Primarie: intanto Sanders vince anche in Nevada

Non mi dispiace come candidato.
 
fasi frega un kasso dei merri cani si ichiulino in loop:D:D:p
 
Gia prima Trump era sulla via della rielezione....ora con questo Coronavirus non ci sara proprio storia....:yes:
 
Largo ai giovani
 
Trump se lo mangia per colazione,
nonno Sanders...
 
Sanders non piace a Wall Street , nonostante che WS stia con i democratici
 
Trump se lo mangia per colazione,
nonno Sanders...

Mai dare nulla per scontato.
Sanders per quanto anziano (a mio parere troppo) riscuote molti consensi soprattutto tra i giovani.
Inoltre sembra in grado di mobilitare gli afroamericani, che sono la parte più variabile dell'elettorato.

Il tema dell'estremismo mi sembra il meno rilevante, Trump era inviso ai repubblicani perchè troppo estremista però vinse le elezioni.

Poi è chiaro che contano anche i singoli stati, alcuni sono fondamentali. Ricordo che Trump è presidente pur avendo avuto molti voti in meno della Clinton, perchè riuscì a vincere negli stati chiave.

Proprio gli stati chiave mi sembrano il tallone di achille di Sanders.
 
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Mai dare nulal per contato.
Sanders per quanto anziano (a mio parere troppo) riscuote molti consesnsi soprattutto tra i giovani.
Inoltre sembra in grado di mobilitare gli afroamericani, che sono la patre più variabile dell'elettorato.

Il tema dell'estremismo mi sembra il meno rilevante, Trump era inviso ai repubblicani perchè troppo estremista però vinse le elezioni.

Poi è chiaro che contano anche i singoli stati, alcuni sono fondamentali. Ricordo che Trump è presidente pur avendo avuto molti voti in meno della Clinton, perchè riuscì a vincere negli stati chiave.

Proprio gli stati chiave mi sembrano il tallone di achille di Sanders.

in usa i voti totali contano relativamente, bisogna vincere negli stati in bilico, è come nel tennis si può aver vinto più giochi in totale ma perdere la partita, se quei giochi vinti li distribuisci male.
 
Il Wall Street Journal è dalla parte dei repubblicani.
Per Wall Street dipende dai settori. Industria petrolifera e del carbone preferiscono Trump.
Trump ha anche minacciato di imporre dazi ai prodotti di stati UE come Francia e Italia se troveranno il modo di far pagare più tasse ai colossi del web statunitensi come Amazon e Google.

Trump e Sanders sono i peggiori candidati per l'Unione Europea e i migliori per Putin e la Russia. Anche Sanders può essere a favore di dazi per avvantaggiare i prodotti statunitensi ma aveva votato contro le sanzioni nei confronti della Russia.

24 febbraio 2020
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I fatti sono che, secondo l’intelligence americana, i russi stanno aiutando sia Donald Trump sia Bernie Sanders. Al contrario di Trump, Sanders ha preso subito le distanze dall’interferenza del Cremlino, a sottolineare la differenza tra lui e il presidente. Resta da capire, però, per quale motivo Vladimir Putin si sta adoperando per favorire proprio loro due.

Di Trump in realtà si sa: è il presidente che ha indebolito e quasi smantellato la formidabile rete di istituzioni e di rapporti internazionali costruita nel Dopoguerra grazie alla quale Washington ha guidato il mondo libero.
L’America First di Trump vuol dire lasciare un ampio spazio di manovra geopolitica ad altri aspiranti attori, tra cui la Russia. L’Europa è ciò che davvero interessa a Putin perché una cosa è avere un’Europa unita e in salute alle proprie porte, capace di essere attraente per gli ex paesi dell’Est, un’altra è averla divisa, in ritirata e senza il sostegno anche militare degli americani.

Più controverso, invece, il motivo per cui il Cremlino sta cercando di aiutare Sanders. Il senatore del Vermont ha un passato, ormai lontano, da amico di Mosca: ha fatto il viaggio di nozze in Unione Sovietica, nella città di Yaroslav gemellata a Burlington di cui era sindaco, cantandone esplicitamente le lodi (ci sono i video in cui si cimentava anche in canti popolari), si è opposto alla politica estera americana durante la Guerra Fredda, ha spiegato che le code per il pane in Unione Sovietica erano una cosa positiva perché voleva dire che anche i poveri potevano mangiare e non ha mai trovato il modo di andare a trovare il più importante dissidente sovietico, Aleksandr Solgenitsin, l’autore di “Arcipelago Gulag” che viveva a un centinaio di chilometri da casa sua in Vermont. Più recentemente, Sanders ha votato più volte contro le sanzioni americane alla Russia ed è stato sfiorato dal Russiagate quando si è scoperto che il manager della sua campagna elettorale del 2016, Tad Devine, in precedenza aveva lavorato con lo stratega di Trump Paul Manafort, ora in carcere per il Russiagate, per aiutare il candidato pro Cremlino Viktor Yanukovych a diventare presidente dell’Ucraina.

Ma le ragioni per cui i servizi di Putin lo preferiscono agli altri candidati democratici non sono queste. Secondo il New York Times, gli apparati di sicurezza americani e gli esperti di Russia sostengono che gli aiuti sia a Trump sia a Sanders si spiegano innanzitutto perché il presidente repubblicano e il favorito democratico rappresentano la parte più polarizzata dei rispettivi partiti e perché entrambi possono vantare sostenitori fanatici noti per per la loro passione e quindi più facilmente influenzabili dai troll russi, dai disinformatori professionali e dagli hacker che cercano di fomentare ulteriori divisioni nella società americana.


Sempre secondo il giornale di New York, è vero Trump e Sanders sono in disaccordo quasi su tutto, anche se per Steve Bannon sono entrambi populisti contro le élite globaliste, ma è altrettanto vero che sia l’uno sia l’altro credono che gli Stati Uniti siano eccessivamente coinvolti fuori dai confini nazionali e per questo è improbabile che proveranno a fermare in modo deciso i piani del Cremlino per riconquistare influenza nel mondo, dall’Europa dell’Est al Medio Oriente.
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https://www.linkiesta.it/it/article/2020/02/24/usa-sanders-trump-putin/45553/
 
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Non può vincere perchè le assicurazioni sono troppo potenti, perfino tra i sindacati democratici: e lui propone una sanità di tipo europeo.

Certo che in Usa sia candidato un socialista dichiarato sarebbe una svolta epocale: alle prossime, dopo i danni sociali di Trump, i dem avranno la strada spianata, magari con la Ocasio Cortes
 
Non può vincere perchè le assicurazioni sono troppo potenti, perfino tra i sindacati democratici: e lui propone una sanità di tipo europeo.

Certo che in Usa sia candidato un socialista dichiarato sarebbe una svolta epocale: alle prossime, dopo i danni sociali di Trump, i dem avranno la strada spianata, magari con la Ocasio Cortes

Per danni sociali intendi il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 50 anni e il più basso di sempre tra le minoranze etniche?
 
Non può vincere perchè le assicurazioni sono troppo potenti, perfino tra i sindacati democratici: e lui propone una sanità di tipo europeo.

Certo che in Usa sia candidato un socialista dichiarato sarebbe una svolta epocale: alle prossime, dopo i danni sociali di Trump, i dem avranno la strada spianata, magari con la Ocasio Cortes

Sarebbe disastroso
 
Anche se ci sono differenze politiche tra Corbyn e Sanders, analogamente al britannico Corbyn ( penalizzato anche da posizione ambigua sulla Brexit), Sanders può spaventare elettori moderati e oscillanti tra repubblicani e democratici , perché propone riforme che parecchi elettori considerano troppo radicali, socialdemoratiche, estranee alla tradizione degli USA per sanità e istruzione universitaria gratuita o quasi.


Comparing Pete Buttigieg To France'''s Emmanuel Macron And Bernie Sanders To U.K.'''s Jeremy Corbyn | Here & Now


Clint Eastwood che di solito appoggiava il candidato repubblicano, per le elezioni 2020 tifa per Bloomberg.
Nel 2016 Eastwood aveva votato Trump.

Usa 2020: Clint Eastwood tifa Bloomberg - Nord America - ANSA


Violetta Silvestri
20 Febbraio 2020 - 12:23

Mike Bloomberg propone un piano rivoluzionario per riformare Wall Street e la finanza americana. Dalla tassazione sulle transazioni finanziarie all’aumento di imposta per i redditi più ricchi, fino al carcere per gli illeciti nella finanza: ecco i dettagli della proposta.
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Con il piano di riforme, Bloomberg avrebbe intenzione di ripristinare e incrementare le funzioni dell’Ufficio di protezione finanziaria dei consumatori, dal momento che l’agenzia si è indebolita con la presidenza di Donald Trump.
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La richiesta di una maggiore supervisione sulle attività speculative e finanziarie rispecchia in qualche modo le proposte della candidata Elizabeth Warren, sostenitrice del Dodd-Frank Act del 2010.
Warren ha reso la riforma finanziaria una parte fondamentale del suo programma presidenziale, spingendo soprattutto per aumentare la supervisione degli accordi bancari.

Bloomberg ha ripreso dai suoi sfidanti più progressisti le promesse di creare un ufficio dedicato alla criminalità aziendale presso il Dipartimento di Giustizia abilitato a perseguire le persone, così come le società, per illeciti finanziari.
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Come Mike Bloomberg vuole rivoluzionare Wall Street e la finanza americana
 
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