In pensione dopo 41 anni di lavoro e/o quota 102?

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Io dico che una persona raggiunti i 65 anni è vecchia e deve poter andare (o essere mandata dall'azienda) in pensione.
Questi lavoratori vecchi sono improduttivi, abituati a metodi e tecnologie vecchie, costosi (stipendi alti) e ci sono giovani qualificati a casa disoccupati.
 
Si deve fissare un'età in cui la persona è considerata vecchia e da pensionare, età fissata per sempre.
Il fatto che si discuta di età pensionabile ogni 6 mesi mi dà i nervi.
 
Io dico che una persona raggiunti i 65 anni è vecchia e deve poter andare (o essere mandata dall'azienda) in pensione.
Questi lavoratori vecchi sono improduttivi, abituati a metodi e tecnologie vecchie, costosi (stipendi alti) e ci sono giovani qualificati a casa disoccupati.
Anche prima dei 65 anni: dai 60 anni in su non puoi nemmeno dare lezione di scuola guida a tuo figlio col foglio rosa e invece puoi andare su e giù per le impalcature? Che contraddizione!

E riguardo a 41 anni di lavoro indipendentemente dall'età.......41 anni non sono abbastanza? Mi sembra irragionevole non condividere questo concetto.
 
Anche prima dei 65 anni: dai 60 anni in su non puoi nemmeno dare lezione di scuola guida a tuo figlio col foglio rosa e invece puoi andare su e giù per le impalcature? Che contraddizione!

E riguardo a 41 anni di lavoro indipendentemente dall'età.......41 anni non sono abbastanza? Mi sembra irragionevole non condividere questo concetto.

Gli anni di lavoro devono servire per il calcolo dell'importo, non per la maturazione del requisiti anagrafici.
 
Si deve fissare un'età in cui la persona è considerata vecchia e da pensionare, età fissata per sempre.
Il fatto che si discuta di età pensionabile ogni 6 mesi mi dà i nervi.
Anche questo è verissimo! Che razza di serietà mostra un Paese che ogni tot mesi si mette a discutere di pensioni? Una persona ha diritto di fare dei piani, esprimere una progettualità, etc. Non si può cambiare continuamente le carte in tavola e vivere aspettando mutamenti che si susseguono incessantemente. L'Italia non ci fa una gran figura. E la qualità della vita degli italiani peggiora sempre di più. Ma è anche un problema culturale: il popolo è superficiale è non ci ragiona sopra. Tranne quelli che sono vicini al fatidico momento.

Gli altri ci scherzano sopra dicendo: "ah io non ci andrò mai in pensione....." Adesso che hanno 20/30 anni. Poi, passati i 40, il pensiero comincia a fare capolino ma lo scacciano dicendo: "chissà quante cose cambieranno ancora prima che tocchi a me". Poi, passati i 50 cominciano a pensarci sempre più spesso ma........è tardi!

Così va l'Italia.
 
Gli anni di lavoro devono servire per il calcolo dell'importo, non per la maturazione del requisiti anagrafici.
Bè, se consideri che piano piano tutti andranno con il contributivo, dopo 41 anni di lavoro vai a incassare quello che deriva da una formula di matematica attuariale applicata alla rendita. Cioè un ammontare equo per natura. Se poi non ti bastano prenderai provvedimenti, farai le tue mosse. Però, se uno si accontenta, ha il diritto di smettere di lavorare dopo 41 anni di attività. Almeno così penso.
 
Anche questo è verissimo! Che razza di serietà mostra un Paese che ogni tot mesi si mette a discutere di pensioni? Una persona ha diritto di fare dei piani, esprimere una progettualità, etc. Non si può cambiare continuamente le carte in tavola e vivere aspettando mutamenti che si susseguono incessantemente. L'Italia non ci fa una gran figura. E la qualità della vita degli italiani peggiora sempre di più. Ma è anche un problema culturale: il popolo è superficiale è non ci ragiona sopra. Tranne quelli che sono vicini al fatidico momento.

Gli altri ci scherzano sopra dicendo: "ah io non ci andrò mai in pensione....." Adesso che hanno 20/30 anni. Poi, passati i 40, il pensiero comincia a fare capolino ma lo scacciano dicendo: "chissà quante cose cambieranno ancora prima che tocchi a me". Poi, passati i 50 cominciano a pensarci sempre più spesso ma........è tardi!

Così va l'Italia.

È tema con cui i politici acchiappano elettori. Circonduzione di incapaci su scala nazionale.

Scusa il pessimismo, saluti
 
Io spero che finisca questa storia, che qualcuno va con quota 100, che una volta si andava con molto meno e fra poco servirà quota 102 o di più.
Tutte ingiustizie.
 
più equilibrato quota 102, in ogni caso x alcuni mestieri quota 100 andrebbe bene cmq...

x capirci uno può fare il notaio fino a 90 anni (visto con i miei occhi) ma il muratore fino a 62/63 anni è decisamente troppo... ma anche autista, poliziotto, etc...
 
Si deve fissare un'età in cui la persona è considerata vecchia e da pensionare, età fissata per sempre.
Il fatto che si discuta di età pensionabile ogni 6 mesi mi dà i nervi.



dipende dai lavori

se fai lavori di concetto tipo l'impiegato a 65 anni non sei assolutamente vecchio...

per esempio il mio avvocato ha 75 anni e lavora ancora con la passione di un ragazzino che molto giovani avvocati si sognano...
 
Anche prima dei 65 anni: dai 60 anni in su non puoi nemmeno dare lezione di scuola guida a tuo figlio col foglio rosa e invece puoi andare su e giù per le impalcature? Che contraddizione!

E riguardo a 41 anni di lavoro indipendentemente dall'età.......41 anni non sono abbastanza? Mi sembra irragionevole non condividere questo concetto.

a 60 anni andare a scuola a fare l'insegnante è una gran faticata. Strano vedere tutti sti 60enni in giro a fare chilometri su chilometri in bici. I lavori usuranti sono già compresi. Finitela con sta storiella che sono tutti muratori.
Gli statali possono benissimo stare al lavoro fino a 65 anni. Tanto scaldare la sedia non è così faticoso.
 
dipende dai lavori

se fai lavori di concetto tipo l'impiegato a 65 anni non sei assolutamente vecchio...

per esempio il mio avvocato ha 75 anni e lavora ancora con la passione di un ragazzino che molto giovani avvocati si sognano...

Deve maturare il requisito alla pensione e essere licenziabile, se poi dimostra di essere produttivo continuerà a lavorare se le parti concordano
 
Se la mettiamo giù in modo soggettivo allora ci sono persone che piuttosto che andare in pensione preferirebbero morire.

Il punto è che ognuno deve essere libero di comportarsi come meglio crede. Ho versato tot, mi eroghi tot. Questa si chiama libertà. Ed è sostenuta dalla giustizia matematica: sono finiti i tempi del retributivo con il quale uno andava a incassare quello che non era giusto.
 
Gli statali possono benissimo stare al lavoro fino a 65 anni. Tanto scaldare la sedia non è così faticoso.
Premetto che non sono statale. Può anche essere vero che ci siano diversi imboscati e può essere anche vero che lavorare 20/25 ore a settimana (tutto compreso) più luglio/agosto di ferie con Natale Pasqua etc. non sia un lavoro a rischio infarto.

Però mi sembrano le solite storielle ad uso e consumo di chi vuole difendere una tesi senza entrare nel merito.

Sei tu d'accordo o non sei d'accordo che col sistema contributivo sono finite le sperequazioni e uno può andare in pensione non dico quando gli pare ma con 41 anni di contributi indipendentemente dall'età o con quota 102?
 
Bè, se consideri che piano piano tutti andranno con il contributivo, dopo 41 anni di lavoro vai a incassare quello che deriva da una formula di matematica attuariale applicata alla rendita. Cioè un ammontare equo per natura. Se poi non ti bastano prenderai provvedimenti, farai le tue mosse. Però, se uno si accontenta, ha il diritto di smettere di lavorare dopo 41 anni di attività. Almeno così penso.

Io sarei per un sistema ancora più elastico: appena hai accumulato contributi che ti garantiscono almeno la pensione minima puoi andare in pensione. A qualsiasi età e avendo lavorato qualsiasi numero di anni. Il resto alla scelta di ognuno.
 
Se la mettiamo giù in modo soggettivo allora ci sono persone che piuttosto che andare in pensione preferirebbero morire.

Il punto è che ognuno deve essere libero di comportarsi come meglio crede. Ho versato tot, mi eroghi tot. Questa si chiama libertà. Ed è sostenuta dalla giustizia matematica: sono finiti i tempi del retributivo con il quale uno andava a incassare quello che non era giusto.

E le aziende devono potersi sbarazzare dei dipendenti anziani (termine forte ma per l'organizzazione aziendale diventano un peso)
 
Io sarei per un sistema ancora più elastico: appena hai accumulato contributi che ti garantiscono almeno la pensione minima puoi andare in pensione. A qualsiasi età e avendo lavorato qualsiasi numero di anni. Il resto alla scelta di ognuno.

Lo stato è contrario, vedi articolo uno della costituzione, devi lavorare, vivere di rendita è quasi vietato
 
E le aziende devono potersi sbarazzare dei dipendenti anziani (termine forte ma per l'organizzazione aziendale diventano un peso)
Infatti i più grandi sostenitori della quota 102 e/o 41 anni contributi senza limite di età sono le aziende. In questi anni non fanno altro che fare "scivoli/accompagnamenti alla pensione" perché è noto, arci noto, che dopo una certa età la produttività cala esponenzialmente. Intesa San Paolo credo abbia fatto, qualche tempo fa, uno scivolo di 7 anni. Unicredit di 5 anni. Unipolsai di 4 anni. E via così. Poi ci sono le eccezioni ma nella stragrande maggioranza dei casi è così.

La legge Fornero è stata dettata dalla disperazione di vedere i conti pubblici allo sfascio ma è una legge sbagliata. Profondamente sbagliata.
 
Infatti i più grandi sostenitori della quota 102 e/o 41 anni contributi senza limite di età sono le aziende. In questi anni non fanno altro che fare "scivoli/accompagnamenti alla pensione" perché è noto, arci noto, che dopo una certa età la produttività cala esponenzialmente. Intesa San Paolo credo abbia fatto, qualche tempo fa, uno scivolo di 7 anni. Unicredit di 5 anni. Unipolsai di 4 anni. E via così. Poi ci sono le eccezioni ma nella stragrande maggioranza dei casi è così.

La legge Fornero è stata dettata dalla disperazione di vedere i conti pubblici allo sfascio ma è una legge sbagliata. Profondamente sbagliata.

Le banche sono avvantaggiate perché si finanziano a tasso zero e "investono" negli esodi, e fanno bene. Sia per assumere giovani che per ristrutturare filiali e sedi centrali
 
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