Charlie
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Covid, lo studio americano: il rischio di contagio da superfici è solo di 1 su 10 mila- Corriere.it
Covid, lo studio americano: il rischio di contagio da superfici è solo di 1 su 10 mila
Dove ci si contagia: gli ambienti chiusi
Ma se solo una persona du diecimila si contagia attraverso le superfici contaminate e una su mille si infetta all’aperto, come rivelato da una ricerca irlandese, come si spiegano i milioni di contagiati nel mondo? Ormai è noto che sono gli ambienti chiusi quelli più a rischio di contagio, in particolare bar, ristoranti, palestre e alberghi come ha concluso una ricerca pubblicata su Nature che analizzando gli spostamenti di 98 milioni di americani ha identificato questi come luoghi dove il rischio di contagio da coronavirus è più elevato. «I luoghi critici sono gli ambienti chiusi di dimensioni ridotte e con limitata ventilazione, soprattutto con un tempo di permanenza elevato» ricorda Giorgio Buonanno, professore ordinario di Ingegneria tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia). Si è visto infatti in numerosi studi in tutto il mondo che Sars-CoV-2 si diffonde soprattutto in quegli ambienti chiusi dove si riuniscono molte persone: matrimoni, chiese, palestre, ristoranti, mezzi pubblici, cori, bar, mattatoi, carceri, feste soprattutto quando si parla ad alta voce o si canta senza mascherina».
Covid, lo studio americano: il rischio di contagio da superfici è solo di 1 su 10 mila- Corriere.it
Covid, lo studio americano: il rischio di contagio da superfici è solo di 1 su 10 mila
Dove ci si contagia: gli ambienti chiusi
Ma se solo una persona du diecimila si contagia attraverso le superfici contaminate e una su mille si infetta all’aperto, come rivelato da una ricerca irlandese, come si spiegano i milioni di contagiati nel mondo? Ormai è noto che sono gli ambienti chiusi quelli più a rischio di contagio, in particolare bar, ristoranti, palestre e alberghi come ha concluso una ricerca pubblicata su Nature che analizzando gli spostamenti di 98 milioni di americani ha identificato questi come luoghi dove il rischio di contagio da coronavirus è più elevato. «I luoghi critici sono gli ambienti chiusi di dimensioni ridotte e con limitata ventilazione, soprattutto con un tempo di permanenza elevato» ricorda Giorgio Buonanno, professore ordinario di Ingegneria tecnica ambientale all’Università degli Studi di Cassino e alla Queensland University of Technology di Brisbane (Australia). Si è visto infatti in numerosi studi in tutto il mondo che Sars-CoV-2 si diffonde soprattutto in quegli ambienti chiusi dove si riuniscono molte persone: matrimoni, chiese, palestre, ristoranti, mezzi pubblici, cori, bar, mattatoi, carceri, feste soprattutto quando si parla ad alta voce o si canta senza mascherina».