Ue, via libera al Prosek, il prosecco croato. Produttori furibondi.

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Ue, via libera al Prosek, il prosecco croato. Produttori furibondi. Zaia: <<Vergogna>>. Il Ministero: <<Ci opporremo>>

BRUXELLES - La Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale «Prosek» da parte delle autorità croate. È quanto scrive lo stesso Esecutivo Ue rispondendo a una interrogazione urgente dell'eurodeputata della Lega Mara Bizzotto. «Di fronte a questa folle decisione della Ue - si legge in una nota di Bizzotto - siamo pronti alle barricate per difendere in ogni modo e in ogni sede il Prosecco Made in Italy perché deve essere chiaro a tutti che l'unico vero prosecco è quello prodotto nelle nostre terre». «Nei prossimi 2 mesi, che rappresentano i termini temporali per presentare ricorsi e obiezioni prima della decisione finale della Commissione Ue - conclude Bizzotto - noi della Lega e tutto il nostro territorio porteremo avanti una battaglia campale per difendere la tipicità e la qualità del nostro Prosecco e il lavoro di migliaia di aziende».


Il Ministero: ci opporemo

«La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Il Ministero si è già opposto a questo riconoscimento e utilizzerà ogni argomentazione utile per respingere la domanda di registrazione promossa dalla Croazia, anche appellandosi ai principi di tutela espressi dalla Corte di Giustizia in casi analoghi, come ad esempio avvenuto nel recentissimo caso dello "Champanillo" spagnolo». E' la posizione ufficiale del ministero delle Politiche agricole.


Zaia: vergogna, non ho parole


«Non ho parole per commentare quanto accaduto. Di questa Europa non sappiamo cosa farcene. Un'Europa che non difende l'identità dei suoi territori, un'Europa che dovrebbe conoscere la storia del prosecco - è il commento del governatore del Veneto Luca Zaia alla notizia della pubblicazione della richiesta della Croazia di protezione della menzione tradizionale «Prošek», fatta dal Commissario Europeo all'Agricoltura Wojciechowski dando così risposta alle interrogazioni parlamentari presentate da alcuni eurodeputati. - Dovrebbe capire che, non solo si tratta di un prodotto che ha avuto tutti i riconoscimenti formali, dalle stesse strutture amministrative della Commissione Europea, anche rispetto alla riserva del suo nome - continua Zaia - ma il prosecco ha, addirittura ottenuto il massimo riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito "le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene". E, quindi, adesso saremmo costretti a discutere anche sul nome di un sito già proclamato ufficialmente Patrimonio dell'Umanità». Si tratta, per il Governatore del Veneto, «di una decisione che si pone, per altro, in aperta contraddizione con la sentenza diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che vieta l'uso di nomi o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dalle norme UE». «Ciò che sta accadendo è vergognoso - conclude -. Così non si difende l'agricoltura e così non difendono investimenti. Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l'identità di un territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La Regione farà la sua parte».
 
ci vuole più europppaaaa....:o
 
grazie europa
 
Ricordo che i produttori friulani hanno dovuto rinunciare a chiamare il loro vino "tocai", dopo decenni se non di piu', dietro opposizione ungherese.

Friulano (vitigno) - Wikipedia

Ma evidentemente, gli ungheresi sono come il marchese del grillo e noi italiani non siamo un *****.
 
ci vuole più europppaaaa....:o

Senza un'authority regolatoria ognuno avrebbe chiamato il proprio vino come gli pareva, di prosek ne avresti avuti a decine senza poterci fare nulla

Invece con l'Europa le possibilità di bloccare etichette fake ci sono eccome, nel 99% dei casi, e probabilmente ci si riuscirà anche con il prosek

infatti negli USA dilagano il parmesan e similari, e non ci puoi fare nulla di nulla, quindi ringrazia l'Europa e il suo potere regolatorio e sanzionatorio sui mercati :o
 
". Di questa Europa non sappiamo cosa farcene." ....
..... «di una decisione che si pone, per altro, in aperta contraddizione con la sentenza diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che vieta l'uso di nomi o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dalle norme UE». «Ciò che sta accadendo è vergognoso - conclude -. Così non si difende l'agricoltura e così non difendono investimenti. Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l'identità di un territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La Regione farà la sua parte».

Quindi riassumendo dell'Unione Europea non sa cosa farsene, però si appella alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea :clap: :clap: :clap:

lega sempre più incartata e in confusione :o
 
Quindi riassumendo dell'Unione Europea non sa cosa farsene, però si appella alla sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea :clap: :clap: :clap:

lega sempre più incartata e in confusione :o

A chi dovrebbero rivolgersi ? Mi pare che in confusione sei te ;)
 
Senza un'authority regolatoria ognuno avrebbe chiamato il proprio vino come gli pareva, di prosek ne avresti avuti a decine senza poterci fare nulla

Invece con l'Europa le possibilità di bloccare etichette fake ci sono eccome, nel 99% dei casi, e probabilmente ci si riuscirà anche con il prosek

infatti negli USA dilagano il parmesan e similari, e non ci puoi fare nulla di nulla, quindi ringrazia l'Europa e il suo potere regolatorio e sanzionatorio sui mercati :o

Fanno bene a pisciarci in faccia le altre nazioni. Mascherina, greencazz e muti. OK!
 
e noi per fargliela chiameremo sciampagne il vinello di mele che bevono le nonne a natale:o
 
Prosecco, un vinaccio
Chissene se ci sarà anche il prosek, schifezza per schifezza...
 
Prosecco, un vinaccio
Chissene se ci sarà anche il prosek, schifezza per schifezza...
vai a birra? :mmmm:

il pranzo intero a base di pesce con solo prosecco è una delle cose che preferisco
il problema è che una bottiglia a cranio non basta
 
Vincent Vеga;56539262 ha scritto:
vai a birra? :mmmm:

il pranzo intero a base di pesce con solo prosecco è una delle cose che preferisco
il problema è che una bottiglia a cranio non basta

Bisogna ammettere che senza la dicitura Valdobbiadene Prosecco Superiore o Prosecco di Treviso si trova troppa robaccia. Colpa di quell'incapace di Zaia che ha sputthanato il nome.
 
Vincent Vеga;56539262 ha scritto:
vai a birra? :mmmm:

il pranzo intero a base di pesce con solo prosecco è una delle cose che preferisco
il problema è che una bottiglia a cranio non basta

Sulle bollicine preferisco di gran lunga il metodo classico. Per il pesce comunque solo fermi, magari friulani, se posso scegliere.
 
Ue, via libera al Prosek, il prosecco croato. Produttori furibondi. Zaia: <<Vergogna>>. Il Ministero: <<Ci opporremo>>

BRUXELLES - La Commissione europea procederà alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale «Prosek» da parte delle autorità croate. È quanto scrive lo stesso Esecutivo Ue rispondendo a una interrogazione urgente dell'eurodeputata della Lega Mara Bizzotto. «Di fronte a questa folle decisione della Ue - si legge in una nota di Bizzotto - siamo pronti alle barricate per difendere in ogni modo e in ogni sede il Prosecco Made in Italy perché deve essere chiaro a tutti che l'unico vero prosecco è quello prodotto nelle nostre terre». «Nei prossimi 2 mesi, che rappresentano i termini temporali per presentare ricorsi e obiezioni prima della decisione finale della Commissione Ue - conclude Bizzotto - noi della Lega e tutto il nostro territorio porteremo avanti una battaglia campale per difendere la tipicità e la qualità del nostro Prosecco e il lavoro di migliaia di aziende».


Il Ministero: ci opporemo

«La decisione della Commissione Europea sul riconoscimento dell'indicazione geografica protetta del vino croato Prosek è sbagliata. Il Ministero si è già opposto a questo riconoscimento e utilizzerà ogni argomentazione utile per respingere la domanda di registrazione promossa dalla Croazia, anche appellandosi ai principi di tutela espressi dalla Corte di Giustizia in casi analoghi, come ad esempio avvenuto nel recentissimo caso dello "Champanillo" spagnolo». E' la posizione ufficiale del ministero delle Politiche agricole.


Zaia: vergogna, non ho parole


«Non ho parole per commentare quanto accaduto. Di questa Europa non sappiamo cosa farcene. Un'Europa che non difende l'identità dei suoi territori, un'Europa che dovrebbe conoscere la storia del prosecco - è il commento del governatore del Veneto Luca Zaia alla notizia della pubblicazione della richiesta della Croazia di protezione della menzione tradizionale «Prošek», fatta dal Commissario Europeo all'Agricoltura Wojciechowski dando così risposta alle interrogazioni parlamentari presentate da alcuni eurodeputati. - Dovrebbe capire che, non solo si tratta di un prodotto che ha avuto tutti i riconoscimenti formali, dalle stesse strutture amministrative della Commissione Europea, anche rispetto alla riserva del suo nome - continua Zaia - ma il prosecco ha, addirittura ottenuto il massimo riconoscimento di Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. Tanto è vero che il territorio in cui si produce è definito "le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene". E, quindi, adesso saremmo costretti a discutere anche sul nome di un sito già proclamato ufficialmente Patrimonio dell'Umanità». Si tratta, per il Governatore del Veneto, «di una decisione che si pone, per altro, in aperta contraddizione con la sentenza diffusa appena qualche giorno fa, il 9 settembre scorso, dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea, che vieta l'uso di nomi o grafiche che evocano in modo strumentale ed ingannevole prodotti a denominazione di origine riconosciuti e tutelati dalle norme UE». «Ciò che sta accadendo è vergognoso - conclude -. Così non si difende l'agricoltura e così non difendono investimenti. Ma, soprattutto, così si mortifica la storia e l'identità di un territorio. Spero che ci siano gli strumenti per ricorrere. La Regione farà la sua parte».

Prendiamo un Prosekino? :asd:
 
Sulle bollicine preferisco di gran lunga il metodo classico. Per il pesce comunque solo fermi, magari friulani, se posso scegliere.

piuttosto che bere prosecco bevo una coca cola....e sono della zona
 
Bisogna ammettere che senza la dicitura Valdobbiadene Prosecco Superiore o Prosecco di Treviso si trova troppa robaccia. Colpa di quell'incapace di Zaia che ha sputthanato il nome.

Eh si.

Zaia grandissimo viticoltore tenutario di vigneti in ogni dove, lo san tutti eh.... mah..! Ma roba da matti. Magari forse sono i produttori eh ...

Ma poverino ...
 
A me viene in mente il Tocai .. che da loro si chiama Tokaj .. e nn ci fu nulla da fare ci imposero di cambiare nome ... Come al solito non ci sappiamo difendere in Europa. Mi piacerebbe sapere chi ci ha venduto..!
 
ottimo, da oggi potrò bere il prosek degli amici croati OK!
 
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