In Siria vittoria totale di Putin

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Dopo il ritiro francese e americano Mosca rimane l'unica forza di interposizione/pace tra Damasco e Ankara, le milizie curde si uniranno all'esercito regolare siriano e la Turchia accetta l'integrità territoriale siriana sotto il regime di Assad.

Tutto questo mentre vende armamenti a un paese NATO e mantiene ottimi rapporti con l'Iran.

Putin si conferma uno stratega internazionale senza avversari all'altezza. OK!
 
obiettivamente vincitore?

un pezzo non piccolo della siria in mano ai turchi che non se ne andran piu come a cipro

una provincia in mano ai ribelli filo turchi...
vittoria de che?

se voelva vincere radeva al suolo l'esercito turco
 
obiettivamente vincitore?

un pezzo non piccolo della siria in mano ai turchi che non se ne andran piu come a cipro

una provincia in mano ai ribelli filo turchi...
vittoria de che?

se voelva vincere radeva al suolo l'esercito turco

In effetti bisogna attendere ulteriori sviluppi.
La Turchia o jihadisti sostenuti dalla Turchia in Siria controllano anche dall'anno scorso Afrin , che avevano strappato ai curdi, e Idlib da parecchio tempo.

Merger solidifies opposition in Syria, boosts Turkey's forces
 
obiettivamente vincitore?

un pezzo non piccolo della siria in mano ai turchi che non se ne andran piu come a cipro

una provincia in mano ai ribelli filo turchi...
vittoria de che?

se voelva vincere radeva al suolo l'esercito turco

l'obiettivo di putin è la turchia, non 4 pezzi di deserto
 
l'obiettivo di putin è la turchia, non 4 pezzi di deserto

mi pare ovvio, con la siria era un piuttosto che niente è meglio piuttosto, la turchia è il boccone grosso e gli arriva probabilmente senza grosso impegno e guadagnandoci pure, con sta mossa, se consolida con la turchia, il gas passa giusto con le navi se putin non vuole.
 
Putin e il grande vincitore dell’intervento turco in Siria - Pierre Haski - Internazionale

" Il presidente russo sta approfittando al meglio della decisione della Casa Bianca. Donald Trump ripete ai suoi elettori che gli Stati Uniti non hanno nulla da fare in Medio Oriente e che andarci è stato un grande errore. Così facendo, lascia campo libero ad altre potenze, molto meno isolazioniste. "
Pierre Haski, 14 ottobre 2019 11.29
Ciò che si sa proviene dagli organi di di disinformazione che hanno credibilità zero.
La mitologia della vittoria russa sembra il noto e ormai consueto propagandismo prezzolato del governo ombra e del deep state contro il governo ufficiale di DT.
L'idea che l'impero abbia perso è pura follia, la Russia non può fare nulla che non le sia permesso.
Vi è dunque in atto una operazione concordata alla Henry Kissinger, DT e gli USA si assumono la responsabilità dopo decenni di programmati sconquassi di creare condizioni di una sorta di pacificazione con l'instaurazione di definite regole e aree di influenza.
Gli USA colonizzano l'Iraq definitivamente e mantengono il controllo dell'area e accettano, con evidente rabbia o malcontento dei guerrafondai del complesso militar industriale controllori degli organi di disinformazione, che Russia e Turchia abbiano il loro contentino.
E ciò passa anche per la neutralizzazione dei terroristi kurdi e isis da parte rispettivamente di siriani e russi e turchi.
DT sembra voler mantenere fede all'impegno di non iniziare guerre e creare sfere egemoniche che limitano l'unilaterale azione US di creare una guerra dei mille anni. Questo appare anche un segno di gestione responsabile e politica a livello mondiale della superpotenza assoluta.
 
Qui hanno perso tutti. C'è uno Stato Sovrano, la Siria, che viene usato come ciabatta da tutti quanti. Ma come si permettono certi Stati di mandare soldati in territorio altrui? E nessuno dice un cazz. Se non altro l'intervento Russo è avvenuto in seguito ad una richiesta della Siria. Ma gli altri? Ma che è la Siria, un porto franco per qualunque esercito? Ma che schifo è?
 
Ciò che si sa proviene dagli organi di di disinformazione che hanno credibilità zero.
La mitologia della vittoria russa sembra il noto e ormai consueto propagandismo prezzolato del governo ombra e del deep state contro il governo ufficiale di DT.
L'idea che l'impero abbia perso è pura follia, la Russia non può fare nulla che non le sia permesso.
Vi è dunque in atto una operazione concordata alla Henry Kissinger, DT e gli USA si assumono la responsabilità dopo decenni di programmati sconquassi di creare condizioni di una sorta di pacificazione con l'instaurazione di definite regole e aree di influenza.
Gli USA colonizzano l'Iraq definitivamente e mantengono il controllo dell'area e accettano, con evidente rabbia o malcontento dei guerrafondai del complesso militar industriale controllori degli organi di disinformazione, che Russia e Turchia abbiano il loro contentino.
E ciò passa anche per la neutralizzazione dei terroristi kurdi e isis da parte rispettivamente di siriani e russi e turchi.
DT sembra voler mantenere fede all'impegno di non iniziare guerre e creare sfere egemoniche che limitano l'unilaterale azione US di creare una guerra dei mille anni. Questo appare anche un segno di gestione responsabile e politica a livello mondiale della superpotenza assoluta.

l'unica costante della politica americana nel corso dei secoli è che le guerre sono iniziate dai democratici e concluse dai repubblicani :D
 
Ciò che si sa proviene dagli organi di di disinformazione che hanno credibilità zero.
La mitologia della vittoria russa sembra il noto e ormai consueto propagandismo prezzolato del governo ombra e del deep state contro il governo ufficiale di DT.
L'idea che l'impero abbia perso è pura follia, la Russia non può fare nulla che non le sia permesso.
Vi è dunque in atto una operazione concordata alla Henry Kissinger, DT e gli USA si assumono la responsabilità dopo decenni di programmati sconquassi di creare condizioni di una sorta di pacificazione con l'instaurazione di definite regole e aree di influenza.
Gli USA colonizzano l'Iraq definitivamente e mantengono il controllo dell'area e accettano, con evidente rabbia o malcontento dei guerrafondai del complesso militar industriale controllori degli organi di disinformazione, che Russia e Turchia abbiano il loro contentino.
E ciò passa anche per la neutralizzazione dei terroristi kurdi e isis da parte rispettivamente di siriani e russi e turchi.
DT sembra voler mantenere fede all'impegno di non iniziare guerre e creare sfere egemoniche che limitano l'unilaterale azione US di creare una guerra dei mille anni. Questo appare anche un segno di gestione responsabile e politica a livello mondiale della superpotenza assoluta.

Forse la tua è disinformazione di orientamento filo-Trump e filo-Erdogan. I curdi del Rojava sarebbero un popolo di terroristi? Piuttosto c'era stata una guerra asimmetrica contro un popolo più forte frutto dell'invasione dei turchi provenienti dall'Asia centrale verso l'Anatolia, quando I curdi già vivevano in certe aree. I Curdi siriani stanno subendo un'opera di sostituzione etnica, sono costretti ad abbandonare una parte delle loro terre e a rinunciare all' autonomia per tornare sotto il giogo di Assad.

Piuttosto Erdogan ha legami con l'ISIS e altri gruppi terroristici e integralisti sunniti.

Why isn't the media covering Turkish President Erdogan's ties to ISIS


Al fianco di Erdogan combattono i jihadisti: le immagini dell'orrore


Esecuzioni modello Isis e crimini di guerra: le foto e i video della vergogna | Globalist
 
Ultima modifica:
BY*LARA SELIGMAN*|*OCTOBER 16, 2019, 8:54 AM

Turkish-backed forces advanced on the Kurdish-held border town of Kobani on Wednesday, despite Turkish President Recep Tayyip Erdogan’s commitment to U.S. President Donald Trump that he would not attack the location.

As the situation in northern Syria dissolves into chaos, Turkey’s move into Kobani reflects just the latest broken promise Turkish officials have made to their U.S. counterparts in recent weeks. Kobani is a symbolically significant city that the Kurdish-led fighters recaptured from the Islamic State in 2015, in one of the longest and bloodiest battles of the campaign against the militant group.

“Erdogan told Trump he would not go to Kobani. He immediately broke all his promises on the size and scope of the operation,” a senior U.S. administration official told*Foreign Policy. “I think they played us the whole time.”

Sen. Lindsey Graham, a South Carolina Republican,*said*late Tuesday on Twitter that any Turkish attack on Kobani would be a major escalation. “I am certain Congress and the Administration will hold Erdogan personally responsible for any atrocities committed in and around Kobani,” he*added.

Just one week after Ankara began its bloody campaign into Kurdish-held territory in northern Syria, Turkish-backed forces have advanced far past the established boundaries of the so-called safe zone Erdogan proposed months ago, a senior U.S. defense official told reporters.

After an Oct. 5 phone call between Trump and Erdogan, which prompted the U.S. president to withdraw American troops from the border ahead of a Turkish assault, U.S. officials understood that Turkey would move into an area about 300 miles wide and 20 miles deep. But Erdogan’s army and proxy forces have long passed that point, the senior defense official said.*

The Turkish operation has killed scores of fighters with the Kurdish-led Syrian Democratic Forces (SDF) and 71 civilians, including 21 children, a Kurdish politician, and two citizens who were executed by Turkish proxies, according to a*Syrian human rights watch. Nearly 300,000 people have been forced to flee.

Many aid groups on the ground in Syria have been forced to suspend operations and evacuate due to the fighting, including Mercy Corps and the*International Rescue Committee.

“This is our nightmare scenario. There are tens of thousands of people on the run, and we have no way of getting to them,” said Made Ferguson, Mercy Corps’ deputy country director for Syria.*

The first sign the senior defense official received that Turkey would go beyond the proposed safe zone was on the night of Oct. 11, when Turkish-backed forces*fired artillery rounds*on U.S. troops in Kobani. Turkey said the incident was an accident and stopped firing after U.S. officials expressed concern. But the senior administration official told*Foreign Policy*the attack was a deliberate attempt to push U.S. forces out of the town.

Indeed, just hours before news of the strike emerged, Gen. Mark Milley, the chairman of the Joint Chiefs of Staff, told reporters at the Pentagon that Turkish and U.S. military leaders are in close coordination so that the Turkish military “is fully aware, down to explicit grid coordinate detail,” of the location of U.S. troops in Syria.

Turkey Advances on Kurdish Town of Kobani in Broken Promise From Erdogan to Trump
 
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