Eroe

Erminio Ottone

Memento Audere Semper
Registrato
22/7/00
Messaggi
43.119
Punti reazioni
3.355
Chi mi conosce sa che je cherche la bagarre e siccome amo la rissa, rispondo ai cazzzotti di Beltotto.
Torno sull’argomento Stabile del Veneto di cui alla gente non frega un casso, perché, laddove ci sono stipendifici, le cose si fanno complicate.
Scrivo sulla mia paginetta facebook, non ho uffici stampa, non posso permettermeli, ben sapendo che come al solito i giornali non capiranno un casso e tradurranno il mio affetto verso il pubblico come la preoccupazione per il mio lavoro, maccheccasso, io posso smettere di lavorare domani perché sono un uomo libero e posso vivere anche con niente, visto che non trattengo mai nulla e reinvesto sempre TUTTO quel che guadagno nella produzione del mio teatro e dei miei racconti video.
Dunque il presidente “quaxetutomio” Beltotto, si è risentito come una bambinetta dell’asilo a cui hanno tirato i codini e ha convocato mari e monti per stabilire l’unica Verità, la sua.
Beltotto, col “suo” ufficio stampa Golia di 9 persone pagato coi soldi dei cittadini, si dà da fare per rispondere a un Davide come me, è bugiardo e pensa che basti essere amicissimo dei direttori dei giornali per affermare, tranciando assai, che io sono stato lautamente retribuito dallo Stabile del Veneto e che non facendo spettacoli al Verdi e al Goldoni viene a mancare un’entrata importante per la mia famiglia. Sticazzi! Ovviamente secondo il suo canone ciellino della famiglia in cui l’uomo porta i soldi a casa.

Dunque, le bugie hanno gambe lunghissime sui giornali ma per fortuna i giornali non li legge più nessuno, Beltotto, e le tue amicizie democristiane con me non attaccano.
Rispondiamo dunque: la mia famiglia è un’impresa privata che riesce a mettere insieme, con uno spettacolo, non una, non due, ma 10 volte ciò che mi può dare uno Stabile, cosa che accetto perché mi piace fare spettacoli con la compagnia e perché mi fa piacere che attori e tecnici guadagnino qualcosina grazie a me anche laddove potrei benissimo rappresentare, come fanno quasi tutti quelli famosi e che ne sono capaci, un monologo per i fatti miei. Si chiama mercato, mi pare che i leghisti siano per il mercato, no? O è tutta una finta?
L’altra cosa che egli dice sapendo di mentire è alludere al fatto che sa “quanto l’abbiamo pagato” dice egli. A ridaje! Tu non mi hai pagato per un ***** caro Beltotto, tu non hai tirato fuori una lira, tu i soldi li prendi dal pubblico col tuo stipendio e te li tieni nel privato. È molto facile dire quanto guadagnavo (a consuntivo di paga media giornaliera, poco più di 600 euro lordi, sui quali pagavo le tasse, e coi quali dovevo pagarmi viaggi, pasti fuori casa (e io mangio tanto!) e alberghi e sfido un altro attore del mio livello a dire che guadagnava meno!) se mettessi nel conteggio i giorni di prove, pagati molto ma molto meno, la cifra sarebbe anche più bassa, ma la cosa che il furbastro non dice è che, a fronte di quei 200 euro netti a giornata, il Verdi di Padova, per fare un esempio, incassava 15-20.000 euro al giorno e ti sfido, Beltotto, ad essere altrettanto produttivo, tu che vivi di chiacchiere e di soldi pubblici. Ogni 5000 euro lordi da me incassati ne ha prodotti solo in Veneto 150.000 per lo Stabile, se poi lo Stabile abbia speso tutto quel surplus da me prodotto per pagare la struttura, cioè gente improduttiva come te, e non gli artisti, non so che farci.
E il buon Ongaro, il taciturno direttore dello Stabile, che dovrebbe dirigere mentre pare che diriga tu per conto della Regione Veneto, ti può dire quanto ha dovuto penare per convincermi a proseguire le tournee con lo Stabile quando io, per campare, chiedevo invece tempo per poter fare i miei monologhi.

Una cosa che il tipo dimentica di dire è che la mia Cativìssima è stato uno dei pochissimi spettacoli in attivo dello Stabile. Un’altra cosa che si dimentica di dire è che ho rinunciato al mio compenso di regista (per altro assai sotto costo) per redistribuire il corrispettivo agli attori della compagnia e risarcirli un pochino delle paghe vergognose che dà loro lo stabile. Un’altra cosa che si dimentica di dire è che io ho fatto una riunione di fuoco per intimare allo Stabile di non fare i costumi a Venezia per una produzione a Padova, spendendo 1600 euro solo per il trasporto, ma di spendere molto ma molto meno. Queste sono cose che annoiano la gente, Beltotto lo sa, quindi gli basta dire “sappiamo quanto gli abbiamo dato” e tacere di “quanto ci ha fatto guadagnare e risparmiare”, per inciso, la vecchia abitudine di fare costumi a Venezia con relativi costi è tornata puntuale l’anno dopo che io me ne sono andato.
Ovvio che, per i burocrati come lui, un artista vale l’altro e il costo di un artista non può essere paragonato al costo di un ufficio stampa.
Ed è curioso che, pestando una m.erda colossale, si metta a parlar di soldi pubblici e di menzogne uno che, agli ultimi tempi del crack della banca vicentina, percepiva 180.000 euro l’anno come responsabile della comunicazione, in qualche modo per rassicurare i finanziatori sul fatto menzognero che tutto andava bene.
Beltotto è stato dentro al Mose, stipendiato con soldi pubblici; è stato dentro alle banche, stipendiato, lui sì, lautamente; è stato a dirigere la Fenice, altro pozzo senza fondo, stipendiato coi soldi pubblici; quando poi è salito in sella allo Stabile (stipendiato con soldi pubblici) lo Stabile del Veneto è stato pure declassato. Ma non è che porti un po’ sfiga?
Ma io credo di aver capito che quando parla di importanti introiti per la famiglia il tipo si riferisca alla sua, di famiglia, visto che fin da quando era alla Rai, a differenza di me, ha campato grazie ai soldi delle tasse dei cittadini.
Una cosa che ho capito dalla tua arroganza tutta leghista, Beltotto, è che dovrò persino stare attento a dire se qualcuno in Veneto è amico mio, perché potrebbe restare senza lavoro.

Come avete notato c’è un attore importantissimo di tutta la vicenda che è stato tenuto fuori: il pubblico. Sì perché del pubblico, a sta gente qua, non gliene frega un casso.
Io, caro Beltotto, gli spettacoli non li faccio né per la Regione, né per la Lega o qualsiasi altro partito, né per il mio ufficio stampa, io faccio spettacoli per il pubblico e se il pubblico smetterà di venire ai miei spettacoli io smetterò di fare questo lavoro perché, a differenza di te, io devo rispondere della gente che porto a teatro, io rispondo solo al pubblico (che è il mio unico e vero datore di lavoro) e non ho stipendio se non c’è incasso; per fare un esempio, per una serata in perdita come quella con Marcello Veneziani, tu continui a essere stipendiato, tu sì lautamente, io ci avrei rimesso del mio. E quanto v’importi del teatro si capisce dal fatto che inaugurate la stagione di prosa con Cacciari o con Veneziani, cioè professori e giornalisti che invadono lo spazio degli artisti e che nulla c’entrano con il teatro.

Io non do del tu alla Regione, non dispongo di uffici stampa e strutture pagate lautamente coi soldi pubblici perciò non ho più tempo di parlare di sta roba, a meno che non mi rompi il casso Beltotto, perché mi so pajasso ma no mona.

Natalino Balasso
 
@Natalino Balasso

Una cosa così lunga non si può leggere.

Restano però alcuni fatti:

a. sei un sinistro

b. stai sulle balle alla maggioranza dei veneti come sono io

c. le difficoltà che tu provi ORA a esprimerti in una regione superleghista come il veneto le hanno provate storicamente, in italia, tutti gli artisti che hanno avuto il coraggio di non aggregarsi al carro della sinistra la vera monopolista di tutto quello che dal dopoguerra in qua è stata chiamata "cultura".

d. nessuno dei tuoi colleghi artisti "sinistri" (perciò tutti) li ho mai visto sputare nel piatto dove hanno mangiato, e se lo hanno fatto, non hanno rappresentato più niente in nessun teatro itagliano.
Tu, se chi ti ha fatto lavorare fino ad oggi, avesse adottato gli stessi metodi dei tuoi mentori politici, avresti dovuto smettere almeno vent'anni fa. E invece per vent'anni hai continuato a lavorare e a riversare odio e disprezzo verso i tuoi corregionali per il fatto che non votano come vorresti, e non ti xagano neanche di striscio.


e. Di cosa ti lamenti?
Che i tuoi protettori e sodàli politici, non contando quasi più nulla in Veneto, non possano offrirti quel "ventre di vacca" nel quale voi artisti comunistoidi italiani vi siete cullati fino ad oggi? Capaci o incapaci non importa basta che siate ortodossi di sinistra....meglio se ultra. melius abundare

f.Hai difficoltà a lavorare in Veneto?
Chiedi a Saviano magari potresti fare da intrattenitore e scaldare il pubblico prima delle sue performance dialettiche che tanto piacciono a quelli del tuo stampo.
 
Ultima modifica:
Ho letto tutto (io so leggere, a differenza forse di chi non vuole impegnare il cervello) e stimo Natalino. Oddio uno che è stato in Mose, in banche decotte, uno la cui presenza sulla terra non si capisce che possa avere di costruttivo dovrebbe tacere e ringraziare Dio ogni giorno di poter portare a casa soldi non dovuti, immeritati.
 
Ho letto tutto (io so leggere, a differenza forse di chi non vuole impegnare il cervello) e stimo Natalino. Oddio uno che è stato in Mose, in banche decotte, uno la cui presenza sulla terra non si capisce che possa avere di costruttivo dovrebbe tacere e ringraziare Dio ogni giorno di poter portare a casa soldi non dovuti, immeritati.


Da questa gente che porta a casa soldi immeritati sono diretti tutti i teatri italiani con la differenza che essendo "della parrocchia" non sono oggetti di attacchi ad personam ma sono benedetti dai profumatamente pagati artisti .
La differenza è tutta politica. E prevedo che per la"chiesa degli artisti progressisti con tessera di partito" continuando questo "rigetto" le cose diventeranno sempre più complicate
 
Mica vero, la Dandini sta tornando in pompa su raitre...

immagino col suo codazzo di amici.. tipo i tre figli del senatore PD passato a Forza Italia Guzzanti...
 
Indietro