Le privatizzazioni tanto amate dagli antisovranisti, Mose, Ilva e Alitalia

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Commissario Tanzi

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Il disastro delle privatizzazioni si sta rivelando oggi in tutta la sua gravità. Lo Stato ha ceduto ai privati le sue fonti di produzione di ricchezza nazionale e non ha più fondi in bilancio per far fronte alle esigenze attuali, che richiedono un intervento pubblico per salvare l’Ilva e Alitalia e per ultimare la realizzazione del Mose a Venezia. Per quest’ultima sono stati già spesi 7 miliardi, molti dei quali sono stati dissipati con elargizioni da parte della società Venezia Nuova a soggetti di vario tipo e con il pagamento di numerose tangenti.

Ora Venezia è sommersa dall’acqua e il Mose non è in grado di funzionare. Abbiamo la dimostrazione concreta di quanto dannosa sia stata per la collettività, la privatizzazione delle opere pubbliche.

Il governo ha nominato commissario straordinario Elisabetta Spitz, la quale tra il 2000 e il 2008, come capo dell’Agenzia del Demanio, diresse la cartolarizzazione, cosiddette Scip1 e Scip2, relativa alla vendita di immobili pubblici del valore di 15 miliardi.
Scip1 fruttò, su un valore di 5 miliardi solo 1,7 miliardi, Scip2, relativa alla vendita di immobili per un valore di 10 miliardi, fu un completo disastro e non si sa quanto è costata alla collettività. Speriamo che oggi la Spitz sappia far meglio per quanto riguarda il Mose.

Altro effetto negativo è stato quello della privatizzazione dell’Ilva, passata dallo Stato alla famiglia Riva, e oggi ad ArcelorMittal, la quale, come è noto, ha deciso di recedere dalla sua posizione e sta per spegnere, tra dicembre e metà gennaio, tutti gli alti forni, gettando sul lastrico circa 12000 lavoratori. E a questo proposito c’è da ricordare che per riaccendere quegli alti forni occorrono almeno 10 mesi.

Oggi lo Stato, che una volta era padrone dell’Ilva, prega col cappello in mano ArcelorMittal di rispettare il contratto. Cosa che questa azienda certamente non farà.

Altro capitolo disastroso è quello di Alitalia, una volta in proprietà dello Stato e oggi alla mercé di aziende speculatrici, le quali per entrare a far parte della nostra compagnia pretendono di ridimensionare il numero degli aerei attualmente in funzione e di licenziare 3500 lavoratori. Si distingue in questa azione negativa nei nostri confronti soprattutto la compagnia americana Delta, la quale, con appena 100 milioni sul tavolo, pretende di agire da padrona.

L’Italia, come si vede, è mesa con le spalle al muro, e questo è il frutto di una scelta improvvida e disastrosa, fatta dai nostri governanti dagli anni ’90 in poi.

È inutile piangere sul latte versato, ma è assolutamente necessario che gli italiani si rendano conto di quanto disastrosa sia stata l’azione dei nostri governi.

Si oppone all’azione governativa anche l’Europa, la quale impedisce gli aiuti di Stato e rende ancor più difficoltosa la soluzione di questa drammatica situazione.

In questo quadro l’Italia è destinata a soccombere e il prossimo futuro sarà quello di una dilagante miseria generale.

La causa di tutto, come più volte abbiamo ripetuto, sta nell’aver aderito al sistema economico predatorio neoliberista, voluto quasi unanimemente da illustri professori di economia, distruggendo con numerosissime leggi incostituzionali il precedente sistema economico produttivo di stampo keynesiano sancito dalla nostra Costituzione.

Salvare l’Italia dal punto di vista economico è oggi un’impresa assai ardua. Ma chi intende farlo deve tener presente che occorre combattere con tutti i mezzi giuridici a nostra disposizione l’attuale sistema economico predatorio neoliberista, nonché l’atteggiamento dell’Europa, che ci impone proprio in virtù dell’attuazione di quel sistema predatorio, una insostenibile austerità che rende impossibile un’azione politica di sviluppo economico.

L’unico elemento di forza che abbiamo è quello di attuare la nostra Costituzione economica, facendola prevalere anche nei confronti dell’Europa, in virtù del principio dei contro-limiti, sempre asserito dalla nostre Corte costituzionale.


Professor Paolo Maddalena.

Vice Presidente Emerito della Corte Costituzionale e Presidente dell’associazione “Attuare la Costituzione”
Vediamo se ai signori pettegoli e provocatori andrà bene la fonte questa volta.:censored:

Mi raccomando privatizzare tutto e lasciare allo stato solo potere di tassare e spendere per gli amici degli amici.
 
Tutto vero.
Due piccoli appunti:
1. Ha qualcosa da aggiungere e/o da specificare sull'opera criminale del Magnifico Triumvirato Ciampi-Prodi-Amato?
2. Che la Privatizzazione in regime di monopolio o oligopolio o cmq di non concorrenza, quindi in condizione di negazione assoluta dei principi essenziali del Libero Mercato, produce queste nefandezze non si sapeva? Come andrebbe chiamata in tal caso anziché Privatizzazione?
 
Il Mose è privato?
La gestione passata dell’Alitalia pubblica penso la conosciamo tutti, qui.
È costata 7 miliardi di euro alla comunità.
Alitalia è un carrozzone che perde soldi sia che sia pubblica che privata.
Quanto all’ex Italsider non credo fosse un gioiello. Chi sa parli!

Che poi in Italia le privatizzazioni sia o state fatte ad qazzum, è cosa nota. Basta ricordare Autostrade, Autogrill o Telecom. Non certo Alitalia.
 
Ultima modifica:
ah già ricordiamo un fulgido esempio di impresa a partecipazione statale.
Alitalia. Immagino come sarebbe messa ora Ilva se fosse rimasta pubblica....
 
Vediamo se ai signori pettegoli e provocatori andrà bene la fonte questa volta.:censored:

Mi raccomando privatizzare tutto e lasciare allo stato solo potere di tassare e spendere per gli amici degli amici.

scusa Commissario ma lo stato controlla una miriade di aziende. Lasciando perdere le più grosse tipo Eni, Enel, Snam etc etc
Vogliamo parlare di tutte le municipalizzate e le partecipate a livello locale?
Dove sia tutto sto neoliberismo in Italia lo vedete solo voi.
 
io sento pure una marea di cd sovranisti che difendono a spada tratta gli indiani
sostenendo che fanno benissimo ad andarsene senza pagare il conto previsto
dal contratto e disquisiscono su tutte le scuse possibili che possono
giustificarli
 
puoi costringere un imprenditore (italiano o straniero) a lavorare in perdita?

ho meno lavoro e licenzio. punto.
 
puoi costringere un imprenditore (italiano o straniero) a lavorare in perdita?

ho meno lavoro e licenzio. punto.

assolutamente no, a meno che il privato non abbia firmato un contratto
che prevede certi livelli di occupazione, in quel caso non si puo costringere lo stesso è ovvio
però ci saranno delle penali per inadempienza oppure una mediazione x trovare soluzioni praticabili
 
assolutamente no, a meno che il privato non abbia firmato un contratto
che prevede certi livelli di occupazione, in quel caso non si puo costringere lo stesso è ovvio
però ci saranno delle penali per inadempienza oppure una mediazione x trovare soluzioni praticabili

in line di principio, parlavo di imprenditoria in italia

nel caso specifico, se del caso, clausola vessatoria

indiani si, fessi no
 
io stato italiano

ti vendo un'azienda

solo se mantieni i 10mila attuali dipendenti per sempre?



si chiama circonvenzione di incapace
 
Secondo me non è un discorso tra pubblico e privati.
Qui c’è un tessuto sociale così marcio che fa sì che tra pubblico o privato ci sia poca differenza. Chi pensa di migliorare le cose passando da pubblico a privato o viceversa sbaglia...sempre secondo me, ovvio.
Né le privatizzazioni né le nazionalizzazioni possono essere una panacea quando un paese è intimamente corrotto.
 
io stato italiano

ti vendo un'azienda

solo se mantieni i 10mila attuali dipendenti per sempre?



si chiama circonvenzione di incapace

io penso che non sia necessario difendere proprio a tutti i costi questa gente che è tutt'altro che incapace di fare i propri interessi
e se ha firmato quel contratto sapeva benissimo quali erano le condizioni di mercato e lo ha fatto x i suoi fini
programmando tutte le soluzioni, al momento il rischio è che siano loro a fregare presunti o veri incapaci. ci proveranno
in tutti i modi
 
Secondo me non è un discorso tra pubblico e privati.
Qui c’è un tessuto sociale così marcio che fa sì che tra pubblico o privato ci sia poca differenza. Chi pensa di migliorare le cose passando da pubblico a privato o viceversa sbaglia...sempre secondo me, ovvio.
Né le privatizzazioni né le nazionalizzazioni possono essere una panacea quando un paese è intimamente corrotto.

Ripeti slogan moralistici senza neppure avvedertene. In qualche sei la risposta emblematica di come sia stato possibile che un incompetente come il Ciampi e la disgrazia del mortadella abbiano potuto disintegrare conti pubblici e un invidiabile patrimonio industriale. Teste di legno di qualcuno che con gli organi di disinformazione aveva fatto il lavaggio del cervello agli schiavi liberi.
Oggi per lo meno si riconoscono immediatamente che sono cialtroni e mistificatori.
 
Ripeti slogan moralistici senza neppure avvedertene. In qualche sei la risposta emblematica di come sia stato possibile che un incompetente come il Ciampi e la disgrazia del mortadella abbiano potuto disintegrare conti pubblici e un invidiabile patrimonio industriale. Teste di legno di qualcuno che con gli organi di disinformazione aveva fatto il lavaggio del cervello agli schiavi liberi.
Oggi per lo meno si riconoscono immediatamente che sono cialtroni e mistificatori.

ma finiscila con sta storiella. Ma davvero credi che il paese è andato a bot..tane per sole 2 persone?
 
Ripeti slogan moralistici senza neppure avvedertene. In qualche sei la risposta emblematica di come sia stato possibile che un incompetente come il Ciampi e la disgrazia del mortadella abbiano potuto disintegrare conti pubblici e un invidiabile patrimonio industriale. Teste di legno di qualcuno che con gli organi di disinformazione aveva fatto il lavaggio del cervello agli schiavi liberi.
Oggi per lo meno si riconoscono immediatamente che sono cialtroni e mistificatori.

A me pare che tu racconti un’età dell’oro che non c’è mai stata da un certo momento in poi (dopo gli anni 60).
 
A me pare che tu racconti un’età dell’oro che non c’è mai stata da un certo momento in poi (dopo gli anni 60).

Un' età dell'oro c'è stata e le partecipazioni statali ne furono il perno.
Poi a partire da fine anni 70 inizia il ciclo inverso di distruzione.
Come Ciampi un incompetente in fatto di moneta e economia diventi governatore è un mistero.
Lui e il mortadella furono le teste di legno di chi ha pianificato la distruzione.

Ciò che sorprese fu il modo in cui gli schiavi liberi vennero drogati dai sicofanti della disinformazione. Davanti allo scempio dei due non vi fu resistenza.
 
in line di principio, parlavo di imprenditoria in italia

nel caso specifico, se del caso, clausola vessatoria

indiani si, fessi no

Se la clausola e vessatoria tu non firmi ,punto o no?
 
Secondo me non è un discorso tra pubblico e privati.
Qui c’è un tessuto sociale così marcio che fa sì che tra pubblico o privato ci sia poca differenza. Chi pensa di migliorare le cose passando da pubblico a privato o viceversa sbaglia...sempre secondo me, ovvio.
Né le privatizzazioni né le nazionalizzazioni possono essere una panacea quando un paese è intimamente corrotto.

concordo et i bollo VERDONISSIMO
 
Secondo me non è un discorso tra pubblico e privati.
Qui c’è un tessuto sociale così marcio che fa sì che tra pubblico o privato ci sia poca differenza. Chi pensa di migliorare le cose passando da pubblico a privato o viceversa sbaglia...sempre secondo me, ovvio.
Né le privatizzazioni né le nazionalizzazioni possono essere una panacea quando un paese è intimamente corrotto.

Esatto.
 
Il problema non è pubblico o privato ma il regime di monopolio. La società autostrade ne è un esempio. Costi altissimi e servizi di menta , la A14 ha tutti i viadotti sequestrati dalla magistratura per mancanza di sicurezza...lo stato non può derogare i servizi essenziali come trasporti , reti , energia...dovunque è stato fatto, non solo in Italia, ricordiamo la Enron, sono stati disastri.
 
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