Giorgia Meloni: "Nata perche' mia madre decise di non abortire"

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Così scrive nel suo libro in edicola questi giorni.

Cara Giorgia,
nel 1976 l'aborto era illegale.

:D
 
che poi tutti noi siamo poi messi così.........siamo nati perchè non ci hanno abortito.....:D
 
Il libro di Giorgia Meloni ha un incipit forte, di quelli che invitano il lettore a riflettere sulla caducità della vita, sulla forza delle donne, su quanto nascere, talvolta, sia pura coincidenza e su quante coincidenze si scriva la storia. Insomma, l’incipit perfetto per la biografia di un leader che mira- come da tempo sta accadendo- ad umanizzare la sua figura.

Giorgia Meloni infatti, a pagina 13 e 14, dice “Devo tutto a mia madre, (…) devo a lei il bisogno di dire la verità che mi porto dentro”.

A proposito di questo bisogno di verità, andiamo avanti a leggere:

“Voglio dire grazie. Anzi. La frase esatta è “Devo tutto solo a mia madre”: Perché la verità è che io non sarei mai dovuta nascere. Quando rimase incinta, Anna aveva ventitré anni, una figlia di un anno e mezzo e un compagno con cui non andava più d’accordo (…), l’avevano quasi convinta che non avesse senso mettere al mondo un’altra bambina in quella situazione. Ricordo quando me l’ha confessato, e ricordo il tempo per digerire quel sasso. Ma poi ho capito il combattimento di una donna sola: farti nascere o farti tornare nel niente.

La mattina degli esami clinici che precedono l’interruzione di gravidanza si sveglia, rimane digiuna e si incammina verso il laboratorio. A questo punto mi ha sempre raccontato, si ferma davanti al portone, esita, vacilla. Non entra. ‘No non voglio rinunciare, non voglio abortire’. È una mattina di primavera. C’è un’aria dolce e pulita. Sente di avere preso la decisione giusta. Adesso deve solo ratificarla, in qualche modo. Entra in bar: ‘Buongiorno, cappuccino e cornetto’.

Tutto molto d’effetto, molto struggente, molto poetico.

C’è solo un problema in questo racconto scritto con quell’impellente bisogno di verità che Giorgia Meloni si porta dentro: e cioè che quando la madre di Giorgia Meloni era incinta di Giorgia Meloni la legge sull’aborto non esisteva.

Giorgia Meloni infatti è nata il 15 gennaio 1977. La madre rimane dunque incinta più o meno ad aprile dell’anno prima, ed infatti nel passaggio del libro sulla mattina della decisione la Meloni specifica che era primavera. Dunque stiamo parlando della primavera del 1976.

Nel 1976 l’interruzione volontaria di gravidanza era una pratica illegale. Abortire era un reato che prevedeva una pena dai 2 ai 5 anni.


L’aborto, nel 1976, era consentito solo secondo quanto stabilito dalla sentenza n. 27 del 18 febbraio 1975, che “dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 546 del codice penale, nella parte in cui non prevede che la gravidanza possa venir interrotta quando l’ulteriore gestazione implichi danno, o pericolo, grave, medicalmente accertato nei sensi di cui in motivazione e non altrimenti evitabile, per la salute della madre”.

La legge 194 sull’aborto, grazie alla quale oggi l’interruzione di gravidanza in Italia è consentita entro i primi tre mesi (escluso l’aborto terapeutico), è del 22 maggio 1978.
Giorgia Meloni, il 22 maggio del ’78, aveva un anno e 4 mesi.

A questo punto, i casi sono tre:

1) Giorgia Meloni ha mentito, infiocchettando un racconto e dunque questo è un romanzo e non una biografia. O forse una non-fiction, tipo Gomorra, dunque Giorgia Meloni sarebbe pericolosamente simile a Roberto Saviano e questa è comunque una notizia.

2) La mamma di Giorgia Meloni le ha raccontato una storia un po’ diversa, perché al massimo ha tentato la via dell’aborto clandestino ma non funzionava esattamente così, con le analisi in un laboratorio, l’attesa, poi il cappuccino al bar e “vabbè ci ripenso”. Prima del 1978 si abortiva dentro case di privati, dalle “mammane”, in poche cliniche clandestine spesso fuori dalle grandi città in un clima di segretezza e paura. Si stava commettendo un reato (sia chi praticava che chi abortiva), si rischiava di morire per un’emorragia, si rischiava di venire scoperte. In questo caso Giorgia, se inconsapevole della bugia della mamma, è comunque responsabile di una grave lacuna culturale: visto che è pro-vita e ritiene l’aborto una sconfitta, potrebbe almeno imparare la data in cui è nata la legge 194.

3) Giorgia Meloni non è nata nel 1977 ma qualche anno dopo. Probabilmente, in quanto leader di un partito, è tra le poche donne ad aumentarsi gli anni per acquisire più autorevolezza. In ogni caso, questo incipit non è scritto con l’impellente bisogno di verità che la cara Giorgia racconta di portarsi dentro. Chissà il resto del libro e le sue dichiarazioni politiche, a questo punto.

"Mia madre scelse di non abortire". Meloni, nel 1976 l'aborto era illegale
 
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Così scrive nel suo libro in edicola questi giorni.

Cara Giorgia,
nel 1976 l'aborto era illegale.

:D

Ma le donne abortivano lo stesso ...... e spesso per farlo ci lasciavano la pelle. Il referendum non venne fatto solo perchè le donne volevano farlo ma ne erano impedite dalla legge. Molte donne volevano farlo e lo facevano, con tutte le conseguenze del caso
I radicali negli anni 70 praticarono la disobbedienza civile, accompagnando le donne ad abortire in una clinica di firenze (se non ricordo male)
Lo ricorda la Bonino qui

Emma Bonino e i 40 anni della legge sull'''aborto: una vita per i diritti civili - L'''Unione Sarda.it
 
Così scrive nel suo libro in edicola questi giorni.

Cara Giorgia,
nel 1976 l'aborto era illegale.

:D

Ma le donne abortivano lo stesso ...... e spesso per farlo ci lasciavano la pelle. Il referendum non venne fatto solo perchè le donne volevano farlo ma ne erano impedite dalla legge. Molte donne volevano farlo e lo facevano, con tutte le conseguenze del caso
I radicali negli anni 70 praticarono la disobbedienza civile, accompagnando le donne ad abortire in una clinica di firenze (se non ricordo male)
Lo ricorda la Bonino qui

Emma Bonino e i 40 anni della legge sull'''aborto: una vita per i diritti civili - L'''Unione Sarda.it

Ah quindi al mondo accadono solo eventi legali :D
Bella questa :asd:

Appunto :D
 
Ah quindi al mondo accadono solo eventi legali :D
Bella questa :asd:

Evidentemente il nostro amico(ne) non ricorda l'esistenza delle mammane ...... ai tempi (io c'ero) se ne parlava parecchio, e ben prima del referendum, era un personaggio vecchio come il mondo
 
Ma le donne abortivano lo stesso ...... e spesso per farlo ci lasciavano la pelle. Il referendum non venne fatto solo perchè le donne volevano farlo ma ne erano impedite dalla legge. Molte donne volevano farlo e lo facevano, con tutte le conseguenze del caso
I radicali negli anni 70 praticarono la disobbedienza civile, accompagnando le donne ad abortire in una clinica di firenze (se non ricordo male)
Lo ricorda la Bonino qui

Emma Bonino e i 40 anni della legge sull'''aborto: una vita per i diritti civili - L'''Unione Sarda.it

dai leggete anche il resto prima di rispondere
 
Evidentemente il nostro amico(ne) non ricorda l'esistenza delle mammane ...... ai tempi (io c'ero) se ne parlava parecchio, e ben prima del referendum, era un personaggio vecchio come il mondo

Magari potresti leggere anche il resto dell'articolo, eh?

Perchè, caro Torre, uno non può scrivere in un libro "La mattina degli esami clinici che precedono l’interruzione di gravidanza si sveglia, rimane digiuna e si incammina verso il laboratorio. A questo punto mi ha sempre raccontato, si ferma davanti al portone, esita, vacilla. Non entra. ‘No non voglio rinunciare, non voglio abortire’. È una mattina di primavera. C’è un’aria dolce e pulita. Sente di avere preso la decisione giusta. Adesso deve solo ratificarla, in qualche modo. Entra in bar: ‘Buongiorno, cappuccino e cornetto’."

Semplicemente perchè dalle mammane non c'erano esami clinici, non c'erano laboratori. Era tutto estremamente clandestino e nascosto. Altro che cappuccino e cornetto.
La verità è che la Meloni non sa di che parla.
 
dai leggete anche il resto prima di rispondere

Il pensiero che magari abbia romanzato l'attesa davanti al portone non vi viene in mente (parliamo di un libro)?
Ma poi che ne sanno loro se la madre della Meloni volesse abortire o meno :asd: mamma mia che ossessione
 
Magari potresti leggere anche il resto dell'articolo, eh?

Perchè, caro Torre, uno non può scrivere in un libro "La mattina degli esami clinici che precedono l’interruzione di gravidanza si sveglia, rimane digiuna e si incammina verso il laboratorio. A questo punto mi ha sempre raccontato, si ferma davanti al portone, esita, vacilla. Non entra. ‘No non voglio rinunciare, non voglio abortire’. È una mattina di primavera. C’è un’aria dolce e pulita. Sente di avere preso la decisione giusta. Adesso deve solo ratificarla, in qualche modo. Entra in bar: ‘Buongiorno, cappuccino e cornetto’."

Semplicemente perchè dalle mammane non c'erano esami clinici, non c'erano laboratori. Era tutto estremamente clandestino e nascosto. Altro che cappuccino e cornetto.
La verità è che la Meloni non sa di che parla.

Può darsi che la Meloni non sappia di cosa parla, ma evidentemente si fida di quanto le ha detto la madre. Al posto della Lucarelli non avrei scritto l'articolo, al posto tuo non avrei aperto questa discussione. E' un fatto privato, intimo, per quanto ne abbia parlato in pubblico, di cui sappiamo troppo poco.

Più utile e produttiva sarebbe stata l'apertura di una discussione sulla sua politica e sulla coerenza tra quanto dice/ha detto e quanto fa/ha fatto.

Dimenticavo, la Giorgia non l'ho mai votata, non credo che lo farò in futuro e per quanto mi stia abbastanza simpatica non prendo per oro colato nè l'immagine che da di sè nè la veridicità di quanto dice. Tutto qui
 
Può darsi che la Meloni non sappia di cosa parla, ma evidentemente si fida di quanto le ha detto la madre. Al posto della Lucarelli non avrei scritto l'articolo, al posto tuo non avrei aperto questa discussione. E' un fatto privato, intimo, per quanto ne abbia parlato in pubblico, di cui sappiamo troppo poco.

Più utile e produttiva sarebbe stata l'apertura di una discussione sulla sua politica e sulla coerenza tra quanto dice/ha detto e quanto fa/ha fatto.

Dimenticavo, la Giorgia non l'ho mai votata, non credo che lo farò in futuro e per quanto mi stia abbastanza simpatica non prendo per oro colato nè l'immagine che da di sè nè la veridicità di quanto dice. Tutto qui

Anch'io. Ma in mancanza di meglio, adesso come adesso la voterei, anche se su una eventuale campagna antiabortista non sarei d'accordo.
 
Può darsi che la Meloni non sappia di cosa parla, ma evidentemente si fida di quanto le ha detto la madre. Al posto della Lucarelli non avrei scritto l'articolo, al posto tuo non avrei aperto questa discussione. E' un fatto privato, intimo, per quanto ne abbia parlato in pubblico, di cui sappiamo troppo poco.

Più utile e produttiva sarebbe stata l'apertura di una discussione sulla sua politica e sulla coerenza tra quanto dice/ha detto e quanto fa/ha fatto.

Dimenticavo, la Giorgia non l'ho mai votata, non credo che lo farò in futuro e per quanto mi stia abbastanza simpatica non prendo per oro colato nè l'immagine che da di sè nè la veridicità di quanto dice. Tutto qui

È sicuramente un fatto privato che però lei ha scelto di rendere pubblico, anche al fine di lanciare un chiaro messaggio politico.
Se nel racconto ci sono delle incongruenze non vedo perchè non si possono sottolineare.
 
Può darsi che la Meloni non sappia di cosa parla, ma evidentemente si fida di quanto le ha detto la madre. Al posto della Lucarelli non avrei scritto l'articolo, al posto tuo non avrei aperto questa discussione. E' un fatto privato, intimo, per quanto ne abbia parlato in pubblico, di cui sappiamo troppo poco.

Più utile e produttiva sarebbe stata l'apertura di una discussione sulla sua politica e sulla coerenza tra quanto dice/ha detto e quanto fa/ha fatto.

Dimenticavo, la Giorgia non l'ho mai votata, non credo che lo farò in futuro e per quanto mi stia abbastanza simpatica non prendo per oro colato nè l'immagine che da di sè nè la veridicità di quanto dice. Tutto qui

Infatti, è un fatto privato e l'unica sua colpa è di essere stata sincera sottovalutando le contorsioni mentali di una parte pubblico che come al solito la sua posizione alimenta generalmente contro di lei per un fatto che si tende a nascondere mentre lei ne ha tratto forza alimentata dal coraggio e dalla determinazione della madre che senza quel passaggio non saremmo qui a parlarne.
 
Anch'io. Ma in mancanza di meglio, adesso come adesso la voterei, anche se su una eventuale campagna antiabortista non sarei d'accordo.

ll gruppo in europarlamento d cui la meloni è pres, è guidato con quasi la maggioranza assoluta da diritto & giustizia
il partito polacco di governo che ha 24 eurparlamentari su 52

questo partito in polonia ha praticamente tolto di mezzo l'aborto, che non è piu possibile fare neppure nel caso di
diagnosi di malformazione de feto. le donne sono scese in piazza per mesi prendendo un bel po di randellate
e ora chi puo va all'estero, chi non puo si mette nelle mani di gente discutibile come avveniva qui 40 anni fa
 
ll gruppo in europarlamento d cui la meloni è pres, è guidato con quasi la maggioranza assoluta da diritto & giustizia
il partito polacco di governo che ha 24 eurparlamentari su 52

questo partito in polonia ha praticamente tolto di mezzo l'aborto, che non è piu possibile fare neppure nel caso di
diagnosi di malformazione de feto. le donne sono scese in piazza per mesi prendendo un bel po di randellate
e ora chi puo va all'estero, chi non puo si mette nelle mani di gente discutibile come avveniva qui 40 anni fa

quindi direi che la meloni ha un'enorme faccia di bronzo, lo vada a dire ai suoi padroni dell'est

Non capisco il nesso,è sua madre che non ha abortito lei potrebbe essere da uovo e da latte.

Da quella confessione ricevuta ne descrive i momenti il vissuto e l'ammirazione per sua madre, la Polonia sta all'aborto come l'Unione sovietica stava al papa e sappiamo come è andata a finire.
 
Non capisco il nesso,è sua madre che non ha abortito lei potrebbe essere da uovo e da latte.

Da quella confessione ricevuta ne descrive i momenti il vissuto e l'ammirazione per sua madre, la Polonia sta all'aborto come l'Unione sovietica stava al papa e sappiamo come è andata a finire.

in primo luogo io ho risposto a uno che diceva che avrebbe votato la meloni ma non sarebbe stato d'accordo con lùuna campagna antiabortista
in secondo luogo la meloni, essendo presidente di un gruppo in cui quel partito la fa da padrone non puo certo essere estranea a quelle posizioni
in quel caso no sarebbe lì
in terzo luogo la madre della meloni come tutte le donne italiane nel 76 era nelle condizioni di non poter scegliere a meno di non espatriare o
dars in mano a qualcuno che agiva nell'illegalità, ma questo lei non lo dice

"Prima del 1978, l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG), in qualsiasi sua forma, era considerata dal codice penale italiano un reato (art. 545 e segg. cod. pen., abrogati nel 1978)."
 
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