Io ormai son sempre di piu' per l'aprire tutto ed accettare quel che succedera'

Spaceman Spiff 2.0

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Ovviamente la cosa andrebbe fatta pretendendo il rispetto delle regole di base per la prevenzione (mascherina nei luoghi chiusi, distanziamento ed igiene)

Prevedibilmente i numeri peggiorerebbero, gli ospedali farebbero più fatica (al massimo manderemo i no-mask a fare i volontari, tanto coviddi non ce n'è) e probabilmente qualche paese ne approfitterebbe per boicottarci

Basta saperlo e poi così almeno verifichiamo sulla nostra pelle se l'altra via è migliore di quella che stiamo percorrendo ora
 
Ovviamente la cosa andrebbe fatta pretendendo il rispetto delle regole di base per la prevenzione (mascherina nei luoghi chiusi, distanziamento ed igiene)

Prevedibilmente i numeri peggiorerebbero, gli ospedali farebbero più fatica (al massimo manderemo i no-mask a fare i volontari, tanto coviddi non ce n'è) e probabilmente qualche paese ne approfitterebbe per boicottarci

Basta saperlo e poi così almeno verifichiamo sulla nostra pelle se l'altra via è migliore di quella che stiamo percorrendo ora

Hai ragione
 
Benvenuto tra noi. Io e' dal primo aprile che lo dico. Una volta che abbiamo la musaruola basta rompere i collioni.
 
Aprire tutto non è sufficiente, gli ospedali si riempirebbero comunque e avresti il sistema sanitario contro. E' necessario che si faccia un filtro alle cure per età (modello svizzera), misura che alcuni definiscono disumana ma che in tempi di guerra è necessaria (triage che stiamo già facendo da tempo comunque)
Inoltre passare da una chiusura totale a un apertura totale necessita di un adeguata 'narrazione', adesso è difficile mettere in testa alla gente che dobbiamo accettare la disgrazie, l anno scorso meno
 
A soffrire di più è l'industria del divertimento: qualche interrogativo serio dovremo cominciare a porcelo, se siamo troppo orientati economicamente sul divertimento/tempo libero/superfluo invece che sulla produzione, siamo una società signorile decadente, con gli squilibri tipici, pochi ricchi, molti benestanti, ma anche molti nuovi poveri, demografia devastata, ecc...
Nessuno pensa veramente più a lavorare (con l'esclusione delle categorie "chiuse", ovvio). Negli anni '50 restrizioni del genere sarebbero state accettate in maniera molto migliore, la gente pensava innanzi tutto a come procurarsi cibo, casa, beni NECESSARI e non superflui, e infatti ci fu il boom economico italiano...
 
anche perche' se andiamo avanti cosi' i morti da lockdown (mancate cure, abbandono degli anziani, ecc....)saranno di piu' dei morti da coronavirus.
 
Aprire tutto non è sufficiente, gli ospedali si riempirebbero comunque e avresti il sistema sanitario contro. E' necessario che si faccia un filtro alle cure per età (modello svizzera), misura che alcuni definiscono disumana ma che in tempi di guerra è necessaria (triage che stiamo già facendo da tempo comunque)
Inoltre passare da una chiusura totale a un apertura totale necessita di un adeguata 'narrazione', adesso è difficile mettere in testa alla gente che dobbiamo accettare la disgrazie, l anno scorso meno

Ma se c'è un vaccino, perchè non vaccinare tutte le persone a rischio, invece di fare sacrifici umani negando le cure alle persone?
saranno pure vecchi, ma sono persone, e ogni vita umana va tutelata, non mi risulta che la Costituzione preveda discriminazioni in base all'età!
 
E' un azzardo che però nessuno, perlomeno dei paesi avanzati, si sogna di fare, anzi, gli altri stanno andando verso una nuova chiusura totale, questo perché, in caso di precipitare degli eventi, i danni ed i pregiudizi sarebbero irreparabili, come non è neppure necessario spiegare.
Ma noi siamo oramai l'economia del tagliere dei salumi e finger food, con tutto il rispetto ovviamente, forse è il caso d'iniziare ad interrogarsi sul fato che non tutti possono andare avanti facendo la pizza a taglio.
 
Ma se c'è un vaccino, perchè non vaccinare tutte le persone a rischio, invece di fare sacrifici umani negando le cure alle persone?
saranno pure vecchi, ma sono persone, e ogni vita umana va tutelata, non mi risulta che la Costituzione preveda discriminazioni in base all'età!

Infatti le stanno vaccinando.
 
A soffrire di più è l'industria del divertimento: qualche interrogativo serio dovremo cominciare a porcelo, se siamo troppo orientati economicamente sul divertimento/tempo libero/superfluo invece che sulla produzione, siamo una società signorile decadente, con gli squilibri tipici, pochi ricchi, molti benestanti, ma anche molti nuovi poveri, demografia devastata, ecc...
Nessuno pensa veramente più a lavorare (con l'esclusione delle categorie "chiuse", ovvio). Negli anni '50 restrizioni del genere sarebbero state accettate in maniera molto migliore, la gente pensava innanzi tutto a come procurarsi cibo, casa, beni NECESSARI e non superflui, e infatti ci fu il boom economico italiano...

Charlie però non si può risolvere tutto solo con la "produzione"

Ormai c'è eccesso produttivo su TUTTO è più che normale che fiorisca ogni tipo di servizio

Inoltre, IDEALMENTE, la maggiore produttività dovrebbe garantire più tempo libero

Anche se fondamentalmente il tempo libero non è equamente distribuito è fisiologico che nasca un'industria che aiuta la gente a gestire questo tempo libero
 
Ma se c'è un vaccino, perchè non vaccinare tutte le persone a rischio, invece di fare sacrifici umani negando le cure alle persone?
saranno pure vecchi, ma sono persone, e ogni vita umana va tutelata, non mi risulta che la Costituzione preveda discriminazioni in base all'età!

Io sinceramente sto cominciando a leggere dichiarazioni troppo pessimistiche , tra oms, virologi ecc ecc, anche sulla variante sudafricana e sulla fine delle restrizioni che tutti posticipano sempre piu in la. Poi magari è una strategia eh
 
E' un azzardo che però nessuno, perlomeno dei paesi avanzati, si sogna di fare, anzi, gli altri stanno andando verso una nuova chiusura totale, questo perché, in caso di precipitare degli eventi, i danni ed i pregiudizi sarebbero irreparabili, come non è neppure necessario spiegare.
Ma noi siamo oramai l'economia del tagliere dei salumi e finger food, con tutto il rispetto ovviamente, forse è il caso d'iniziare ad interrogarsi sul fato che non tutti possono andare avanti facendo la pizza a taglio.

in realtà le pizzerie al taglio (è un esempio, ma le attività che hanno analogie sono tante) sono tra le attività che meglio si adattano all'equilibrio tra domanda ed offerta

asticella bassa, quindi si apre e si chiude velocemente

tu però cosa proponi in alternativa?
 
Charlie però non si può risolvere tutto solo con la "produzione"

Ormai c'è eccesso produttivo su TUTTO è più che normale che fiorisca ogni tipo di servizio

Inoltre, IDEALMENTE, la maggiore produttività dovrebbe garantire più tempo libero

Anche se fondamentalmente il tempo libero non è equamente distribuito è fisiologico che nasca un'industria che aiuta la gente a gestire questo tempo libero

sì ma io non ho detto che non debba esistere l'industria del divertimento, ho detto che ha troppo rilievo a scapito dell'industria tecnologica e del terziario avanzato (finance, banking, ICT ecc...)
però è innegabile che specie negli ultimi anni bar e pizzerie sono stati uno sfogo per la disoccupazione, ma a parte l'enogastronomia d'eccellenza, qualcuno sa dirmi quale sarebbe il valore aggiunto di un bar o di una pizzeria di mediocre qualità? quale il know-how insostituibile? quale il "capitale umano" insostituibile e pregiato?
abbiamo dismesso o svenduto interi settori industriali pregiati, ma il problema sono i pizzettari...
boh
 
E' un azzardo che però nessuno, perlomeno dei paesi avanzati, si sogna di fare, anzi, gli altri stanno andando verso una nuova chiusura totale, questo perché, in caso di precipitare degli eventi, i danni ed i pregiudizi sarebbero irreparabili, come non è neppure necessario spiegare.
Ma noi siamo oramai l'economia del tagliere dei salumi e finger food, con tutto il rispetto ovviamente, forse è il caso d'iniziare ad interrogarsi sul fato che non tutti possono andare avanti facendo la pizza a taglio.

Dipende dai numeri....sta chiudendo chi ha numeri in rapido peggioramento, non tutti
 
Ovviamente la cosa andrebbe fatta pretendendo il rispetto delle regole di base per la prevenzione (mascherina nei luoghi chiusi, distanziamento ed igiene)

Prevedibilmente i numeri peggiorerebbero, gli ospedali farebbero più fatica (al massimo manderemo i no-mask a fare i volontari, tanto coviddi non ce n'è) e probabilmente qualche paese ne approfitterebbe per boicottarci

Basta saperlo e poi così almeno verifichiamo sulla nostra pelle se l'altra via è migliore di quella che stiamo percorrendo ora

Bisognerebbe fare delle regole anche per gli ospedali.
Potresti metter l'obbligo di cura per i minorenni, per le donne in gravidanza, per i disabili e per gli altri, oltre il raggiungimento di una determinata soglia di occupazioni posti letto, non accetti più pazienti se malati di covid e li mandi in dei lazzaretti isolati.
Personalmente è una situazione che non vorrei verificare ne sulla mia pelle ne su quella dei miei cari

Io seguirei una altra strada, la prima di fare uno sforzo e aumentare il ritmo delle vaccinazioni, includendo dopo gli over 80 e gli insegnanti, i titolari di esercizi pubblici e poi organizzerei una campagna di sostegno alle categorie più colpite da parte dei cittadini italiani. Perché se vero che molti sono in difficoltà è anche vero che una parte del paese non sta peggio di prima, anzi ( lo dicono anche i dati sulla raccolta del risparmio gestito e della liquidità sui C/C).
Aiutare il bar sotto casa, il ristorante sotto casa, il negozio sotto casa. Cercare di comprare prodotti fatti sul territorio ed in Italia ( senza sconfinare nel bieco nazionalismo).
Insomma una campagna di solidarietà senza precedenti. La vedi possibile?
 
Bisognerebbe fare delle regole anche per gli ospedali.
Potresti metter l'obbligo di cura per i minorenni, per le donne in gravidanza, per i disabili e per gli altri, oltre il raggiungimento di una determinata soglia di occupazioni posti letto, non accetti più pazienti se malati di covid e li mandi in dei lazzaretti isolati.
Personalmente è una situazione che non vorrei verificare ne sulla mia pelle ne su quella dei miei cari

Io seguirei una altra strada, la prima di fare uno sforzo e aumentare il ritmo delle vaccinazioni, includendo dopo gli over 80 e gli insegnanti, i titolari di esercizi pubblici e poi organizzerei una campagna di sostegno alle categorie più colpite da parte dei cittadini italiani. Perché se vero che molti sono in difficoltà è anche vero che una parte del paese non sta peggio di prima, anzi ( lo dicono anche i dati sulla raccolta del risparmio gestito e della liquidità sui C/C).
Aiutare il bar sotto casa, il ristorante sotto casa, il negozio sotto casa. Cercare di comprare prodotti fatti sul territorio ed in Italia ( senza sconfinare nel bieco nazionalismo).
Insomma una campagna di solidarietà senza precedenti. La vedi possibile?

Comprano tutti su amazon, è inutile
 
in realtà le pizzerie al taglio (è un esempio, ma le attività che hanno analogie sono tante) sono tra le attività che meglio si adattano all'equilibrio tra domanda ed offerta

asticella bassa, quindi si apre e si chiude velocemente

tu però cosa proponi in alternativa?

il reddito di cittadinanza
 
ah, perchè? ci sono chiusure?
A parte qualche impianto sciistico e qualche disgraziato di ristoratore (pagano per tutti) è tutto aperto
 
sì ma io non ho detto che non debba esistere l'industria del divertimento, ho detto che ha troppo rilievo a scapito dell'industria tecnologica e del terziario avanzato (finance, banking, ICT ecc...)
però è innegabile che specie negli ultimi anni bar e pizzerie sono stati uno sfogo per la disoccupazione, ma a parte l'enogastronomia d'eccellenza, qualcuno sa dirmi quale sarebbe il valore aggiunto di un bar o di una pizzeria di mediocre qualità? quale il know-how insostituibile? quale il "capitale umano" insostituibile e pregiato?
abbiamo dismesso o svenduto interi settori industriali pregiati, ma il problema sono i pizzettari...
boh

perché abbiamo dismesso settori industriali "pregiati"?

politica senza strategia di lungo termine

burocrazia, pressione fiscale alta

aziende troppo piccole, a noi il concetto di economia di scala sfugge completamente

settori dove non si fa squadra quando si tratta di andare all'estero

ascensore sociale bloccato

scuola inadeguata

aziende famigliari che non pensano ad organizzare il management una volta che non ci sarà più il fondatore

aziende sottocapitalizzate

dico le prime che mi vengono in mente

stiamo semplicemente raccogliendo ciò che come sistema paese abbiamo seminato

non è colpa dei marziani, è tutta farina del nostro sacco
 
Comunque è una realtà che i soldi ci siano, tutti quanti abbiamo speso molto meno nel 2020 per il "divertimento" e il superfluo, questi soldi mica sono spariti, in parte sono rimasti nelle nostre tasche, in parte sono stati spesi in altre cose, ad esempio le bici hanno avuto un boom, ma non solo
Si tratta di capire come convincere gli italiani ad investire questi soldi, a metterli in circolo per far progredire l'economia, purtroppo abbiamo una borsa con capitalizzazione ridicola e scarsa propensione a finanziare le aziende tecnologiche innovative meritevoli (quelle poche che esistono, e questo è un altro grosso problema)

troppa gente considera startup aprire una pizzeria al taglio piuttosto che un'azienda tecnologica...
 
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