Leggo di lancinanti MAL DI PANZA in casa M5S: qualcuno sa qualcosa?

Mal di pancia? Si, é la fame causata dall'avidità, ci sarà qualcosa da spartire, figuriamoci se questi parassiti fanno cadere il governo.
 
Il mal di pancia passa, la poltrona e lo stipendio restano.
 
Gli avventuristi senza scrupoli sono assiomaticamente battitori liberi specie quando diventano consapevoli che la vacanza strapagata finisce inesorabilmente, perciò nulla di strano.
E cmq sono ancora meglio della banda di maggiordomi del pd il che ha il suo fascino indiscreto .
 
Fanno finta di litigare come tutti del PD,ma alla fine se ne stanno seduti fino a fine legislatura!
 
si sparano tra loro per le poltrone. Altro che tagliare le poltrone, fanno finta di tagliarne 300 e ne creano altre 1400
 
piccolo gruppo misto

ha più potere di tutto il parlamento

possono chiedere quello che vogliono
 
questi non vanno a casa in nessun modo. ritornerebbero ad essere precari, il nulla, a 500 eur al mese.
 
questi non vanno a casa in nessun modo. ritornerebbero ad essere precari, il nulla, a 500 eur al mese.

vanno a casa se perdono il referendum. La bomba che esploderebbe sarebbe troppo potente. A quel punto il centrodestra avrebbe gioco facile a portare di là 10 senatori e cade il governo. E se si vota con il referendum grillini appena naufragato il m5s non supera il 2% quindi fuori dal parlamento
 
questi non vanno a casa in nessun modo. ritornerebbero ad essere precari, il nulla, a 500 eur al mese.

hanno visto quello che e' capitato al dibba,che ora fa il cameriere, dal voler comandare il paese all'ultimo degli sguatteri,per mangiare 3 volte a l giorno:eek:


quello che diceva un mio cugino di uno che conosceva......che andava a lavorare x sportOK!

eh ma alla prossima legislatura ci sara' lui e non l'altro DI:D
 
Daranno una poltroncina al "capo" dei malpancisti e si risolve tutto in un amen... :o

Solidi principi morali legano gli eletti agli elettori :D
 
il m5s non esiste più, esiste una pletora di parlamentari che stanno a litigare per cercarsi un posto futuro visto che saranno più che dimezzati al prossimo giro...la base li ha abbandonati da tempo..

diciamo decimati. 1/10 resteranno. se resteranno...
 
ormai quasi nessun grillino e in pari con le 'restituzioni' e anche i big se ne fregano - Politica

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

Nel Movimento adesso i morosi hanno anche nomi altisonanti, come l'aspirante leader Paola Taverna, il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, quello agli Esteri Manlio Di Stefano, quello dell'Interno Carlo Sibilia e il presidente dell'Antimafia Nicola Morra. Da gennaio tutti non rimborsano più parte della loro indennità (2.300 euro mensili minimo).

Più puntuale l'ex leader Luigi Di Maio che non rendiconta da aprile; il reggente Vito Crimi da maggio, quasi in pari. Sono comunque molto lontani i giorni in cui, dopo aver marciato contro la «casta», i Cinquestelle badavano ad ogni particolare per ribadire la lotta contro i privilegi. In cima a tali iniziative c'era anche la restituzione di parte dell'indennità dei parlamentari. Nessuno sgarrava. E per i furbi la pena era esemplare: espulsione dal partito senza appello.


Oggi è tutta un'altra storia, anche se va sottolineato che dal 2013 tra Regioni e Parlamento gli eletti hanno restituito oltre 112 milioni. Da tempo nel M5S vanno avanti lotte intestine per conquistare la leadership. Le gerarchie sono tutte saltate, così come (sembra) i rischi che si torni al voto.



La legislatura dovrebbe proseguire fino al 2023 e allora sempre più eletti hanno deciso di smettere di rimborsare. E ora anche i probiviri sono più soft: cacciare altri deputati e senatori farebbe perdere ulteriore peso ai pentastellati. Così, forse approfittando di questa situazione, sempre più parlamentari sono morosi.


Il sito tirendiconto.it , piattaforma sulla quale il M5S documenta alla virgola ogni euro ridato specificando a chi viene destinato ogni aiuto, fotografa una situazione pesante: su 296 parlamentari ben 79 non restituiscono più da gennaio: più di uno su quattro. Un quadro così pesante, che il Collegio dei probiviri, il «tribunale interno» del M5S, ha inviato una lettera a tutti i morosi, diffidandoli per le mancate rendicontazioni, chiedendo loro di restituire quanto dovuto entro agosto, evocando «consequenziali provvedimenti».

Consultando sempre tirendiconto.it , oltre ai big elencati prima, con ritardi più lievi si notano ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, moroso da febbraio, così come la ministra del Lavoro Nunzia Calfo.



Più puntuali la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina (ultima restituzione ad aprile), il tesoriere del gruppo alla Camera Sergio Battelli (a marzo). Il responsabile della Giustizia Alfonso Bonafede e il presidente della Camera Roberto Fico (a maggio) sono tra i pochi puntuali. Il record assoluto va a Marinella Pacifico, morosa dal giugno 2019. E a ruota: Paolo Nicolò Romano e Giorgio Trizzino, morosi rispettivamente da settembre e ottobre 2019.
 
ormai quasi nessun grillino e in pari con le 'restituzioni' e anche i big se ne fregano - Politica

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

Nel Movimento adesso i morosi hanno anche nomi altisonanti, come l'aspirante leader Paola Taverna, il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, quello agli Esteri Manlio Di Stefano, quello dell'Interno Carlo Sibilia e il presidente dell'Antimafia Nicola Morra. Da gennaio tutti non rimborsano più parte della loro indennità (2.300 euro mensili minimo).

Più puntuale l'ex leader Luigi Di Maio che non rendiconta da aprile; il reggente Vito Crimi da maggio, quasi in pari. Sono comunque molto lontani i giorni in cui, dopo aver marciato contro la «casta», i Cinquestelle badavano ad ogni particolare per ribadire la lotta contro i privilegi. In cima a tali iniziative c'era anche la restituzione di parte dell'indennità dei parlamentari. Nessuno sgarrava. E per i furbi la pena era esemplare: espulsione dal partito senza appello.


Oggi è tutta un'altra storia, anche se va sottolineato che dal 2013 tra Regioni e Parlamento gli eletti hanno restituito oltre 112 milioni. Da tempo nel M5S vanno avanti lotte intestine per conquistare la leadership. Le gerarchie sono tutte saltate, così come (sembra) i rischi che si torni al voto.



La legislatura dovrebbe proseguire fino al 2023 e allora sempre più eletti hanno deciso di smettere di rimborsare. E ora anche i probiviri sono più soft: cacciare altri deputati e senatori farebbe perdere ulteriore peso ai pentastellati. Così, forse approfittando di questa situazione, sempre più parlamentari sono morosi.


Il sito tirendiconto.it , piattaforma sulla quale il M5S documenta alla virgola ogni euro ridato specificando a chi viene destinato ogni aiuto, fotografa una situazione pesante: su 296 parlamentari ben 79 non restituiscono più da gennaio: più di uno su quattro. Un quadro così pesante, che il Collegio dei probiviri, il «tribunale interno» del M5S, ha inviato una lettera a tutti i morosi, diffidandoli per le mancate rendicontazioni, chiedendo loro di restituire quanto dovuto entro agosto, evocando «consequenziali provvedimenti».

Consultando sempre tirendiconto.it , oltre ai big elencati prima, con ritardi più lievi si notano ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, moroso da febbraio, così come la ministra del Lavoro Nunzia Calfo.



Più puntuali la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina (ultima restituzione ad aprile), il tesoriere del gruppo alla Camera Sergio Battelli (a marzo). Il responsabile della Giustizia Alfonso Bonafede e il presidente della Camera Roberto Fico (a maggio) sono tra i pochi puntuali. Il record assoluto va a Marinella Pacifico, morosa dal giugno 2019. E a ruota: Paolo Nicolò Romano e Giorgio Trizzino, morosi rispettivamente da settembre e ottobre 2019.

quello delle restituzioni mi sembra il problema meno grave per i 5 stelle anche perchè a chi non è del movimento in teoria non dovrebbe fregare nulla , anzi, dovrebbero ringraziare anche per un solo euro che hanno restituito in tutti questi anni volontariamente.
altro discorso le lotte intestine propedeutiche a quello che sarà il destino dei 5s perchè gli addetti ai lavori sanno benissimo quale è la situazione a livello elettorale e di sondaggi.....
 
quello delle restituzioni mi sembra il problema meno grave per i 5 stelle anche perchè a chi non è del movimento in teoria non dovrebbe fregare nulla , anzi, dovrebbero ringraziare anche per un solo euro che hanno restituito in tutti questi anni volontariamente.
altro discorso le lotte intestine propedeutiche a quello che sarà il destino dei 5s perchè gli addetti ai lavori sanno benissimo quale è la situazione a livello elettorale e di sondaggi.....

non sara' senz' altro molto grave ma e' uno dei 1000 aspetti, che si sommano, della putrescenza del partito grillino
 
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