Hai un figlio "Millennial"? La verita' e' che e' solo un idio ta

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Mojito F.C.

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HAI UN FIGLIO “MILLENNIAL”? LA VERITÀ È CHE È SOLO UN IDIO TA

Dì la verità: ti ricordi quando a 13 anni, se un amico ti diceva qualcosa di incomprensibile, lo guardavi serio serio aggrottando le sopracciglia e gli chiedevi “Che cavolo stai dicendo, Willis?”.

Quando, più grandicello, al “ti amo” non riuscivi a trattenere il “ma quanto mi ami; e tu, ma quanto mi costi” o passavi in rassegna tutti i citofoni per trovare quello di Gigi e quella santa donna di sua madre che “no, Gigi non c’è e nemmeno la Cremeria”?

Insomma, ti ricordi quando i tormentoni erano una cosa simpatica e divertente, e non parole ripetute allo sfinimento che ti fanno venire l’orticaria?

Erano gli anni ’80 e noi eravamo la generazione X; sono passati più di 30 anni e la parola urticante di oggi è MILLENNIALS.

Non puoi non sapere cosa sono – o meglio, chi sono – i millennials, perché se sei nato prima degli anni ’80 in fondo è anche un po’ colpa tua.

I MILLENNIALS – senti come lo dico bene: millennials – sono i giovani che oggi hanno tra i 18 e i 34 anni e formano la nuova generazione col punto di domanda.

Ora: lasciamo perdere il fatto che i Millennials esistono – così come la generazione x, z, i baby boomers e tutti gli altri – perché esiste l’Huffington Post e i laureati in sociologia che non hanno di meglio da fare se non analizzare i disagi generazionali (saranno stati ben più disagiati quando si ghigliottinavano per strada o no?).

Ma sorvoliamo.

Andiamo a vedere invece quali sono i veri problemi dei MILLENNIALS, da dove derivano e, soprattutto se c’è – e qual è – la soluzione.

1. PROBLEMA NUMERO UNO: QUELLA DEI MILLENNIALS È UNA GENERAZIONE IMPAZIENTE E INSODDISFATTA.

Simon Sinek la definisce “una generazione che ha poca fiducia in se stessa, e non ha mezzi per affrontare lo stress; tutto ciò che vuole, lo può avere subito”.

Il motivo, ormai lo sappiamo: il mostro cattivo si chiama Internet. Dà la risposta ad ogni domanda, soddisfa pressoché in tempo reale qualsiasi bisogno tu abbia e, se non ce l’hai, te lo crea. Isola sempre di più le persone che finiscono per sostituire le relazioni con quelle virtuali; così siamo tutti più connessi ma in fondo ci sentiamo più soli e bla bla bla.

Insomma: se negli ultimi anni hai letto almeno un tema di un tredicenne alla licenza media, sai tutto quello che ti serve sapere.

Ma siamo sicuri che sia davvero questo il problema?

Anche io ho passato l’infanzia a desiderare tutto e subito e molti altri prima di me; ma per quanto mi sforzassi, non arrivava tutto e di certo non arrivava subito.

Non sarà che – internet o meno – qualcuno ha cresciuto l’inconsapevole generazione dei millennials con l’idea che, in fondo, di sacrificarsi e aspettare non valesse mai la pena?

2. PROBLEMA NUMERO DUE: I MILLENNIALS SONO LA GENERAZIONE PIÙ ISTRUITA DI SEMPRE.

Loro sono preparati: a far cosa, non si sa; ma sono preparati. IL 54% di loro è laureato, contro il 36% dei Baby Boomer (i nati tra il 1945 e il 1964). Nonostante questo, sono oltre 6,9 milioni (il 52,9%) i giovani tra i 18 e i 34 anni che non riescono ad affermarsi nel mondo del lavoro e che vivono ancora in casa dei genitori.

Il motivo?

La disoccupazione.

Le leggi sul lavoro.

Il precariato.

No, il motivo è che, fondamentalmente, sono stupidi.

Mi spiace dover essere io a dirtelo, ma è un dato di fatto: abbiamo cresciuto una generazione di ******.

E non è solo l’analfabetismo funzionale. Sì, è vero: 5 italiani su 10 (anche 7 o 8 avrebbe detto il compianto de Mauro) non sono in grado di comprendere o rielaborare un testo, non sanno seguire un filo logico, leggono e parlano l’italiano male quasi quanto l’inglese.

Ma il problema è più radicato.

Perché, a suon di università e corsi di laurea, abbiamo insegnato anche agli asini a contare, ma sempre asini restano.

Sono laureati e specializzati, hanno fatto master, tirocini e stage e non sono in grado di scrivere un curriculum.

Hanno fatto volontariato in Uganda ma si presentano ai colloqui di selezione – quando si presentano – con la felpa della quarta superiore, senza un minimo di cura o di presenza.

Ma per la miseria, come direbbe mia nonna: non l’hai avuta una mamma che ti aiutava a pettinarti la mattina? Che ti ha insegnato a sorridere, ad essere educato e, soprattutto, ad evitare di sbuffare e stenderti sul tavolo quando ti annoi?

Evidentemente la risposta è no.

E il motivo è che se loro sono una generazione di ******, la nostra è una generazione di vigliacchi.

Lavoro con i genitori da 15 anni e sapete quali sono le situazioni con le quali mi trovo ad avere a che fare ogni giorno?

Bullismo?

Droga?

Depressione?

Crisi esistenziali?

Macché… (per carità, ci sono anche quelle, ma fortunatamente sono più rare).

No:

il problema più frequente dei genitori della “generazione x” è che DEVONO fare lo zaino ai figli, perché altrimenti si dimenticano il materiale a casa.

Che DEVONO passare i pomeriggi a recuperare i compiti che i figli non scrivono, altrimenti prendono una nota.

Che DEVONO capire come fare a mandare il ragazzo in gita visto che ha 12 anni e non ha mai dormito fuori casa (per la precisione, perché non si addormenta senza la mamma o dorme ancora nel lettone con lei, mentre il papà è sul divano – ***** -).

E sono genitori talmente concentrati sul loro senso di colpa e di inadeguatezza, che non si accorgono di avere di fianco un *******.

Di aver cresciuto un ragazzino che nel migliore dei casi li tratta come una pezza da piedi – e senza neanche tutti i torti.

E una volta che il danno è stato fatto, cosa ti resta da fare se non auto-commiserarti e commiserare?

Il che ci porta dritti al problema numero 3.

3. PROBLEMA NUMERO TRE: I MILLENNIALS SONO TERRORIZZATI DAL FUTURO.

Secondo il Censis, solo il 16% dei giovani non teme il futuro. Il 32% sta pensando alla terza età ed è preoccupato perché non sa bene cosa accadrà e il 22% è incerto e disorientato.

Con questa ventata di ottimismo, sai i millennials cosa fanno?

Fanno i NEET (lo so, non prendertela con me, io nemmeno lo leggo l’Huffington Post).

NEET sta per “Not (engaged) in Education, Employment or Training”, ovvero chi non è impiegato ne’ nello studio, ne’ nel lavoro, né nella formazione.

Fondamentalmente, non fanno un ca**o.

Sai quanti?

23 milioni.

Sì, hai letto bene: sono VENTITRE’ MILIONI.

E sai perché?

Perché sono sfiduciati.

Loro sono sfiduciati.

23 milioni di ragazzi tra i 25 e i 34 anni che non fanno una fava dalla mattina alla sera.

Ora: se tu esci per strada, li vedi sotto i ponti questi 23 milioni di ragazzi? Perché io non li vedo. E se non li vedo è perché qualcuno – evidentemente – ritiene più utile tenerseli a casa anche se non fanno niente.

Mamma e papà! I genitori della generazione x, che non hanno preso posizione per 30 anni e quando finalmente dovrebbero farsi da parte e stare zitti, decidono di intervenire per insegnare al figlio che:

L’importante è che sia un posto fisso perché così puoi chiedere un mutuo;
Devi essere pagato bene, fare carriera e avere un lavoro prestigioso, ma alle 6 devi timbrare il cartellino, se no è evidente che ti sfruttano;
Devi avere tempo libero da dedicare alle tue passioni.
Sono stata dura?

Probabilmente sì; forse non è davvero tutta colpa dei millennials.

Saranno anche “bamboccioni”, saranno tutti figli di papà, ma di chi è davvero la responsabilità?

Perché è inutile che ci mettiamo ad analizzare i problemi in tutte le sfaccettature possibili, se poi non ci chiediamo mai qual è la causa e non facciamo nulla per cambiare la situazione.

Ogni giorno vedo genitori che sfiduciati, si lamentano di situazioni che non possono cambiare (secondo loro) e non fanno nulla per provare a modificare la realtà che stanno vivendo.

Prendi la dislessia: mamme e papà che seguono il figlio 24 ore su 24 perché secondo loro da solo non ce la farà mai (guarda questo video di Alessandro a riguardo: POSSIBILE CHE NON RIESCA), e non si rendono minimamente conto dei danni che causeranno a lungo termine.

Salvo poi infuriarsi con i figli, ormai adolescenti, perché non sono autonomi, non riescono ad organizzarsi e non hanno idea di cosa significhi essere responsabili.

Basta leggere quello che tutti i giorni viene pubblicato nel nostro gruppo su facebook (clicca qui se ancora non lo conosci: Groupe public W LA DISLESSIA!(R) | Facebook).

Che si fa allora?

C’è poco da girarci intorno: comunque la guardi, dipende da te.

Dipende da te lo stato d’animo che vivi.

Dipende da te vivere in costante ansia ogni istante della tua giornata.

Dipende da te dare alla scuola un potere così grande.

Dipende da te scegliere di cambiare le cose.

E’ semplice? NO!

E’ veloce? NO!

Richiede un grande impegno, costanza e pazienza.

Come fanno Luisella, Sonia, Anna, Delio e tanti altri genitori che ci seguono nel nostro percorso, creato apposta per loro, W LA DISLESSIA A CASA TUA!

Loro hanno smesso di lamentarsi e di compatire i figli ed hanno iniziato a fare.

E in questo modo, trasferiscono anche l’idea ai figli – millennials o meno – che ci sono cose nella vita per le quali vale la pena impegnarsi, dedicarsi e sacrificarsi, anche se il risultato non arriva subito o magari non rispecchia del tutto le nostre aspettative.

Allora: quella dei millennials è davvero una generazione impaziente, insoddisfatta, perfino terrorizzata (insomma, una generazione di ******)?

Forse come genitori non siamo abbastanza oggettivi per dire com’è, ma di certo è tempo di insegnare loro che è una generazione che può cambiare.

“Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle.” – Denis Waitley

Alla prossima!

Paola

HAI UN FIGLIO “MILLENNIALS”? LA VERITA E CHE E SOLO UN IDIO TA | W LA DISLESSIA
 
Perche' invece non prendersela con la vera causa del problema?
Dagli anni 80 in poi, con la tv commerciale, si e' diffuso tutti i livelli un'infezione culturale
che da una parte ha fatto danni enormi (ma mica solo ai millenials e ai loro genitori. Anche i boomers sono
per gran parte degli egoisti irresponsabili). Era meglio prima? No, eravamo quasi una societa' arcaica.
Solo che non c'erano gli strumenti culturali nelle masse per gestire la nuova liberta' e avere una posizione
critica sui nuovi costumi che ci venivano ficcati in gola con le tv prima e internet poi.
 
ma le famiglie sono rimaste mute, ed hanno assecondato il rinco glionimento di massa anzichè spiegare la differenza fra i lustrini falsi della tv e la realtà
 
ma le famiglie sono rimaste mute, ed hanno assecondato il rinco glionimento di massa anzichè spiegare la differenza fra i lustrini falsi della tv e la realtà

E l'ho detto, non penso proprio che i boomer siano meglio dei millenials ... anzi, la prima generazione
ad abbracciare in pieno l'edonismo e a sbattersene le palle dei figli e' stata la loro.
 
ma le famiglie sono rimaste mute, ed hanno assecondato il rinco glionimento di massa anzichè spiegare la differenza fra i lustrini falsi della tv e la realtà

perchè credi che non sia stato fatto. ognuno vive il suo tempo ed ogni tempo è diverso dall'altro,penso io
 
È una questione di stu pidità e comoda stu pidità dei boomers e seguenti secondo me

Per dire e fare cose intelligenti / forti serve impegnarsi, pensare, essere coerenti, essere credibili

Ovviamente, gli stu pidi creano intorno a se' stu pidità e fanno diventare stu pidi coloro i quali sono affidati alla loro educazione
 
Articolo decisamente clickbait.

Io per primo ho criticato la mia generazione (ricordi il mio thread?) ma le motivazioni che qui vengono sollevate sono l'effetto principale di questa mia critica.

Il volere un lavoro, diritti, diritto al mutuo è FONDAMENTALE. Questo articolo invece*è la solita menata progressista dove, sotto le righe, si vuole dire che il lavoro precario va bene lo stesso. Che importa se tanto non avrai mai una casa di proprietà?
È bello farsi sfruttare e se non lo fai significa che sei un fannullone/bonaccione.

Ma che articolo del cazpo è questo?

I millenials sono una generazione di falliti perché SOSTENGONO ESATTAMENTE le fregnacce di questo articolo e si battono per QUISQUILIE. Scendono in piazza perché vogliono il diritto di sposarsi con un comodino, o di fare sesso con un albero, o di dare l'eredità alla cagnolina della vicina. Scendono in piazza perché i cani possano entrare nei ristoranti e perché gli uomini dovrebbero essere tassati perché hanno un pene! (è veramente successo in Svezia)

Ma NON protestano se il lavoro non esiste, non protestano se vivranno da precari, non protestano perché non avranno diritto alla pensione (il 23% pensa alla terza età dice l'articolo ... Ma 'sti giornalisti si fanno almeno delle semplici domande!?)


I MIllenials sono una generazione di lobotomizzati, completamente assuefatti dal mainstream e lo difendono con i denti. Difendono il loro master, da bravi slaves. E parlano in inglese perché fa figo, dicono di andare all'estero perché in Italia fa tutto schifo, salvo poi fare i camerieri a Londra e ad Amburgo. Parlo per gli italiani, è uguale altrove.

È la generazione che farà meno figli di tutti perché l'ultra-ecologismo li ha talmente rincojoniti che per loro far figli è moralmente sbagliato, che siamo già troppi sul pianeta. Sono quelli che prenderanno più pali di tutti là dove non batte il sole se solo osano imbattersi in un matrimonio ...

Ma di che parliamo? La verità è questa. E questo articolo è solo una fuffa senza senso.
 
Articolo decisamente clickbait.

Io per primo ho criticato la mia generazione (ricordi il mio thread?) ma le motivazioni che qui vengono sollevate sono l'effetto principale di questa mia critica.

Il volere un lavoro, diritti, diritto al mutuo è FONDAMENTALE. Questo articolo invece*è la solita menata progressista dove, sotto le righe, si vuole dire che il lavoro precario va bene lo stesso. Che importa se tanto non avrai mai una casa di proprietà?
È bello farsi sfruttare e se non lo fai significa che sei un fannullone/bonaccione.

Ma che articolo del cazpo è questo?

I millenials sono una generazione di falliti perché SOSTENGONO ESATTAMENTE le fregnacce di questo articolo e si battono per QUISQUILIE. Scendono in piazza perché vogliono il diritto di sposarsi con un comodino, o di fare sesso con un albero, o di dare l'eredità alla cagnolina della vicina. Scendono in piazza perché i cani possano entrare nei ristoranti e perché gli uomini dovrebbero essere tassati perché hanno un pene! (è veramente successo in Svezia)

Ma NON protestano se il lavoro non esiste, non protestano se vivranno da precari, non protestano perché non avranno diritto alla pensione (il 23% pensa alla terza età dice l'articolo ... Ma 'sti giornalisti si fanno almeno delle semplici domande!?)


I MIllenials sono una generazione di lobotomizzati, completamente assuefatti dal mainstream e lo difendono con i denti. Difendono il loro master, da bravi slaves. E parlano in inglese perché fa figo, dicono di andare all'estero perché in Italia fa tutto schifo, salvo poi fare i camerieri a Londra e ad Amburgo. Parlo per gli italiani, è uguale altrove.

È la generazione che farà meno figli di tutti perché l'ultra-ecologismo li ha talmente rincojoniti che per loro far figli è moralmente sbagliato, che siamo già troppi sul pianeta. Sono quelli che prenderanno più pali di tutti là dove non batte il sole se solo osano imbattersi in un matrimonio ...

Ma di che parliamo? La verità è questa. E questo articolo è solo una fuffa senza senso.

:yes::yes:
 
L'articolo dice che devi usare la testa, non riempirti di lauree e master inutili e/o che non sei capace di usare COME DOVUTO... veramente...

O andare a Londra e dire per forza che è tutto bellissimo, mentre ti stai facendo solo spellare e mangiare addosso

Non lo avete letto / capito mi sa

p.s. io vedo ogni giorno decine di persone esattamente come descritte nell'articolo cioè che dicono e fanno cose insulse / prive di tornaconto personale serio / prive di impatto sulle parti del sistema dannose e da combattere anzi al sistema lisciano proprio il pelo contro i loro stessi interessi

In una parola, stu pidi e come si dice a Londra, full of shit
 
Ultima modifica:
L'articolo dice che devi usare la testa, non riempirti di lauree e master inutili e/o che non sei capace di usare COME DOVUTO... veramente...

O andare a Londra e dire per forza che è tutto bellissimo, mentre ti stai facendo solo spellare e mangiare addosso

Non lo avete letto / capito mi sa

p.s. io vedo ogni giorno decine di persone esattamente come descritte nell'articolo cioè che dicono e fanno cose insulse / prive di tornaconto personale serio / prive di impatto sulle parti del sistema dannose e da combattere anzi al sistema lisciano proprio il pelo contro i loro stessi interessi

In una parola, stu pidi e come si dice a Londra, full of shit

Questo è vero, ma l'articolo sembra che voglia sminuire i problemi reali della mia generazione (no lavoro, precariato, zero diritti, nazifemminismo/possibilità di vita di coppia praticamente zero ...)
 
Articolo decisamente clickbait.

Io per primo ho criticato la mia generazione (ricordi il mio thread?) ma le motivazioni che qui vengono sollevate sono l'effetto principale di questa mia critica.

Il volere un lavoro, diritti, diritto al mutuo è FONDAMENTALE. Questo articolo invece*è la solita menata progressista dove, sotto le righe, si vuole dire che il lavoro precario va bene lo stesso. Che importa se tanto non avrai mai una casa di proprietà?
È bello farsi sfruttare e se non lo fai significa che sei un fannullone/bonaccione.

Ma che articolo del cazpo è questo?

I millenials sono una generazione di falliti perché SOSTENGONO ESATTAMENTE le fregnacce di questo articolo e si battono per QUISQUILIE. Scendono in piazza perché vogliono il diritto di sposarsi con un comodino, o di fare sesso con un albero, o di dare l'eredità alla cagnolina della vicina. Scendono in piazza perché i cani possano entrare nei ristoranti e perché gli uomini dovrebbero essere tassati perché hanno un pene! (è veramente successo in Svezia)

Ma NON protestano se il lavoro non esiste, non protestano se vivranno da precari, non protestano perché non avranno diritto alla pensione (il 23% pensa alla terza età dice l'articolo ... Ma 'sti giornalisti si fanno almeno delle semplici domande!?)


I MIllenials sono una generazione di lobotomizzati, completamente assuefatti dal mainstream e lo difendono con i denti. Difendono il loro master, da bravi slaves. E parlano in inglese perché fa figo, dicono di andare all'estero perché in Italia fa tutto schifo, salvo poi fare i camerieri a Londra e ad Amburgo. Parlo per gli italiani, è uguale altrove.

È la generazione che farà meno figli di tutti perché l'ultra-ecologismo li ha talmente rincojoniti che per loro far figli è moralmente sbagliato, che siamo già troppi sul pianeta. Sono quelli che prenderanno più pali di tutti là dove non batte il sole se solo osano imbattersi in un matrimonio ...

Ma di che parliamo? La verità è questa. E questo articolo è solo una fuffa senza senso.

Lo dico da un po' che il nazi-ecologismo sarà uno dei problemi grossi del futuro
 
perchè credi che non sia stato fatto. ognuno vive il suo tempo ed ogni tempo è diverso dall'altro,penso io

Esattamente

Ognuno è figlio del proprio tempo ed ha davvero poco senso fare confronti intergenerazionali

Ogni generazione ha i suoi fancapzisti e quelli che si danno da fare, ma c'è sempre la presunzione che "quelli che sono arrivati dopo di noi" siano più scarsi di noi

Prendiamo il FOL

L'Italia è piena di 55/60enni che al lavoro hanno rifiutato qualunque innovazione tecnologica perché poverini sono cresciuti senza PC e senza smartphone, quindi li hanno dovuti prepensionare per inadeguatezza

Poi oggi capzeggiano allegramente sul WEB, ma quando si trattava di usare le stesse tecnologie sul lavoro facevano i piangina :clap:
 
Articolo decisamente clickbait.

Io per primo ho criticato la mia generazione (ricordi il mio thread?) ma le motivazioni che qui vengono sollevate sono l'effetto principale di questa mia critica.

Il volere un lavoro, diritti, diritto al mutuo è FONDAMENTALE. Questo articolo invece*è la solita menata progressista dove, sotto le righe, si vuole dire che il lavoro precario va bene lo stesso. Che importa se tanto non avrai mai una casa di proprietà?
È bello farsi sfruttare e se non lo fai significa che sei un fannullone/bonaccione.

Ma che articolo del cazpo è questo?

I millenials sono una generazione di falliti perché SOSTENGONO ESATTAMENTE le fregnacce di questo articolo e si battono per QUISQUILIE. Scendono in piazza perché vogliono il diritto di sposarsi con un comodino, o di fare sesso con un albero, o di dare l'eredità alla cagnolina della vicina. Scendono in piazza perché i cani possano entrare nei ristoranti e perché gli uomini dovrebbero essere tassati perché hanno un pene! (è veramente successo in Svezia)

Ma NON protestano se il lavoro non esiste, non protestano se vivranno da precari, non protestano perché non avranno diritto alla pensione (il 23% pensa alla terza età dice l'articolo ... Ma 'sti giornalisti si fanno almeno delle semplici domande!?)


I MIllenials sono una generazione di lobotomizzati, completamente assuefatti dal mainstream e lo difendono con i denti. Difendono il loro master, da bravi slaves. E parlano in inglese perché fa figo, dicono di andare all'estero perché in Italia fa tutto schifo, salvo poi fare i camerieri a Londra e ad Amburgo. Parlo per gli italiani, è uguale altrove.

È la generazione che farà meno figli di tutti perché l'ultra-ecologismo li ha talmente rincojoniti che per loro far figli è moralmente sbagliato, che siamo già troppi sul pianeta. Sono quelli che prenderanno più pali di tutti là dove non batte il sole se solo osano imbattersi in un matrimonio ...

Ma di che parliamo? La verità è questa. E questo articolo è solo una fuffa senza senso.

Non credo proprio che la totalità dei giovani dica che non farà figli per motivi morali legati al fatto che siamo in troppi

Da dove ti arriva questa certezza?

E comunque il tasso di fecondità ad 1,2/1,3 non è figlio dei millenials, ma di chi li ha preceduti, giusto per non dimenticare ;)
 
Ma chi se ne frega di questi qui.
Per me manco esistono non mi relaziono mai con questi qui.
Non posso interagire con chi non conosce minimamente Alberto Tomba giusto per fare un esempio su mille.
In classe c'era il televisorino portatile con le antennone pur di vederlo, buttato per terra tra i banchi e questi non sanno chi è.
Maddaiii
 
Non credo proprio che la totalità dei giovani dica che non farà figli per motivi morali legati al fatto che siamo in troppi

Da dove ti arriva questa certezza?

E comunque il tasso di fecondità ad 1,2/1,3 non è figlio dei millenials, ma di chi li ha preceduti, giusto per non dimenticare ;)

Il millenials non tromb. quasi mai, questo è noto.
 
Esattamente

Ognuno è figlio del proprio tempo ed ha davvero poco senso fare confronti intergenerazionali

Ogni generazione ha i suoi fancapzisti e quelli che si danno da fare, ma c'è sempre la presunzione che "quelli che sono arrivati dopo di noi" siano più scarsi di noi

Prendiamo il FOL

L'Italia è piena di 55/60enni che al lavoro hanno rifiutato qualunque innovazione tecnologica perché poverini sono cresciuti senza PC e senza smartphone, quindi li hanno dovuti prepensionare per inadeguatezza

Poi oggi capzeggiano allegramente sul WEB, ma quando si trattava di usare le stesse tecnologie sul lavoro facevano i piangina :clap:

Concordo in pieno. E poi io dico sempre che quando l'acqua arriva al sedere si impara a nuotare. Anche mio povero papà a 60 anni non sapeva condire un'insalata. Era stupido? No, semplicemente non aveva mai avuto la necessità di farlo. Piuttosto vedo che le generazioni precedenti avevano la possibilità di fare più cose, ora meno.
 
Gli ****** ci sono sempre stati,la differenza è che prima erano confinati al bar ora invece sono sui social.
Te ne accorgi perchè li puoi osservare direttamente.
Per me erano di piu' una volta.
Se penso a quanti rimbambiti ho conosciuto nei bar negli anni 80.
Certo,gente che lavorava(a parte quelli della P.A.) ma tanti tanti tanti ******.:rolleyes:
 
Millennials hanno una vita piu´ comoda nel loro giornaliero ma e´ per loro piu´ difficile avere accesso ad alcune cose che le generazioni precedenti consideravano "base" come un appartamento ampio e una macchina decente causa deflazione salariale causata da apertura delle frontiere verso est.
Se vedi l´obiettivo troppo lontano non ha neanche senso impegnarti per raggiungerlo.
 
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