Comunque a tutti gli insegnanti che sparlano della Azzolina...

orson69

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30/12/11
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... vorrei ricordare che "finalmente" hanno una che conosce bene la scuola dal punto di vista degli insegnanti, essendo lei stessa docente delle superiori.


L'ho ricordato l'altro giorno a dei miei amici insegnanti che si lamentavano di lei, dicendo:" Mettono sempre persone che non capiscono nulla del lavoro degli insegnanti".

Gli ho fatto osservare che:
1) Lei indubbiamente conosce i loro problemi, semplicemente non è in grado di risolverli
2) Che il compito dei ministri non è quello i fare i sindacalisti degli insegnanti
3) Che probabilmente non servono insegnanti alla Pubblica Istruzione, Medici alla Sanità ecc. Ma politici veri, con capacità politica.

Poi personalmente diamo troppa importanza al minsitero della pubblica sitruzione quando gran parte dei suoi problemi derivano dal ministero del bilancio.

Se l'Italia sono 20 anni che non investe sulle scuole non dipende dal minsitro delal pubblica istruzione.
Come la Gelmini non ha distrutto pezzi di scuola solo per un suo cpariccio, ma perchè Tremonti le aveva imposto di tagliare le spese del'istruzione.
 
1) Lei indubbiamente conosce i loro problemi, semplicemente non è in grado di risolverli


È solo un piccolo particolare, questo.
 
Mi sembra di avere l'impressione che l'azzolina non abbia comprensione di cosa possano essere quelle levette appuntite nei tondi decorati con numeretti di quei bracciali alla moda che certa gente porta al polso e spesso guarda.

Per quanto riguarda il lavoro degli insegnanti, sicuramente ne avra' una comprensione commensurabile.

Per il resto, concordo con la devastazione nelle scuole della quale non e' responsabile.
I riempitori di imbuti non ne sarebbero responsabili nemmeno se la avessero fatta con le loro mani.

Ma resta il fatto che pure se hai a bilancio pochi soldi, fra buttarli nel cesso e usarli decentemente ce ne corre.
 
... vorrei ricordare che "finalmente" hanno una che conosce bene la scuola dal punto di vista degli insegnanti, essendo lei stessa docente delle superiori.


L'ho ricordato l'altro giorno a dei miei amici insegnanti che si lamentavano di lei, dicendo:" Mettono sempre persone che non capiscono nulla del lavoro degli insegnanti".

Gli ho fatto osservare che:
1) Lei indubbiamente conosce i loro problemi, semplicemente non è in grado di risolverli
2) Che il compito dei ministri non è quello i fare i sindacalisti degli insegnanti
3) Che probabilmente non servono insegnanti alla Pubblica Istruzione, Medici alla Sanità ecc. Ma politici veri, con capacità politica.

Poi personalmente diamo troppa importanza al minsitero della pubblica sitruzione quando gran parte dei suoi problemi derivano dal ministero del bilancio.

Se l'Italia sono 20 anni che non investe sulle scuole non dipende dal minsitro delal pubblica istruzione.
Come la Gelmini non ha distrutto pezzi di scuola solo per un suo cpariccio, ma perchè Tremonti le aveva imposto di tagliare le spese del'istruzione.

Intanto è un'insegnante di sostegno, mondo tra i più variegati in cui trovi insegnanti fantastici, professionalmente ed umanamente a fianco di altri che con mille scuse a stento e ad andar bene arrivano al minimo sindacale. Non quindi ha mai insegnato discipline di indirizzo, quelle maggiormente condizionate dai problemi e dalla complessità della scuola e che ne fanno capire fino in fondo i relativi problemi
Un'insegnante di sostegno difficilmente è coinvolto negli esami di stato e nel coordinamento di classe, altri ambiti in cui si capisce (e si paga ....) cos'è veramente la scuola
Quella dell'insegnante di discipline di indirizzo, sistematicamente coinvolto nel coordinamento di classe, negli esami di stato, nell'aggiornamento è un'esperienza a cui sarebbe cosa buona e giusta obbligare per qualche anno chi straparla di scuola senza sapere di cosa parla (nessun riferimento o polemica espliciti ai presenti, è un discorso molto più ampio)
Secondo, è relativamente giovane (38 anni), conosce la scuola di oggi e non quella di una volta. La scuola la si capisce quando se n'è vissuta l'evoluzione (e il relativo pauroso disfacimento) degli ultimi 30-40 anni.
Terzo, il suo obiettivo era diventare Preside (sembra abbia vinto un concorso tra mille dubbi e polemiche non da poco). Questo tipo di insegnanti, ambiziosi, soprattutto se molto giovani sono di solito molto più interessati ed attenti alla visibilità e al potere piuttosto che alla didattica vera, quella che si fa e si suda quotidianamente nelle classi.

L'unico vantaggio è che come insegnante di sostegno è probabile, non certo, che abbia lavorato in più consigli di classe. Inoltre, per sua ammissione, per i decreti taglia cattedre del passato è stata costretta a girare più istituti, e questa sì, è un'esperienza importante che aiuta molto.
Nella scuola si trova di tutto, chi è stato a lungo in ambiti in cui si lavorava molto bene o molto male tende poi ad estendere questa esperienza al tutto, è non è sempre così

Ciò detto, gli obiettivi della politica sono sempre più lontani da quelli della scuola, per un ministro della pubblica istruzione essere stato insegnante è un valore aggiunto, ma si scordi di riuscire a far passare provvedimenti che fanno il bene dell'istruzione se non fanno comodo al resto del governo
 
la Azzolina è la Bonafede della scuola

neanche due caricature riuscirebbero a riprodurre la loro inettitudine
 
Ciò detto, gli obiettivi della politica sono sempre più lontani da quelli della scuola, per un ministro della pubblica istruzione essere stato insegnante è un valore aggiunto, ma si scordi di riuscire a far passare provvedimenti che fanno il bene dell'istruzione se non fanno comodo al resto del governo


Mi soffermo su quest'ultimo, perchè penso si anodale.
Credo che il vero problema sia extra ministro.
Se abbiamo scuole fatiscenti non è colpa di Azzolina, o Gelmini o Moratti.

Se abbiamo carenza di insegnati è in parte colpa delle procedure molto barocche di reclutamento, ma anche del fatto che se i finanziamenti che permettono di sapere quanti assumere arrivano in estate un reclutamento veloce è difficle.

Aggiungo che sulla questione dei buchi di personale sono 3 che hanno fatto precipitare la situazione:
1) La scarsa appetibilità del mestiere visibile da anni, in periodo di Covid aumenta, perchè comunque la paura sul piano sanitario esiste.
2) Aumentare le assunzioni senza aver risolto il primo problema diventa difficile
3) Sempre il Covid ha reso meno appetibili le supplenza al Nord da parte dei meridionali. Infatti da una parte hai più speranze grazie al punto 2 ed alle possibili maggiori assenze del personale di avere supplenze al Sud. Ma soprattutto molti insegnanti meridionali temono di restare "sequestrati" al Nord in caso di lock down. Cosa che per un insegnante single giovane può anche essere un problema da poco. Ma per un insegnante con famiglia può significare un problema molto grosso. Quindi tra guadagnare 1300€ al mese, di cui una metà se ne va tra affitti ad alter spese legate alal trasferta e stare a casa, rimediando qualche piccola supplenza in molti scelgono la seconda opzione
 
Io comunque non ho cpaito molto bene le proposte di chi contesta la Azzolina.

Io contesto l'estremma lentezza del ministero (come da tradizione, ma questo non era un anno normale).
Ovvero non si capisce perché gel e mascherine debabnmo arirvare a metà settembre e non con un certo anticipo.
Potevano lasciare perdere i banchi con rotelle e concentrasi solo su quelli singoli tardizionali. Comunque già se consegnano tutto entro fine ottorbe è un'operaizone con velocità incredibile e che nesusno qua in luglio avrebeb dichiarato possibile.

Esiste un problema enorme sulla gestione del personale, graduatorie ecc. però la scelta di privilegiare i concorsi credo sia giusta.

Il problema per me è che bisognava aumentare già da subito i posti di immissione in ruolo, però non capisco cosa si propone da parte dei contestatori per risolvere i problemi del fatto che ci sono meno insegnanti che posti.

Questo credo sia il problema principale, e che io non credo dipenda da lei.

Ah, chiarisco, la ritengo un pessimo ministro, ma fatico a capire in concreto cosa fareste di molto diverso.
 
Aggiungo che sulla questione dei buchi di personale sono 3 che hanno fatto precipitare la situazione:
1) La scarsa appetibilità del mestiere visibile da anni, in periodo di Covid aumenta, perchè comunque la paura sul piano sanitario esiste.
2) Aumentare le assunzioni senza aver risolto il primo problema diventa difficile
3) Sempre il Covid ha reso meno appetibili le supplenza al Nord da parte dei meridionali. Infatti da una parte hai più speranze grazie al punto 2 ed alle possibili maggiori assenze del personale di avere supplenze al Sud. Ma soprattutto molti insegnanti meridionali temono di restare "sequestrati" al Nord in caso di lock down. Cosa che per un insegnante single giovane può anche essere un problema da poco. Ma per un insegnante con famiglia può significare un problema molto grosso. Quindi tra guadagnare 1300€ al mese, di cui una metà se ne va tra affitti ad alter spese legate alal trasferta e stare a casa, rimediando qualche piccola supplenza in molti scelgono la seconda opzione

1) Ci sono state 1.200.000 domande, 750.000 persone( uno può fare domande su più classi di insegnamento) a fronte di 200.000 cattedre vacanti
2) Il problema 1 come vedi non esiste.
3) Vero. E' un non problema però perchè la mancanza del meridionale che si fa le supplenze al Nord è compensata dalla volontà del Nordista di farle.
Nella mia cdc Ing Informatica, che fino a ieri dovevi cercare docenti anche laureandi fuori graduatoria, oggi SOLO per Milano contano 950 candidati per 100 posti o giù di li.

La scuola è diventata un bene rifugio su cui tutti ci si sono riversati. Prima era solo un ammortizzatore sociale per il Sud e per chi doveva riciclare una laurea inutile al mercato del lavoro, ora è diventata un canotto di salvataggio per tutti.... "evvriboddi...tutti in sellaaa"
 
la Azzolina è la Bonafede della scuola

neanche due caricature riuscirebbero a riprodurre la loro inettitudine

Piano, dal video che ho visto un anno fa di un comizio di pure esaltazione della Bonafede alla Leopolda non ho una particolare opinione di questa donna. Però le do atto di essere una tosta, una che nei campi ha lavorato sul serio e una che l'esperienza sindacale se l'è fatta sul campo.
L'Azzolina deve mangiarne di pappa per mettersi sullo stesso piano della Bonafede, personaggio che, ribadisco, non apprezzo.

Mi soffermo su quest'ultimo, perchè penso si anodale.
Credo che il vero problema sia extra ministro.
Se abbiamo scuole fatiscenti non è colpa di Azzolina, o Gelmini o Moratti.

Se abbiamo carenza di insegnati è in parte colpa delle procedure molto barocche di reclutamento, ma anche del fatto che se i finanziamenti che permettono di sapere quanti assumere arrivano in estate un reclutamento veloce è difficle.

Aggiungo che sulla questione dei buchi di personale sono 3 che hanno fatto precipitare la situazione:
1) La scarsa appetibilità del mestiere visibile da anni, in periodo di Covid aumenta, perchè comunque la paura sul piano sanitario esiste.
2) Aumentare le assunzioni senza aver risolto il primo problema diventa difficile
3) Sempre il Covid ha reso meno appetibili le supplenza al Nord da parte dei meridionali. Infatti da una parte hai più speranze grazie al punto 2 ed alle possibili maggiori assenze del personale di avere supplenze al Sud. Ma soprattutto molti insegnanti meridionali temono di restare "sequestrati" al Nord in caso di lock down. Cosa che per un insegnante single giovane può anche essere un problema da poco. Ma per un insegnante con famiglia può significare un problema molto grosso. Quindi tra guadagnare 1300€ al mese, di cui una metà se ne va tra affitti ad alter spese legate alal trasferta e stare a casa, rimediando qualche piccola supplenza in molti scelgono la seconda opzione

Non sono così sicuro che il mestiere di insegnante sia stato così poco appetibile prima del covid, per quanto le condizioni di vita nella scuola siano in continuo peggioramento sia per il crollo della preparazione dei ragazzi sia per il mare di regole, carta, paletti, burocrazia e pagliacciate di vario tipo che stanno travolgendo sempre di più i docenti

Può essere meno appetibile oggi con il covid che, tuttavia, non durerà in eterno, sempre che sui vaccini non si raccontino balle. Sulla carta c'è da ballare per tutto quest'anno, ma già dal prossimo le cose dovrebbero migliorare
Condivido in pieno la tua analisi del 3° punto, la parte finale l'avevo sostenuta in alcuni miei precedenti post, ma il tuo quadro è molto più completo e documentato.

A livello politico credo tuttavia che il punto chiave sia l'assenza di una qualsiasi volontà reale da parte di tutti i governi nel di sostenere la qualità della didattica, pagandone ovviamente il prezzo con scontri con la parte peggiore del corpo docente (a mio avviso minoritaria ma molto agguerrita) e dell'accoppiata genitori sindacalisti-studenti lazzaroni, variamente distribuita a livello nazionale e di indirizzi scolastici.
E questo vanifica ogni tentativo di riforma
 
non so se parliamo della stessa persona , io parlo di Bonafede Alfonso ministro della Giustizia
mi sa che tu intendi la Bellanova
 
Sarà stata insegnante e forse conosce i problemi degli insegnanti, tuttavia il messaggio di questo post è totalmente errato, il ministro dell'istruzione deve stare li per studiare metodologie per risolvere i problemi della didattica, gli insegnanti sono solo uno strumento
 
Io comunque non ho cpaito molto bene le proposte di chi contesta la Azzolina.

Io contesto l'estremma lentezza del ministero (come da tradizione, ma questo non era un anno normale).
Ovvero non si capisce perché gel e mascherine debabnmo arirvare a metà settembre e non con un certo anticipo.
Potevano lasciare perdere i banchi con rotelle e concentrasi solo su quelli singoli tardizionali. Comunque già se consegnano tutto entro fine ottorbe è un'operaizone con velocità incredibile e che nesusno qua in luglio avrebeb dichiarato possibile.

Esiste un problema enorme sulla gestione del personale, graduatorie ecc. però la scelta di privilegiare i concorsi credo sia giusta.

Il problema per me è che bisognava aumentare già da subito i posti di immissione in ruolo, però non capisco cosa si propone da parte dei contestatori per risolvere i problemi del fatto che ci sono meno insegnanti che posti.

Questo credo sia il problema principale, e che io non credo dipenda da lei.

Ah, chiarisco, la ritengo un pessimo ministro, ma fatico a capire in concreto cosa fareste di molto diverso.

A questo punto resta da chiedersi a cosa serva avere un ministro dell'istruzione con tutto il dicastero.
Il problema e' esterno al ministero? Se ne faccia carico e cerchi di risolverlo di concerto con gli altri ministeri, altrimenti a che serve?
 
Sarà stata insegnante e forse conosce i problemi degli insegnanti, tuttavia il messaggio di questo post è totalmente errato, il ministro dell'istruzione deve stare li per studiare metodologie per risolvere i problemi della didattica, gli insegnanti sono solo uno strumento
Concordo.
Il mestiere di ministro è un altro e la scuola attualemnte è più incentrata sugli insegnanti che sugli studenti.

Quello che volevo evidneziare è che il discorso di "ci vuole uno che conosca..." per fare bene il ministro non funziona molto.
Ci vuole prima di tutto un politico capace.


A questo punto resta da chiedersi a cosa serva avere un ministro dell'istruzione con tutto il dicastero.
Il problema e' esterno al ministero? Se ne faccia carico e cerchi di risolverlo di concerto con gli altri ministeri, altrimenti a che serve?

In realtà nel quadro di finanza dato un ministro può fare tante cose.

Se le selezione sono fatte in maniera indecente (da anni) lei deve occuparsene.

Io ad esempio le riconosco uan scelta giusta, ovvero di privilegiare il concorso come strumento per l'ingresso in ruolo, poi sono preoccupato di come il suo ministero gestirà il concorso. Ma la scelta politica è giusta.

Altre scelte che sono distorsioni pure del sistema, ad esempio sulel mobilità, non credo proprio le gestirà, perchè per quello ci vuole un non insegnante
 
Io comunque non ho cpaito molto bene le proposte di chi contesta la Azzolina.

Io contesto l'estremma lentezza del ministero (come da tradizione, ma questo non era un anno normale).
Ovvero non si capisce perché gel e mascherine debabnmo arirvare a metà settembre e non con un certo anticipo.
Potevano lasciare perdere i banchi con rotelle e concentrasi solo su quelli singoli tardizionali. Comunque già se consegnano tutto entro fine ottorbe è un'operaizone con velocità incredibile e che nesusno qua in luglio avrebeb dichiarato possibile.

Esiste un problema enorme sulla gestione del personale, graduatorie ecc. però la scelta di privilegiare i concorsi credo sia giusta.

Il problema per me è che bisognava aumentare già da subito i posti di immissione in ruolo, però non capisco cosa si propone da parte dei contestatori per risolvere i problemi del fatto che ci sono meno insegnanti che posti.

Questo credo sia il problema principale, e che io non credo dipenda da lei.

Ah, chiarisco, la ritengo un pessimo ministro, ma fatico a capire in concreto cosa fareste di molto diverso.



Guarda che non siamo Noi che dovremmo fare , noi ne capiamo quanto lei, ovvero quasi niente......possibile che in Italia ci sia nessuno in grado di risolvere
Sta schifezza di problema che ci assilla da anni, degli ultimi 4 ministri alla istruzione non ne ricordo uno che fosse non dico all'altezza, ma che abbia risolto un solo problema....
 
Guarda che non siamo Noi che dovremmo fare , noi ne capiamo quanto lei, ovvero quasi niente......possibile che in Italia ci sia nessuno in grado di risolvere
Sta schifezza di problema che ci assilla da anni, degli ultimi 4 ministri alla istruzione non ne ricordo uno che fosse non dico all'altezza, ma che abbia risolto un solo problema....

Forse, appunto, il problema principale non è nel ministro.
Poi comunque ce ne sono stati di migliori di Azzolina.

Semplicemnte ci voglio investimenti, in perosnale, in formazione dello stesso, ed in strutture.

Poi capacità di scontrarsi coi sindacati ma anche con gli albergatori, insomma un coraggio che una politica da anni debole non ha.

Ad esempio una riforma da fer sarebbe quella di aumentare la durata dell'anno scolastico, per allinearci ad altri paesi.

Però questo richiede da un aparte risorse, perché:
- I precari devi pagarli qualche settimana in più
- Buona parte delle scuole non hanno un microclima decente per fare lezioni nelel stagioni puù calde. Quindi grandi investimenti in strutture scolastiche

Poi hai gli interessi contrari
- Gli insegnanti che preferisocno andra ein vacanze, anche se sarebbero a disposizione, ma è una questione teorica. Poi anche questa è risolvibile con i soldi. Adegui i loro stipendi a livelli simili a quelli di altri paesi e gli chiedi impegni simili.
- Gli albergatori che non vogliono che le scuole restino aperte per paura di perdere degli incassi.
 
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