Il diesel è il motore più pulito in assoluto, sempre detto.

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Sorpresa, il Diesel non inquina (quasi) più. Ma restano i pregiudizi - Corriere.it


Sorpresa, il Diesel non inquina (quasi) più. Ma restano i pregiudizi.

Gli attuali sistemi di filtraggio allo scarico sono così efficienti nel catturare le particelle solide, che le emissioni di particolato sono inferiori a quelle prodotte dagli pneumatici
di Alessio Jacona

Il diesel è vivo ed è qui per restare. Non in tutte le sue forme, non nelle versioni più vecchie e sicuramente inquinanti, ma a partire dalla versione Euro 6 che, nella sua iterazione più recente (la 6d), vanta emissioni persino inferiori ai limiti imposti dalle normative europee. L’ultima conferma in ordine di tempo arriva da un accurato test RDE (Real Drive Emissions) realizzato dalla rivista Quattroruote, ed è una buona notizia, perché i motori a combustione interna ci serviranno ancora. Almeno fino a quando non saremo in grado di sostituirli del tutto con automobili elettriche.

«Dal punto di vista delle emissioni inquinanti sottoposte a regolamentazione, cioè gli ossidi di azoto, gli idrocarburi, il monossido di carbonio e il particolato, i diesel Euro 6d rappresentano la tecnologia migliore per il rispetto dei limiti in qualunque condizione di uso del veicolo», conferma Carlo Beatrice, dirigente di ricerca presso l’Istituto motori del CNR. Per dare un’idea, gli attuali sistemi di filtraggio allo scarico dei diesel sono così efficienti nel catturare le particelle solide (i cosiddetti PM 2.5), da far sì che le emissioni di particolato siano paragonabili o persino inferiori a quelle prodotte dagli pneumatici sul manto stradale. E per chi punta il dito contro la rigenerazione del filtro antiparticolato, che «aumenta di tre ordini di grandezza le emissioni per 15-20 minuti, bisogna ricordare che essa avviene ogni 500-800 chilometri, e che se spalmiamo il picco sull’intera percorrenza, le emissioni totali restano tra il 50 e il 60% in meno dei limiti previsti», spiega Beatrice.

Se questo è lo stato dell’arte del diesel, resta tuttavia forte il pregiudizio nei confronti di una tecnologia che pure ha ancora molto da dare. Ciò dipende da più fattori: in primo luogo, dall’idea sbagliata che molto dell’inquinamento cittadino derivi dal traffico di automobili, quando invece recenti studi dell’Istituto di Inquinamento Atmosferico del CNR dimostrano che «il contributo da traffico veicolare è solo una frazione di quello totale prodotto», come spiega il direttore dell’Istituto Motori del CNR Gerardo Valentino. Se ad esempio prendiamo il solo particolato, «il contributo diretto del traffico relativo alle polveri PM10 è stimabile intorno al 25%. Nell’ipotesi di blocco alla circolazione dei diesel, considerando che rappresentano circa il 50% del parco circolante, ne deriva una riduzione approssimativamente del 12%. Quindi una percentuale marginale».

In secondo luogo, «confrontare motorizzazioni diesel Euro 6, e soprattutto Euro 6d, alle motorizzazioni omologate Euro 1-5 è decisamente fuorviante», sottolinea Valentino, perché rivela scarsa conoscenza di questa tecnologia e dei suoi progressi, oltre che «un pregiudizio nei riguardi di tale motorizzazione». Infine, c’è quello che potremmo definire il «paradosso del Dieselgate»: lo scandalo che nel 2015 ha segnato in negativo la percezione di questa tecnologia, infatti, è stato anche la principale causa di «un’accelerazione nello sviluppo delle tecnologie per il rispetto dei limiti secondo la normativa RD», ricorda il direttore dell’Istituto Motori, diventando un esempio di «risposta della tecnologia motoristica alle nuove sfide imposte dallo sviluppo».

Insomma, anche alla luce dell’attuale emergenza da pandemia Covid-19, il cui impatto sull’industria automotive è ancora tutto da valutare, è forse finalmente ora di superare i pregiudizi e dare al diesel quel che è del diesel: il suo posto nel complesso mix di tecnologie che serviranno a sostenere la transizione verso una mobilità realmente sostenibile e «CO2 neutral»; un mix dove utilizzare l’elettrico per la mobilità cittadina o a corto raggio e i motori a combustione interna, magari alimentati a liquidi o gassosi rinnovabili, per percorrenze a lungo raggio e trasporto merci.

27 aprile 2020 (modifica il 29 aprile 2020 | 10:58)
 
viaggio da decenni con auto a motore diesel. quest'ultima del 2013, euro5, ha 190.000 km mai problemi, consumo medio 18,5 km al litro (è un piccolo suv awd). manutenzione ordinaria e per revisioni.
salvo i vecchi diesel puzzolenti e fumosi (li fanno i controlli dei fumi alle revisioni?) e certi camion da extras immatricolati trent'anni fa.......... concordo che il diesel sia la motorizzazione perfetta.
 
l'avversione al diesel e' il risultato di una commistione di interessi politici/economici . e naturalmente ,per non smentirci ,i politici di seconda fila che decidono sulle cose ,i piu' sciocchi di tutta europa li abbiamo noi (vedi lo scassamento di wallera tutti gli anni).
 
Io ho una delle ultime versioni, 6.2 o 6d o che dir si voglia, e me l'han venduta come diesel ecologico (ci capisco poco eh!).

Eppure in una delle ultime giornate cd ecologiche a Roma, con limitazione del traffico, fui escluso e non potei circolare.
 
devi dirlo ai tuoi idoli grillopiddini che fanno la guerra al diesel da 3 anni
 
lo hanno sempre detto che i diesel euro6 sono motori pulitissimi. Ma ora devono convincerci a passare attraverso una generazione di inutili e costosi ibridi a benzina.
Anche se non è vero che la rigenerazione del FAP avviene ogni 500 o 800 km, ma dipende dall'uso che si fa del veicolo. Con la mia Golf euro6 se faccio molto urbano la rigenerazione scatta ogni 300km o meno.
 
incredibile sono d'accordo con la micone
penso sia la prima volta da che lo leggo
 
lo hanno sempre detto che i diesel euro6 sono motori pulitissimi. Ma ora devono convincerci a passare attraverso una generazione di inutili e costosi ibridi a benzina.
Anche se non è vero che la rigenerazione del FAP avviene ogni 500 o 800 km, ma dipende dall'uso che si fa del veicolo. Con la mia Golf euro6 se faccio molto urbano la rigenerazione scatta ogni 300km o meno.

diciamo che non sarebbe un motore ideale per fare molto urbano?

ogni motore ha il suo range ottimale di utilizzo. se fai 90% di autostrada e extraurbano il filtro si rigenera ogni morte di papa

io avevo una swift ddis, facevo 60 km al giorno quasi tutta tangenziale o extraurbano . Appena ho cambiato casa andando a vivere a 1,5 km dal lavoro, è rimasta solo la quota di urbano praticamente, e il filtro si rigenerava spesso, ma anche il motore si sentiva come se fosse più legato di prima... a quel punto l'ho cambiata e ho preso un benzina puro.
 
incredibile sono d'accordo con la micone
penso sia la prima volta da che lo leggo

stessa cosa per me ....
quando ragiona in una certa maniera non sembra nemmeno lui !!!
OK!















:D
 
Purtroppo è nata un’avversione al diesel che sarà impossibile cambiarla, pure il sottoscritto sta passando alla benzina/gas dato l’esiguo numero di km e l'odio generalizzato che tende a colpire la scelta come fossero mezzi dell'anteguerra ma l'amore resta per l'efficienza e l'affidabilità.
 
diciamo che non sarebbe un motore ideale per fare molto urbano?

ogni motore ha il suo range ottimale di utilizzo. se fai 90% di autostrada e extraurbano il filtro si rigenera ogni morte di papa

io avevo una swift ddis, facevo 60 km al giorno quasi tutta tangenziale o extraurbano . Appena ho cambiato casa andando a vivere a 1,5 km dal lavoro, è rimasta solo la quota di urbano praticamente, e il filtro si rigenerava spesso, ma anche il motore si sentiva come se fosse più legato di prima... a quel punto l'ho cambiata e ho preso un benzina puro.

infatti non lo è ma se capita non è vai a piedi perché hai il diesel. Al massimo il FAP invece di durare 150k km ne durerà 100k, cmq quando entra in rigenerazione io mi faccio 10 min in terza a 3000 giri di extraurbano e problema risolto.
 
purtroppo è vero... solo se nuovo e/o ben messo a punto.

ma a punto ce ne sono poche.
io soffro di asma ed è rarissimo che circolando dietro un diesel non abbia forti fastidi, a differenza di benzina o gas.

questo deriva proprio da manutenzione e messa a punto ottimale.

p.s. ho da poco comprato una diesel euro 3 (per la quale comprero' un affare che la porta a euro 5 con omologazione a norma.)
 
Il problema grosso sono stufe a pellet e legna finanziati con i vari bonus ecologici. Altro che Diesel.
In inverno al nord non si può aprire più le finestre per ste porcherie.
 
infatti non lo è ma se capita non è vai a piedi perché hai il diesel. Al massimo il FAP invece di durare 150k km ne durerà 100k, cmq quando entra in rigenerazione io mi faccio 10 min in terza a 3000 giri di extraurbano e problema risolto.

certo, ovvio che se capita ci vai in città. Dico solo che tendenzialmente uno conosce il proprio utilizzo prevalente, quindi quando acquista un'auto sa già più o meno che tipologia di motore è più adatta, o dovrebbe saperlo, salvo cambiamenti improvvisi di casa, lavoro o altro. Quindi se capita ci vai, ma se capita tutti i giorni o quasi hai sbagliato acquisto.
 
devi dirlo ai tuoi idoli grillopiddini che fanno la guerra al diesel da 3 anni

Solo gli stupidi non cambiano idea.
Il M5S è composto da persone intelligenti e oneste.
Non ho dubbi che, come tante altre volte in passato, di fronte ad evidenze scientifiche cambieranno idea, dato che non devono rispondere ad interessi lobbistici di nessun tipo a differenza di quelli che voti tu.
 
Solo gli stupidi non cambiano idea.
Il M5S è composto da persone intelligenti e oneste.
Non ho dubbi che, come tante altre volte in passato, di fronte ad evidenze scientifiche cambieranno idea, dato che non devono rispondere ad interessi lobbistici di nessun tipo a differenza di quelli che voti tu.

chi voto io secondo te scusa? tieni presente che ho votato 5stelle anche (europee 14 ) :D

comunque, quando la cambiano sta idea? non è mica una novità che gli euro6 diesel son molto puliti, io ricordo che giravano articoli di questo tipo già 1-2 anni fa, prima che il covid facesse passare in secondo piano qualsiasi altro argomento.
 
chi voto io secondo te scusa? tieni presente che ho votato 5stelle anche (europee 14 ) :D

.....

Può essere ma ultimamente sei passato dall'altra parte della barricata. Con quelli che farebbero circolare liberamente anche le Volvo Polar del 1980 o il Leoncino del 1962 perchè "libbertà, libbertà".
 
Il problema grosso sono stufe a pellet e legna finanziati con i vari bonus ecologici. Altro che Diesel.
In inverno al nord non si può aprire più le finestre per ste porcherie.

Anche in Umbria il nuovo piano sulla qualità dell'aria è incentrato principalmente su limitazioni delle stufe a legna e a pellet,
anche se la circolazione, specie quella degli attuali diesel circolanti contribuisce
 
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