Educazione civica 3 ore alla settimana nelle scuole.
Forse tra 15 anni comincerà a cambiare qualcosa.
Mio nipote che ha superato qualche esame di giurisprudenza ed economia prima di darsi, con successo, alla ristorazione, sua vera passione, mi diceva della costituzione: molto bella a livello di principio, sarebbe bello crederci, ma è tutta teoria. Nella pratica, a partire dai più alti livelli istituzionali, se la mettono tutti sotto i piedi
Anche qui, a volte chi parla di principi per un attimo viene preso sul serio come se avesse scritto chissà quali grandi verità, poi ci si ricorda che tutto è già stato scritto e che è tutta teoria, e giustamente finisce l'incanto
Quello che serve nelle scuole è una struttura scolastica (dirigente scolastico, staff, insegnanti, ata) credibile con regolamenti di disciplina credibili, agili, fatti di poche ma chiare regole universali e quindi per forza blindate e condivisibili, rispettate prima di tutto dalla struttura e fatte rispettare con la giusta flessibilità ma anche con rigore agli studenti
Negli istituti dove ciò avviene, ne esistono, questa educazione sul campo vissuta in prima persona e con l'esempio di chi controlla davanti vale 1000 volte qualsiasi ora teorica di educazione civica. Esiste comunque, anche a livello di richieste all'esame di stato, l'educazione alla cittadinanza.
Ma, ripeto, non serve la teoria, serve l'esempio e la pratica
Purtroppo, l'esempio della classe politica, del mondo del lavoro e della quotidianità in generale (basta un'assemblea condominiale per capire a cosa mi riferisco) è tale da vanificare qualsiasi risultato scolastico, è la realtà ad essere ciò che è
Troppo complicato, non si cambia una società di 60 mln di persone pensando "bisognerebbe fare in altro modo", bisogna prendere atto della realtà e convinverci, cmq io non mi ritrovo al 100% in quello che dici, io conosco tante zone dell'Italia dove si riga dritto e se sgarri ci sono problemi. Però la pressione fiscale rimane altissima etc. insomma la situazione italiana attuale è simile a quella della ex-jugoslavia, solo gli italiani sono meno guerrafondai.
Condivido, so anche che in tanti rigano dritto, e sarebbe ancora più evidente in uno stato federale. La strada che porterebbe, nel lungo termine, ad un cambiamento è per adesso impraticabile. Quindi, condivido con te, ma mi sembrava di averlo scritto, occorre trovare un modo per far coesistere le diversità non fosse altro per contenere i danni alla collettività
Una società sana lascia l'individuo libero di raggiungere consapevolezza,quindi totalmente responsabile di se stesso nel bene e male,si occupa quasi esclusivamente di amministrare la giustizia che già di suo è impossibile,non interferisce,e quando è costretta lo fa nei limiti della libertà dello stesso,in alternativa crea non persone ma un sottoprodotto destinato ad essere guidato e veicolato
A livello teorico pienamente d'accordo, a livello pratico, quando la situazione precipita, per uscirne può capitare di tutto, purtroppo