La vedi dura per grandi fasce della popolazione, direi che la formazione permanente è una cosa che rimarrà a chi già aveva questa attitudine.
Esatto. La formazione permanente, in campo professionali, amatoriale, in qualsiasi cosa possa interessarti e che si voglia approfondire ha un costo, in termini di tempo ed energie.
E ha presupposti come la capacità di ricercare in rete, organizzare in forma comprensibile e facilmente reperibile tutte le informazioni relative ad un tema con relativi agganci a tutto ciò che può esservi collegato, collegare e riorganizzare continuamente la propria base di conoscenza.
E più si va avanti con l'età e più difficile è. Una mia collega che fu costretta poco prima dei 50 anni a prendersi una seconda laurea per cambiare cattedra, una che ha testa e studia, iperorganizzata, mi raccontava la difficoltà semplicemente a memorizzare e collegare concetti che 10 o 20 anni prima memorizzava senza problemi.
Lo stesso posso confermare a livello personale
L'autoaggiornamento si porta avanti quando piace e interessa. Fatto perchè costretti e senza interesse è inconcepibile per tecnologie complesse (non si diventa analisti programmatori di un certo calibro a 50 anni, con la complessità degli ambienti e dei linguaggi di programmazione, come più volte ho letto proprio qui da alcuni utenti di AP) e raggiungibile con fatica solo in ambiti limitati, possibilmente privi di interazione con altri settori.
Niente comunque che funzioni a livello di massa
Condivido poi in pieno il post di stefm.