Toh, chi lo avrebbe mai detto. La transizione Green fa già danni e tanti ne farà

non si era mai visto segare il ramo su cui si è seduti...

in piena pandemia questi sciagurati inutili politici hanno decretato per legge la fine di un settore in cui l'Europa è leader per favorirne uno in cui i leader sono altri :asd:
 
visto il periodo c'è da sperare che non ragionino nella stessa maniera in campo sanitario :o

:bye:
 
Ma non è la stessa discussione che si fa su "l'auto elettrica è un mito da sfatare"? :wtf:

Comunque dare la notizia che un'azienda ristruttura o lascia a casa persone...che significa? E allora quelli che sellavano i cavalli che hanno fatto, quando ha iniziato a circolare il treno?
Sono morti di fame o sono andati a lavorare per le ferrovie? Sempre sta paura che, se non cristallizziamo tutto, si vada in malora.
Che mentalità :D
 
700 esuberi in 5 anni...140 all'anno...wow...numeroni proprio. Da prima pagina. :wall:
Con tutto il rispetto di chi sarà lasciato a casa eh...però non mi pare una notizia epocale.
 
700 esuberi in 5 anni...140 all'anno...wow...numeroni proprio. Da prima pagina. :wall:
Con tutto il rispetto di chi sarà lasciato a casa eh...però non mi pare una notizia epocale.

Guarda che sono i primi, gli altri non hanno ancora preso misure in merito perché l'auto elettrica è una c. troppo grande per potere essere considerata una reale minaccia e si spera che tra qualche mese ci sia un ravvedimento.

Speriamo. Emilia, Lombardia e Veneto ne uscirebbero a pezzi. Si parla di centinaia di migliaia di disoccupati. Quelli che adesso tengono in piedi i conti della nazione.
 
Sicuramente ci sarà un terremoto.

Ma la risposta non è la conservazione come qualcuno prefigura, ma adeguare il nostro sistema economico ad essere leader.

Il problema è che questa riconversione richiede enormi investimenti, quindi forte presenza dello stato.
Questo vede due ostacoli, uno ideologico, ovvero l'idea che lo stato debba stare lontano dall'economia, infatti si sta avvantaggiando la Cina in questa fase.
L'altro più politico. Ovvero non potrebbero essere gli stati nazionali ad intervenire (l'Italia ad esempio è troppo piccola), ma l'UE, e questo pone grandi problemi di governance.

L'ostacolo più grande è il secondo
 
Ma non è la stessa discussione che si fa su "l'auto elettrica è un mito da sfatare"? :wtf:

Comunque dare la notizia che un'azienda ristruttura o lascia a casa persone...che significa? E allora quelli che sellavano i cavalli che hanno fatto, quando ha iniziato a circolare il treno?
Sono morti di fame o sono andati a lavorare per le ferrovie? Sempre sta paura che, se non cristallizziamo tutto, si vada in malora.
Che mentalità :D
Le ferrovie hanno preso il posto dei cavalli perche' davano un vantaggio economico.

La transizione verde invece no, infatti ha bisogno di leggi e incentivi pubblici.
 
non si era mai visto segare il ramo su cui si è seduti...

in piena pandemia questi sciagurati inutili politici hanno decretato per legge la fine di un settore in cui l'Europa è leader per favorirne uno in cui i leader sono altri :asd:

eh però secondo voi il problema é greta👌
cmq il ramo su cui son sedute le sanguisughe e bello robusro
 
700 esuberi in 5 anni...140 all'anno...wow...numeroni proprio. Da prima pagina. :wall:
Con tutto il rispetto di chi sarà lasciato a casa eh...però non mi pare una notizia epocale.

la notizia epocale sono le mille sanguisughe a 15k a roma
 
Le ferrovie hanno preso il posto dei cavalli perche' davano un vantaggio economico.

La transizione verde invece no, infatti ha bisogno di leggi e incentivi pubblici.

Vantaggio economico? Sai quanto sono costate? E sai quante polemiche all'inizio? Ma sei matto? Ma il treno chi se lo potrà permettere? Solo i ricchi!!!! Bla bla.
Idem per l'automobile.
 
Vantaggio economico? Sai quanto sono costate? E sai quante polemiche all'inizio? Ma sei matto? Ma il treno chi se lo potrà permettere? Solo i ricchi!!!! Bla bla.
Idem per l'automobile.
Treni e auto attirarono valanghe di investimenti privati... significa che ci vedevano un profitto.
 
Bè mi sembra normale, c'è una contrazione del mercato dell'auto per via della folle transizione ecologica fatta in nome di una strampalata ecologia verde di derivazione marxista. Chi ci rimette sono operai e ceto medio.
 
Guarda che sono i primi, gli altri non hanno ancora preso misure in merito perché l'auto elettrica è una c. troppo grande per potere essere considerata una reale minaccia e si spera che tra qualche mese ci sia un ravvedimento.

Speriamo. Emilia, Lombardia e Veneto ne uscirebbero a pezzi. Si parla di centinaia di migliaia di disoccupati. Quelli che adesso tengono in piedi i conti della nazione.

Basta reinventarsi e suonare la chitarra:p
 
Bè mi sembra normale, c'è una contrazione del mercato dell'auto per via della folle transizione ecologica fatta in nome di una strampalata ecologia verde di derivazione marxista. Chi ci rimette sono operai e ceto medio.

Anche le case ma come i ristoratori lo capiranno quanto andranno a sbattere...
 
e che problemi ci sono?!? un poco di cassa integrazione qua, qualche incentivo all'esodo la e un po' di rdc e passa la paura, la bce se non vuole saltare dovrà continuare a comperare debito italiano, 2700, 3000, 3200 + un po di nuove tasse e via andare......... alla fine sono solo numeri:D
 
Sicuramente ci sarà un terremoto.

Ma la risposta non è la conservazione come qualcuno prefigura, ma adeguare il nostro sistema economico ad essere leader.

Il problema è che questa riconversione richiede enormi investimenti, quindi forte presenza dello stato.
Questo vede due ostacoli, uno ideologico, ovvero l'idea che lo stato debba stare lontano dall'economia, infatti si sta avvantaggiando la Cina in questa fase.
L'altro più politico. Ovvero non potrebbero essere gli stati nazionali ad intervenire (l'Italia ad esempio è troppo piccola), ma l'UE, e questo pone grandi problemi di governance.

L'ostacolo più grande è il secondo

Ottimo post.
Da feroce oppositore dell'intervento statale nell'economia quale io sono, potrei comunque accettare questa intromissione ma con dei paletti ben precisi e invalicabili, a prova di furbetti.

Ma l'ostacolo piu' grande secondo me resta sempre il sistema paese nel suo complesso, ossia il fatto che l'Italia non e' un paese appetibile per le industrie. La strada obbligata e' renderla appetibile per investimenti sia esteri che interni, ed e' qui secondo me che ci sarebbe il lavoro piu' grosso.
 
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