Articolo del 1 Aprile riferito a Marzo, considerato che Aprile e Maggio sono stati i più terribili dal punto di vista sociale ed economico, Aprile e Maggio saranno in realtà disastrosi
A marzo l’occupazione cala di altri 27mila posizioni; ma sostanzialmente regge all’emergenza sanitaria soprattutto per gli imponenti interventi disposti dal governo (cassa integrazione per quasi 8 milioni di occupati, indennizzi per autonomi e professionisti). Il tasso di occupazione scende al 58,8 per cento (-0,1 punti). A marzo si assiste invece a una forte riduzione delle persone in cerca di lavoro (-11,1% pari a -267mila unità), che coinvolge sia le donne (-8,6%, pari a -98mila unità), sia in maniera prevalente gli uomini (-13,4%, pari a -169mila). Il tasso di disoccupazione scende all'8,4% (-0,9 punti) e, tra i giovani, al 28,0% (-1,2 punti).
Boom di inattivi
La prima fotografia del mercato del lavoro ai tempi del Covid-19 è appena stata pubblicata dall’Istat. Le stime, chiarisce l’Istituto, sono ancora provvisorie. L’impatto dell’emergenza sanitaria si vede essenzialmente dal calo brusco dei disoccupati che sono finiti tutti tra gli inattivi. A marzo, infatti, l’Istat ha registrato una consistente crescita del numero di inattivi (+2,3%, pari a +301mila unità) - tre volte più elevata tra gli uomini (+3,9% pari a +191mila) rispetto alle donne (+1,3% pari a +110mila) - porta il tasso di inattività al 35,7% (+0,8 punti). Il passaggio disoccupati a inattivi si spiega con la sostanziale difficoltà che sta vivendo il mercato del lavoro, con le assunzioni ferme ormai da mesi.