Milanese passa un minuto senza sentirsi migliore degli altri italiani

Milano (non FuoriMilano, proprio MilanoMilano) – È successo ieri mattina, tra le 7.55 e le 7.56 nella caffetteria Dal Terùn, in via Ventidelmese. Mario Brambilla, milanese di MilanoMilano da 14 generazioni, aveva appena addentato un boccone di un delizioso babà e, forse per l’estasi gastronomica, o più probabilmente per l’alterazione della coscienza da picco glicemico-alcolemico, ha esclamato “Figa, Zio questo babà è così top che ci sto rimanendo sotto. Vedi un po’ te questi giargiana che ti tirano fuori dal capel”. E per ben sessanta secondi ha seriamente dubitato della qualità del suo stile stile di vita business oriented e PM10 addicted tipico di MilanoMilano, arrivando addirittura a pensare di trasferirsi dalla città a un centro più soleggiato, tipo Voghera. Ma già allo scoccare delle 7.56 il Brambilla era rinsavito e apostrofava il commesso della caffetteria: “Te credo che non lavorate mai se fate colazione con questa carica di etanolo, pelandrun”, per poi acquistare rapidamente l’uscita, in tempo per badgeare prima delle 7.57.

Per quanto circoscritto nell’arco di appena un minuto, l’insolito caso ha suscitato la curiosità di alcuni freelance presenti per il wifi gratis nel bar, mossi dal sacro spirito di fatturare almeno il necessario per pagarsi l’affitto e magari la fibra a casa. :D
 
Speriamo in bene.......:bow:

L’Iran accoglie Di Battista a patto che faccia da scudo umano – Lercio
L’Iran accoglie Di Battista a patto che faccia da scudo umano
7 Gennaio 2020
Turis (TA) – “Mi si nota di più se vado in Iran a rischiare di farmi uccidere da un drone americano e scatenare la terza guerra mondiale o se resto in Italia a mettere quotidianamente il bastone tra le ruote a Gigi con il chiaro obiettivo di sfasciare ciò che resta del Movimento 5 Stelle?”.
È il dilemma che in queste ore attanaglia l’umile artigiano del legno Alessandro Di Battista, l’ex «gemello diverso» ed attuale spina nel fianco del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, l’idolo giramondo dei pentastellati dissidenti e dei vacanzieri a scrocco.

In una nota indirizzata alla Farnesina, le autorità iraniane hanno fatto sapere tramite un portavoce che “Se proprio non riuscite a trattenerlo nel vostro paese, sfrutteremo la sua presenza sul nostro territorio e lo utilizzeremo come scudo umano. Non so se qualcuno vi ha avvisato, ma qui in Iran abbiamo qualche problemino di ordine pubblico. Converrete con noi che avere un tizio come Cuore di Panna tra le palle proprio in questo momento delicato non è il massimo. Le nostre condizioni sono queste: se il grillino dovesse entrare in Iran lo incateneremo nei pressi di qualche postazione militare strategica, per dissuadere il nemico a bombardarla – Mi auguro che, dato il personaggio, non si ottenga l’effetto contrario…” ha aggiunto pensieroso il portavoce toccandosi i ********.

Troppo pericoloso dunque per portare con sé la compagna Sahra e il figlioletto Ahnhdhrheha a questo giro. Al loro posto un solo compagno di avventura: Gianluigi Paragone, che per precauzione viaggerebbe con la sua poltrona da senatore incollata saldamente al ****.

A prescindere dall’uccisione del generale Soleimani da parte delle forze militari americane, il viaggio in Iran di Di Battista in realtà era stato programmato già da tempo. Lo scorso novembre, inoltre, aveva già visitato Teheran per un reportage che avrebbe dovuto far finta di tenerlo impegnato per un mese e mezzo, ma Dibba era dovuto rientrare in anticipo per un ordine improvviso dai piani alti: dall’8 dicembre al 6 gennaio, infatti, il provetto falegname ha dovuto recitare giorno e notte, 24 ore su 24, nel presepe vivente allestito nel giardino della villa di Davide Casaleggio nella parte di San Giuseppe, con la compagna e il figlio in quelle della Madonna e di Gesù Bambino, il senatore Giarrusso e Davide Barillari nei ruoli del bue e dell’asino e Ciro – il figlio di Beppe Grillo – nella parte dello Spirito Santo.

Nel frattempo, mentre il «guerriero» si decide con calma a prendere una decisione tra una puntatina all’agenzia viaggi e qualche appunto sparso per il futuro best seller su Bibbiano, Di Maio – visto che le cose si mettono davvero male in Iran – ha già firmato l’autorizzazione ad impiegare Di Battista come scudo umano imposto da Teheran, falsificando la firma dell’eroico pasdaran pentastellato, in caso di improbabili e remoti tentennamenti di quest’ultimo. Di Maio, già che c’era, ha predisposto un volo di Stato e stivato al suo interno la valigia con dentro il cadavere di Paragone.

Andrea Canavesi
 
Ma anche in quel minuto lo era:o
 
Ogni vero Milanese di Milano, sa di essere anni luce avanti rispetto a tre quarti del Paese.. :o

Un saluto a tutti i Giargiana da un vero Bauscia :D
 
Un po’ di finta umiltà è sinonimo di saggezza : anche se ovviamente non passa secondo senza che un milanese sia realmente conscio della sua grandezza :o
 
Mi son sempre chiesto come mai a Milano i 5 stelle non vogliamo nemmeno sentirli nominare :o
Non me lo spiego proprio , ma chissà perché: forse perché qui si lavora :o :o :o
 
Non me lo spiego proprio , ma chissà perché: forse perché qui si lavora :o :o :o


Ah, perché tu lavori?

Non te basta de postà strunzate!


:yeah:


Vieni bello, damme un bacio!


:vicini:



A chi tanto e a chi gnente!

Da quanno che dà segni de pazzia,
povero Meo! fa pena! È diventato
pallido, secco secco, allampanato,
robba che se lo vedi scappi via!

Er dottore m’ha detto: – È ‘na mania
che nun se pò guarì: lui s’è affissato
d’esse un poeta, d’esse un letterato,
ch’è la cosa più peggio che ce sia!

Dice ch’er gran talento è stato quello
che j’ha scombussolato un po’ la mente
pe’ via de lo sviluppo der cervello…
Povero Meo! Se invece d’esse matto
fosse rimasto scemo solamente,
chi sa che nome se sarebbe fatto!

La statistica

Sai ched’è la statistica? È na‘ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.

Li nummeri

Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero –
– ma tu che vali? Gnente: propio gnente
sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.

Io, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.

È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.
 
Ah, perché tu lavori?

Non te basta de postà strunzate!


:yeah:


Vieni bello, damme un bacio!


:vicini:



A chi tanto e a chi gnente!

Da quanno che dà segni de pazzia,
povero Meo! fa pena! È diventato
pallido, secco secco, allampanato,
robba che se lo vedi scappi via!

Er dottore m’ha detto: – È ‘na mania
che nun se pò guarì: lui s’è affissato
d’esse un poeta, d’esse un letterato,
ch’è la cosa più peggio che ce sia!

Dice ch’er gran talento è stato quello
che j’ha scombussolato un po’ la mente
pe’ via de lo sviluppo der cervello…
Povero Meo! Se invece d’esse matto
fosse rimasto scemo solamente,
chi sa che nome se sarebbe fatto!

La statistica

Sai ched’è la statistica? È na‘ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.

Li nummeri

Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero –
– ma tu che vali? Gnente: propio gnente
sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.

Io, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.

È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

Parla in Italiano :o :o :o
 
Parla in Italiano :o :o :o

Dedicata a te.


Er fantasma.

Quanno, de notte, sparsero la voce
che un Fantasma girava sur castello,
tutta la folla corse e, ner vedello,
cascò in ginocchio co’ le braccia in croce.
Ma un vecchio restò in piedi, e francamente
voleva dije che nun c’era gnente.

Poi ripensò: “Sarebbe una pazzia.
Io, senza dubbio, vede ch’è un lenzolo:
ma, più che di’ la verità da solo,
preferisco sbajamme in compagnia.
Dunque è un Fantasma, senza discussione”.
E pure lui se mise a pecorone.


:cool:
 
non é possibile che un milanese possa sentirsi migliori di "altri italiani" in quanto non esistono "altri italiani" al di fuori del milanese.

Tutti gli altri bipedi che si agitano sono una sotto categoria ancora da catalogare :o:o
 
non é possibile che un milanese possa sentirsi migliori di "altri italiani" in quanto non esistono "altri italiani" al di fuori del milanese.

Tutti gli altri bipedi che si agitano sono una sotto categoria ancora da catalogare :o:o

:D belin:D:p
 
Ah, perché tu lavori?

Non te basta de postà strunzate!


:yeah:


Vieni bello, damme un bacio!


:vicini:



A chi tanto e a chi gnente!

Da quanno che dà segni de pazzia,
povero Meo! fa pena! È diventato
pallido, secco secco, allampanato,
robba che se lo vedi scappi via!

Er dottore m’ha detto: – È ‘na mania
che nun se pò guarì: lui s’è affissato
d’esse un poeta, d’esse un letterato,
ch’è la cosa più peggio che ce sia!

Dice ch’er gran talento è stato quello
che j’ha scombussolato un po’ la mente
pe’ via de lo sviluppo der cervello…
Povero Meo! Se invece d’esse matto
fosse rimasto scemo solamente,
chi sa che nome se sarebbe fatto!

La statistica

Sai ched’è la statistica? È na‘ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due.

Li nummeri

Conterò poco, è vero:
– diceva l’Uno ar Zero –
– ma tu che vali? Gnente: propio gnente
sia ne l’azzione come ner pensiero
rimani un coso vôto e inconcrudente.

Io, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te,
lo sai quanto divento? Centomila.

È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore
che cresce de potenza e de valore
più so’ li zeri che je vanno appresso.

:clap::clap::clap::cool:
 
non é possibile che un milanese possa sentirsi migliori di "altri italiani" in quanto non esistono "altri italiani" al di fuori del milanese.

Tutti gli altri bipedi che si agitano sono una sotto categoria ancora da catalogare :o:o
Dai, includiamo anche i biellesi come me e te (ex biellese) tra i veri italiani. :D
 
siete messi a pecora dagli arabi e dagli africani questa è la verità, avete poco di cui godere, il resto dell' Italia potrà solo goderne.

voto per i porti aperti.
 
e dove sta il problema?

contento tu tafazzi contenti tutti.........ahahahahahaha.

domenica attento a non entrare in moschea piuttosto che in chiesa, sempre ahahahahahah



non dimenticare che sei il migliore di tutti.:D:D:D:D:D:D
 
Già ma Milàn l'è un bel Milàn. Scusate la pronuncia che denota che non abito e non sono di Milano e neanche del circondario. Sono però un estimatore di Milano, della metropoli, in contrasto con le mie zone agricole.

'Notte.
 
Già ma Milàn l'è un bel Milàn. Scusate la pronuncia che denota che non abito e non sono di Milano e neanche del circondario. Sono però un estimatore di Milano, della metropoli, in contrasto con le mie zone agricole.

'Notte.


terroni di pura razza milanese ?.........anche loro zappano, vangano e mungono vacche ?..........magari per distinguersi dai terroni colleghi ci vanno in giacca e cravatta.,...mah !., pensavo fossero tutti scienziati, a quanto li pagati i migranti dalle vostre parti ?.
 
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