enjoyash
Buzzkill.
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AHAHAHAHAHAH ma come, quindi in questo caso non si favoriscono i maledetti no vax?
che barzelletta di governo
Green pass, il ministero: «Le aziende dei porti paghino i tamponi ai lavoratori» - CorrieredelVeneto.it
che barzelletta di governo
Green pass, il ministero: «Le aziende dei porti paghino i tamponi ai lavoratori» - CorrieredelVeneto.it
La circolare emanata martedì mattina dal ministero dell’Interno apre nuovi scenari in vista del 15 ottobre, quando scatterà l’obbligo di Green pass anche sul posto di lavoro. Si tratta di una missiva indirizzata ai prefetti dove viene toccato il tema dei tamponi gratuiti all’interno degli scali portuali italiani per i dipendenti sprovvisti di vaccinazione e che quindi per poter lavorare avranno l’obbligo di sottoporsi al test ogni 48 ore.
Il sollecito alle imprese
«La problematica è stata affrontata in relazione alle attività in ambito portuale- si legge sulla circolare- nel corso di una riunione di coordinamento interministeriale convocata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dove è stata condivisa l’esigenza di procedere con il coinvolgimento della rete prefettizia a un immediato monitoraggio dei dipendenti effettivamente sprovvisti della certificazione, interessando i datori di lavoro tramite l’Autorità di Sistema Portuale per disporre un quadro valutativo sulla possibile incidenza di eventuali defezioni dovute alla mancanza di green pass tanto da rischiare di compromettere l’operatività degli scali». Nella circolare viene quindi affrontato il tema della gratuità dei tamponi antigenici molecolari: «Nel corso della suddetta riunione- scrive il ministero- si è raccomandato di sollecitare le stesse imprese perché valutino di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari antigenici o rapidi gratuiti».
Il rischio di paralisi dell’operatività
La missiva dimostra come le autorità temano che l’impossibilità per tutti di presentare il Green pass (e quindi di presentarsi al lavoro) possa paralizzare parte dei trasporti nel paese. L’invito alle aziende che operano nel settore portuale a fornire i test gratuiti potrebbe poi costituire una sorta di “precedente”, quasi un banco di prova, per un’evenutale estensione dei tamponi gratuiti anche ad altri settori. Sulla questione è intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia: «Questa circolare dimostra che anche a Roma si stanno rendendo conto che non esiste alternativa al tampone effettuato all’interno delle aziende perché il nostro sistema sanitario nazionale insieme alla rete delle farmacie non è in grado di garantire test ogni 48 ore ai lavoratori non vaccinati».