Dirigente della regione Sicilia: qui l’80% si gratta la pancia

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Regione Sicilia, la sfuriata del dirigente: «Qui non lavora nessuno, basta ferie fino a Ferragosto»

Il dirigente regionale Salvatore D’Urso ricorre al blocco ferie fino a Ferragosto. Sul piede di guerra i sindacati. La replica del funzionario: «Dopo quattro mesi a casa si permettono di dire che “psicologicamente” non sono pronti a lavorare? Cose da pazzi»

di Felice Cavallaro


Una disposizione che ha per oggetto «prima il lavoro, poi le ferie» alla Regione siciliana non s’era mai vista. Effetto dei nervi saltati al dirigente dell’assessorato all’Energia, l’ingegnere Salvatore D’Urso, stanco di sentirsi ripetere da due settimane che i moduli per i fondi europei non si possono caricare per assenza di personale, che le richieste contributi dei Comuni vanno rinviate a ferie concluse, che sono sospesi gli arretrati Ape, Paesc, Poc, Pac e così via lungo le ermetiche sigle di ogni pratica. «Ma allora è vero che qui non vuole lavorare nessuno», è sbottato dando eco alla recente battuta del governatore Nello Musumeci, a sua volta irritato con buona parte dei suoi tredicimila dipendenti: «Qui l’80 per cento dei lavoratori si gratta la pancia».

BLOCCO FERIE FINO A FERRAGOSTO

Uno sfogo legato alla polemica sullo smart working che nella versione sicula si sarebbe tradotto in un dolce far niente. Almeno, stando alla autorevole interpretazione del datore di lavoro, appunto il presidente della Regione. Al quale adesso arriva la conferma del disastro intercettato dall’ingegnere D’Urso. Dopo settimane in giro per corridoi deserti, scrivanie vuote e telefoni che squillano invano, l’ingegnere ha buttato giù la circolare dello scandalo. «Al fine di sostenere la critica situazione economica regionale attraverso lo smaltimento arretrato delle pratiche in corso di istruttoria, si dispone, con decorrenza immediata, la sospensione per il personale tutto di tutti i congedi ordinari concessi ed in itinere, demandandosi la fruizione a far data dal 15 agosto 2020».
SINDACATI TUTTI UNITI
E noi dobbiamo tornare a lavorare fino a Ferragosto? Il quesito echeggia in questo scorcio di fine luglio volando fra allarmati whatsapp, con parolacce incastonate nei commenti su Facebook. Fino alla nota ufficiale di tutti i sindacati uniti per l’occasione «nella difesa del diritto costituzionale alle ferie, anche per ragioni psicologiche», come sintetizza con ironia lo stesso D’Urso. Deciso a resistere rigettando la richiesta del passo indietro: «Dopo quattro mesi a casa, si permettono di dire che “psicologicamente” non sono pronti a lavorare? Cose da pazzi».

LA SFERA PSICOLOGICA
L’ironia e la rabbia del dirigente non sono ovviamente condivise dai segretari di Cigl, Cisl, Uil e dal vertice del Sadirs. Appunto, le sigle sindacali scese in campo con la nota ufficiale: «Per completezza si fa presente che il diritto alle ferie annuali è ispirato da ragioni che traggono origine dall’esigenza di tutela dell’integrità fisica e dello stato di salute (art. 32 della Costituzione italiana) comprensivo anche di quello afferente alla sfera psicologica, tra le altre cose messa a dura prova in un periodo contrassegnato dall’attuale emergenza sanitaria». Ma forse proprio il riferimento alla sfera psicologica finirà per alimentare le battute sui regionali. Col rischio di confondere nel calderone chi lavora sul serio con furbetti e pigri.


Regione Sicilia, la sfuriata del dirigente: «Qui non vuole lavorare nessuno» - Corriere.it
 
l'altro 20% si gratta le palle

smartuorchi ...
 
"qui non vuole lavorare nessuno" e che crede ,che qualcuno pensasse che li dentro facessero qualcosa?
 
Due giorni fa, sede AdE di Catania:

- fila chilometrica perché hanno spostato degli uffici a causa della sanificazione per un presunto caso covid
- gente imbufalita

L'impiegato dice candidamente: "Siete pure imbufaliti? Anzi che siamo qui, vi stiamo facendo un favore".

Cali il sipario.
 
La produttività di un dipendente statale che si occupa di pratiche si misura facilmente dal numero di pratiche evase, a casa o in sede. Qualsiasi contrattazione sindacale dovrebbe partire preventivamente dalla verifica di produttività a casa. Chi a casa non ha prodotto non dovrebbe avere titoli per parlare o pretendere, in un paese normale
 
MENTE!!!!

sono molto più dell'80%
 
A loro nessuna verifica e prendono soldi pubblici mese dopo mese mentre chi è rimasto senza lavoro lo fanno morire di fame con la scusa che il suo isee è troppo alto.
 
chi vota 5s è complice di questi ladri. I partiti statalisti come 5s e PD difendono sempre gli statali
 
abolire i sindacati subito, senza la loro sponda sta gente abbassa la cresta.
Meglio, sanzionare i sindacati ogni volta che prendono le difese di un fanca zzista professionale.
Perché poi la difesa dei professionisti del far niente va a discapito dei loro colleghi che lavorano.
E' questa la grande storutura dei sindacati.
Incentivano il fanca zzismo a danno di quelli che realmente dovrebbero tutelare.
 
chi vota 5s è complice di questi ladri. I partiti statalisti come 5s e PD difendono sempre gli statali

Difendono i voti.
Identica cosa della (finta) destra di Salvini e di Meloni: Salvini potrebbe tranquillamente essere il segretario del Partito Socialista.

L'unico serio è Calenda ma sta al 3%....il suo unico problema è che sta, o meglio deve stare, a Sinistra.
L'Italia si salverebbe solo con un Governo tecnico fatto di gente tipo Calenda, Cottarelli, Monti e compagnia cantante....
 
Ma la mansione di un dipendente statale che è in ufficio tutto il giorno, quale sarebbe?
Perchè non la sanno nemmeno loro:yes:
 
chi vota 5s è complice di questi ladri. I partiti statalisti come 5s e PD difendono sempre gli statali

é sempre stato come oggi, grillini o meno, la sicilia è sempre stata la pancia della Democrazia Cristiana con un occhio alla destra, vogliamo ricordare la: Cassa per il Mezzogiorno ?
 
é sempre stato come oggi, grillini o meno, la sicilia è sempre stata la pancia della Democrazia Cristiana con un occhio alla destra, vogliamo ricordare la: Cassa per il Mezzogiorno ?

Qui si si sono superati

La regione Sicilia assume 30 "camminatori" - Il Post

la regione Sicilia assumerà 30 “commessi di piano”, detti “camminatori”: impiegati con l’incarico di portare documenti da una parte all’altra degli uffici della regione.
 
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Il dirigente regionale Salvatore D’Urso ricorre al blocco ferie fino a Ferragosto. Sul piede di guerra i sindacati. La replica del funzionario: «Dopo quattro mesi a casa si permettono di dire che “psicologicamente” non sono pronti a lavorare? Cose da pazzi»

di Felice Cavallaro


Una disposizione che ha per oggetto «prima il lavoro, poi le ferie» alla Regione siciliana non s’era mai vista. Effetto dei nervi saltati al dirigente dell’assessorato all’Energia, l’ingegnere Salvatore D’Urso, stanco di sentirsi ripetere da due settimane che i moduli per i fondi europei non si possono caricare per assenza di personale, che le richieste contributi dei Comuni vanno rinviate a ferie concluse, che sono sospesi gli arretrati Ape, Paesc, Poc, Pac e così via lungo le ermetiche sigle di ogni pratica. «Ma allora è vero che qui non vuole lavorare nessuno», è sbottato dando eco alla recente battuta del governatore Nello Musumeci, a sua volta irritato con buona parte dei suoi tredicimila dipendenti: «Qui l’80 per cento dei lavoratori si gratta la pancia».

BLOCCO FERIE FINO A FERRAGOSTO

Uno sfogo legato alla polemica sullo smart working che nella versione sicula si sarebbe tradotto in un dolce far niente. Almeno, stando alla autorevole interpretazione del datore di lavoro, appunto il presidente della Regione. Al quale adesso arriva la conferma del disastro intercettato dall’ingegnere D’Urso. Dopo settimane in giro per corridoi deserti, scrivanie vuote e telefoni che squillano invano, l’ingegnere ha buttato giù la circolare dello scandalo. «Al fine di sostenere la critica situazione economica regionale attraverso lo smaltimento arretrato delle pratiche in corso di istruttoria, si dispone, con decorrenza immediata, la sospensione per il personale tutto di tutti i congedi ordinari concessi ed in itinere, demandandosi la fruizione a far data dal 15 agosto 2020».
SINDACATI TUTTI UNITI
E noi dobbiamo tornare a lavorare fino a Ferragosto? Il quesito echeggia in questo scorcio di fine luglio volando fra allarmati whatsapp, con parolacce incastonate nei commenti su Facebook. Fino alla nota ufficiale di tutti i sindacati uniti per l’occasione «nella difesa del diritto costituzionale alle ferie, anche per ragioni psicologiche», come sintetizza con ironia lo stesso D’Urso. Deciso a resistere rigettando la richiesta del passo indietro: «Dopo quattro mesi a casa, si permettono di dire che “psicologicamente” non sono pronti a lavorare? Cose da pazzi».

LA SFERA PSICOLOGICA
L’ironia e la rabbia del dirigente non sono ovviamente condivise dai segretari di Cigl, Cisl, Uil e dal vertice del Sadirs. Appunto, le sigle sindacali scese in campo con la nota ufficiale: «Per completezza si fa presente che il diritto alle ferie annuali è ispirato da ragioni che traggono origine dall’esigenza di tutela dell’integrità fisica e dello stato di salute (art. 32 della Costituzione italiana) comprensivo anche di quello afferente alla sfera psicologica, tra le altre cose messa a dura prova in un periodo contrassegnato dall’attuale emergenza sanitaria». Ma forse proprio il riferimento alla sfera psicologica finirà per alimentare le battute sui regionali. Col rischio di confondere nel calderone chi lavora sul serio con furbetti e pigri.


Regione Sicilia, la sfuriata del dirigente: «Qui non vuole lavorare nessuno» - Corriere.it

avrei detto il 99%.......
 
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