Unipolsai smart working addio, si rientra tutti al 100

Poi blaterano di ecologia...
Gente costretta a macinare chilometri per poi stare davanti a un computer...
 
Occorre fare aumentare i consumi dei carburanti, dei trasporti pubblici, aumentare l'utilizzo di bar e ristoranti, tutto fatto in funzione dell'aumento del PIL, alla faccia di un mondo migliore, più pulito e di una vita più confortevole e sicura. Però Draghi sta governando bene... :wall:
 
da smartworker, mi fa male sentire queste storie sui rientri (ormai diffuse in italia, purtroppo)
significa, tra le varie cose, che non abbiamo imparato nulla da questi 2 anni..
 
da smartworker, mi fa male sentire queste storie sui rientri (ormai diffuse in italia, purtroppo)
significa, tra le varie cose, che non abbiamo imparato nulla da questi 2 anni..

O che lo smart working non è produttivo come si sperava..
 
Poi blaterano di ecologia...
Gente costretta a macinare chilometri per poi stare davanti a un computer...

..e far lavorare il baretto che fa lavorare la logistica,l'agroalimentare, la filiera degli idrocarburi, le manutenzioni stradali, la filiera dell'automotive...
Di sicuro è più conveniente per noi stare in pigiama e fare le lavatrici, siamo d'accordo...ma la questione è un tantino più articolata,ecco..
 
..e far lavorare il baretto che fa lavorare la logistica,l'agroalimentare, la filiera degli idrocarburi, le manutenzioni stradali, la filiera dell'automotive...
Di sicuro è più conveniente per noi stare in pigiama e fare le lavatrici, siamo d'accordo...ma la questione è un tantino più articolata,ecco..

Vabbè, ma allora farai un modello misto che accontenta tutti. Al 100 percento per i ruoli che non lo richiedono è ridicolo imho.
 
Dietro potrebbe esserci anche il tema del team building e della cultura d'impresa. Per le grosse società sono tematiche importanti.

Certo il 100% è un estremo.
 
lo smart working è troppo pericoloso, vi porto i saluti di charlie che si è slogato la caviglia alzandosi dal divano per rispondere ad una call
 
lo smart working è troppo pericoloso, vi porto i saluti di charlie che si è slogato la caviglia alzandosi dal divano per rispondere ad una call

:(

Imprevisti del mestiere, capita anche quando senti squillare e sei al bagno.
 
..e far lavorare il baretto che fa lavorare la logistica,l'agroalimentare, la filiera degli idrocarburi, le manutenzioni stradali, la filiera dell'automotive...
Di sicuro è più conveniente per noi stare in pigiama e fare le lavatrici, siamo d'accordo...ma la questione è un tantino più articolata,ecco..
Di solito sono d'accordo con molti tuoi post, ma qui stai prendendo una cantonata.
Il punto è un altro: vogliamo essere un paese di padroncini, camerieri e baristi o un paese di produttori di servizi a valore aggiunto?
Massacrare gli impiegati per fare andare avanti baretti e proprietari di case da affittare a lavoratori fuori sede ci proietta verso il terzo mondo.
 
Dietro potrebbe esserci anche il tema del team building e della cultura d'impresa. Per le grosse società sono tematiche importanti.

Certo il 100% è un estremo.

Le assicurazioni stanno man mano esternalizzando la rete vendita in un modello di promotori e agenti ...altro che team building
 
lo smart working è troppo pericoloso, vi porto i saluti di charlie che si è slogato la caviglia alzandosi dal divano per rispondere ad una call

Digli che deve calare di peso... digli di passare da me che lo metto in riga nella mia palestra...!!! ;)
 
O che lo smart working non è produttivo come si sperava..

quello che dici va contestualizzato

non vedere solo lo smartworking del 60enne che lavora all'ufficio anagrafe che ti fa aspettare 6 mesi per una carta d'identità.. o del dipendente parcheggiato in qualche ente che non sa fare usare teams o il cerca vert senza l'aiuto di qualcuno e quindi blocca tutto

senza arrivare a apple che ha lanciato nuovi modelli di iphone mentre gran parte dell'azienda non lavorava in ufficio, in italia ci sono diverse realtà grandi e multinazionali che per strutture IT, dimensioni ed esposizione verso mercati dove ci sono competitor avanzati potrebbero tranquillamente gestire una parte del lavoro in maniera flessibile (quantomeno per le funzioni di staff e/o quelle più da back office).. invece stiamo assistendo ad una assurda corsa al rientro.. che io sappia in alcune società medio/grandi anche quotate in borsa si è continuato ad andare in ufficio anche durante le zone rosse (mi riferisco sempre a categorie remotizzabili: amministrazione, controllo, HR, legal, audit, tax, back/middle office, etc.)

il 100% è un estremo che secondo me neanche all'estero faranno, salvo casi se non ricordo male come twitter.. comunque la vita aziendale serve, anche per quelle realtà digitali/innovative che vivono di contaminazione di idee, team building e via dicendo

a me quello che spaventa è vedere/sentire realtà che già oggi sono tornate a un 1 giorno di smartworking a settimana (come pre-covid) o addirittura qualche giorno al mese

sicuramente il fare una quasi totale marcia indietro é una sconfitta perché significa arrendersi ai cambiamenti di mercato per manifesta incapacità
non dico che con lo smartworking risolveremmo i problemi del paese, ma sul welfare non mi sembra siamo un esempio mondiale e questo potrebbe essere utile per es. per quei pochi che ancora vogliono mettere su famiglia

EDIT: evitare questi cambiamenti per salvare le tavole calde o il negozio di cravatte è l'emblema di un paese inchiodato al passato e destinato al declino
 
Di solito sono d'accordo con molti tuoi post, ma qui stai prendendo una cantonata.
Il punto è un altro: vogliamo essere un paese di padroncini, camerieri e baristi o un paese di produttori di servizi a valore aggiunto?
Massacrare gli impiegati per fare andare avanti baretti e proprietari di case da affittare a lavoratori fuori sede ci proietta verso il terzo mondo.

Straquoto.
Quando ho letto che Brunetta motivava quell'ulteriore +0,2/0,3% di Pil con il lavoro in presenza della P.A. non a un presunto aumento di produttività della medesima (che sarebbe stato incomprensibile), bensì col fatto che avrebbe tenuto in piedi il business delle pause pranzo, mi son cascate le braccia.

Come dire che una categoria di lavoratori deve pagare letteralmente un pizzo (fatto di carburanti, buoni pasto e soprattutto tempo e stress) per alimentare un'altra categoria che altrimenti non sarebbe in grado di reggersi da sola...
E il tutto in barba alle miriade di aziende private (soprattutto quelle più grandi, quando non multinazionali) che nello stesso momento, contestualmente, certificano il fallimento di questo approccio ormai antistorico muovendosi tutte in direzione opposta...
Certo che ce ne vuole di faccia da kiulo, e il nanetto ce l'ha tutta.
(come peraltro dimostrato dalla successiva esternazione sui controlli preannunciati alle imprese)...
 
quello che dici va contestualizzato

non vedere solo lo smartworking del 60enne che lavora all'ufficio anagrafe che ti fa aspettare 6 mesi per una carta d'identità.. o del dipendente parcheggiato in qualche ente che non sa fare usare teams o il cerca vert senza l'aiuto di qualcuno e quindi blocca tutto

senza arrivare a apple che ha lanciato nuovi modelli di iphone mentre gran parte dell'azienda non lavorava in ufficio, in italia ci sono diverse realtà grandi e multinazionali che per strutture IT, dimensioni ed esposizione verso mercati dove ci sono competitor avanzati potrebbero tranquillamente gestire una parte del lavoro in maniera flessibile (quantomeno per le funzioni di staff e/o quelle più da back office).. invece stiamo assistendo ad una assurda corsa al rientro.. che io sappia in alcune società medio/grandi anche quotate in borsa si è continuato ad andare in ufficio anche durante le zone rosse (mi riferisco sempre a categorie remotizzabili: amministrazione, controllo, HR, legal, audit, tax, back/middle office, etc.)

il 100% è un estremo che secondo me neanche all'estero faranno, salvo casi se non ricordo male come twitter.. comunque la vita aziendale serve, anche per quelle realtà digitali/innovative che vivono di contaminazione di idee, team building e via dicendo

a me quello che spaventa è vedere/sentire realtà che già oggi sono tornate a un 1 giorno di smartworking a settimana (come pre-covid) o addirittura qualche giorno al mese

sicuramente il fare una quasi totale marcia indietro é una sconfitta perché significa arrendersi ai cambiamenti di mercato per manifesta incapacità
non dico che con lo smartworking risolveremmo i problemi del paese, ma sul welfare non mi sembra siamo un esempio mondiale e questo potrebbe essere utile per es. per quei pochi che ancora vogliono mettere su famiglia

EDIT: evitare questi cambiamenti per salvare le tavole calde o il negozio di cravatte è l'emblema di un paese inchiodato al passato e destinato al declino

I prodotti Apple che vanno a mercato sono stati progettati almeno tre anni prima. Per come la vedo io lo sw può essere fatto solo qualche giorno al mese. La produttività non è la stessa del lavoro in presenza.
 
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