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Con la mia psicologa abbiamo parlato della mia infanzia per cercare di capire a cosa fosse dovuta la mia ansia incontrollabile e conseguente introversione indotta.
Quando sono tornato a casa ho deciso di approfondire il tutto leggendo alcuni libri che avevo ma sopratutto articoli online molto più aggiornati e ho fatto delle valutazioni.
Uno dei problemi è che quando siamo molto piccoli intendo di età da asilo praticamente siamo delle spugne che assorbono tutti gli input esterni senza molta mediazione personale e questo fatto ci rende molto sensibili agli stimoli che ci vengono dati.
Ad esempio un bambino di 5 anni deve essere messo dai genitori nelle condizioni di socializzare con gli altri bambini di 5 anni e quindi di essere amichevole e positivo da una parte riconoscendo i suoi voleri e desideri ma dall'altra riconoscendo quelli degli altri.
Se questo non avviene e lo si vizia troppo finirà che non si farà voler bene dagli altri bambini che lo escluderanno e allo stesso modo gli adulti lo tratteranno come educazione comanda ma con una faccia di finti sorrisi di circostanza e non altro.
Da questo inizio si mette in modo un ciclo che impedirà via via di socializzare con i propri coetanei e con gli adulti e quindi perdere man mano che si cresce tutte quelle abilità che si apprendono interamente dal socializzare, non so se mi sono spiegato.
Un altro problema è quella della sindrome della campana di vetro dove i genitori praticamente controllano ogni azione ed interazione dei figli e cosi facendo li fanno crescere dei mutilati sociali incapaci di rapportarsi con l'esterno e tutto questo non per proteggerli ma per calmare le proprie ansie genitoriali.
E' chiaro che individui adulti che non hanno avuto modo di socializzare e quindi apprendere come ci si rapporta con le persone svilupperanno tantissime problematiche mentali, dall'alienazione e solitudine a comportamenti aggressivi dovuti alla frustrazione.
Nella società attuale praticamente la socializzazione viene interrotta in tutte le fasce di età dai bambini con genitori che li viziano e li segregano ad adolescenti alienati dalla scuola fino ad adulti con vere e proprie problematiche gravi.
Il colpo di grazia viene ovviamente dalle tecnologie e dai social network che creano modelli di interazione non consoni agli umani.
Quando sono tornato a casa ho deciso di approfondire il tutto leggendo alcuni libri che avevo ma sopratutto articoli online molto più aggiornati e ho fatto delle valutazioni.
Uno dei problemi è che quando siamo molto piccoli intendo di età da asilo praticamente siamo delle spugne che assorbono tutti gli input esterni senza molta mediazione personale e questo fatto ci rende molto sensibili agli stimoli che ci vengono dati.
Ad esempio un bambino di 5 anni deve essere messo dai genitori nelle condizioni di socializzare con gli altri bambini di 5 anni e quindi di essere amichevole e positivo da una parte riconoscendo i suoi voleri e desideri ma dall'altra riconoscendo quelli degli altri.
Se questo non avviene e lo si vizia troppo finirà che non si farà voler bene dagli altri bambini che lo escluderanno e allo stesso modo gli adulti lo tratteranno come educazione comanda ma con una faccia di finti sorrisi di circostanza e non altro.
Da questo inizio si mette in modo un ciclo che impedirà via via di socializzare con i propri coetanei e con gli adulti e quindi perdere man mano che si cresce tutte quelle abilità che si apprendono interamente dal socializzare, non so se mi sono spiegato.
Un altro problema è quella della sindrome della campana di vetro dove i genitori praticamente controllano ogni azione ed interazione dei figli e cosi facendo li fanno crescere dei mutilati sociali incapaci di rapportarsi con l'esterno e tutto questo non per proteggerli ma per calmare le proprie ansie genitoriali.
E' chiaro che individui adulti che non hanno avuto modo di socializzare e quindi apprendere come ci si rapporta con le persone svilupperanno tantissime problematiche mentali, dall'alienazione e solitudine a comportamenti aggressivi dovuti alla frustrazione.
Nella società attuale praticamente la socializzazione viene interrotta in tutte le fasce di età dai bambini con genitori che li viziano e li segregano ad adolescenti alienati dalla scuola fino ad adulti con vere e proprie problematiche gravi.
Il colpo di grazia viene ovviamente dalle tecnologie e dai social network che creano modelli di interazione non consoni agli umani.