Ventimiglia caos migranti

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  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

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Ventimiglia: sempre più caro e pericoloso il viaggio dei migranti al confine Italia-Francia
I flussi migratori a Ventimiglia stanno cambiando. Attraversare il confine tra Italia e Francia è diventato più rischioso e più costoso. Ma i migranti continuano a provarci.


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Chiude il campo Roja per migranti a Ventimiglia - Liguria - ANSA.it
 
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Da Ventimiglia alla rotta balcanica riprendono i respingimenti ai confini di terra - Redattore Sociale

Da Ventimiglia alla rotta balcanica riprendono i respingimenti ai confini di terra

Riammissioni illegittime, violenze, violazioni dei diritti. A Trieste le persone che riescono ad arrivare vengono rimandate indietro sulla base di un accordo del 1996. Al confine francese neanche ai minori è concesso di chiedere asilo.


ROMA - Le piaghe ai piedi, le scarpe distrutte, i volti stremati. Arrivano così, dopo giorni di cammino sulla rotta balcanica i migranti a Trieste. Qui Lorena Fornasir e gli altri volontari dell'associazione Linea d’ombra li accolgono in stazione: curano le ferite, forniscono gel e mascherine, gli danno da mangiare. Nei mesi di pandemia il flusso non si è mai interrotto: da Bihac, in Bosnia, attraversano il confine con la Croazia per poi arrivare in Slovenia e in Italia. E da qui, dopo qualche giorno di riposo, in molti tentano di continuare il viaggio verso altri paesi europei.

“Quando arrivano sono il fantasma di se stessi - racconta Lorena Fornasir - vediamo tante ferite sui loro corpi, spesso sono in condizioni terribili, esausti. Non mangiano da giorni, patiti di fame e di sete, perché hanno bevuto acqua solo da pozzanghere a terra. Oggi la terra di confine è sempre più pericolosa. A Trieste vediamo quelli che riescono ad arrivare, poi ci sono quelli che la polizia rintraccia e che vengono rimandati indietro, per una politica di deportazioni spietata”. Alcuni dei ragazzi assistiti dall’associazione sono stati anche portati in questura per il fotosegnalamento, senza però che fosse loro permesso di fare richiesta d’asilo.
Al contrario, alcuni sono stati fatti salire sui cellulari della polizia e rispediti indietro, prima in Slovenia, poi in Croazia e infine in Bosnia o in Serbia, proprio dove era iniziato il viaggio. “Intanto dalle testimonianze che abbiamo raccolto la polizia croata sta assumendo metodi sempre più cruenti, li massacrano letteralmente di botte”.
Gli arrivi, seppur con numeri intermittenti sono continuati anche durante il periodo del lockdown.

Ventimiglia, centro per migranti

Ma con i flussi ininterrotti sono ricominciate anche le riammissioni di migranti verso i paesi di confine.
Nella lettera Asgi ricorda come a metà di maggio 2020 il ministero dell’Interno ha annunciato di voler incrementare le riammissioni di migranti in Slovenia che, nei giorni successivi si sono susseguite con effettiva intensità ed hanno riguardato molti cittadini afgani e pakistani. Secondo le testimonianze raccolte, le persone riammesse non avrebbero ricevuto alcun provvedimento e ignare di tutto, si sono ritrovate respinte in Slovenia, quindi in Croazia, ed infine in Serbia o in Bosnia, da dove era iniziato il viaggio, sebbene le stesse fossero intenzionate a domandare protezione internazionale all’Italia .

Si tratta di “ riammissioni effettuate non in ragione del ripristino dei controlli alle frontiere interne mai formalmente avvenuto ma in applicazione dell’accordo bilaterale fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Slovenia sulla riammissione delle persone alla frontiera, firmato a Roma il 3 settembre 1996, che dimostrano una chiara volontà delle autorità italiane di incrementare riammissioni al confine orientale, secondo le direttive che sarebbero state ricevute direttamente dal Governo italiano” spiega Asgi.

Per questo l’associazione chiede di sapere se tali direttive sono effettivamente state impartite da parte del ministero e comunque di interrompere immediatamente le pratiche illegittime di riammissioni in Slovenia e da qui verso gli altri Stati ricordando che numerose inchieste internazionali testimoniano dei trattamenti inumani e degradanti ai quali, in violazione del divieto inderogabile previsto dall’art. 3 della Convenzione europea dei diritti umani le persone respinte vanno incontro lunga la rotta balcanica.

Confine Ventimiglia Francia

E se a Trieste si registrano violazioni, non va meglio nel confine terrestre occidentale. Secondo una ricerca dal titolo The brutal side of the French Riviera, realizzata da Serena Chiodo e Anna Dotti, anche a Ventimiglia continuano gli abusi e i comportamenti illegittimi nei confronti delle persone che cercano di attraversare la frontiera tra Italia e Francia. “Se non fai resistenza, i poliziotti prendono i tuoi dati e ti lasciano andare. Altrimenti ti insultano e ti picchiano.” Con queste parole un cittadino sudanese descrive la realtà che affrontano i migranti nella zona di confine tra le città di Ventimiglia e Mentone. Secondo la ricerca la polizia francese mette in atto una serie di pratiche illegali: dal racial profiling, alle violenze, i furti e le detenzioni, per respingere verso l’Italia i migranti che provano ad entrare.

In tutto, ogni giorno, la polizia francese respinge una quarantina di migranti, per un totale di oltre 15.000 persone soltanto nel 2019. Ad oggi la maggior parte delle persone respinte proviene dall’Africa subsahariana, Sudan in particolare. Molti sono minorenni. In molti hanno attraversano il mar Mediterraneo per sbarcare in Italia e poi percorrere tutto il paese verso nord, fino alla frontiera con la Francia. Altre persone – per lo più cittadini curdi, afgani e pachistani – raggiungono quest’area passando per la rotta balcanica. Tra i migranti che provano ad attraversare il confine, molti – in particolare cittadini di Senegal, Gambia, Guinea, Mali - hanno vissuto diversi anni in Italia, con un regolare permesso di soggiorno. Ciononostante non sono riusciti a raggiungere una propria indipendenza economica, né a inserirsi nel tessuto sociale del paese, a causa di un sistema d’accoglienza carente, della mancanza di percorsi di inclusione così come di opportunità di impiego. La situazione per queste persone è ulteriormente peggiorata dopo l’approvazione nel dicembre scorso del decreto sicurezza.

Tra i respinti costantemente anche molti minori, in violazione dei loro diritti. Nel report viene documentato come le persone vengano chiuse in container, che il Contrôleur général dei luoghi di privazione della libertà ha definito “strutture sporche, poco dignitose, dove manca il posto per stendersi e dove il cibo e l’acqua sono forniti solo a discrezione dei funzionari di polizia”. Inoltre sono molti i migranti che riferiscono di furti di documenti ed effetti personali. “La polizia spesso strappa i documenti di persone con il permesso di soggiorno francese o con richieste di asilo presentate in Francia”, spiega un attivista di Kesha Niya, movimento che fornisce assistenza ai migranti respinti al confine. La Commissione francese per i diritti umani ha definito “inumane” le pratiche messe in atto dalla polizia francese. “A Ventimiglia non ci sono strutture di accoglienza. L’unica è il ‘Campo Roya’, gestito dalla Croce Rossa italiana: isolato dalla città, ospita circa 200 persone in condizioni estremamente precarie - spiega la ricerca -. Nonostante le continue denunce, le violazioni continuano.
 
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ancora non hanno capito quei somari che il problema si può risolvere solo con la forza.
non è possibile tenere certe zone di italia in situazioni preistoriche solo perchè questi avanzi di galera vogliono fare che caz20 vogliono.
 
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A decine dormono in spiaggia.

In questi giorni si sono visti in città i primi tunisini diretti in Francia: Lampedusa e Ventimiglia sono più che mai legate da un lungo filo, anche se pochi se ne ricordano.
 
Ventimiglia, il limbo dei migranti respinti dalla Francia e costretti a dormire in strada: "Campo chiuso per il Covid. E l'assistenza e ostacolata" - Il Fatto Quotidiano

I militari francesi continuano a fermare oltralpe e respingere in Italia centinaia di migranti ogni giorno. Poi, una volta espulsi, ritentano più volte l’attraversamento, finendo per aspettare alla città di confine di Ventimiglia.

A queste persone respinte dalla Francia, si aggiungono ogni giorno tra i 50 e i 100 migranti che arrivano con diversi mezzi sul territorio di Ventimiglia da altre parti d’Italia, nonostante il rafforzamento dei controlli nelle stazioni di Milano, Genova e Torino.

Nella maggior parte dei casi sono persone regolari sul territorio italiano, dirette verso altri paesi europei per trovare quel minimo equilibrio economico che in Italia non hanno trovato.
 
E' mia opinione che abbia sott'occhio la situazione chi è del posto o anche chi da turista è passato sulla Passerella Squarciafichi (si chiama proprio così) sul fiume Roia, in centro, a poca distanza dal mare.
 
alitalia è in crisi....affittare due boing747 e riportare al luogo di partenza....Libia
biglietto di ritorno gratis :D
 
Si chiamano CLANDESTINI
Basta!
https://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2012/12/LineeGuida_Carta_Roma.pdf

La Risposta è qui, i giornalisti sono obbligati a seguire le regole fatte da certi enti dei quali fatico a trovare i finanziatori, 3 societa finanziate da altre 3 societa finanziate da altre societa... e non c’è mai un nome, magari ho cercato io male.

Un paio di esempi:

Informazioni quali l’origine, la religione, lo status giu-ridico-immigrato, richiedente asilo, rifugiato, regola-re/irregolare ecc. non dovrebbero essere utilizzate per qualificare i protagonisti se non sono rilevanti e pertinenti per la comprensione della notizia. Perché scrivere, ad esempio, “Clandestino arrestato per il furto di un motorino” significa attribuire alla ca-ratteristica della clandestinità un ruolo fondamentale nella spiegazione di ciò che è successo.
Esistono molti modi di nominare una persona senza usare termini connotati negativamente e senza selezionare caratteristiche che potrebbero servire da spiegazione pronta: ad esempio “donna/uomo”, “giovane/anzia-no”, “persona”, la professione, l’età ecc
Una lettura molto interessante, sono poche pagine ve la consiglio.
 
E' mia opinione che abbia sott'occhio la situazione chi è del posto o anche chi da turista è passato sulla Passerella Squarciafichi (si chiama proprio così) sul fiume Roia, in centro, a poca distanza dal mare.

io ho la seconda casa a xxmiglia. i bordi del fiume sono aree di bivacco... come la parte sotto il calvalcavia dalle parti del cimitero.
 
altro che accordo per aiutare l’Italia a gestire i flussi migratori e sciogliere una volta per tutte il nodo immigrazione. L’ultimo incontro avvenuto a Villa Medici a Roma tra il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, e la sua omologa italiana, Luciana Lamorgese, ha complicato ancora di più la situazione.

Il faccia a faccia tra Lamorgese e Dramanin ha prodotto una sfilza di luoghi comuni e pochi risultati, se escludiamo il pattugliamento della frontiera italiana. In ogni caso il ministro francese ha ribadito che serve fermezza perché “non possiamo accogliere tutti”. L’Italia, ha quindi affermato Dramanin, non deve essere lasciata sola e per questo “dobbiamo ridistribuire i richiedenti asilo”. Dal canto suo Lamorgese ha sottolineato che Roma accoglierà i richiedenti asilo in possesso dei requisiti....:rolleyes:

IMMIGRAZIONE, ITALIA BEFFATA DALLA FRANCIA. SALVINI: “GOVERNO INCAPACE” – STORIE DI POLIZIA PENITENZIARIA E SICUREZZA




incapaci è dire poco, se non ci liberiamo presto di questa accozzaglia la situazione sfuggirà completamente di mano..:censored:
 
https://www.cartadiroma.org/wp-content/uploads/2012/12/LineeGuida_Carta_Roma.pdf

La Risposta è qui, i giornalisti sono obbligati a seguire le regole fatte da certi enti dei quali fatico a trovare i finanziatori, 3 societa finanziate da altre 3 societa finanziate da altre societa... e non c’è mai un nome, magari ho cercato io male.

Un paio di esempi:



Una lettura molto interessante, sono poche pagine ve la consiglio.

Non ho letto tutto ma quel poco che ho visto mi ricorda il detto che la storia la scrivono i vincitori e questo toglie la libertà di esprimersi per concetti contrari a quanto preteso e dettagliatamente richiesto.
 
L’ansia dei tunisini di Sicilia per i connazionali':' “Sbarcano inseguiti dalla fame” - la Repubblica

I giovani tunisini sognano l’Europa, l’Italia è una tappa, Francia e Germania mete difficili da raggiungere.
Secondo la comunità magrebina, la fuga dalla crisi economica spinge ai viaggi verso Lampedusa. “Senza permesso di soggiorno, lavorano in nero nelle campagne. Noi cerchiamo di dissuaderli”.
Lasciando il loro Paese per motivi economici non hanno diritto a nessuna protezione.
 
Originariamente Scritto da Opinionista Visualizza Messaggio
E' mia opinione che abbia sott'occhio la situazione chi è del posto o anche chi da turista è passato sulla Passerella Squarciafichi (si chiama proprio così) sul fiume Roia, in centro, a poca distanza dal mare.

io ho la seconda casa a xxmiglia. i bordi del fiume sono aree di bivacco... come la parte sotto il calvalcavia dalle parti del cimitero.


Ci sono passato circa 1 mese fa sulla Passerella che ho citato e che è un bel ponte pedonale di passaggio tra due belle zone centrali vicine al mare.

E' stata anche la mia opinione che sia bivacco sotto la Passerella e lungo gli argini del fiume, bivacco libero senza controllo, di giorno e di notte, su cartoni e coperte stese anche tra la vegetazione, di decine e decine di persone, in prevalenza di colore, in condizioni igieniche pessime.
 
Non ho letto tutto ma quel poco che ho visto mi ricorda il detto che la storia la scrivono i vincitori e questo toglie la libertà di esprimersi per concetti contrari a quanto preteso e dettagliatamente richiesto.
A me invece ricorda la Neolingua:

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La neolingua (nell'originale Newspeak, ossia "nuovo parlare") è una lingua artificiale artistica immaginata e descritta da George Orwell per il suo libro 1984[1].

Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire, a beneficio degli adepti del Socing, un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole.
 
Il francesi sono toghi!! Se da Ventimiglia in Francia ne entrano 100 la polizia non solo li respinge,ma ce ne infila 150 raccattati nel loro territorio!!:clap:...........informatevi!!:yes:
 
Il francesi sono toghi!! Se da Ventimiglia in Francia ne entrano 100 la polizia non solo li respinge,ma ce ne infila 150 raccattati nel loro territorio!!:clap:...........informatevi!!:yes:
Mi sembra corretto, il fatto che non li hanno intercettati alla frontiera non significa che hanno diritto a rimanere, non è mica “31 salvitutti”.
 
Il francesi sono toghi!! Se da Ventimiglia in Francia ne entrano 100 la polizia non solo li respinge,ma ce ne infila 150 raccattati nel loro territorio!!:clap:...........informatevi!!:yes:

non e' proprio cosi'...certo i francesi ne respingono 100 ma ne entrano 200.....e' una cosa incontrollabile.


Ventimiglia: da oggi e chiuso il Campo Roya, a Ventimiglia almeno 400 migranti e dalla Francia 50/60 riammissioni al giorno (Foto) - Sanremonews.it


Trovare un modo per passare il confine: è questo, infatti, l’unico pensiero che frulla nella mente dei migranti che, però, sono tornati ad accamparsi a Ventimiglia.:rolleyes::yes::censored:
 
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