Se la vittima fosse stata afroamericana e l’omicida un bianco…

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Davide Giri, il New York Times minimizza l'omicidio a opera di Vincent Pinkney- Corriere.it


Perché su Pinkney i lettori del New York Times non sanno nulla, a parte l’età e il cognome? L’interesse del quotidiano, e il vigore investigativo messo in campo, sarebbero stati diversi se le parti fossero state rovesciate. Se cioè la vittima fosse stata afroamericana e l’omicida un bianco; a maggior ragione se quel bianco fosse stato un membro di qualche organizzazione che predica e pratica la violenza, per esempio una milizia di destra. La tragedia sarebbe finita in prima pagina, un team di reporter sarebbe stato mobilitato per indagare l’ambiente dell’omicida, la sua storia e le sue motivazioni.

….



Il New York Times ha scelto una reticenza che sconfina nell’autocensura, coerente con la linea editoriale degli ultimi anni. I canoni del giornalismo americano sono stati stravolti, in particolare durante gli anni di Donald Trump quando nelle redazioni dei media progressisti è diventato un vanto praticare il «giornalismo resistenziale». La ricerca di equilibrio o imparzialità è stata considerata una debolezza: il fine giustifica i mezzi.


….


«Le vite dei neri contano» è uno slogan che per Black Lives Matter sembra applicarsi solo quando gli assassini sono bianchi e razzisti; la stragrande maggioranza delle morti violente, tra i Black come tra gli ispanici, passano inosservate perché i killer appartengono allo stesso gruppo etnico. La reticenza del Times include il tema della scarcerazione facile. Il giornale appoggia le procure «progressiste» che mettono in libertà anche criminali pericolosi, professionisti della violenza, che rappresentano una minaccia costante per la comunità. All’indomani della morte di Giri un editoriale della direzione confermava questa linea, attaccando quei procuratori che non procedono abbastanza speditamente a svuotare le carceri. Il dolore per l’assurda morte di Giri non verrebbe risarcito da una diversa attenzione della stampa, però questa vicenda offre uno sguardo inquietante sul «nuovo giornalismo», militante e condizionato dalla sua agenda ideologica. Anche la cronaca nera si piega a questa logica tribale.
 
Ottimo articolo, pubblicato tra l'altro su un quotidiano che non è certo di dx.
Direi che esprime bene quello che raccontiamo su AP da un certo tempo, giusto qualche sinistro può negare la realtà.
Auguri.
 
Vogliono inculcare senso di colpa, quando sarebbe più onesto mostrare le statistiche.
 
E' una questione di storia, ragà. Se nella storia fossero stati i neri a schiavizzare i bianchi per secoli, ci sarebbe sensibilità più verso i bianchi che verso i neri.
E' talmente ovvio che non so nemmeno perchè ve lo sto dicendo.
 
Vogliono inculcare senso di colpa, quando sarebbe più onesto mostrare le statistiche.

Ma infatti il senso di colpa OGGI è inutile. Io non ho mai schiavizzato nessuno, quindi non capisco perchè devo essere punito perchè magari un mio avo, 400 anni fa o 200 anni fa, era uno schiavista. Non ha senso.
Infatti questa cosa oggi è semplicemente un modo di tirare l'acqua al proprio mulino. Per avere più "cose", diritti, soldi, posti, qualsiasi cosa.
Non è certo una questione di principio, su, siamo onesti. Semplicemente c'è l'occasione di ottenere qualcosa, quindi si spinge su questo senso di colpa.
Per me gli uomini sono tutti uguali, l'aspetto esteriore non conta nulla. E' ovvio che qualcuno fa leva su questa cosa, sia in un senso (razzista verso i neri) che nell'altro. Eh vabbuò, così è, ma lo sappiamo benissimo. Lo sanno anche questi qui del BLM :D
 
E' una questione di storia, ragà. Se nella storia fossero stati i neri a schiavizzare i bianchi per secoli, ci sarebbe sensibilità più verso i bianchi che verso i neri.
E' talmente ovvio che non so nemmeno perchè ve lo sto dicendo.

Quindi i tedeschi come dovrebbero essere trattati?
Invece...
 
Quindi i tedeschi come dovrebbero essere trattati?
Invece...

I Tedeschi infatti non possono avere eserciti forti, devono sotterrare il loro passato e mettere al gabbio chiunque inneggi al Nazismo. Lo devono fare loro per primi.
Come è giusto che sia, del resto.
 
I Tedeschi infatti non possono avere eserciti forti, devono sotterrare il loro passato e mettere al gabbio chiunque inneggi al Nazismo. Lo devono fare loro per primi.
Come è giusto che sia, del resto.

E comandare tutti a bacchetta :D Dai Black di cosa parliamo?
In Lombardia e Veneto allora spagnoli e austriaci dovrebbero essere cacciati a pedate, in Grecia gli italiani dovrebbero ricevere pallettoni ogni volta che sbarcano e via dicendo.

Questa del BLM è una *******ta creata ad arte sotto elezioni, così come quella *******ta delle sardine antifasciste in Italia (il fascista sarebbe Salvini? :rotfl:). Caso vuole che con Biden al governo vediamo i cowboy menare chi prova ad entrare illegalmente negli USA e nessuno muove un dito.
 
Negli Stati Uniti la situazione sta andando fuori controllo per queste assurdità.
In California, in particolare a San Francisco la situazione criminalità sta salendo a tassi altissimi e molte persone se ne stanno andando via...
Basterebbe semplicemente trattare i crimini con durezza indipendentemente da chi li compie, ma non accade più :rolleyes:
 
E' una questione di storia, ragà. Se nella storia fossero stati i neri a schiavizzare i bianchi per secoli, ci sarebbe sensibilità più verso i bianchi che verso i neri.
E' talmente ovvio che non so nemmeno perchè ve lo sto dicendo.

Non i neri ma gli arabi hanno schiavizzato i cristiani per secoli ma nessuno li ricorda.
I cattivi sono sempre i bianchi .
 
E' una questione di storia, ragà. Se nella storia fossero stati i neri a schiavizzare i bianchi per secoli, ci sarebbe sensibilità più verso i bianchi che verso i neri.
E' talmente ovvio che non so nemmeno perchè ve lo sto dicendo.

quello che non e' ovvio e' perche' ci siano tra questi ricchi di sensibilita', un numero considerevole di imbe.cilli che tagliano il ramo su cui sono seduti.
 
Per il ricercatore Regeni anche su AP hanno aperto 3d a non finire e striscioni in tutta Italia, per il ricercatore Geri nessun interesse
 
Comunque, riguardo a Geri, considerate che in un anno ci sono più omicidi a New York che in tutta Italia.
Purtroppo è uno dei tanti.
 
Comunque, riguardo a Geri, considerate che in un anno ci sono più omicidi a New York che in tutta Italia.
Purtroppo è uno dei tanti.

Va bene ma per quello (delinquente abituale )con il ginocchio sul collo si sono inginocchiati in parlamento e persino sui campi di calcio.
 
E' una questione di storia, ragà. Se nella storia fossero stati i neri a schiavizzare i bianchi per secoli, ci sarebbe sensibilità più verso i bianchi che verso i neri.
E' talmente ovvio che non so nemmeno perchè ve lo sto dicendo.
E se invece fossero stati anche gli arabi?

Tratta araba degli schiavi - Wikipedia

Qualche passaggıo:

Vittime della tratta, nel corso di tredici secoli, dal VII al XIX, furono soprattutto gli abitanti dell'Africa subsahariana (da 14 milioni[2] a 17 milioni di persone[3]) e, in misura minore, quelli dell'Europa (oltre 1,2 milioni solo dall'Europa occidentale[4] oltre agli schiavi provenienti dall'Europa orientale)

La tratta araba degli schiavi è nata prima dell'Islam,[10][11] è durata più di un millennio e nelle prime decadi del XXI secolo sopravvive ancora in alcuni luoghi.
La deportazione di schiavi dall’Africa subsahariana proseguì sino alla fine del XIX secolo, quando venne fortemente ridimensionata e infine sradicata dall'intervento diplomatico e militare internazionale (soprattutto britannico)[19] e dalla progressiva abolizione della schiavitù. Questa persistette tuttavia nell'illegalità e tra le maglie della legge per tutto il XX secolo e nei primi anni del XXI.[20]

Il primo documento relativo alla tratta risale al 652: il durante il Califfato dei Rashidun un trattato (il Bakt) impose allo stato cristiano della Makuria la consegna annua di 360 schiavi di ambo i sessi all’Egitto[27] e un trattato analogo, imposto nel 666 dal califfo Uqba ibn Nafi' alle popolazioni non-musulmane del Fezzan, prevedeva la consegna di centinaia di schiavi.

Obiettivo principale della tratta fu l'importazione di forza lavoro coatta nei Paesi arabi, dove gli schiavi vennero impiegati nei lavori agricoli, artigianali e domestici, vennero arruolati nell'esercito (→ Mamelucchi, Ghilman), nell'amministrazione pubblica (→ Eunuchi) oppure vennero posti a lavorare nelle miniere, nelle piantagioni o come rematori sulle navi nel Mediterraneo.

Gli storici stimano che 10-18 milioni di Africani furono fatti schiavi dai mercanti di schiavi arabi e portati nel mondo islamico attraverso il Mar Rosso, l'Oceano Indiano e il Sahara tra il 650 e il 1900, cui si deve aggiungere un numero perlomeno triplo di Africani uccisi durante le razzie o morti durante le marce di trasferimento.[48][49][50][51] A causa della natura del commercio degli schiavi nel mondo arabo è anche impossibile fornire dati certi sulla schiavitù.[52][53][54][55] Gli storici che si accostano all'argomento sono infatti confrontati con la mancanza di archivi e biblioteche nei luoghi della tratta[56] e con l'assenza di una letteratura abolizionista araba.


I BLM non hanno niente da recriminare verso gli islamici?
 
L'altro giorno c'era uno (nero) su Twitter che predicava impunemente il genocidio dei bianchi, un certo Jolly Twunk.
Gli hanno sospeso l'account ed è finita lì. A parti invertite ci sarebbe stata una sollevazione nazionale con milioni di persone per la strada, negozi distrutti e scontri violenti.

https://twitter.com/libsoftiktok/st...yo-monkeys-group-chat-talks-of-white-genocide

Va bene , i neri sono razzisti e non ho nulla in contrario, basta che anche i bianchi siano autorizzati ad essere razzisti.
Almeno siamo ad armi pari.
 
Per curiosità storica, andate a vedere la storia di Mansa Musa, il re del Mali di circa 700 anni fa e di come sia diventato l'uomo più ricco del mondo.
Aiutino: c'entrano le miniere d'oro e gli schiavi.
 
Davide Giri, il New York Times minimizza l'omicidio a opera di Vincent Pinkney- Corriere.it


Perché su Pinkney i lettori del New York Times non sanno nulla, a parte l’età e il cognome? L’interesse del quotidiano, e il vigore investigativo messo in campo, sarebbero stati diversi se le parti fossero state rovesciate. Se cioè la vittima fosse stata afroamericana e l’omicida un bianco; a maggior ragione se quel bianco fosse stato un membro di qualche organizzazione che predica e pratica la violenza, per esempio una milizia di destra. La tragedia sarebbe finita in prima pagina, un team di reporter sarebbe stato mobilitato per indagare l’ambiente dell’omicida, la sua storia e le sue motivazioni.

….



Il New York Times ha scelto una reticenza che sconfina nell’autocensura, coerente con la linea editoriale degli ultimi anni. I canoni del giornalismo americano sono stati stravolti, in particolare durante gli anni di Donald Trump quando nelle redazioni dei media progressisti è diventato un vanto praticare il «giornalismo resistenziale». La ricerca di equilibrio o imparzialità è stata considerata una debolezza: il fine giustifica i mezzi.


….


«Le vite dei neri contano» è uno slogan che per Black Lives Matter sembra applicarsi solo quando gli assassini sono bianchi e razzisti; la stragrande maggioranza delle morti violente, tra i Black come tra gli ispanici, passano inosservate perché i killer appartengono allo stesso gruppo etnico. La reticenza del Times include il tema della scarcerazione facile. Il giornale appoggia le procure «progressiste» che mettono in libertà anche criminali pericolosi, professionisti della violenza, che rappresentano una minaccia costante per la comunità. All’indomani della morte di Giri un editoriale della direzione confermava questa linea, attaccando quei procuratori che non procedono abbastanza speditamente a svuotare le carceri. Il dolore per l’assurda morte di Giri non verrebbe risarcito da una diversa attenzione della stampa, però questa vicenda offre uno sguardo inquietante sul «nuovo giornalismo», militante e condizionato dalla sua agenda ideologica. Anche la cronaca nera si piega a questa logica tribale.

il. buon vecchio" se mio nonno era un tram non pagavo il biglietto" lo buttiamo via?
 
E comandare tutti a bacchetta :D Dai Black di cosa parliamo?
In Lombardia e Veneto allora spagnoli e austriaci dovrebbero essere cacciati a pedate, in Grecia gli italiani dovrebbero ricevere pallettoni ogni volta che sbarcano e via dicendo.

Questa del BLM è una *******ta creata ad arte sotto elezioni, così come quella *******ta delle sardine antifasciste in Italia (il fascista sarebbe Salvini? :rotfl:). Caso vuole che con Biden al governo vediamo i cowboy menare chi prova ad entrare illegalmente negli USA e nessuno muove un dito.

Ma del BLM l'ho detto pure io. Il mio discorso era generale.
 
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