Metano, Grecia succhierà giacimento sotto la Puglia. Italia ci sta, poi compreremo il

reganam

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Metano, Grecia succhiera giacimento sotto la Puglia

ROMA – C’è del metano sotto la Puglia, tanto metano, ma l’Italia non vuole e non ne autorizza l’estrazione. A succhiarlo sarà quindi la Grecia, giusto di fronte le nostre coste, per poi rivendercelo a caro prezzo. Accade con il giacimento Fortuna Prospect che, secondo i geologi, dovrebbe nascondersi sotto il mare Ionio, a sud della Puglia, fra il “tacco” di Santa Maria di Leuca e l’isola greca di Corfù. E accade nonostante l’Italia importi energia per circa 43 miliardi di euro ogni anno.

Era il dicembre del 2013 quando la società Global Med presentò richiesta per esplorare quella zona di sottosuolo e quello che sarebbe diventato il giacimento Fortuna Prospect, un giacimento cosiddetto unitizzato, ovvero interterritoriale, metà in Italia e metà in Grecia. Poco meno di 36 mesi dopo, nel novembre 2016, arrivò il parere positivo del Ministero dello Sviluppo economico. Ancora un anno e, il 26 settembre 2017, l’allora ministro dell’Ambiente, di concerto con il ministro dei Beni culturali, diede a sua volta l’ok. E così avanti di autorizzazione in autorizzazione sino al dicembre 2018 quando dal ministero dello Sviluppo Economico arrivò il permesso definitivo per perforare entro 6 anni il fondo del mare e scoprire se davvero i geologi avevano ragione. Ma il parere definitivo era definitivo di nome ma non di fatto.

Appena un mese dopo il Governo Conte-1 varò una moratoria di 18 mesi su tutti i progetti, un altro blocco definitivo alle nuove concessioni di estrazione di idrocarburi è stato annunciato poche settimane fa dal presidente del consiglio Giuseppe Conte durante il discorso per la fiducia al suo secondo governo e confermato prima del summit sul clima che l’Onu sta tenendo a New York. Quindi, dopo 6 anni, tutti fermi. In Adriatico non si buca, niente piattaforme e niente metano da tirare fuori dal mare. Almeno dal mare al di qua del confine.

Nel frattempo infatti, a poche decine di chilometri dalla costa italiana, in Grecia, le cose andavano diversamente. Il governo di Atene prendeva decisioni opposte rispetto alle nostre avviando l’iter per l’esplorazione e poi quello per l’estrazione e autorizzando la trivellazione di un pozzo esplorativo nell’area del giacimento che le appartiene, divisa fra Total al 50%, Edison al 25% ed Elpe al 25%. Se il pozzo esplorativo troverà il metano, partirà quindi l’investimento per sfruttare il giacimento. Un giacimento, stando alle previsioni dei geologi, enorme, letteralmente. Gli scienziati che studiano questa zona hanno infatti individuato la stessa natura geologica che ricorre nei giacimenti scoperti di recente nel mare di Cipro, al largo dell’Egitto, con le riserve colossali di Zohr, nelle acque del Mediterraneo che hanno cambiato il rating internazionale di Israele.

I dati del carotaggio prospettivo sono già disponibili. Si stima che questo potenziale giacimento possa avere una dimensione assimilabile a quello egiziano di Zohr, e dunque il gas in esso contenuto, a quel punto, avrebbe un peso specifico determinante per la bilancia energetica nazionale, contribuendo sostanzialmente all’indipendenza energetica.

Se queste previsioni saranno confermato la Grecia avvierà lo sfruttamento, o meglio lo avvieranno le compagnie petrolifere, mentre Atene incasserà le cosiddette royalty. Le condotte sottomarine porteranno il gas fino alla costa greca dove passa, oggi ancora inattivo perché in costruzione, il gasdotto Tap che va verso la Puglia e il mercato europeo. In altre parole, se il giacimento c’è, lo Ionio sarà perforato appena di là dal confine, al largo della Puglia saranno posate le piattaforme, la Grecia godrà le royalty per il metano estratto e venderà quel gas a noi italiani che pagheremo per averlo. Il tutto, ovviamente, senza alcun beneficio ambientale visto che tra Italia e Grecia c’è poco più che un fazzoletto di mare e che il confine altro non è che una linea tracciata sull’acqua.
 
Ti assicuro che ho letto tutto e nel nostro Paese comandano chi ha la pancia piena!!
 
Chi governava nel 2016 che ha autorizzato i greci?
 
il problema sono gli intermediari negli acquisti del gas questi stanno a livelli di decisioni ,se estraiamo noi non mangiano più,
chi sono gli intermediari e dove si annidono?
 
L'Italia ha un divieto solo entro le 16 miglia dalla nostra costa, oltre quel limite è il paese che estrae più di tutti.
Anche la Croazia e l'Olanda hanno messo delle moratorie.
La Grecia non lo so, ma so per certo che quel paese non si trova nell'adriatico.
 
spezzeremo le cannucce ai greci........
 
L'Italia ha un divieto solo entro le 16 miglia dalla nostra costa, oltre quel limite è il paese che estrae più di tutti.
Anche la Croazia e l'Olanda hanno messo delle moratorie.
La Grecia non lo so, ma so per certo che quel paese non si trova nell'adriatico.

Ma quando ?!

C' è un bicchiere pieno e dentro ci sono due cannucce. Da una viene succhiato il liquido dall'altra No.
Risultato: il beneficio è per una parte sola.
La metafora serve per spiegare ciò che sta avvenendo in piena crisi energetica fra Italia e Croazia.
Il bicchiere pieno è il Mar Adriatico che custodisce un immenso giacimento di gas metano.
L'Italia non autorizza nuove trivellazioni per timori (teorici) di subsidenza e per ideologia ambientalista mentre la Croazia di fronte a noi trivella e si prende il metano.

Adriatico, l'Italia tentenna e la Croazia si prende il metano - Commento - ilrestodelcarlino.it
 
Non c'è nessun vaso comunicante.
I giacimenti sono bolle isolate. Non è assolutamente possibile estrarre metano pugliese piantando una cannuccia nei mari greci.
Nel caso ci fosse un giacimento al confine (non è certo questo il caso) servirebbe un accordo tra i due paesi per avere le licenze di estrazione.
 
Non c'è nessun vaso comunicante.
I giacimenti sono bolle isolate. Non è assolutamente possibile estrarre metano pugliese piantando una cannuccia nei mari greci.
Nel caso ci fosse un giacimento al confine (non è certo questo il caso) servirebbe un accordo tra i due paesi per avere le licenze di estrazione.

lo Ionio sarà perforato appena di là dal confine, al largo della Puglia saranno posate le piattaforme, la Grecia godrà le royalty per il metano estratto e venderà quel gas a noi italiani che pagheremo per averlo.
 
L'Italia non autorizza nuove trivellazioni per timori (teorici) di subsidenza e per ideologia ambientalista mentre la Croazia di fronte a noi trivella e si prende il metano.

Adriatico, l'Italia tentenna e la Croazia si prende il metano - Commento - ilrestodelcarlino.it

La Croazia ha una moratoria sulle estrazioni esattamente come noi. Nelle acque internazionali dell'Adriatico noi estraiamo più di loro.
Una cosa in più però l'hanno fatta. I croati hanno costruito un nuovo rigassificatore grazie ai fondi europei, cosa che molte regioni italiane (fatta eccezione per Emilia e Veneto) non sono state in grado di fare.
 
lo Ionio sarà perforato appena di là dal confine, al largo della Puglia saranno posate le piattaforme, la Grecia godrà le royalty per il metano estratto e venderà quel gas a noi italiani che pagheremo per averlo.

Le royalties per le estrazioni offshore sono vicine allo zero quindi la Grecia non godrà di nulla.
Il metano in quella zona non è ancora stato trovato. La Grecia ha solo autorizzato a cercarlo, non ad estrarlo.
Non c'è nessuna moratoria nei mari oltre le 16 miglia dalla costa. La legge riguarda solo i mari entro le 16 miglia.
Quindi il governo italiano potrà autorizzare l'estrazione quando vuole (se qualcuno eventualmente troverà il metano).

Trivelle in mare: si riparte con le piattaforme. Ma il ministero assicura: <<Stop a nuove attivita>>
Firmato ad Atene l’accordo per la ZEE tra Italia e Grecia nel mezzo delle rivalita nel Mediterraneo - L'Ordine Nuovo
 
Le royalties per le estrazioni offshore sono vicine allo zero quindi la Grecia non godrà di nulla.
Il metano in quella zona non è ancora stato trovato. La Grecia ha solo autorizzato a cercarlo, non ad estrarlo.
Non c'è nessuna moratoria nei mari oltre le 16 miglia dalla costa. La legge riguarda solo i mari entro le 16 miglia.
Quindi il governo italiano potrà autorizzare l'estrazione quando vuole (se qualcuno eventualmente troverà il metano).

Trivelle in mare: si riparte con le piattaforme. Ma il ministero assicura: <<Stop a nuove attivita>>
Firmato ad Atene l’accordo per la ZEE tra Italia e Grecia nel mezzo delle rivalita nel Mediterraneo - L'Ordine Nuovo

Contaci..
 
Le royalties per le estrazioni offshore sono vicine allo zero quindi la Grecia non godrà di nulla.
Il metano in quella zona non è ancora stato trovato. La Grecia ha solo autorizzato a cercarlo, non ad estrarlo.
Non c'è nessuna moratoria nei mari oltre le 16 miglia dalla costa. La legge riguarda solo i mari entro le 16 miglia.
Quindi il governo italiano potrà autorizzare l'estrazione quando vuole (se qualcuno eventualmente troverà il metano).

Trivelle in mare: si riparte con le piattaforme. Ma il ministero assicura: <<Stop a nuove attivita>>
Firmato ad Atene l’accordo per la ZEE tra Italia e Grecia nel mezzo delle rivalita nel Mediterraneo - L'Ordine Nuovo

Quindi l'articolo di apertura è un grosso fake attizza popolino?
 
Le royalties per le estrazioni offshore sono vicine allo zero quindi la Grecia non godrà di nulla.
Il metano in quella zona non è ancora stato trovato. La Grecia ha solo autorizzato a cercarlo, non ad estrarlo.
Non c'è nessuna moratoria nei mari oltre le 16 miglia dalla costa. La legge riguarda solo i mari entro le 16 miglia.
Quindi il governo italiano potrà autorizzare l'estrazione quando vuole (se qualcuno eventualmente troverà il metano).

Trivelle in mare: si riparte con le piattaforme. Ma il ministero assicura: <<Stop a nuove attivita>>
Firmato ad Atene l’accordo per la ZEE tra Italia e Grecia nel mezzo delle rivalita nel Mediterraneo - L'Ordine Nuovo

Mi sembra che tu faccia un po di disinformazione al riguardo.
 
Quindi l'articolo di apertura è un grosso fake attizza popolino?

Diciamo così: il giornalista che lo ha scritto, se si trovasse di fronte a Draghi, Giorgetti o chiunque decida su questioni geopolitiche, non gli porrebbe nemmeno la questione per evitare di fare la figura del...
Sono articoli che rimarranno sempre senza risposta, un po' come quelli di Dagospia. Del resto come lo possiamo considerare uno che vuole insegnare ai parlamentari italiani come si usa la cannuccia. :bimbo:
Penso che molti articoli vengono scritti solo per portare acqua al mulino dell'imprenditore X o Y.
 
vendere la Puglia alla Grecia no eh?
 
Quindi l'articolo di apertura è un grosso fake attizza popolino?

Come quelli del mare svenduto alla Francia e tutte le altre frescacce che girano.
Basta leggere i titoli e puoi stare sicuro che è un fake.
Tutte le notizie che iniziano con "vogliono...", "faranno...", "LORO..." sono cavolate atomiche al 99% :D
 
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