Le vacanze impossibili dei codognesi: "trattati da appestati"

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Miki63

Nuovo Utente
Registrato
5/12/07
Messaggi
8.135
Punti reazioni
443
Gli amici respinti dall’agriturismo dopo aver mostrato i documenti. La ragazza che non ha potuto regalare un weekend al fidanzato, il b&b siciliano «tutto esaurito». I cittadini di Codogno che vogliono prenotare una vacanza: «Ci trattano da appestati»

Ma non dovevamo diventare tutti più buoni?:rolleyes: Che poi Codogno è la zona più sicura, insieme alla bergamasca, oggi, e una delle poche dove si possa parlare di immunità di gregge reale.

«Mi spiace, ma non abbiamo più un posto libero. Provate più avanti». La scusa del tutto esaurito è spesso usata albergatori per rifiutare clienti non graditi. E in queste settimane molti codognesi se la sono sentita ripetere mentre cercavano di prenotare le vacanze. «Ora, non due mesi fa — obietta il sindaco della cittadina, Francesco Passerini — come se la nomea del primo focolaio di Coronavirus ci sia rimasta attaccata addosso». La «zona rossa» è un ricordo, la curva dei contagi si è azzerata e in ospedale da tempo non ci sono malati di Covid-19. Eppure la Bassa Lodigiana ancora richiama la paura del virus. Molti sono albergatori. Le storie sono tante e attraversano l’Italia: Toscana, Abruzzo, Sicilia, Romagna, Liguria. Ne abbiamo raccolte quattro.

Davide Passerini, avvocato codognese e sindaco a Fombio si sente «triste e umiliato». Aveva progettato un weekend in un agriturismo toscano; si è sentito rispondere picche una volta che i titolari avevano controllato la provenienza del gruppo. «Il nostro contatto in Toscana era avvilito — spiega Passerini —. Aveva trovato il posto, ma il proprietario ci ha ripensato quando ha visto i documenti, era terrorizzato dall’idea di convivere con chi proveniva dalla zona in cui si era propagato il virus. Eppure da due mesi da noi non ci sono casi». Passerini non vuole fare il nome: «Non sarebbe giusto, sui social finirebbero in pasto ai leoni, ma è solo gente che ha paura».

Una 28enne di Codogno si è vista respingere da tre hotel di Riccione con modi molto meno urbani. A raccontare la vicenda è il padre Danilo Traversoni: «Mia figlia Ambra voleva fare un regalo al suo ragazzo organizzando una vacanza sulla Riviera Romagnola: ha chiamato tre alberghi, tutti l’hanno respinta: “Codogno? Non c’è posto”. È vergognoso, non siamo appestati. Alla fine ha ripiegato sulle Marche”. Un’altra residente, che vuole restare anonima, ha avuto problemi in Sicilia: «Volevo tornare a Marsala, ho contattato tre b&b. “Quelli della zona rossa? Ci spiace ma non abbiamo posto”, le risposte in fotocopia».KO!


Lieto fine invece per Dario Migliorini e la sua fidanzata Lara Nicolini, lei infermiera all’ospedale e per mesi in prima linea contro il Covid. Volevano fare un tour in Italia «per aiutare il turismo del nostro paese». Hanno prenotato in Abruzzo tramite un sito specializzato e ricevuto conferma. «Qualche giorno dopo ci ha chiamato la struttura scusandosi perché nel frattempo i posti erano esauriti. Abbiamo segnalato la cosa alla piattaforma. Nulla di esplicito ma il sospetto resta».

È stato l’unico intoppo per la coppia, che si sta godendo la vacanza in Italia. «A Jesolo ci hanno accolto come eroi — racconta Dario — e fatto complimenti alla mia fidanzata per il suo impegno con i malati. Alla fine gli ignoranti, per fortuna, sono solo una minoranza».

Le ferie impossibili dei Codognesi: «In molti casi trattati da appestati» - Corriere.it
 
Urge intervento della commissione Segre....:D
 
e poi magari mettono gli sguatteri bengalesi a lavorare a nero in cucina... :D
 
vedo bene anche quelli di Alzano e Nembro allora......:rolleyes:
 
prenotate all'estero, semplice
 
Per la cronaca, il codognese respinto in Toscana ha poi trovato facilmente posto in un altro albergo toscano: non tutti sono stupidi.
 
Si assumono bengalesi freschi di Dacca :D
 
si ma questi di Codogno hanno la fissa di andare in giro e poi sono tutti benestanti :o
 
vedo bene anche quelli di Alzano e Nembro allora......:rolleyes:

Il mio camping non mi ha cacciato...

Pensa che è un Camping ligure dove, storicamente, sono tutti piemontesi e lombardi... ...uscirà un nuovo supervirus, in trasferta, dall'unione vacanziera delle due regioni super impestate...:D

Se sentite parlare di un superfocolaio a San Bartolomeo al Mare... ...state sicuri che parte da questo camping! :D

Spero che non mi fanno fare l'infermiere tra i covid-vacanzieri... ...oh, sono in ferie! ...basta lavorare tra tonnellate di virus vestito come un astronauta super scafandrato!
 
Ultima modifica:
Eccomi, prenotato in sardegna per settimana prox.nessun problema dopo avere avuto esito sierologico negativo per tutta la famiglia.:D

che non serve ad una ceppa tralaltro. dato che ti puoi infettare un ora dopo. mah...
 
le sardine cosa dicono contro questa discriminazione?
 
Gli amici respinti dall’agriturismo dopo aver mostrato i documenti. La ragazza che non ha potuto regalare un weekend al fidanzato, il b&b siciliano «tutto esaurito». I cittadini di Codogno che vogliono prenotare una vacanza: «Ci trattano da appestati»

Ma non dovevamo diventare tutti più buoni?:rolleyes: Che poi Codogno è la zona più sicura, insieme alla bergamasca, oggi, e una delle poche dove si possa parlare di immunità di gregge reale.

«Mi spiace, ma non abbiamo più un posto libero. Provate più avanti». La scusa del tutto esaurito è spesso usata albergatori per rifiutare clienti non graditi. E in queste settimane molti codognesi se la sono sentita ripetere mentre cercavano di prenotare le vacanze. «Ora, non due mesi fa — obietta il sindaco della cittadina, Francesco Passerini — come se la nomea del primo focolaio di Coronavirus ci sia rimasta attaccata addosso». La «zona rossa» è un ricordo, la curva dei contagi si è azzerata e in ospedale da tempo non ci sono malati di Covid-19. Eppure la Bassa Lodigiana ancora richiama la paura del virus. Molti sono albergatori. Le storie sono tante e attraversano l’Italia: Toscana, Abruzzo, Sicilia, Romagna, Liguria. Ne abbiamo raccolte quattro.

Davide Passerini, avvocato codognese e sindaco a Fombio si sente «triste e umiliato». Aveva progettato un weekend in un agriturismo toscano; si è sentito rispondere picche una volta che i titolari avevano controllato la provenienza del gruppo. «Il nostro contatto in Toscana era avvilito — spiega Passerini —. Aveva trovato il posto, ma il proprietario ci ha ripensato quando ha visto i documenti, era terrorizzato dall’idea di convivere con chi proveniva dalla zona in cui si era propagato il virus. Eppure da due mesi da noi non ci sono casi». Passerini non vuole fare il nome: «Non sarebbe giusto, sui social finirebbero in pasto ai leoni, ma è solo gente che ha paura».

Una 28enne di Codogno si è vista respingere da tre hotel di Riccione con modi molto meno urbani. A raccontare la vicenda è il padre Danilo Traversoni: «Mia figlia Ambra voleva fare un regalo al suo ragazzo organizzando una vacanza sulla Riviera Romagnola: ha chiamato tre alberghi, tutti l’hanno respinta: “Codogno? Non c’è posto”. È vergognoso, non siamo appestati. Alla fine ha ripiegato sulle Marche”. Un’altra residente, che vuole restare anonima, ha avuto problemi in Sicilia: «Volevo tornare a Marsala, ho contattato tre b&b. “Quelli della zona rossa? Ci spiace ma non abbiamo posto”, le risposte in fotocopia».KO!


Lieto fine invece per Dario Migliorini e la sua fidanzata Lara Nicolini, lei infermiera all’ospedale e per mesi in prima linea contro il Covid. Volevano fare un tour in Italia «per aiutare il turismo del nostro paese». Hanno prenotato in Abruzzo tramite un sito specializzato e ricevuto conferma. «Qualche giorno dopo ci ha chiamato la struttura scusandosi perché nel frattempo i posti erano esauriti. Abbiamo segnalato la cosa alla piattaforma. Nulla di esplicito ma il sospetto resta».

È stato l’unico intoppo per la coppia, che si sta godendo la vacanza in Italia. «A Jesolo ci hanno accolto come eroi — racconta Dario — e fatto complimenti alla mia fidanzata per il suo impegno con i malati. Alla fine gli ignoranti, per fortuna, sono solo una minoranza».

Le ferie impossibili dei Codognesi: «In molti casi trattati da appestati» - Corriere.it

Mi sale il vomito, verso una certa categoria di italiani, uno sdegno infinito...ma si può essere così imbe...ci.lli ?, fino a prova contraria non credo che ci si metta in viaggio e andare in vacanza con la febbre addosso, infine porti aperti a malati conclamati!........ma un pò di schifo non si fanno costoro ?.......poi i siciliani ci vantiamo di essere il popolo più accolgiente del mondo...ma quando mai !!??
 
Indietro