Dav. c. G.
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Fisco, taglio cuneo: platea estesa a 16 milioni di lavoratori per redditi fino a 40mila euro.
Un taglio del cuneo fiscale che interesserà i redditi fino a 40 mila euro, arrivando a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. Sarebbe questa l’ipotesi illustrata dal governo al tavolo con i sindacati in corso a Palazzo Chigi.
La proposta di taglio del cuneo fiscale prevede benefici che vanno da un massimo di 1.200 euro l'anno per i redditi fino a 28 mila euro di reddito, per poi scendere gradualmente: sopra i 28 mila euro e fino a 35 mila euro l'importo decresce fino a 80 euro mensili (quindi 960 euro annui); sopra i 35 mila euro l'importo decresce fino ad azzerarsi a quota 40mila euro di reddito. Lo si legge nel documento presentato dal ministro Roberto Gualtieri.
I percettori dell'attuale bonus 80 euro sono 11,7 milioni (per loro il bonus salirà a 100 euro). I nuovi beneficiari dal primo luglio 2020 sono 4,3 milioni di lavoratori, di cui: 750 mila con i redditi più bassi, da 26.600 euro a 28 mila; 2,6 milioni con redditi tra 28 mila euro e 35 mila; 950 mila con redditi tra 35 mila euro annui e 40 mila euro.
Nel totale, dunque, si tratta di 16 milioni di lavoratori che riceveranno benefici dalla riduzione del cuneo fiscale illustrata oggi da Gualtieri ai sindacati.
Gualtieri: taglio cuneo primo passo, ampia convergenza
L’incontro con i sindacati, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro con i sindacati, è andato «molto bene, c’è stata ampia convergenza sulla modalità con cui varare questo primo intervento importante a sostengo dei redditi da lavoro dipendente». Il taglio del cuneo fiscale, ha aggiunto, «rappresenta il primo passo di una più generale riforma fiscale» che sarà elaborata nei prossimi mesi con l’obiettivo di varare la legge delega entro aprile. Si tratta comunque, ha concluso il ministro, di «un primo segnale importante e concreto a sostegno della crescita».
Conte: ridurre carico fiscale per famiglie, lavoratori e pensionati
Sulla stessa linea il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «L’appuntamento di oggi - ha detto, a quanto si apprende, il premier, nel corso dell’incontro con i sindacati - è dedicato alle modalità di attuazione del taglio del cuneo fiscale e al progetto di riforma complessiva del nostro sistema fiscale, in particolare dell’Irpef, che è fondamentale per semplificare il nostro sistema tributario e ridurre il carico fiscale sulle famiglie, i lavoratori e i pensionati. Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo - ha spiegato - è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario».
«A fine mese finalizzeremo confronto di maggioranza»
Il capo del governo in occasione dell’incontro avrebbe chiarito che l’esecutivo intende «rilanciare» il dialogo con i sindacati «anche in vista del confronto di maggioranza che vorremmo finalizzare a fine mese».
Landini: dopo anni aumento salari, giornata importante
Commenti positivi sull’incontro sono giunti dai sindacati. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha parlato di «una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo - ha aggiunto - è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga, nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta». Landini ha inoltre sottolineato «l’impegno per avviare un confronto che deve portare ad una vera riforma fiscale».
Barbagallo (Uil): siamo partiti con il piede giusto
Bilancio positivo anche da parte della Uil. «Siamo partiti con il piede giusto: si allarga la platea, si mantiene il bonus, si introduce il ragionamento sulle detrazioni. Questo incontro, per noi, rappresenta il primo step di una riforma fiscale complessiva». Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a proposito del confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale. «Serve ora ridurre le tasse anche ai pensionati e rendere il prelievo fiscale coerente con il principio costituzionale della progressività. Vanno attivati inoltre, tutti gli altri tavoli sugli altri capitoli della piattaforma», ha aggiunto.
Un taglio del cuneo fiscale che interesserà i redditi fino a 40 mila euro, arrivando a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. Sarebbe questa l’ipotesi illustrata dal governo al tavolo con i sindacati in corso a Palazzo Chigi.
La proposta di taglio del cuneo fiscale prevede benefici che vanno da un massimo di 1.200 euro l'anno per i redditi fino a 28 mila euro di reddito, per poi scendere gradualmente: sopra i 28 mila euro e fino a 35 mila euro l'importo decresce fino a 80 euro mensili (quindi 960 euro annui); sopra i 35 mila euro l'importo decresce fino ad azzerarsi a quota 40mila euro di reddito. Lo si legge nel documento presentato dal ministro Roberto Gualtieri.
I percettori dell'attuale bonus 80 euro sono 11,7 milioni (per loro il bonus salirà a 100 euro). I nuovi beneficiari dal primo luglio 2020 sono 4,3 milioni di lavoratori, di cui: 750 mila con i redditi più bassi, da 26.600 euro a 28 mila; 2,6 milioni con redditi tra 28 mila euro e 35 mila; 950 mila con redditi tra 35 mila euro annui e 40 mila euro.
Nel totale, dunque, si tratta di 16 milioni di lavoratori che riceveranno benefici dalla riduzione del cuneo fiscale illustrata oggi da Gualtieri ai sindacati.
Gualtieri: taglio cuneo primo passo, ampia convergenza
L’incontro con i sindacati, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro con i sindacati, è andato «molto bene, c’è stata ampia convergenza sulla modalità con cui varare questo primo intervento importante a sostengo dei redditi da lavoro dipendente». Il taglio del cuneo fiscale, ha aggiunto, «rappresenta il primo passo di una più generale riforma fiscale» che sarà elaborata nei prossimi mesi con l’obiettivo di varare la legge delega entro aprile. Si tratta comunque, ha concluso il ministro, di «un primo segnale importante e concreto a sostegno della crescita».
Conte: ridurre carico fiscale per famiglie, lavoratori e pensionati
Sulla stessa linea il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «L’appuntamento di oggi - ha detto, a quanto si apprende, il premier, nel corso dell’incontro con i sindacati - è dedicato alle modalità di attuazione del taglio del cuneo fiscale e al progetto di riforma complessiva del nostro sistema fiscale, in particolare dell’Irpef, che è fondamentale per semplificare il nostro sistema tributario e ridurre il carico fiscale sulle famiglie, i lavoratori e i pensionati. Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo - ha spiegato - è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario».
«A fine mese finalizzeremo confronto di maggioranza»
Il capo del governo in occasione dell’incontro avrebbe chiarito che l’esecutivo intende «rilanciare» il dialogo con i sindacati «anche in vista del confronto di maggioranza che vorremmo finalizzare a fine mese».
Landini: dopo anni aumento salari, giornata importante
Commenti positivi sull’incontro sono giunti dai sindacati. Il segretario della Cgil Maurizio Landini ha parlato di «una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo - ha aggiunto - è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga, nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta». Landini ha inoltre sottolineato «l’impegno per avviare un confronto che deve portare ad una vera riforma fiscale».
Barbagallo (Uil): siamo partiti con il piede giusto
Bilancio positivo anche da parte della Uil. «Siamo partiti con il piede giusto: si allarga la platea, si mantiene il bonus, si introduce il ragionamento sulle detrazioni. Questo incontro, per noi, rappresenta il primo step di una riforma fiscale complessiva». Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a proposito del confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale. «Serve ora ridurre le tasse anche ai pensionati e rendere il prelievo fiscale coerente con il principio costituzionale della progressività. Vanno attivati inoltre, tutti gli altri tavoli sugli altri capitoli della piattaforma», ha aggiunto.