Per vincere l’Oscar il film dovrà avere un minimo di attori appartenenti a minoranze

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Dario Ronzoni per Homepage - Linkiesta.it

Dopo il Festival del cinema di Berlino, anche l’Academy che assegna gli Oscar cambia le regole, in nome di una maggiore inclusione e diversità. A partire dall’edizione 2024, per poter essere candidati al titolo di Miglior Film (Best Picture), le pellicole dovranno presentare o nella storia o nel team di produzione una quota variabile di persone provenienti da categorie sottorappresentate (donne, Lgbtq, etnie minoritarie negli Stati Uniti, disabili). La qualità, insomma, viene subordinata (o soltanto collegata?) alla giustizia sociale.

Il film dovrà ottemperare ad alcuni obblighi specifici, elencati in un catalogo delle regole che somiglia a un manuale Cencelli delle discriminazioni. Per l’esattezza, dovrà soddisfare almeno due di quattro standard diversi.


Il primo, lo standard A, riguarda la «rappresentazione sullo schermo, i temi e la narrazione», cioè quello che vede il pubblico. Un film può venire candidato se almeno uno dei protagonisti, o uno dei comprimari di peso, appartiene a una minoranza razziale. E per non lasciare spazio a dubbi, vengono anche elencate: «Asiatico, ispanico/latino, nero/afroamericano, indigeno/nativo/nativo dell’Alaska, mediorientale/nordafricano, nativo delle Hawaii o di altre isole del Pacifico, altro».

Se proprio non si riesce, «almeno il 30% degli attori in ruoli secondari o minori dovrà provenire da almeno due dei seguenti gruppi sottorappresentati», cioè «donne, minoranze razziali, Lgbtq, persone con disabilità cognitive o fisiche, o che sono sordi o con problemi di udito». Terza possibilità, «la storia principale»: almeno quella dovrà vertere su uno dei gruppi sottorappresentati ma succitati. Insomma, basta che parli di donne, di minoranze, di disabilità, di tematiche omosessuali.

Il secondo standard, il B, considera invece la direzione artistica e il gruppo di progetto. Anche qui, bisogna soddisfare almeno uno di questi criteri. Il B1 recita: «Almeno due delle seguenti posizioni devono essere affidate a persone provenienti da gruppi sottorappresentati: direttore del casting, direttore della fotografia, compositore, designer dei costumi, regista, tecnico del montaggio, parrucchiere, truccatore, producer, designer della produzione, set decorator, tecnico del suono, supervisore agli efetti visivi, autore». E almeno una di queste deve appartenere a un gruppo razziale (sempre di quelli elencati prima) minoritario.


Il B2 chiede soltanto che almeno «sei» posizioni di quelle non elencate (tranne gli assistenti alla produzione) siano affidate a gruppi sottorappresentati o di etnie minoritarie. E il B3 vuole che «almeno il 30%» della troupe del film appartenga alle ormai note categorie sottorappresentate.

Il terzo standard, il C, parla di soldi e opportunità di carriera, e per ottenerlo bisogna soddisfare entrambi i criteri presentati: «L’azienda che si occupa del finanziamento o della distribuzione del film deve prevedere stage e apprendistati pagati per i gruppi sottorappresentati».


Per la precisione, gli studios più importanti o le aziende di distribuzione più grandi «devono avere in essere apprendistati o stage pagati per i gruppi sottorappresentati» e «soprattutto nel settore della produzione, della produzione fisicale, della post-produzione, della musica, degli effetti visuali, delle acquisizioni, della dsitribuzione, del marketing e della pubblicità». E quelli più piccoli e/o indipendenti? Per loro basta che ci sia almeno un minimo di due posizioni affidate a chi proviene dai gruppi sottorappresentati (ma almeno uno deve essere di una etnia minoritaria), negli stessi settori.

Il secondo criterio prevede che chi si occupa della produzione o del finanziamento del film offra opportunità di lavoro o di sviluppo delle competenze fuori dal capitolo di spesa per persone dei gruppi sottorappresentati. Non si specifica quante.

Infine lo standard D, che prevede un criterio solo: «La rappresentazione nel marketing, nella pubblicità e nella distribuzione». In questi settori, si specifica, «più posizioni dirigenziali interne dovranno essere coperte da persone provenienti dai gruppi sottorappresentati». E segue l’ormai noto catalogo.


Una svolta, insomma, che punta ad accrescere la diversità in un settore a lungo dominato da uomini bianchi. Nonostante le polemiche, puntualissime, che hanno accolto il nuovo regolamento, va notato che – almeno a un primo sguardo – i requisiti non sono troppo costrit
 
Ahahahahhah. Rido per non piangere.
 
Si sono bevuti il cervello, questa non è cultura, è lavaggio del cervello, avviene lo stesso nella pubblicità, ci deve essere per forza un nero e o un giallo, spesso coppie miste, a volte più non bianchi che bianchi, il che in Italia è assurdo, non mi da fastidio il diversamente bianco ma non accetto il tentativo di plagiarmi a favore del politicamente corretto, vogliono mostrare come normalità una cosa che è eccezione non norma.
Mi pare una corruzione della cultura.
 
Questa gente non sta bene.
 
Prossimo step saranno obbligatorie anche le scimmie nei titoli di coda ?
 
Ma i creti.ni apparterranno ad una minoranza da rappresentare o sono già maggioranza?
 
Si sono bevuti il cervello, questa non è cultura, è lavaggio del cervello, avviene lo stesso nella pubblicità, ci deve essere per forza un nero e o un giallo, spesso coppie miste, a volte più non bianchi che bianchi, il che in Italia è assurdo, non mi da fastidio il diversamente bianco ma non accetto il tentativo di plagiarmi a favore del politicamente corretto, vogliono mostrare come normalità una cosa che è eccezione non norma.
Mi pare una corruzione della cultura.

Hai messo un "mi pare" di troppo ;)
 
... anche le donne

Specie protetta o sottospecie ? Ad ogni modo questa è maschilista forte
 
Accidenti però, ho dovuto dare un verde a tutti, eccetto Carpen perché non posso

E' raro andare così d'accordo !!
 
Se davvero vogliono combattere le discriminazioni dovrebbero smettere di scegliere attori alti e belli perfino per interpretare il ruolo di cassiere del casello.
Ricordo una soap opera che guardavano le mie ex colleghe durante la pausa pranzo e perfino l'addetto agli archivi era alto, bello con tanto di mascellone ma in compenso gli avevano messo gli occhiali per dargli l'aria da nerd :rolleyes:
In nessun film o serie televisiva c'è un personaggio positivo o vincente che sia esteticamente sgradevole o scarsamente dotato in stazza e virilità neanche uno.
Non ho nessuna simpatia per queste derive arcobaleno quando fra i veri discriminati dai media ci sono anche quelli come me.
Se il problema è soltanto il razzismo allora sicuramente ceccherini avrà più successo con le donne che idris elba o balottelli vero?
 
L’ipocrisia dilagante è sinonimo di una società che sta troppo bene e che vuole continuare a star bene sentendosi la coscienza pulita

È altrettanto evidente che quando si superano certi limiti significa che quella società è prossima all’autoregolamentazione

Purtroppo non saranno tempi facili
 
Se davvero vogliono combattere le discriminazioni dovrebbero smettere di scegliere attori alti e belli perfino per interpretare il ruolo di cassiere del casello.
Ricordo una soap opera che guardavano le mie ex colleghe durante la pausa pranzo e perfino l'addetto agli archivi era alto, bello con tanto di mascellone ma in compenso gli avevano messo gli occhiali per dargli l'aria da nerd :rolleyes:
In nessun film o serie televisiva c'è un personaggio positivo o vincente che sia esteticamente sgradevole o scarsamente dotato in stazza e virilità neanche uno.
Non ho nessuna simpatia per queste derive arcobaleno quando fra i veri discriminati dai media ci sono anche quelli come me.
Se il problema è soltanto il razzismo allora sicuramente ceccherini avrà più successo con le donne che idris elba o balottelli vero?

:rolleyes: :cool: :censored: :censored: ho detto tutto
 
Django unchained sarebbe il film più premiato degli ultimi anni.
Che follia totale :D
 
sta storia mi ricorda la serie tv su l iliade con achille di colore :D
 
sta storia mi ricorda la serie tv su l iliade con achille di colore :D

Ripcordiamo anche che in alcuni oratori c'è una foto di Gesù che è più biondo di Brad Pitt quando aveva 20 anni e con gli occhi più azzurri mai visti sulla Terra :D
Conosco molti Palestinesi così. :o
 
Ripcordiamo anche che in alcuni oratori c'è una foto di Gesù che è più biondo di Brad Pitt quando aveva 20 anni e con gli occhi più azzurri mai visti sulla Terra :D
Conosco molti Palestinesi così. :o

che c'entra, quella è arte, esistono anche tante Madonne nere, e non in Africa ma in Italia. L'immagine più aderente alla persona di Gesù è quella della Sindone
 
le pellicole dovranno presentare o nella storia o nel team di produzione una quota variabile di persone provenienti da categorie sottorappresentate (donne, Lgbtq, etnie minoritarie negli Stati Uniti, disabili).

mi sembrano fin troppo rappresentati
ormai non c'è film con un gay, un abbronzato , che celebra un'eroina o che riscrive la storia secondo i dettami sinistri
per un film normale con azione, sangue, linguaggio libero e un pò di silicone bisogna fermarsi a 10 anni fa con il top che rimane negli anni 80
 
Vincent Vеga;54918591 ha scritto:
mi sembrano fin troppo rappresentati
ormai non c'è film con un gay, un abbronzato , che celebra un'eroina o che riscrive la storia secondo i dettami sinistri
per un film normale con azione, sangue, linguaggio libero e un pò di silicone bisogna fermarsi a 10 anni fa con il top che rimane negli anni 80

Infatti, capolavori del cinema del passato ormai non si potrebbero più girare, questo politically correct esasperato ha rotto il qazzo, che poi è tutta ipocrisia
 
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