L'Olimpo progressista anglo-sassone contro le certezze morali della Cancel Culture

Michael Oliver

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L’Olimpo progressista contro le «accecanti certezze morali» della cancel culture
È un appello senza precedenti firmato da 150 intellettuali in difesa della libertà di parola e di pensiero: ma ciò che colpisce è che si tratta dell’Olimpo dell’intellighentsia progressista, da Margaret Atwood a J.K. Rowling, da Noam Chomsky a Gloria Steinem, uniti nel denunciare una «cultura della cancellazione» che mette al bando ogni opinione che si discosti dalla vulgata corrente.
È una questione che nel mondo anglo-sassone è diventata incandescente: ormai basta una parola non conforme al politicamente corretto — che si tratti di razza, genere o questioni simili — e si rischia la gogna e l’ostracismo. Ne ha appena fatto le spese proprio la Rowling, attaccata da tutte le parti per aver messo in discussione l’ortodossia transgender.
«Il libero scambio di informazioni e idee, linfa vitale di una società liberale — si legge nell’appello — sta diventando ogni giorno più compresso». Gli autori denunciano le «accecanti certezze morali» e difendono «il valore di un robusto e perfino caustico contraddittorio», distaccandosi dagli «appelli a rapide e severe punizioni in risposta a percepite trasgressioni di pensiero o parola». Una presa di posizione che non mancherà di far discutere

Grandiosi
 
si e' visto da sempre, la radice e' maomettana.
distruggere la storia pensando di cambiarla
 
Qualcuno inizia a svegliarsi.
 
Googletube “che schifo i bambini bianchi�

GOOGLETUBE PERMETTE SOLO L’ODIO VERSO I BIANCHI: “CHE SCHIFO I BAMBINI BIANCHI”


LUGLIO 8, 2020


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Georgia, brutale attacco contro madre e figlia. #RadioSavana

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Lancia sasso contro agente di polizia durante controllo: denunciato „massi scagliati

Lancia sasso (6 Kg) contro agente di polizia durante controllo: denunciato

Durante la fuga il giovane ha abbandonato a terra il suo zaino con i documenti che hanno così consentito l'identificazione: si tratta di


un 28enne originario del Camerun



che ora dovrà rispondere di resistenza, danneggiamento e lesioni aggravate


08 luglio 2020 10:10


Anzichè esibire i documenti durante un controllo effettuato in stazione, venerdì pomeriggio, ha afferrato un masso che si trovava alla base della fontana dei giardinetti di corso Milano e lo ha scagliato contro un agente a due metri di distanza.


Il sasso, di circa sei chili di peso, lo ha colpito prima all'addome e poi al polpaccio. Poi il giovane si è alzato di scatto e ha iniziato a correre raccogliendo da terra un altro sasso e lanciandolo contro la schiena dell'agente che è stato soccorso da un'ambulanza intervenuta sul posto e poi accompagnato all'ospedale San Gerardo per le cure del caso: la prognosi è di venti giorni.


FOTO - Il sasso di oltre sei chili scagliato contro agente

sasso polizia locale-2


Il controllo e la "sassaiola"

Tutto è iniziato nel pomeriggio di venerdì 3 luglio quando una pattuglia della polizia locale era impegnata in una serie di controlli per il rispetto del nuovo regolamento di Polizia Urbana. Il personale in divisa - secondo quanto ricostruito dal comando di via Marsala -avrebbe invitato alcuni cittadini extracomunitari seduti sulle panchine vicino alla fontana della stazione a non consumare bevande alcoliche in pubblico secondo le direttive del nuovo Regolamento di Polizia Urbana e a rispettare il distanziamento sociale imposto dall’emergenza covid-19.



Lo stesso invito, poco dopo, sarebbe stato rivolto a un giovane che teneva in mano una bottiglia di birra: l’uomo a seguito della richiesta di esibire i documenti, ha afferrato un grosso masso.


E lo ha scagliato contro l’agente. Mentre scappava il ragazzo ha abbandonato a terra il suo zaino che conteneva, oltre agli effetti personali, il documento di identità e il permesso di soggiorno scaduto. Si tratta di un giovane cittadino del Camerun di 28 anni, con precedenti di polizia che risultava residente presso un centro di accoglienza. Il soggetto è stato denunciato per resistenza, danneggiamento e lesioni aggravate.


“Esprimo massima solidarietà e stima per l’agente aggredito durante il servizio mentre faceva rispettare il nostro regolamento di polizia urbana con senso del dovere e dedizione – ha detto l’Assessore Federico Arena - Da Assessore alla sicurezza lancio un forte appello al Governo perché imponga presto un cambio di passo”.



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New York, afroamericano/a in pieno giorno frusta un ragazzo per poi rubargli le scarpe. #RadioSavana



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L’Olimpo progressista contro le «accecanti certezze morali» della cancel culture
È un appello senza precedenti firmato da 150 intellettuali in difesa della libertà di parola e di pensiero: ma ciò che colpisce è che si tratta dell’Olimpo dell’intellighentsia progressista, da Margaret Atwood a J.K. Rowling, da Noam Chomsky a Gloria Steinem, uniti nel denunciare una «cultura della cancellazione» che mette al bando ogni opinione che si discosti dalla vulgata corrente.
È una questione che nel mondo anglo-sassone è diventata incandescente: ormai basta una parola non conforme al politicamente corretto — che si tratti di razza, genere o questioni simili — e si rischia la gogna e l’ostracismo. Ne ha appena fatto le spese proprio la Rowling, attaccata da tutte le parti per aver messo in discussione l’ortodossia transgender.
«Il libero scambio di informazioni e idee, linfa vitale di una società liberale — si legge nell’appello — sta diventando ogni giorno più compresso». Gli autori denunciano le «accecanti certezze morali» e difendono «il valore di un robusto e perfino caustico contraddittorio», distaccandosi dagli «appelli a rapide e severe punizioni in risposta a percepite trasgressioni di pensiero o parola». Una presa di posizione che non mancherà di far discutere

Grandiosi

Sono anni anzi decenni che dico queste cose sono felice che gli intellettuali pian pianino ci arrivino


Avevo postato un Ted orrendissimo di questi argomenti proprio di una mia conterranea .

:):):)

NB intendo una dottoressa Veneta
 
No alla Cancel Culture

l’olimpo progressista contro le «accecanti certezze morali» della cancel culture
è un appello senza precedenti firmato da 150 intellettuali in difesa della libertà di parola e di pensiero: Ma ciò che colpisce è che si tratta dell’olimpo dell’intellighentsia progressista, da margaret atwood a j.k. Rowling, da noam chomsky a gloria steinem, uniti nel denunciare una «cultura della cancellazione» che mette al bando ogni opinione che si discosti dalla vulgata corrente.
è una questione che nel mondo anglo-sassone è diventata incandescente: Ormai basta una parola non conforme al politicamente corretto — che si tratti di razza, genere o questioni simili — e si rischia la gogna e l’ostracismo. Ne ha appena fatto le spese proprio la rowling, attaccata da tutte le parti per aver messo in discussione l’ortodossia transgender.
«il libero scambio di informazioni e idee, linfa vitale di una società liberale — si legge nell’appello — sta diventando ogni giorno più compresso». Gli autori denunciano le «accecanti certezze morali» e difendono «il valore di un robusto e perfino caustico contraddittorio», distaccandosi dagli «appelli a rapide e severe punizioni in risposta a percepite trasgressioni di pensiero o parola». Una presa di posizione che non mancherà di far discutere

grandiosi

torni la libertà di parola e di opinione!

:clap:
 
Uhm...evidentemente non tutti i progressisti hanno un cervello marcio, una inaspettata sorpresa.
 
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