Un rinvio dell’entrata in vigore della plastic tax: è questa, secondo quanto si apprende, La mediazione che si sta tentando nella maggioranza per trovare un’intesa con Italia Viva sulla revisione della tassa sulla plastica prevista dalla manovra, secondo quanto riferisce l’Ansa, prevede un rinvio dell’entrata in vigore dell’imposta. Attualmente l’avvio della misura è previsto da aprile 2020. Iv però punterebbe almeno a farla slittare al 2021. Mercoledì l’esecutivo aveva presentato un unico emendamento alla manovra che comprendeva tra il resto anche il dimezzamento della plastic tax e la revisione della tassa sulle auto aziendali che scatterà solo dall’1 luglio 2020.
Misure che però non sono bastate a Italia viva. Lo stesso Matteo Renzi, mentre stava per iniziare il vertice a Palazzo Chigi, è andato all’attacco: “Le tasse contro la plastica e lo zucchero ‘funzionano’ mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore. Se vuoi ridurre la plastica, incentiva la trasformazione ecologica. Se vuoi cambiare stili di vita, investi sull’educazione. Ma aumentare le tasse serve a far cassa. E fa licenziare 5.000 persone. Ecco perché Italia Viva combatte contro l’aumento di queste tasse”, ha scritto su Facebook.
Nel frattempo è scoppiato un altro caso nella maggioranza. Il senatore M5s Elio Lannutti su Twitter ha annunciato che Italia Viva e Pd “hanno posto il veto all’emendamento per far pagare 5 miliardi di Imu alla Chiesa“. La norma Cinquestelle prevede che la Chiesa cattolica versi gli arretrati per l’Ici non pagata tra il 2006 e il 2011, come da sentenza della Corte di Giustizia europea .
Il pd salva Bergoglio, ecco perchè sono d'accordo sugli immigrati