da Carlo Calenda

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

fasilor

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#Calenda

"Carissimi,
non ho mai commentato i provvedimenti del Governo per contenere la pandemia, perché in un momento di emergenza dobbiamo tutti ubbidire per rallentare il contagio. Ma è altrettanto vero che è in questi momenti che lo Stato deve essere forte e far funzionare le cose.

La prima ondata di diffusione del virus ha colto tutti impreparati, ma la seconda ondata non è una sorpresa, sapevamo tutti che sarebbe arrivata. Ora che si avvicina l'ipotesi di un secondo lockdown, tutti ci chiediamo la stessa cosa: abbiamo fatto tutto il possibile in questi mesi per prepararci ad affrontare al meglio questa sfida difficilissima? La risposta è no.

A maggio abbiamo presentato, a voi, ai media e direttamente al Governo un piano scritto dal team di Azione che si occupa di sanità. Un documento molto dettagliato che illustrava cosa fare in ogni Regione, per creare una cintura di sicurezza che ci proteggesse nel momento in cui il virus sarebbe tornato a diffondersi, per provare a conviverci senza bloccare il Paese.

Quanti tamponi dobbiamo essere in grado di effettuare, quanti posti in terapia intensiva o residenze Covid, quante mascherine, quanti medici di medicina generale o personale nei dipartimenti di prevenzione. Indicando le soglie - in ogni Regione - per farci trovare pronti. 5 mesi dopo, nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto e ancora una volta si rischia di scaricare tutto sui cittadini.

Com'è possibile? Perché nessuno in Italia riesce a far accadere le cose. Ogni giorno con Azione insistiamo sull'importanza della gestione, ricordando che stanziare fondi e annunciare misure è solo il primo passo e che la vera sfida è implementarle realmente. Invece quello che accade è che sentiamo continuamente annunci a cui non seguono i fatti, senza reagire.

Succede in ogni ambito, pensate alle misure economiche per fronteggiare la crisi dovuta al Covid. Sono stati stanziati 105 miliardi, un'enormità, di cui una buona parte non è mai arrivata a famiglie e imprese. Ogni giorno parliamo di MES, dei tanti miliardi del Recovery Fund che arriveranno, ma la verità è che non siamo in grado di spendere quelli che già abbiamo.

Questo è un Paese in cui la politica per il 90% è scontro ideologico e annunci e nessuno sta seduto alla scrivania a gestire le cose, a far in modo che accadano veramente. Si dà spesso la colpa alla burocrazia, ma è compito della politica governarla.

Abbiamo anche noi cittadini una grande responsabilità, perché siamo noi che abbiamo scelto questa classe politica, dividendoci in tifoserie, scontrandoci tra di noi in discussioni ideologiche e apprezzando slogan che nascondono il nulla. Il buongoverno, che dovrebbe essere il fulcro dell'azione politica, è scomparso.

Ora, se ci sarà un secondo lockdown andrà rispettato scrupolosamente, perché la salute pubblica viene prima di tutto e serve una reazione durissima dello Stato verso chi - com'è accaduto a Napoli - strumentalizza una situazione drammatica e minaccia scontri in piazza o si presta al negazionismo.

Ma la verità è che lo Stato non funziona. E se per anni abbiamo pensato di cavarcela ognuno con i propri mezzi, oggi l'emergenza sanitaria ci ricorda che uno Stato che funziona fa la differenza tra la vita e la morte. Ricordiamocelo quando sceglieremo i nostri rappresentanti, ricordiamoci qual è il senso originario della parola politica: l'arte di Governo."

#azione
 
#Calenda

"Carissimi,
non ho mai commentato i provvedimenti del Governo per contenere la pandemia, perché in un momento di emergenza dobbiamo tutti ubbidire per rallentare il contagio. Ma è altrettanto vero che è in questi momenti che lo Stato deve essere forte e far funzionare le cose.

La prima ondata di diffusione del virus ha colto tutti impreparati, ma la seconda ondata non è una sorpresa, sapevamo tutti che sarebbe arrivata. Ora che si avvicina l'ipotesi di un secondo lockdown, tutti ci chiediamo la stessa cosa: abbiamo fatto tutto il possibile in questi mesi per prepararci ad affrontare al meglio questa sfida difficilissima? La risposta è no.

A maggio abbiamo presentato, a voi, ai media e direttamente al Governo un piano scritto dal team di Azione che si occupa di sanità. Un documento molto dettagliato che illustrava cosa fare in ogni Regione, per creare una cintura di sicurezza che ci proteggesse nel momento in cui il virus sarebbe tornato a diffondersi, per provare a conviverci senza bloccare il Paese.

Quanti tamponi dobbiamo essere in grado di effettuare, quanti posti in terapia intensiva o residenze Covid, quante mascherine, quanti medici di medicina generale o personale nei dipartimenti di prevenzione. Indicando le soglie - in ogni Regione - per farci trovare pronti. 5 mesi dopo, nessuno di questi obiettivi è stato raggiunto e ancora una volta si rischia di scaricare tutto sui cittadini.

Com'è possibile? Perché nessuno in Italia riesce a far accadere le cose. Ogni giorno con Azione insistiamo sull'importanza della gestione, ricordando che stanziare fondi e annunciare misure è solo il primo passo e che la vera sfida è implementarle realmente. Invece quello che accade è che sentiamo continuamente annunci a cui non seguono i fatti, senza reagire.

Succede in ogni ambito, pensate alle misure economiche per fronteggiare la crisi dovuta al Covid. Sono stati stanziati 105 miliardi, un'enormità, di cui una buona parte non è mai arrivata a famiglie e imprese. Ogni giorno parliamo di MES, dei tanti miliardi del Recovery Fund che arriveranno, ma la verità è che non siamo in grado di spendere quelli che già abbiamo.

Questo è un Paese in cui la politica per il 90% è scontro ideologico e annunci e nessuno sta seduto alla scrivania a gestire le cose, a far in modo che accadano veramente. Si dà spesso la colpa alla burocrazia, ma è compito della politica governarla.

Abbiamo anche noi cittadini una grande responsabilità, perché siamo noi che abbiamo scelto questa classe politica, dividendoci in tifoserie, scontrandoci tra di noi in discussioni ideologiche e apprezzando slogan che nascondono il nulla. Il buongoverno, che dovrebbe essere il fulcro dell'azione politica, è scomparso.

Ora, se ci sarà un secondo lockdown andrà rispettato scrupolosamente, perché la salute pubblica viene prima di tutto e serve una reazione durissima dello Stato verso chi - com'è accaduto a Napoli - strumentalizza una situazione drammatica e minaccia scontri in piazza o si presta al negazionismo.

Ma la verità è che lo Stato non funziona. E se per anni abbiamo pensato di cavarcela ognuno con i propri mezzi, oggi l'emergenza sanitaria ci ricorda che uno Stato che funziona fa la differenza tra la vita e la morte. Ricordiamocelo quando sceglieremo i nostri rappresentanti, ricordiamoci qual è il senso originario della parola politica: l'arte di Governo."

#azione

non ho mai commentato......

sì non piu' di 10 volte al giorno

giuro:D
 
prima ce la mena per una pagina dicendo che il governo e' in pratica una banda di incapaci (non riescono ad andare oltre gli annunci,parole sue) e poi invita a usare le maniere durissime verso chi in questo governo e agli annunci che fa non crede.

incommentabile.
 
prima ce la mena per una pagina dicendo che il governo e' in pratica una banda di incapaci (non riescono ad andare oltre gli annunci,parole sue) e poi invita a usare le maniere durissime verso chi in questo governo e agli annunci che fa non crede.

incommentabile.


Incommentabile?

E io non riesco a formami una benché minima opinione.
 
Cioè?

Uno sì ma anche no?

E viceversa uno no ma anche sì?

.....

uno che combatte il governo ma c' e' stato dentro con lo stesso partito che oggi ne fa parte, uno che non fa la tessera poi fa la tessera poi ci ripensa e non la fa piu', uno che nel suo partito ha un 90 % di politikanti e seguaci che vengono direttamente dal piddi', uno che se eletto e' prontissimo ad allearsi con lo stesso piddi' che critica, uno che ha la stessa identica filosofia tassaespendi marcsista-leninista del piddi' ecc. ecc. ecc.
 
Ma sarà mica un altro nuovo che avanza?

Magari chissà, uno che porrà sopra tutto la capacità, l'onestà, l'uguaglianza, la giustizia, eccetera, eccetera?
 
Ma sarà mica un altro nuovo che avanza?

Magari chissà, uno che porrà sopra tutto la capacità, l'onestà, l'uguaglianza, la giustizia, eccetera, eccetera?

con alla base l' ideologia marcia e malata piddina puoi anche metterci einstein, ma combinerebbe ugualmente solo disastri
 
come renzo

eletti coi voti del pd, separazione, e rumorosa, insignificante, inutile, sterile, tosse convulsa

alla prossima tornata elettorale, rientreranno nel gregge
 
come renzo

eletti coi voti del pd, separazione, e rumorosa, insignificante, inutile, sterile, tosse convulsa

alla prossima tornata elettorale, rientreranno nel gregge

non importa che renzi torni, puo' accomodarsi fuori, africani ne ha gia'.... importati... a sufficienzaOK!
 
Calenda ha ragione. Ap gli dà ragione. Infatti non c'è nemmeno un commento nel merito. La sua proposta non l'ha letta nessuno, ma tutti commentano. Su altro, infatti.
Come dice lui, è tutta ideologia. Infatti nessuno risponde mai sul merito delle questioni.
È tutto un "questo non va bene", "Dio mio che Governo", "fa tutto schifo".
Però zero proposte, solo meme e brontolatine su quello che non va. Quando uno chiede proposte dettagliate..."eh ma ci sono loro al Governo" , chissene di quello che farebbero gli altri. Eh vabbuò allora avanti così.
 
Non capisco le critiche, che ha detto di sbagliato? Trovo tutto ragionevole e condivisibile, certo a parole è facile dire si fa questo e quello, capisco bene, ma cosa avrebbe dovuto dire di diverso? Stare zitto non parlare? Non è il suo ruolo è un politico e fa il politico, io voto altro, ma se chi voto dicesse cose diverse da queste non lo voterei.
 
Calenda ha ragione. Ap gli dà ragione. Infatti non c'è nemmeno un commento nel merito. La sua proposta non l'ha letta nessuno, ma tutti commentano. Su altro, infatti.
Come dice lui, è tutta ideologia. Infatti nessuno risponde mai sul merito delle questioni.
È tutto un "questo non va bene", "Dio mio che Governo", "fa tutto schifo".
Però zero proposte, solo meme e brontolatine su quello che non va. Quando uno chiede proposte dettagliate..."eh ma ci sono loro al Governo" , chissene di quello che farebbero gli altri. Eh vabbuò allora avanti così.

Perchè non esistono proposte, o si chiude tutto o si apre tutto. Il primo politico che spinge per aprire si prende la fetta piu grossa dell'elettorato.
Calenda non ha capito niente come al solito
 
Calenda ha ragione. Ap gli dà ragione. Infatti non c'è nemmeno un commento nel merito. La sua proposta non l'ha letta nessuno, ma tutti commentano. Su altro, infatti.
Come dice lui, è tutta ideologia. Infatti nessuno risponde mai sul merito delle questioni.
È tutto un "questo non va bene", "Dio mio che Governo", "fa tutto schifo".
Però zero proposte, solo meme e brontolatine su quello che non va. Quando uno chiede proposte dettagliate..."eh ma ci sono loro al Governo" , chissene di quello che farebbero gli altri. Eh vabbuò allora avanti così.

guarda che non esiste nessun "merito" in quello che scrive il tipo.
e' solo un lamento frignone col sottinteso che lui pero' sarebbe stato piu' bravo, roba che e' molto mejo non commentare per umana pieta'.
 
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