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22-01-22, 20:26 #632
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23-01-22, 12:34 #633
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Anche perché la realtà è questa:
Energia, le fonti rinnovabili non bastano: in Europa cresce il rischio blackout - Il Sole 24 ORE
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23-01-22, 14:57 #634
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Quindi hanno fatto una fabbrica che ricicla per il momento 3.600 batterie (wow) poi nel 2030 forse faranno una batteria col 50% dei materiali riciclati.
Sappi che oggi una batteria delle auto tradizionali si fa con materiali riciclato per oltre il 95%.
Ma ripeto per l'ennesima volta il mio punto, io vedo di buon'occhio questi investimenti e sviluppo del settore che ovviamente vede il nostro paese molto indietro, me la prendo con chi vuole forzare i cambiamenti sapendo che oggi non esiste minimamente l'infrastruttura per gestire una % rilevante di auto elettriche, la cui tecnologia è ancora da sviluppare, così come mancano economie di scala e costi ridotti per rendere la tecnologia accessibile a tutti e quindi avere la forza di imporla non con le leggi di governo, ma con le leggi di mercato.
Eh, ma non preoccuparti, come dicono loro nel frattampo faranno, vedranno, saranno, così tra cinque/sei anni butteremo via in un batter d'occhio tutte le termiche puzzolenti.
Avremo utilitarie da 10mila euro che faranno 1.000km con una ricarica di tre minuti e dal costo di 20 centesimi.
Intanto sono curioso di sapere come vanno le consegne di auto elettriche senza incentivi.
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23-01-22, 15:25 #635
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BMW studia nuovi motori termici, Stellantis il diesel Euro 7. Volkswagen: “Impossibile abbandonare le endotermiche” - La Stampa
BMW studia nuovi motori termici, Stellantis il diesel Euro 7. Volkswagen: “Impossibile abbandonare le endotermiche”
Frank Weber, il Development Director della BMW, dichiarato ad Auto Motor und Sport che il costruttore “sta lavorando ad una nuova generazione di motori a benzina e diesel, sei cilindri e otto cilindri”. Naturalmente, i nuovi propulsori saranno ancora più efficienti e puliti di quelli attuali: “Per rispettare i limiti di emissioni e mantenere alto il livello di prestazioni stiamo adottando un approccio completamente nuovo nella creazione dei motori” e “la riduzione delle emissioni per combattere il riscaldamento globale passi sia dalle motorizzazioni elettriche che da quelle termiche sempre più efficienti”.
In casa Stellantis, invece, si lavora a un nuovo motore diesel omologato Euro 7: si trarrebbe di un’unità a quattro cilindri, che verrà probabilmente assemblata nello stabilimento di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Tale unità propulsiva dovrebbe esordire nel corso dei prossimi 15 mesi e potrà essere installata su automobili e veicoli commerciali di tutti i marchi del gruppo.
Spezza una lancia in favore delle unità termiche anche gruppo Volkswagen, per bocca del suo Ceo, Herbert Diess: per il numero uno del colosso tedesco, infatti, immaginare di dire addio ai veicoli con motore termico “è semplicemente impossibile”. “La transizione verso i veicoli elettrici ha alcuni vincoli” e che “il piano per arrivare al 50% di EV entro il 2030 è estremamente ambizioso. In Europa, abbiamo una quota di mercato di circa il 20%: affinché questa quota sostenga l’obiettivo del 50% di veicoli elettrici, abbiamo bisogno di sei ‘gigafactory’ (ovvero, le maxi fabbriche di batterie, ndr.). Queste fabbriche dovrebbero essere operative entro il 2027 o il 2028 per consentire di raggiungere il nostro obiettivo per il 2030. È quasi impossibile farlo”, ha detto Diess nel corso di un’intervista concessa al podcast di Nilay Patel, direttore del sito di tecnologie The Verge.
“Noi siamo solo il 20% del mercato, quindi sei stabilimenti. L’Europa ha bisogno di 30 di questi impianti. Ogni impianto è di due chilometri per uno. Devono essere spostate enormi quantità di materie prime. Sarà impegnativo. Quindi, passare dal 50% al 100% sarà una sfida tremenda. Non si tratta solo di dire ‘spegniamo le auto endotermiche’. È semplicemente impossibile”.
Ecco perché, per il manager tedesco, i costruttori che hanno calendarizzato l’addio definitivo alle endotermiche sbagliano: “È una decisione che una casa automobilistica non può prendere da sola” perché “il lancio dei veicoli elettrici dipenderà dalla legislazione e dall’aumento delle energie rinnovabili, e ciò deriverà dalle politiche statali e da una politica globale, non dalle decisioni individuali dei produttori di automobili”. In definitiva, quindi, “non ha senso elettrizzare il mondo della mobilità se prima non rendiamo neutrale dalla CO2 il settore primario. Il mondo non è lo stesso. In Francia hanno sette grammi di CO2 per kilowattora perché è tutto nucleare. In Polonia hanno 1.000 grammi perché è tutto a base di carbone. Lo stesso accade in Sud Africa. I lanci di elettriche devono essere scaglionati”.Ultima modifica di mcord; 23-01-22 alle 15:30
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23-01-22, 15:29 #636
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Stellantis, Tavares: "Elettriche scelta politica, tagliano fuori il ceto medio" - Quattroruote.it
Tavares: "Elettriche scelta politica, tagliano fuori il ceto medio"
L’elettrificazione è una scelta politica che spinge al rialzo i prezzi delle automobili e, di conseguenza, rischia di "tagliare fuori" il ceto medio dall’acquisto di nuovi veicoli. A ribadirlo è Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, in un’intervista al Corriere della Sera e ad altri quotidiani europei (Les Echos, Handelsblatt, El Mundo), in occasione del primo anniversario dalla nascita del gruppo frutto della fusione tra la Fiat Chrysler e la PSA. "Non va perso di vista il fatto che ci saranno conseguenze sociali e rischiamo di perdere la classe media, la quale non potrà più comprare auto", afferma Tavares, ricordando come le nuove tecnologie elettriche siano più costose del 50% rispetto ai motori termici.
Scelta imposta. "L’elettrificazione è una tecnologia scelta dai politici, non dall’industria. Perché c’erano modi più economici e veloci di ridurre le emissioni", aggiunge Tavares, ribadendo quindi una serie di indicazioni già messe in luce nei mesi scorsi, a partire dalla "battagli" per limitare l’impatto dei costi supplementari dei veicoli elettrici, tramite un aumento della produttività (ossia una riduzione dei costi) del 10% in media all’anno, rispetto al tradizionale 2/-3% del settore europeo. Dunque, tra qualche anno si vedrà "quali produttori saranno sopravvissuti”e "tra dieci o quindici anni conosceremo anche i risultati reali dell’elettrificazione in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. Per dirla semplice, non guardare l’intero ciclo di vita delle auto elettriche è molto riduttivo".
Il tema energetico. Di sicuro, "è troppo presto per dire se l’approccio europeo è ragionevole", prosegue Tavares manifestando ancora una volta tutto il suo scetticismo sul problema energetico e sui temi della "qualità ambientale dell’elettricità" consumata o dell’impronta di CO2 delle batterie: "Con il mix energetico dell’Europa, un veicolo elettrico deve percorrere 70 mila chilometri prima di compensare l’impronta di CO2 creata dalla fabbricazione della batteria. Solo a quel punto inizia ad allargare il divario con un veicolo ibrido leggero. Sappiamo anche che un veicolo ibrido leggero costa la metà di un elettrico. Alla fine, è meglio accettare auto ibride termiche molto efficienti in modo che rimangano accessibili e forniscano un beneficio immediato in termini di CO2, o è necessario avere veicoli al 100% elettrici che le classi medie non potranno permettersi, chiedendo intanto ai governi di continuare ad aumentare i loro deficit di bilancio per fornire incentivi? Questo è un dibattito sociale che mi piacerebbe avere, ma per ora non lo vedo".
Le conseguenze sociali. Dibattito che dovrebbero guardare anche gli effetti di un’accelerazione verso la mobilità elettrica, visto che "senza una transizione graduale le conseguenze sociali saranno profonde". In tal senso, una mano dovrebbe arrivare anche dagli Stati per coprire l’aumento dei costi legati all’auto elettrica: "Bisognerebbe che gli incentivi fossero mantenuti almeno fino al 2025. Ma non credo che i governi potranno continuare a sovvenzionare la vendita di veicoli elettrici ai livelli attuali, non è sostenibile dal punto di vista del bilancio. Quindi torniamo al rischio sociale. È la brutalità del cambiamento che lo crea. Se gli Stati riescono ad accompagnare questa transizione con delle sovvenzioni per cinque anni, forse ce la caveremo. Altrimenti si fanno prendere più rischi sociali all’insieme della cittadinanza".
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23-01-22, 17:24 #637
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Tavares ha assolutamente ragione, dando pochissimi incentivi alle full electric e facendo arrivare i miliardi alle ibride (tipo Prius) per tutti i veicoli avrebbero avuto benefici ecologici di gran lunga superiori
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24-01-22, 09:41 #638
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24-01-22, 11:36 #639
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Infatti,
Leggevo che in Italia, quasi tutti i propietari di Tesla se la ricaricano nel propio box e hanno un contatore da 6kw.
Poi qui tendono a dimenticare tutte le altre agevolazioni sulle auto ev, parcheggi, accessi ztl, manutenzione, bollo, assicurazione,qualitá di guida , ecc ecc
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24-01-22, 11:43 #640