fallugia
Apota
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Massimo Arcangeli* per “la Repubblica”
*Linguista e critico letterario
Se ci si collega a Internet, e si digitano su Google le opportune parole chiave, spuntano i titoli di tre tesi, fra lauree e specializzazioni, firmate da Lucia Azzolina. Uno dei tre documenti, intitolato Un caso di ritardo mentale lieve associato a disturbi depressivi , è la tesi conseguita dalla neoministra all' Università di Pisa nel 2009 (così sul frontespizio; nel 2010 secondo il curriculum ufficiale), presso la Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario della Toscana, e di complessive 41 pagine (relatore: Gianluca D' Arcangelo).
Ora, confrontando diversi passi dell' estratto del lavoro disponibile online, corrispondente alle prime tre pagine, con i rispettivi originali, si scopre che più o meno la metà di quel che c'è scritto in quell' estratto è il risultato di un plagio. E la ministra dell' Istruzione non solo non virgoletta quel che non è farina del suo sacco, e già il fatto sarebbe di per sé molto grave, ma nei luoghi corrispondenti ai passi interessati, per giunta, non cita nessuna delle fonti cui ha attinto a man bassa. Direttamente o, forse, indirettamente (dal momento che nessuno dei testi menzionati qui di seguito compare nella bibliografia finale della tesi).
Il plagio della ministra rischia ora di creare un serio imbarazzo ai Cinque Stelle. Quando, tre anni fa, emerse una vicenda simile che coinvolse l' allora ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia, le polemiche furono molto violente, soprattutto sul fronte grillino, e Danilo Toninelli arrivò a chiederne le dimissioni. Come reagiranno i responsabili di un partito che è stato per anni il portabandiera della trasparenza, del merito e della legalità? Avranno un guizzo, un sussulto, un soprassalto oppure preferiranno lasciar correre?
Azzo....lina.
Serio imbarazzo ai cinque stelle
*Linguista e critico letterario
Se ci si collega a Internet, e si digitano su Google le opportune parole chiave, spuntano i titoli di tre tesi, fra lauree e specializzazioni, firmate da Lucia Azzolina. Uno dei tre documenti, intitolato Un caso di ritardo mentale lieve associato a disturbi depressivi , è la tesi conseguita dalla neoministra all' Università di Pisa nel 2009 (così sul frontespizio; nel 2010 secondo il curriculum ufficiale), presso la Scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario della Toscana, e di complessive 41 pagine (relatore: Gianluca D' Arcangelo).
Ora, confrontando diversi passi dell' estratto del lavoro disponibile online, corrispondente alle prime tre pagine, con i rispettivi originali, si scopre che più o meno la metà di quel che c'è scritto in quell' estratto è il risultato di un plagio. E la ministra dell' Istruzione non solo non virgoletta quel che non è farina del suo sacco, e già il fatto sarebbe di per sé molto grave, ma nei luoghi corrispondenti ai passi interessati, per giunta, non cita nessuna delle fonti cui ha attinto a man bassa. Direttamente o, forse, indirettamente (dal momento che nessuno dei testi menzionati qui di seguito compare nella bibliografia finale della tesi).
Il plagio della ministra rischia ora di creare un serio imbarazzo ai Cinque Stelle. Quando, tre anni fa, emerse una vicenda simile che coinvolse l' allora ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia, le polemiche furono molto violente, soprattutto sul fronte grillino, e Danilo Toninelli arrivò a chiederne le dimissioni. Come reagiranno i responsabili di un partito che è stato per anni il portabandiera della trasparenza, del merito e della legalità? Avranno un guizzo, un sussulto, un soprassalto oppure preferiranno lasciar correre?
Azzo....lina.
Serio imbarazzo ai cinque stelle