ennio1963
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Una domanda mi faccio e vi faccio: come potrà chiedermi o chiedervi il voto, uno che dice che "di Draghi l'Italia non può fare a meno"?
E in che cosa, tale perentorio ed inequivocabile giudizio, si discosta da quello di Renzi, Faraone e compagnia cantante?
So già (ci sono già passato) che molti di quelli che leggeranno questo post, mi toglieranno l'amicizia o mi insulteranno, quando non mi minacceranno su Messenger. Però, mi spiace, la misura è colma. So già che molti difenderanno l'autore della dichiarazione. "È una frase decontestualizzata", diranno alcuni. "Lo ha detto per evitare che salga al Quirinale", diranno altri. "Tu sei un ********* che non capisce la strategia che c'è dietro quella dichiarazione", mi insulteranno altri ancora.
Ebbene sì sono un ********* e non capisco "la strategia". So solo che, a pelle, quella dichiarazione si unisce a quelle della miriade di lecchini che popola politica ed informazione. Ch'è una frase con un risultato immediato: la delegittimazione di Conte. Non a caso il mantra del foruncolo rignanese è: "sono orgoglioso di aver mandato a casa Conte ed averlo sostituito con Draghi". A quel mantra questa inopportuna, delirante, stupida dichiarazione si unisce ed a quel mantra è organica.
Quella dichiarazione distrugge il senso del libro di Travaglio, "Il Conticidio". Confuta con un indignante senso di soddisfazione, la convinzione di milioni di persone che sostengono una idea di politica dal sapore differente, che vedrebbe con favore altre cose e non la messa in atto dei voleri di Confindustria.
Dichiara che il dragone ha risolto tutto, dimenticando che facesse parte del governo precedente e che fa parte del gruppo politico del Premier precedente. I giornali sono e saranno pieni di cotanta investitura. Dopo Renzi, Mattarella, tutta la stampa unita, televisioni, talk shows, tre quarti della politica italiana, finalmente anche un autorevole esponente del Movimento (che presiede Conte) dichiara apertamente "meno male che Draghi c'è". "Meno male che ci ha liberato da quello lì". Gli attacchi a Conte vengono ormai da tutte le parti.
Manca solo il "bravo Renzi, hai capito tutto prima degli altri".
No, non capisco la strategia e sono degno dei vostri insulti, difensori del "bravo ragazzo". Impegnatevi a trovare giustificazioni, nobilitate le improvvide (o forse provvide) uscite. Io non ho paura che questo governo cada, non ho paura di elezioni anticipate. Ho paura che vinca la destra, ma ho anche paura dei presunti amici. Miei e di Conte, l'unico che, in questo momento, rappresenta il mio pensiero. Mi sono, ufficialmente, stancato
Mala tempora currunt. Semplicemente vergognoso
Giancarlo Selmi
Si può dite che un omminicchio? O mi bannate?
E in che cosa, tale perentorio ed inequivocabile giudizio, si discosta da quello di Renzi, Faraone e compagnia cantante?
So già (ci sono già passato) che molti di quelli che leggeranno questo post, mi toglieranno l'amicizia o mi insulteranno, quando non mi minacceranno su Messenger. Però, mi spiace, la misura è colma. So già che molti difenderanno l'autore della dichiarazione. "È una frase decontestualizzata", diranno alcuni. "Lo ha detto per evitare che salga al Quirinale", diranno altri. "Tu sei un ********* che non capisce la strategia che c'è dietro quella dichiarazione", mi insulteranno altri ancora.
Ebbene sì sono un ********* e non capisco "la strategia". So solo che, a pelle, quella dichiarazione si unisce a quelle della miriade di lecchini che popola politica ed informazione. Ch'è una frase con un risultato immediato: la delegittimazione di Conte. Non a caso il mantra del foruncolo rignanese è: "sono orgoglioso di aver mandato a casa Conte ed averlo sostituito con Draghi". A quel mantra questa inopportuna, delirante, stupida dichiarazione si unisce ed a quel mantra è organica.
Quella dichiarazione distrugge il senso del libro di Travaglio, "Il Conticidio". Confuta con un indignante senso di soddisfazione, la convinzione di milioni di persone che sostengono una idea di politica dal sapore differente, che vedrebbe con favore altre cose e non la messa in atto dei voleri di Confindustria.
Dichiara che il dragone ha risolto tutto, dimenticando che facesse parte del governo precedente e che fa parte del gruppo politico del Premier precedente. I giornali sono e saranno pieni di cotanta investitura. Dopo Renzi, Mattarella, tutta la stampa unita, televisioni, talk shows, tre quarti della politica italiana, finalmente anche un autorevole esponente del Movimento (che presiede Conte) dichiara apertamente "meno male che Draghi c'è". "Meno male che ci ha liberato da quello lì". Gli attacchi a Conte vengono ormai da tutte le parti.
Manca solo il "bravo Renzi, hai capito tutto prima degli altri".
No, non capisco la strategia e sono degno dei vostri insulti, difensori del "bravo ragazzo". Impegnatevi a trovare giustificazioni, nobilitate le improvvide (o forse provvide) uscite. Io non ho paura che questo governo cada, non ho paura di elezioni anticipate. Ho paura che vinca la destra, ma ho anche paura dei presunti amici. Miei e di Conte, l'unico che, in questo momento, rappresenta il mio pensiero. Mi sono, ufficialmente, stancato
Mala tempora currunt. Semplicemente vergognoso
Giancarlo Selmi
Si può dite che un omminicchio? O mi bannate?