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Covid, Draghi: <<Problemi dipendono da no vax. La dad produce troppa disuguaglianza>> - Il Sole 24 ORE
«É un anno da affrontare con realismo, prudenza, ma anche con fiducia e soprattutto con unità». Mario Draghi in diretta da Palazzo Chigi parla degli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. Alla conferenza stampa con il premier ci sono i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il coordinatore del Cts Franco Locatelli. Sotto la lente la corsa della variante omicron, l’estensione dell’obbligo vaccinale, la scuola, il green pass rafforzato, le difficoltà nel sequenziamento dei tamponi, l’uso delle mascherine Ffp2. «Il governo sta affrontando la sfida della pandemia, con un approccio diverso dal passato», ha detto il premier Mario Draghi. «Cauti, ma vogliamo miminizzare effetti su ragazzi», ha spiegato. Conferenza stampa in risposta alle critiche ricevute per non averla fatta nel giorno dell’approvazione del decreto
Gran parte dei problemi dovuti ai non vax
Obiettivo di Draghi puntato sui non vaccinati: «Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione - ha detto Draghi: gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c’è l’ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose». Draghi ha ricordato che l’Italia è stata tra i primi ad adottare l’obbligo di vaccino «per tutta una serie di categorie», ma «ora la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata». Ed è stato molto chiaro: «Più riduciamo pressione sugli ospedali, più saremo liberi». L’esperienza di questi 11 mesi, ha detto Draghi,«è stata esperienza di una maggioranza molto grande, in cui occorre accettare diversità di vedute, ma non la mediazione a tutti costi. Ma per alcuni provvedimenti molto importanti l’unanimità è importante purché il risultato abbia senso. É chiaro che ci sono divergenze e diversità di opinioni, ma non sono mai state di ostacolo all’azione di governo».
«É un anno da affrontare con realismo, prudenza, ma anche con fiducia e soprattutto con unità». Mario Draghi in diretta da Palazzo Chigi parla degli ultimi provvedimenti anti-Covid adottati dal Governo. Alla conferenza stampa con il premier ci sono i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il coordinatore del Cts Franco Locatelli. Sotto la lente la corsa della variante omicron, l’estensione dell’obbligo vaccinale, la scuola, il green pass rafforzato, le difficoltà nel sequenziamento dei tamponi, l’uso delle mascherine Ffp2. «Il governo sta affrontando la sfida della pandemia, con un approccio diverso dal passato», ha detto il premier Mario Draghi. «Cauti, ma vogliamo miminizzare effetti su ragazzi», ha spiegato. Conferenza stampa in risposta alle critiche ricevute per non averla fatta nel giorno dell’approvazione del decreto
Gran parte dei problemi dovuti ai non vax
Obiettivo di Draghi puntato sui non vaccinati: «Non dobbiamo mai perdere di vista una constatazione - ha detto Draghi: gran parte dei problemi che abbiamo oggi dipende dal fatto che ci sono dei non vaccinati. Quindi c’è l’ennesimo invito a tutti gli italiani che non si sono vaccinati a farlo, anche con la terza dose». Draghi ha ricordato che l’Italia è stata tra i primi ad adottare l’obbligo di vaccino «per tutta una serie di categorie», ma «ora la circolazione del virus mette di nuovo sotto pressione i nostri ospedali, soprattutto per l’effetto sulla popolazione non vaccinata». Ed è stato molto chiaro: «Più riduciamo pressione sugli ospedali, più saremo liberi». L’esperienza di questi 11 mesi, ha detto Draghi,«è stata esperienza di una maggioranza molto grande, in cui occorre accettare diversità di vedute, ma non la mediazione a tutti costi. Ma per alcuni provvedimenti molto importanti l’unanimità è importante purché il risultato abbia senso. É chiaro che ci sono divergenze e diversità di opinioni, ma non sono mai state di ostacolo all’azione di governo».