Perché un libero professionista rispetto al dipendente versa meno al Ponzi inps???

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Cesare Giulio

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Parlando con un amico scopro che è in regime forfettario e versa all'INPS 25% di contributi, in media un dipendente ne versa il 33% al Ponzi legalizzato italiano.

Ok il sudetto avrà pensione inps da fame, ma potrà versare l'8% di sconto in un etf e andare in pensione anticipata quando vorrà lui con quei soldi

Poi se aggiungiamo il nero...

Penso che sia una delle tante ingiustizie italiane che ancora viene scoperta dai mass media o almeno non interessa far scoprire ai tanti
 
c'è da dire che un professionista se si ammala e non può più lavortare non ha nessun ammortizzatore sociale.
E neanche lo ha se la sua attività dovesse andare male.

Il fatto è che fin che in italia non si divide la previdenza dall'assistenza la confusione sarà sempre massima.
 
c'è da dire che un professionista se si ammala e non può più lavortare non ha nessun ammortizzatore sociale.
E neanche lo ha se la sua attività dovesse andare male.

Il fatto è che fin che in italia non si divide la previdenza dall'assistenza la confusione sarà sempre massima.

Il professionista abile calcola anche giorni di ferie e fa assicurazioni sul suo fatturato... Si chiama libero anche per quello

La cosa che da fastidio è il minor obbligo che hanno nei confronti dell' inps per alcun motivo
 
Il professionista abile calcola anche giorni di ferie e fa assicurazioni sul suo fatturato... Si chiama libero anche per quello

La cosa che da fastidio è il minor obbligo che hanno nei confronti dell' inps per alcun motivo

Pensa che chi non paga l'INPS versa ancora meno. Io pago il 14.5%
 
Come fai a non pagare?

Casse private liberi professionisti, salvo che poi quando i conti non tornano come per i giornalisti si passa all'INPS.

Poiché tuttavia non registro tutta questa fuga dal lavoro dipendente a quello autonomo qualche vantaggio esiste. Se non altro il lavoratore versa 1/3 e la differenza è a carico del DDL, il professionista si paga tutto.
 
Casse private liberi professionisti, salvo che poi quando i conti non tornano come per i giornalisti si passa all'INPS.

Poiché tuttavia non registro tutta questa fuga dal lavoro dipendente a quello autonomo qualche vantaggio esiste. Se non altro il lavoratore versa 1/3 e la differenza è a carico del DDL, il professionista si paga tutto.

Perché in Italia c è la mentalità del piccolo è bello, meglio 1300 euro forever con 2/3 di inps pagati dal datore di lavoro che prendere 1800/2000 da libero professionista e crescere

Poi i datori di lavoro chiudono e si piange a 40/50 anni che non si è costruito nulla e si è fatto arricchire il padroncino nel frattempo.

Proponi all'estero gli stipendi italiani da dipendente vedi quanti si mettono in proprio

Poi appunto i liberi professionisti scaltri hanno molti escamotage che i dipendenti non hanno, il dipendente è obbligato a pagare il libero professionista, scarica, paga meno il pizzo all'INPS, fa nero
 
Ultima modifica:
Il professionista abile calcola anche giorni di ferie e fa assicurazioni sul suo fatturato... Si chiama libero anche per quello

La cosa che da fastidio è il minor obbligo che hanno nei confronti dell' inps per alcun motivo

Per fare le assicurazioni su infortunio e malattia* e costruirsi una pensione degna deve in pratica rinunciare all'80% del reddito considerando INPS IRPEF imposte regionali e locali e spese fisse di gestione dello studio con personale dipendente.

Insomma stiamo parlando di una nicchia di professionisti che hanno redditi milionari.

Gli altri, i professionisti, come io mi definivo, di campagna devono stare attenti a come si gestiscono, in quanto una contrazione imprevista del lavoro o qualche cliente insolvente, può fargli sballare i conti, situazione che le banche aspettano per saltargli al collo.

Personalmente non appena ho potuto ho chiuso baracca e burattini.


*bisogna vedere se la trovi un'assicurazione che ti assicura la malattia , sempre che sia compresa nell'elenco delle malattie assicurabili
dalla compagnia e a che prezzo.
Che poi i contenziosi sono infiniti e le compagnia hanno l'ufficio legale. Mentre il professionista sei deve cercare anche l'avvocato (e pagarlo)
 
La legislazione UE è comunque ammazza-piccoli, se non altro i costi di adeguamento normativo gravano in modo maggiore.
Il nanismo imprenditoriale è diventato un limite come il passaggio generazionale, minore credito e meno resilienza, si salva un po' chi lavora per il privato. Vengono infatti favorite le aggregazioni e le concentrazioni, come lo shopping internazionale.
Va aggiunto che si è perso lo spin off che portava il dipendente a mettersi in proprio dopo un po' di esperienza e che per un certo periodo ha fatto la fortuna dei distretti industriali.
Ingresso ritardato nel mondo del lavoro, poca manualità e ambizione per lavori in ufficio, scarsa disponibilità al sacrificio forse il futuro sarà nelle mani di alcune fasce di stranieri di seconda generazione. I ns. giovani bravi e intraprendenti colgono opportunità all'estero.
 
Il professionista abile calcola anche giorni di ferie e fa assicurazioni sul suo fatturato... Si chiama libero anche per quello

La cosa che da fastidio è il minor obbligo che hanno nei confronti dell' inps per alcun motivo

Assicurazione sul fatturato?
A dove?
 
I professionisti hanno il vantaggio del nero che è socialmente accettato. Pagano quasi nulla di contributi in relazione ai ricavi totali.
C'è anche un trucchetto che usano i titolari di società per pagare quasi zero contributi, non ricordo però le condizioni.

Purtroppo il sistema Inps per chi ha meno di 40 anni è una truffa di stato, tra l'altro anticostituzionale perché è generatore di disuguaglianze che si perpetuano.
Noi giovani dovremmo chiedere con forza una riforma che elimini l'obbligatorietà del versamento di contributi nel calderone.
Purtroppo se non ci facciamo sentire e viviamo passivamente i boomers vinceranno sempre.

Anche io comunque credo che passerò da dipendente ad autonomo, ma scappando all'estero (non dom + Us LLC) perché qui non ci voglio lasciare nulla.
 
Il professionista abile calcola anche giorni di ferie e fa assicurazioni sul suo fatturato... Si chiama libero anche per quello

La cosa che da fastidio è il minor obbligo che hanno nei confronti dell' inps per alcun motivo

leggendo i vostri messaggi, direi che di liberi professionisti qui ce ne sono molto pochi
di quelli che rimangono, 'liberi' alcuni, 'professionisti' zero
 
I professionisti hanno il vantaggio del nero che è socialmente accettato. Pagano quasi nulla di contributi in relazione ai ricavi totali.
(...)

*******.
Confondi i liberi professionisti con il tuo idraulico.
I professionisti che hanno come clienti aziende, non fanno un euro di nero normalmente (per ragioni ovvie).
 
Casse private liberi professionisti, salvo che poi quando i conti non tornano come per i giornalisti si passa all'INPS.

Poiché tuttavia non registro tutta questa fuga dal lavoro dipendente a quello autonomo qualche vantaggio esiste. Se non altro il lavoratore versa 1/3 e la differenza è a carico del DDL, il professionista si paga tutto.

Non c'e' nessun vantaggio a essere dipendenti, se non in casi particolari, tipo dirigente in grandi aziende/multinazionale o nel pubblico.
Se poi hai una cassa previdenziale privata facile che paghi la meta' dei contributi.
Sull'INPGI, quella la pagavano anche i giornalisti DIPENDENTI, ed quella parte che ha portato al dissesto.
 
*******.
Confondi i liberi professionisti con il tuo idraulico.
I professionisti che hanno come clienti aziende, non fanno un euro di nero normalmente (per ragioni ovvie).

Quindi il mio dentista che mi propone 3000 bomboloni in modalità black magic non li devo come libero professionista.

Poverino si offenderà quando con il suo q8 rientrerà nella sua villetta stasera
 
Comunque ancora nessuno ha saputo rispondermi sul perché i liberi professionisti sono obbligati a pagare meno contributi OBBLIGATORI all'INPS rispetto al dipendente
 
Quindi il mio dentista che mi propone 3000 bomboloni in modalità black magic non li devo come libero professionista.

Poverino si offenderà quando con il suo q8 rientrerà nella sua villetta stasera

Non hai capito la differenza.
La differenza e' chi ha come cliente te (il tuo dentista) o una azienda.
Nel primo caso lui efade IRPEF e contributi, tu evadi l'IVA (quindi anche TU sei un evasore).
Nel secondo caso, se ti pagano in nero, non puoi risultare come costo, quindi a meno che l'azienda non abbia tonnellate di nero da "lavare" non ti paga in nero.
 
Comunque ancora nessuno ha saputo rispondermi sul perché i liberi professionisti sono obbligati a pagare meno contributi OBBLIGATORI all'INPS rispetto al dipendente

Perche' si vendono a meno in cambio di (finta) sicurezza.
In pratica, il datore di lavoro paga "la parte che manca" ma influisce tutto sul costo azienda del dipendente.
Ovvero, a parita' del costo azienda del dipendente, questo prende meno.
In altre parole, questi accettano di essere pagati meno, lo stato prende tanti contributi, e loro stanno buoni perche' cosi' si sentono "sicuri".

C'e' una ragione (in realta' ce ne sono molte) per cui ho smesso di fare il dipendente 20 anni fa...
 
Quindi il mio dentista che mi propone 3000 bomboloni in modalità black magic non li devo come libero professionista.

Poverino si offenderà quando con il suo q8 rientrerà nella sua villetta stasera

Rifiuta il black e gliela metti nel hulo a lui e al suo q8 😎 semplice
 
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