Il sistema pensionistico italiano esisterà ancora fra 20 anni?

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Awaiting Santa Rally
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Ripropongo questa discussione che mesi fa ho proposto su macroeconomia.

Anche qui faccio presente che non è un thread ironico o sarcastico ma la semplice constatazione che qualcosa non torna a livello numerico oltre che anagrafico.

avevo ipotizzato un momento tale che quando andranno in pensione quelli che attualmente hanno fra i 50 ed i 60 anni, ci sarà lo switch fra maggioranza di pagatori vs maggioranza di pensionati (cosa che è avvenuta in fase covid).

Mentre i giovani oltre ad essere molti minori numericamente svolgono anche professioni di basso pregio e hanno potere d'acquisto inferiore così come gli immigrati che esercitano professioni a basso valore aggiunto sempre che lavorino a differenza dell'orda afroaraba questuante se non peggio.

Numeri alla mano c'è sempre meno benzina e sempre maggiore strada fare, non la vedo bene anzi ipotizzo la distruzione del welfare pubblico e un giro di vite sulle pensioni.
 
Non sappiamo nemmeno se ci sarà ancora l'Italia :p

Comunque fra 20 anni dovrebbe finire il periodo peggiore, quindi se si resiste fino a 19, la risposta è SI' :o
 
Ripropongo questa discussione che mesi fa ho proposto su macroeconomia.

Anche qui faccio presente che non è un thread ironico o sarcastico ma la semplice constatazione che qualcosa non torna a livello numerico oltre che anagrafico.

avevo ipotizzato un momento tale che quando andranno in pensione quelli che attualmente hanno fra i 50 ed i 60 anni, ci sarà lo switch fra maggioranza di pagatori vs maggioranza di pensionati (cosa che è avvenuta in fase covid).

Mentre i giovani oltre ad essere molti minori numericamente svolgono anche professioni di basso pregio e hanno potere d'acquisto inferiore così come gli immigrati che esercitano professioni a basso valore aggiunto sempre che lavorino a differenza dell'orda afroaraba questuante se non peggio.

Numeri alla mano c'è sempre meno benzina e sempre maggiore strada fare, non la vedo bene anzi ipotizzo la distruzione del welfare pubblico e un giro di vite sulle pensioni.

Bella domanda, se continuano a spendere come adesso sarà dura... Mi chiedo come lo giustificheranno a chi adesso sta lasciano il 33% dei contributi per mantenere gli attuali pensionati... Nel sul piccolo, mia moglie che non ha certo uno stipendione ha già lasciato sui 200 mila euro, ovviamente senza nulla in cambio... Un pagherò forse che si sta spostando sempre più in avanti e sta diminuendo perché le aliquote di conversione del montante contributivo stanno peggiorando da 10 anni ( peggiorate di oltre il 10% )
 
A 80 anni bisogna togliere il disturbo....
 
Ma magari non esistesse più.
 
Ripropongo questa discussione che mesi fa ho proposto su macroeconomia.

Anche qui faccio presente che non è un thread ironico o sarcastico ma la semplice constatazione che qualcosa non torna a livello numerico oltre che anagrafico.

avevo ipotizzato un momento tale che quando andranno in pensione quelli che attualmente hanno fra i 50 ed i 60 anni, ci sarà lo switch fra maggioranza di pagatori vs maggioranza di pensionati (cosa che è avvenuta in fase covid).

Mentre i giovani oltre ad essere molti minori numericamente svolgono anche professioni di basso pregio e hanno potere d'acquisto inferiore così come gli immigrati che esercitano professioni a basso valore aggiunto sempre che lavorino a differenza dell'orda afroaraba questuante se non peggio.

Numeri alla mano c'è sempre meno benzina e sempre maggiore strada fare, non la vedo bene anzi ipotizzo la distruzione del welfare pubblico e un giro di vite sulle pensioni.


E' mia opinione che probabilmente esisterà ancora ma pagando i pensionati la metà, 1/3, 1/4 ..... del dovuto in base ai contributi versati (di retributivi ce ne saranno pochissimi ancora vivi).
E io sarò coinvolto se ci sarò.
 
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Ma magari non esistesse più.

Penso che chi ha già versato qualche centinaio di migliaia di euro di contributi ed è lontano 20 anni o più dalla pensione non sarebbe proprio contento :rolleyes:
 
Le pensioni le hanno progressivamente abolite per la maggioranza degli schiavi liberi.
I pensionati recenti sono serviti per alimentare il populismo del cambio forte ma è un privilegio riservato a due generazioni che vanno a estinzione.
 
Ripropongo questa discussione che mesi fa ho proposto su macroeconomia.

Anche qui faccio presente che non è un thread ironico o sarcastico ma la semplice constatazione che qualcosa non torna a livello numerico oltre che anagrafico.

avevo ipotizzato un momento tale che quando andranno in pensione quelli che attualmente hanno fra i 50 ed i 60 anni, ci sarà lo switch fra maggioranza di pagatori vs maggioranza di pensionati (cosa che è avvenuta in fase covid).

Mentre i giovani oltre ad essere molti minori numericamente svolgono anche professioni di basso pregio e hanno potere d'acquisto inferiore così come gli immigrati che esercitano professioni a basso valore aggiunto sempre che lavorino a differenza dell'orda afroaraba questuante se non peggio.

Numeri alla mano c'è sempre meno benzina e sempre maggiore strada fare, non la vedo bene anzi ipotizzo la distruzione del welfare pubblico e un giro di vite sulle pensioni.

Dipenderà da quanta gente sarà occupata e con che stipendi (e dunque contributi pagati).
 
Gli schemi Ponzi come l'INPS possono durare parecchio.
 
E' mia opinione che probabilmente esisterà ancora ma pagando i pensionati la metà, 1/3, 1/4 ..... del dovuto in base ai contributi versati (di retributivi ce ne saranno pochissimi ancora vivi).
E io sarò coinvolto se ci sarò.


Ma tanto di che si parla?
Se, esempio, tutti i politici e imprenditori sono d'accordo di importare schiavi da pagare 300 euro al mese anche in nero (portando il gain all'estero) invece di pagare italiani 1200 euro al mese in regola, che già i braccianti italiani è mia opinione li paghino meno di 1200 e spesso in nero (portando il gain all'estero)?

Ma direte, e che cosa c'entra, e sei rassista, e smettila di scrivere che è tua opinione.......

E dai braccianti sono arrivati da anni ai colletti blu e ora arrivano ai colletti bianchi (vedasi smart working e altre amenità).
 
È molto probabile che ci sarà un periodo di iperinflazione che abbatterà le pensioni reali, bloccheranno la rivalutazione o cose simili, Poi dopo ci sarà il contributivo e allora la questione si chiuderà
 
Gli schemi Ponzi come l'INPS possono durare parecchio.

Già, solamente che negli schemi Ponzi classici uno aderisce volontariamente .... all'INPS sei costretto dallo stato, mi par ben diverso. Se ci fosse libertà di scelta credo che ben pochi aderirebbero vista la situazione attuale e le prospetto dell'ente...
 
Dipenderà da quanta gente sarà occupata e con che stipendi (e dunque contributi pagati).

Già adesso le pensioni vengono pagate dalla BCE, dubito che le finanze pubbliche italiane nei prossimi anni andranno meglio
 
Penso che chi ha già versato qualche centinaio di migliaia di euro di contributi ed è lontano 20 anni o più dalla pensione non sarebbe proprio contento :rolleyes:

Io sono uno di quelli (non ho versato così tanto ma comunque molto).
Sto pensando in prospettiva, meglio liberare le generazioni future da un meccanismo che comunque sarà sempre ingiusto. In teoria è una bella cosa la pensione, ma nella pratica crea ingiustizie.
 
Io sono uno di quelli (non ho versato così tanto ma comunque molto).
Sto pensando in prospettiva, meglio liberare le generazioni future da un meccanismo che comunque sarà sempre ingiusto. In teoria è una bella cosa la pensione, ma nella pratica crea ingiustizie.


E' mia opinione che invece la pensione sia un concetto giustissimo soprattutto con il contributivo.

Ma se i contributi versati saranno sottoposti al mercato speculativo che non permette quasi più, tra l'altro, di avere contratti di lavoro in regola con contributi per pagare le pensioni di chi aveva versato per 40 anni, allora non è il concetto di pensione sbagliato ma sono sbagliati i politici che hanno determinato i meccanismi.
 
E' mia opinione che invece la pensione sia un concetto giustissimo soprattutto con il contributivo.

Ma se i contributi versati saranno sottoposti al mercato speculativo che non permette più, tra l'altro, di avere contratti di lavoro in regola allora non è il concetto di pensione sbagliato ma sono sbagliati i politici che hanno determinato i meccanismi.

Una cosa è il concetto, un'altra l'applicazione italica.
Se vai a vedere non siamo tutti uguali, e questo a me non sta bene. Solo i portatori di handicap o poche altre categorie andrebbero considerate diverse, e invece...

In pratica diciamo la stessa cosa, ma tu speri che le ingiustizie verranno risolte.
 
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