Conviene legalizzare la cannabis? Ecco l analisi costi-benefici

Quasi 7 miliardi l'anno di gettito extra per lo stato, con quei soldi ci si potrebbe fare diverse cose per gli italiani, senza dover andare più a Bruxelles con il cappello in mano :o
Se poi si legalizzasse anche la prostituzione... :yes:
 
Conviene non f0ttere i cervelli
 
Conviene non f0ttere i cervelli

Rassegnati.. Sempre più nazioni stanno Legalizzando, mi giocherei la casa che entro 5 anni sarà legalizzata anche in Italia.
Ma se i nostri politici fossero più lungimiranti lo farebbero subito.. Ad ogni modo questo governo spero che duri il più possibile, pur odiando il PD, perché stellapd sono gli unici a volerlo fare.
 
Come cristiano appartenente alla chiesa cattolica apostolica romana sono ovviamente contrario ad entrambe mentre come laico devo fare una differenza.

Legalizzare alla droga sarebbe il più grande regalo alla criminalità di stampo mafioso che potrebbe legalmente prendere al controllo delle piazze.

Per quanto riguarda invece legalizzare alla prostituzione seppur mordendomi ai denti sono favorevole per ragioni economiche e per il semplice fatto che i giovani si trovano ora a non capire più nulla su come devono fare.

Gli si rende impossibile capire quali sono le donne per appagare alle loro necessità fisiche e le donne con le quali mettere su famiglia per cui si arriva ad un caos che lascia confusi tanto agli uomini quanto alle donne.

Io penso che legalizzare alla prostituzione o meglio ancora farla amministrare dallo stato sia la cosa migliore tanto quanto il sistema di quando eravamo giovanissimi proprio amministrato dallo stato.

Sicuramente farebbe bene anche alla natalità perchè cosi gli uomini capirebbero bene quali donne sposare e quali abbandonare a se stesse dal punto di vista relazionale.
 
Come cristiano appartenente alla chiesa cattolica apostolica romana sono ovviamente contrario ad entrambe mentre come laico devo fare una differenza.

Legalizzare alla droga sarebbe il più grande regalo alla criminalità di stampo mafioso che potrebbe legalmente prendere al controllo delle piazze.

Per quanto riguarda invece legalizzare alla prostituzione seppur mordendomi ai denti sono favorevole per ragioni economiche e per il semplice fatto che i giovani si trovano ora a non capire più nulla su come devono fare.

Gli si rende impossibile capire quali sono le donne per appagare alle loro necessità fisiche e le donne con le quali mettere su famiglia per cui si arriva ad un caos che lascia confusi tanto agli uomini quanto alle donne.

Io penso che legalizzare alla prostituzione o meglio ancora farla amministrare dallo stato sia la cosa migliore tanto quanto il sistema di quando eravamo giovanissimi proprio amministrato dallo stato.

Sicuramente farebbe bene anche alla natalità perchè cosi gli uomini capirebbero bene quali donne sposare e quali abbandonare a se stesse dal punto di vista relazionale.

Semmai è il contrario, se uno può trovare l'erba dal tabaccaio sotto casa, erba senza pesticidi o sostanze strane che spesso si trovano in quella da strada, e ad un prezzo leggermente inferiore a quello di "mercato", nessuno si rivolgerà più ad "Abdul" per farsi una canna.
Lo stato ci guadagna in salute pubblica, sicurezza, e soldi.
 
Diciamo che con internet al giorno d'oggi trovare una prostituta non è mai stato più facile. La prostituzione sarebbe utile per gli sposati (senza perder tempo, lasciare messaggi, vai lì come andare a tagliarti i capelli).
Lo Stato recupererebbe come tasse e gli sposati avrebbero meno grattacapi e meno cause di divorzio. Un giovane non andrebbe a pagare con fattura quando c'è la Jennifer su Insta che riceve a casa, quindi per me per i giovani cambierebbe poco.
 
Quali migliori interlocutori di chi ogni santo giorno nelle comunità di recupero affronta di petto il problema .
Sul campo .

La legalizzazione è un pericolo per i giovani e le loro famiglie

Dieci comunità che da anni sono in prima linea nella lotta alla tossicodipendenza, fra cui San Patrignano, hanno inviato una lettera al quotidiano l’Avvenire, per sottolineare la loro posizione in merito al dibattito emerso in queste settimane sulla liberalizzazione della cannabis.

Gentile direttore,

la profonda preoccupazione per l’ennesimo attacco che da più parti si abbatte contro la famiglia, i valori che la rappresentano e la crescita dei figli, ci ha spinto a prendere carta e penna e a indirizzarle questa lettera, nell’augurio che possa essere letta e fatta propria non solo dai cattolici, ma da tutte le persone di buona volontà.
L’occasione è data dalle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici in merito ad una possibile legalizzazione della cannabis, in cui sono tornati a trattare ancora una volta con disarmante leggerezza, pressappochismo e mancanza di competenza un tema che interessa il futuro delle nuove generazioni. Proposte di legge e prese di posizione che, se accolte, potrebbero avere conseguenze deleterie. In primis sui ragazzi, sia perché sono provati scientificamente i danni provocati dalla marijuana in età adolescenziale, sia perché per i giovani più indifesi potrebbe essere solo la porta d’accesso a sostanze più pericolose. Ma avrebbe conseguenze deleterie anche per le loro famiglie che, già prese da mille preoccupazioni lavorative ed economiche e sempre più impegnate e in difficoltà a gestire i loro figli, si troverebbero ancor più in condizioni di abbandono ed impotenza di fronte a un fenomeno presente in tutta la società. Non possiamo dimenticare che il consumo di hashish e marijuana è in crescita, riguarda quasi un ragazzo su 5 sotto i 24 anni e che una liberalizzazione probabilmente farebbe crescere questi numeri come sta avvenendo in Colorado.
Siamo un gruppo di comunità di recupero dalla droga e di associazioni di volontariato che da più di trent’anni si batte sul campo, non a parole ma in modo molto concreto, a fianco delle fasce più deboli della società, emarginati e tossicodipendenti. Molte di noi hanno come riferimento la fede cattolica, altre seppur non confessionali sono nate sull’impulso dei principi di solidarietà, soprattutto verso i più fragili e soli, giovani e giovanissimi in primo luogo. Dal nostro punto di vista – che è quello degli educatori – assistiamo sbigottiti a queste continue prese di posizione dettate spesso più da orientamenti ideologici che da evidenze scientifiche, che calpestano senza troppe difficoltà i principi educativi elementari e che mettono in discussione i caposaldi della nostra società.
Orientamenti che tendono a considerare “normale” l’uso di droga, allontanando i ragazzi dalla consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, rendono il nostro impegno sempre più difficile: come puoi spiegare a un giovane che sta distruggendo se stesso e la propria famiglia che deve trovare la forza di cambiare? La modernità e l’apertura di vedute, o anche la tolleranza verso chi nutre legittime e differenti opinioni, non significa abdicare ai valori fondanti del vivere comune e al patto sociale che lega gli uomini. Non vogliamo criminalizzare chi fa uso di sostanze, tanto che non abbiamo mai considerato il carcere la soluzione per il problema della droga. Anzi, le nostre Comunità hanno trasformato, utilizzando gli attuali strumenti legislativi, migliaia di anni di detenzione in percorsi di recupero e di reinserimento sociale, onorando ciò che dice la nostra Costituzione quando parla di pena “non afflittiva ma rieducativa”. Ma il limite, come diceva Voltaire, è la sostanza della vera libertà, che deve fermarsi di fronte a quella degli altri.
E’ fondamentale che lo Stato metta dei paletti fra ciò che è lecito e ciò che, a nostro parere, deve rimanere illecito, graduando chiaramente le sanzioni da amministrative per il consumo a penali per lo spaccio. Senza dimenticare – e questo è molto importante – che la coltivazione di marijuana, se legalizzata, apre la strada a scenari inquietanti.
«Non è con la liberalizzazione delle droghe che si può ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza», ha detto Papa Francesco in occasione di un suo viaggio in America Latina. Siamo sicuri che la marijuana libera a casa e a scuola, dove i livelli di apprendimento sono sempre più compromessi dall’uso di sostanze, siano un’espressione di libertà e progresso? E che la libertà di drogarsi, come pensano alcuni anche in buona fede, sia un diritto civile?
 
io legalizzerei.

bisogna prendere i soldi dai cogl.ioni. chi beve, chi fuma, chi gioca d'azzardo, che vuol drogarsi...
 
A mè pare la solita favoletta raccontata male , come quella dei Monopoli di Stato : guadagna 1 dalle vendite per poi dover spendere 100 per curare le dipendenze da alcol , tumori da fumo , dipendenza da gioco ... :rolleyes:
Ora ci mettiamo pure quelle da Cannabis e abbiamo chiuso il cerchio .
 
Come cristiano appartenente alla chiesa cattolica apostolica romana sono ovviamente contrario ad entrambe mentre come laico devo fare una differenza.

Legalizzare alla droga sarebbe il più grande regalo alla criminalità di stampo mafioso che potrebbe legalmente prendere al controllo delle piazze.

Per quanto riguarda invece legalizzare alla prostituzione seppur mordendomi ai denti sono favorevole per ragioni economiche e per il semplice fatto che i giovani si trovano ora a non capire più nulla su come devono fare.

Gli si rende impossibile capire quali sono le donne per appagare alle loro necessità fisiche e le donne con le quali mettere su famiglia per cui si arriva ad un caos che lascia confusi tanto agli uomini quanto alle donne.

Io penso che legalizzare alla prostituzione o meglio ancora farla amministrare dallo stato sia la cosa migliore tanto quanto il sistema di quando eravamo giovanissimi proprio amministrato dallo stato.

Sicuramente farebbe bene anche alla natalità perchè cosi gli uomini capirebbero bene quali donne sposare e quali abbandonare a se stesse dal punto di vista relazionale.

ci sono già troppi cervelli bacati ,quella porcheria ne farebbe aumentare il numero ,vieterei anche il tabacco che provoca tanti guai alla salute.

Quali migliori interlocutori di chi ogni santo giorno nelle comunità di recupero affronta di petto il problema .
Sul campo .

La legalizzazione è un pericolo per i giovani e le loro famiglie

Dieci comunità che da anni sono in prima linea nella lotta alla tossicodipendenza, fra cui San Patrignano, hanno inviato una lettera al quotidiano l’Avvenire, per sottolineare la loro posizione in merito al dibattito emerso in queste settimane sulla liberalizzazione della cannabis.

Gentile direttore,

la profonda preoccupazione per l’ennesimo attacco che da più parti si abbatte contro la famiglia, i valori che la rappresentano e la crescita dei figli, ci ha spinto a prendere carta e penna e a indirizzarle questa lettera, nell’augurio che possa essere letta e fatta propria non solo dai cattolici, ma da tutte le persone di buona volontà.
L’occasione è data dalle recenti dichiarazioni di alcuni esponenti politici in merito ad una possibile legalizzazione della cannabis, in cui sono tornati a trattare ancora una volta con disarmante leggerezza, pressappochismo e mancanza di competenza un tema che interessa il futuro delle nuove generazioni. Proposte di legge e prese di posizione che, se accolte, potrebbero avere conseguenze deleterie. In primis sui ragazzi, sia perché sono provati scientificamente i danni provocati dalla marijuana in età adolescenziale, sia perché per i giovani più indifesi potrebbe essere solo la porta d’accesso a sostanze più pericolose. Ma avrebbe conseguenze deleterie anche per le loro famiglie che, già prese da mille preoccupazioni lavorative ed economiche e sempre più impegnate e in difficoltà a gestire i loro figli, si troverebbero ancor più in condizioni di abbandono ed impotenza di fronte a un fenomeno presente in tutta la società. Non possiamo dimenticare che il consumo di hashish e marijuana è in crescita, riguarda quasi un ragazzo su 5 sotto i 24 anni e che una liberalizzazione probabilmente farebbe crescere questi numeri come sta avvenendo in Colorado.
Siamo un gruppo di comunità di recupero dalla droga e di associazioni di volontariato che da più di trent’anni si batte sul campo, non a parole ma in modo molto concreto, a fianco delle fasce più deboli della società, emarginati e tossicodipendenti. Molte di noi hanno come riferimento la fede cattolica, altre seppur non confessionali sono nate sull’impulso dei principi di solidarietà, soprattutto verso i più fragili e soli, giovani e giovanissimi in primo luogo. Dal nostro punto di vista – che è quello degli educatori – assistiamo sbigottiti a queste continue prese di posizione dettate spesso più da orientamenti ideologici che da evidenze scientifiche, che calpestano senza troppe difficoltà i principi educativi elementari e che mettono in discussione i caposaldi della nostra società.
Orientamenti che tendono a considerare “normale” l’uso di droga, allontanando i ragazzi dalla consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, rendono il nostro impegno sempre più difficile: come puoi spiegare a un giovane che sta distruggendo se stesso e la propria famiglia che deve trovare la forza di cambiare? La modernità e l’apertura di vedute, o anche la tolleranza verso chi nutre legittime e differenti opinioni, non significa abdicare ai valori fondanti del vivere comune e al patto sociale che lega gli uomini. Non vogliamo criminalizzare chi fa uso di sostanze, tanto che non abbiamo mai considerato il carcere la soluzione per il problema della droga. Anzi, le nostre Comunità hanno trasformato, utilizzando gli attuali strumenti legislativi, migliaia di anni di detenzione in percorsi di recupero e di reinserimento sociale, onorando ciò che dice la nostra Costituzione quando parla di pena “non afflittiva ma rieducativa”. Ma il limite, come diceva Voltaire, è la sostanza della vera libertà, che deve fermarsi di fronte a quella degli altri.
E’ fondamentale che lo Stato metta dei paletti fra ciò che è lecito e ciò che, a nostro parere, deve rimanere illecito, graduando chiaramente le sanzioni da amministrative per il consumo a penali per lo spaccio. Senza dimenticare – e questo è molto importante – che la coltivazione di marijuana, se legalizzata, apre la strada a scenari inquietanti.
«Non è con la liberalizzazione delle droghe che si può ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza», ha detto Papa Francesco in occasione di un suo viaggio in America Latina. Siamo sicuri che la marijuana libera a casa e a scuola, dove i livelli di apprendimento sono sempre più compromessi dall’uso di sostanze, siano un’espressione di libertà e progresso? E che la libertà di drogarsi, come pensano alcuni anche in buona fede, sia un diritto civile?

A mè pare la solita favoletta raccontata male , come quella dei Monopoli di Stato : guadagna 1 dalle vendite per poi dover spendere 100 per curare le dipendenze da alcol , tumori da fumo , dipendenza da gioco ... :rolleyes:
Ora ci mettiamo pure quelle da Cannabis e abbiamo chiuso il cerchio .

Non mi pare l'Olanda sia abitata da una generazione di tossici....anzi.........
A livello di educazione morale e civica mi sembrano avanti ai nostri......

OT Vengo da un viaggio negli Usa, New York......ero convinto girasse pochissima droga per via delle dure leggi, federali e non.......
Beh....l'odore di Cannabis si sentiva ovunque....anche in pieno giorno in zone turistiche affollate.....di sera nelle strade adiacenti l'albergo ( West Uptown, quindi buona zona.... ) dalle case ogni tot se ne sentiva l'odore........
 
Non mi pare l'Olanda sia abitata da una generazione di tossici....anzi.........
A livello di educazione morale e civica mi sembrano avanti ai nostri......

OT Vengo da un viaggio negli Usa, New York......ero convinto girasse pochissima droga per via delle dure leggi, federali e non.......
Beh....l'odore di Cannabis si sentiva ovunque....anche in pieno giorno in zone turistiche affollate.....di sera nelle strade adiacenti l'albergo ( West Uptown, quindi buona zona.... ) dalle case ogni tot se ne sentiva l'odore........

Eh certo..è legale! A New York la marijuana diventa legale per uso ricreativo | QuiFinanza :o
 
"Secondo l'Università di Messina lo Stato guadagnerebbe circa 6 miliardi dalla regolamentazione. E diminuirebbero le spese di magistratura carceraria (541 milioni) e azioni di pubblica sicurezza (228 milioni)"

Conviene legalizzare la cannabis? Ecco l’analisi costi-benefici - Linkiesta.it

Legalizzare alla niocca pay è cosa buona e giusta :cool:

Ma non fà come sarveenee che prima promette la niocca pay e poi va in piazza a snocciolà rosari e madonne...:o

Senno a sto giro il mio voto lo perdi davvero :cool::eek::bye:
 
Legalizzare alla niocca pay è cosa buona e giusta :cool:

Ma non fà come sarveenee che prima promette la niocca pay e poi va in piazza a snocciolà rosari e madonne...:o

Senno a sto giro il mio voto lo perdi davvero :cool::eek::bye:

Da un laico mangiapreti non vedrai mai rosari e madonne, beh a dire il vero qualche Madonna ogni tanto dalla bocca mi esce :o
 
non mi pare l'olanda sia abitata da una generazione di tossici....anzi.........
A livello di educazione morale e civica mi sembrano avanti ai nostri......


i bigotti sono molto piu' pericolosi dei drogati
 
Legalizzare alla droga aiuterebbe tutta la criminalità organizzata ad utilizzare giovani adolescenti per spacciare senza che lo stato possa fare nulla.

Questo fatto da sè mi sembra un motivo più che sufficiente senza menzionare tutto il turismo narcotico che arriverebbe in Italia da tutto il mondo.
 
Ah...ecco.....:D:clap:

Peccato tu non ne fossi a conoscenza.. Cosa ti sei perso :D, in usa vendono anche i commestibili alla cannabis (biscotti, chupa chups etc etc) i quali hanno un effetto considerevolmente più forte, quasi a livello dei funghetti magici :o, non adatto ai principianti..
 
Legalizzare alla droga aiuterebbe tutta la criminalità organizzata ad utilizzare giovani adolescenti per spacciare senza che lo stato possa fare nulla.

Questo fatto da sè mi sembra un motivo più che sufficiente senza menzionare tutto il turismo narcotico che arriverebbe in Italia da tutto il mondo.

1) l'erba non è un narcotico.. L'eroina, idrocodone (le pillole che prendeva il dott. House..) oppio etc etc (tutti gli oppiacei) lo sono
2)il turismo verde sarebbe una gran cosa, tanti soldini x le casse dello stato
3) la tua teoria secondo la quale la criminalità userebbe i giovani x spacciare se venisse legalizzata, è come minimo stravagante :D
 
1) l'erba non è un narcotico.. L'eroina, idrocodone (le pillole che prendeva il dott. House..) oppio etc etc (tutti gli oppiacei) lo sono
2)il turismo verde sarebbe una gran cosa, tanti soldini x le casse dello stato
3) la tua teoria secondo la quale la criminalità userebbe i giovani x spacciare se venisse legalizzata, è come minimo stravagante :D
1)droghe leggere e droghe pesanti sempre droghe sono o pensi che se bevi birre anzichè spirito non fai incidenti autostradali?
2)il turismo dei drogati porta tanti soldi quando la immigrazione, tantissimi ma solo per le mafie
3)dato che il loro bersaglio sono i giovani è chiaro che userebbero altri giovani prima facendoli diventare dipendenti e poi ricattandoli
 
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