Ora per esperienza diretta vi racconto la prassi in CH se ci si contagia

MM(mister mib)

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Buongiorno.
La premessa è che sono stato molto fortunato......stiamo in due al max tre
in ufficio e ruotiamo con lo smartworking ogni due settimane.
Due settimane prima di Natale, sono in telelavoro dal lunedi', fino al
venerdi' prima in ufficio. Il martedi' sera il mio capo si sente male, ed il giorno dopo
l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
come qui, vige un'ipocrisia scandalosa, il tutto sempre pensando a soldi, costi, e
"g'avem de lavurà", o come diavolo si dice......

Dowgrading sulla Confederazione, risorse enormi, ma gestione pessima.
 
Buongiorno.
La premessa è che sono stato molto fortunato......stiamo in due al max tre
in ufficio e ruotiamo con lo smartworking ogni due settimane.
Due settimane prima di Natale, sono in telelavoro dal lunedi', fino al
venerdi' prima in ufficio. Il martedi' sera il mio capo si sente male, ed il giorno dopo
l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
come qui, vige un'ipocrisia scandalosa, il tutto sempre pensando a soldi, costi, e
"g'avem de lavurà", o come diavolo si dice......

Dowgrading sulla Confederazione, risorse enormi, ma gestione pessima.

l'unico problema è che hanno fatto meno morti della Lombardia per cui tanto male non l'hanno gestita

:):):)
 

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  • Screenshot_2020-12-31 Mortality, causes of death.png
    Screenshot_2020-12-31 Mortality, causes of death.png
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cittadini ingranaggi per ingrassare le elitè, il sistema non deve fermarsi.
 
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Due settimane prima di Natale, sono in telelavoro dal lunedi', fino al
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l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
come qui, vige un'ipocrisia scandalosa, il tutto sempre pensando a soldi, costi, e
"g'avem de lavurà", o come diavolo si dice......

Dowgrading sulla Confederazione, risorse enormi, ma gestione pessima.

be' ma e' il meraviglioso mondo decantato da quelli che ..se a me e' andata bene il resto si fotta :)
in sostanza se hai un guaio azzi tuoi te lo tieni e te lo ciucci...

il faro del bel vivere non puo' essere intaccato :o
 
In svizzera (ticino) mi pare che fino al 21 dicembre erano ancora aperti i casini legalizzati. Ora sono chiusi.
 
se ti fa così schifo stare là ti propongo uno scambio alla cieca con me a Milano :D
 
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l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
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Dowgrading sulla Confederazione, risorse enormi, ma gestione pessima.

Ti ringrazio per la testimonianza, particolarmente utile per far capire a molti che l'estero non è tutto oro come sembra.
Quello che trovo scandaloso è il costo dei tamponi (280 chf) , quando nel resto d'Europa non si va oltre i 100 eur
 
Buongiorno.
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l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
come qui, vige un'ipocrisia scandalosa, il tutto sempre pensando a soldi, costi, e
"g'avem de lavurà", o come diavolo si dice......

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E lo scopri ora?
Sono sempre quelli che si sono arricchiti facendo da banchieri ai nazisti e a dittatori e criminali di mezzo mondo.

Nel caso qualcuno poco informato si agiti, ricordo che e' fattuale, es:

Svizzera, scovati i conti nascosti dei nazisti - Bluerating.com
 
......letteralmente, qui, come in altri Paesi, va tutto bene se lavori, stai zitto, guadagni, e soprattutto
paghi lautamente, anche se il livello dei servizi è alto e dunque paghi per qualcosa.
Lo dico sempre, tassazione bassa, ma se già consideri i premi della cassa malati, su uno stipendio
piu' che normale, non da morto di fame, ti impatta già per un 4-5% se cominci ad avere una certa età.

Ma se appena hai qualcosa, soprattutto a livello salute, sei fott.....to, perchè sei considerato solamente
un costo e non servi a un k....o.

Letteralmente, parafrasandoil film, "Non è un Paese per vecchi".
Ma non c i dobbiamo dimenticare mai che tutti diventeremo (forse) anziani......
ed i ns. genitori, per chi li ha ancora, lo sono già.
 
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La premessa è che sono stato molto fortunato......stiamo in due al max tre
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Due settimane prima di Natale, sono in telelavoro dal lunedi', fino al
venerdi' prima in ufficio. Il martedi' sera il mio capo si sente male, ed il giorno dopo
l'altro mio collega, contagiato dal capo. Entrambi negativi al test rapido e positivi
al molecolare, ne stanno uscendo ora e sono prossimi a fare un secondo tampone.

E qui passiamo alle "delizie".
Per la Confederazione dopo 10 giorni la quarantena finisce, e se non si hanno sintomi
si puo' tornare al lavoro. Con COVID in corso, pressioni delle "risorse disumane" con
discorsi del tipo "ma non ti sento tossire", "teh, ma non stai cosi' tanto male", ecc. ecc
E già li' molto deprecabile, con una malattia potenzialmente mortale dopo 3 giorni sei
già a rompere il k....o per sondare quando ritorni a telelavorare. Scandaloso.
Ma andiamo avanti.

In tutto questo periodo, ovviamente medico di base con cui confrontarsi assente, in vacanza.
Il 3 gennaio il mio collega, al quale nel frattempo ho portato a casa anche il saturimetro,
sta meglio, e prende contatto con il Centro COVID per il secondo tampone
(richiesto dal datore di lavoro per il rientro, ma è una facoltà, non un obbligo.....)

Quando arriva, gli montano un muro di obiezioni, sul fatto che era passato troppo poco tempo(ma erano già passati i 10 giorni
quarantena legali....), e che se fosse risultato positivo il datore di lavoro non avrebbe pagato il costo del tampone molecolare
(per la cronaca 280 chf) e la cassa malati i giorni di stipendio in malattia.

In sostanza minacce nemmeno troppo velate, reticenza, ostracismo ed anche modi di fare
maleducati, sbrigativi e scocciati. Chiaramente si è giustamente inka e gli ha detto che se
non procedevano chiamava il medico cantonale e li denunciava.

Conclusioni finali: gestione da zero a zero,peggio che in Italia.
Non si capisce per quale motivo, secondo la legge quando finisce la quarantena dopo 10 giorni e sono libero in automatico
di circolare, ed anche di rientrare al lavoro se non si hanno sintomi ((pe rme disposizione legale a dir poco criminale),
mentre invece se voglio di tasca mia fare un tampone negativo, o perchè (giustamente) me lo impone
il datore di lavoro, o per altri motivi, mi dovete rompere i ko.......ni.
Trovo anche francamente imbarazzante che solamente dopo 10 giorni si possa circolare
liberamente e rientrare al lavoro se il datore non sottopone all'obbligo di tampone, sempre
che non si abbiano sintomi. Anche perchè l'unico sintomo oggettivamente quantificabile
é la temperatura coporea, non esiste una quantificazione di tosse,raffreddore, perdita
di gusto/olfatto, dolori ossei e muscolari, ecc. ecc.



Continuo a dirvelo da queste pagine, non lamentatevi troppo in IT perchè da altre parti,
come qui, vige un'ipocrisia scandalosa, il tutto sempre pensando a soldi, costi, e
"g'avem de lavurà", o come diavolo si dice......

Dowgrading sulla Confederazione, risorse enormi, ma gestione pessima.

Finalmente un commento serio sulla gestione del Covid in altri paesi, da esperienza diretta: pessima, come da noi e anche peggio
 
diciamo che, con tutti i soldi che hanno, leciti o meno, una maggiore attenzione alla salute pubblica sarebbe auspicabile, invece o hai i soldi veri o sei nella *****.
 
diciamo che, con tutti i soldi che hanno, leciti o meno, una maggiore attenzione alla salute pubblica sarebbe auspicabile, invece o hai i soldi veri o sei nella *****.

Problema perfettamente centrato. Sai quante volte ho letto sul giornale che la cassa malati non pagava i farmaci o la cura
per una certa patologia molto grave, ma rara, e dunque non rientrante nell'elenco di prestazioni erogabili?
Parecchie.
 
Finalmente un commento serio sulla gestione del Covid in altri paesi, da esperienza diretta: pessima, come da noi e anche peggio

Ecco, tra l'altro mi sono invece dimenticato di descrivere cosa hanno fatto con l'altro mio collega.
In sostanza esattamente lo stesso tipo di discorsi e di atteggiamento, e questo in un altro punto COVID dedicato in
una clinica di Lugano,ma siccome ha un carattere molto + bonario e molto meno "fumantino" con la coda tra le
gambe se n^è stato , l'hanno letteralmente "rimbalzato" e se n'è tornato a casa.
Capito che roba, per la legge posso andare in giro a spargere COVID ovunque, al supermercato,
al posto di lavoro, ecc., mentre invece per i medici, ben istruiti dall'alto (politica/lobby casse malati/sanità) per:

1) minimizzare i danni
2)cercare di osteggiare al massimo l'utilizzo dei tamponi per abbassare i costi

....dopo 10 giorni è troppo presto per fare il tampone perchè sei potenzialmente ancora positivo, e butti
via i soldi.
Questa storia piu' ci penso e piu' mi fa partire l'embolo.
Incredibile.
 
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