Charlie
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ci stanno.
Ma guarda, chi l'avrebbe mai detto? i gggiovani hanno diritto a divertirsi, i residenti, i passanti, chiunque ne abbia un fastidio si arrangino, prima i gggiovani e la loro libbbertà
Contro la malamovida locali chiusi a mezzanotte e super-multe. Gli esercenti non ci stanno
Chiudere i locali tra mezzanotte e l'una, inasprendo le sanzioni per quegli esercenti che verranno colti a non rispettare le regole: sono queste le richieste che arrivano dai Municipi maggiormente colpiti dal fenomeno della mala movida, il I e il II, in discussione già il 24 gennaio nel tavolo interistituzionale tra Prefetto, Questura, forze dell'ordine e le due presidenti Francesca Del Bello e Lorenza Bonaccorsi. Soluzioni, però, che fanno storcere il naso ai commercianti.
Da Trastevere ai Parioli, passando per San Lorenzo, negli ultimi mesi l'invasione dei giovanissimi che bevono in strada, ascoltano musica a tutto volume e sfrecciano con le minicar o i motorini, si sta trasformando in un assedio fatto anche di risse e atti vandalici sistematici. Tra i deterrenti più caldeggiati - anche se non completamente risolutori - e che trovano sponda anche tra i comitati di quartieri, ci sono la chiusura anticipata e l'inasprimento delle sanzioni. "Due o trecento euro di multa per locali che ne guadagnano migliaia ogni sera non è utile" ha commentato Del Bello.
A Trastevere esplode la rabbia contro la malamovida: "Pronti ad occupare il rione"
La Fiepet-Confesercenti Roma e Lazio non si è fatta attendere: "La soluzione è da valutare con attenzione - ha dichiarato il presidente Claudio Pica -. Fatto salvo che noi siamo contro la mala movida e crediamo che la sicurezza sia il primo tassello per garantire ai cittadini servizi efficienti al pubblico così come per le imprese di lavorare con serenità, riteniamo serva per la città un impegno che dia benefici a lungo termine e che coinvolga tutti i soggetti in campo".
La richiesta del sindacato è quella di aperire un tavolo interistituzionale "alla presenza del sindaco Gualtieri, dell'assessore al turismo Onorato, al commercio Lucarelli, del prefetto Piantedosi e del Questore Della Cioppa - continua Pica - per concertare insieme alle associazioni di categoria le iniziative da intraprendere". Per Pica la città deve essere in grado di far conciliare "sicurezza e sano divertimento, se davvero Roma vuole essere una città aperta e all'altezza delle metropoli europee". Poi gli esercenti si rivolgono a Gualtieri: "Ci chiediamo anche chi possa essere l'assessore alla Movida che promise in campagna elettorale".
Contro la malamovida locali chiusi a mezzanotte e super-multe. Gli esercenti non ci stanno
La fantastica controproposta degli esercenti: bla bla bla bla bla
Ma guarda, chi l'avrebbe mai detto? i gggiovani hanno diritto a divertirsi, i residenti, i passanti, chiunque ne abbia un fastidio si arrangino, prima i gggiovani e la loro libbbertà
Contro la malamovida locali chiusi a mezzanotte e super-multe. Gli esercenti non ci stanno
Chiudere i locali tra mezzanotte e l'una, inasprendo le sanzioni per quegli esercenti che verranno colti a non rispettare le regole: sono queste le richieste che arrivano dai Municipi maggiormente colpiti dal fenomeno della mala movida, il I e il II, in discussione già il 24 gennaio nel tavolo interistituzionale tra Prefetto, Questura, forze dell'ordine e le due presidenti Francesca Del Bello e Lorenza Bonaccorsi. Soluzioni, però, che fanno storcere il naso ai commercianti.
Da Trastevere ai Parioli, passando per San Lorenzo, negli ultimi mesi l'invasione dei giovanissimi che bevono in strada, ascoltano musica a tutto volume e sfrecciano con le minicar o i motorini, si sta trasformando in un assedio fatto anche di risse e atti vandalici sistematici. Tra i deterrenti più caldeggiati - anche se non completamente risolutori - e che trovano sponda anche tra i comitati di quartieri, ci sono la chiusura anticipata e l'inasprimento delle sanzioni. "Due o trecento euro di multa per locali che ne guadagnano migliaia ogni sera non è utile" ha commentato Del Bello.
A Trastevere esplode la rabbia contro la malamovida: "Pronti ad occupare il rione"
La Fiepet-Confesercenti Roma e Lazio non si è fatta attendere: "La soluzione è da valutare con attenzione - ha dichiarato il presidente Claudio Pica -. Fatto salvo che noi siamo contro la mala movida e crediamo che la sicurezza sia il primo tassello per garantire ai cittadini servizi efficienti al pubblico così come per le imprese di lavorare con serenità, riteniamo serva per la città un impegno che dia benefici a lungo termine e che coinvolga tutti i soggetti in campo".
La richiesta del sindacato è quella di aperire un tavolo interistituzionale "alla presenza del sindaco Gualtieri, dell'assessore al turismo Onorato, al commercio Lucarelli, del prefetto Piantedosi e del Questore Della Cioppa - continua Pica - per concertare insieme alle associazioni di categoria le iniziative da intraprendere". Per Pica la città deve essere in grado di far conciliare "sicurezza e sano divertimento, se davvero Roma vuole essere una città aperta e all'altezza delle metropoli europee". Poi gli esercenti si rivolgono a Gualtieri: "Ci chiediamo anche chi possa essere l'assessore alla Movida che promise in campagna elettorale".
Contro la malamovida locali chiusi a mezzanotte e super-multe. Gli esercenti non ci stanno
La fantastica controproposta degli esercenti: bla bla bla bla bla