le manine, si inchina e chi pensa che nn è male.

Ma i fatti (ah mannaggia i fatti!!!) sono che putin ha invaso l'Ucraina per ben due volte, in spregio ai trattati FIRMATI dalla russia medesima con l'Ucraina, ha provocato una ecatombe ovvero distrutto un Paese di 44 milioni di persone con decine di migliaia di morti, e centinaia di migliaia di feriti, milioni di senza tetto, sta mettendo alla fame interi continenti, sta a tutti gli effetti impostando le basi per la 3 guerra mondiale. E per cosa?

Ricchezze personali? no ... è uno degli uomini più ricchi del mondo ... per il suo popolo? no .. gliene frega meno di nulla ... puro ego.

Ma non una parola non una si badi bene per le vittime di quel mostro russo, non una, oppure una prece un qualcosa ... nossignore: preso solamente dai propri regolamenti di conti con la figlia di uno degli ultimi STATISTI che l'Italia ha avuto (altro che conte e cespugli vari) uno STATISTA che aveva capito tutto dell'europa e nn a caso (ah i pennivendoli ..) fu fatto fuori...


E c'è chi batte le manine, chi si inchina e chi dice non male...

Invece di scrivere *******, devi solo dire se è vero quello scritto da travaglio sulla figlia di Craxi :wall: allora se è vero significa che in Italia abbiamo dei giornalisti che stanno al soldo del governo di turno :angry:
 
Invece di scrivere *******, devi solo dire se è vero quello scritto da travaglio sulla figlia di Craxi :wall: allora se è vero significa che in Italia abbiamo dei giornalisti che stanno al soldo del governo di turno :angry:

ullallà...

democraticissimo, vedo... :D

Siamo al fatto che le "colpe" dei padri possano ricadere sui figli x almeno 6-7 generazioni?!
 
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