Infatti parlo di equilibrio. Non mi risulta che ci siano Stati che donano tutto
Con la globalizzazione si è realizzato ciò che dico io. Si sono appiattite alcune differenze tra zone del mondo. Per il principio dei vasi comunicanti, qui si è perso qualcosa per qualcuno e "là" si è guadagnato qualcosa per qualcuno. Centinaia di milioni di persone sono uscite dalla soglia di povertà, possono andare a scuola senza andare a lavorare a 5 anni nei campi, hanno l'acqua e la corrente elettrica, possono vaccinarsi e diventare adulti e sperare di vivere almeno fino a 65 anni invece che fino a 36.
Ciò è male perchè noi ci abbiamo perso qualcosa? Allora si pensa sempre e solo al giardino di casa. Che va benissimo eh. Se vince questa idea allora si porterà avanti questa idea.
Che poi ci sono paesi che non hanno sofferto granchè...quelli che hanno saputo innovarsi e lasciare le produzioni all'ex Terzo Mondo. Che adesso non è più Terzo Mondo, ma non ancora Primo Mondo. Diciamo...Secondo Mondo? Può andare come definizione? E' detta senza offesa, ovviamente, solo per un dato di fatto di ricchezza.
Non va bene questa cosa? Allora torniamo alle Nazioni del 1900, ma le cose secondo me non andavano molto meglio.
Meglio le guerre commerciali che le guerre con le bombe. Sono brutte le guerre commerciali? Le guerre economiche? Eh sì, sempre guerre sono.
Ma sono meglio di una terza guerra mondiale che magari nasce perchè "io sono nato qui, quindi sono più bello, quindi ciò che è tuo deve diventare mio".
Con un po' di equilibrio si aggiusta tutto. Un po' si tira da una parte, un po' si tira dall'altra e alla fine si riesce a stare meglio un po' tutti.
Non al top, ovviamente. Ma meglio tutti.