catilina61
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come già fu a suo tempo per quell'altra cloaca del forteto. infatti nessuno se ne ricorda
A seguito di una denuncia, il 29 novembre 1978 Fiesoli e Goffredi vennero arrestati perché accusati di abusi sessuali e atti osceni; finite le esigenze cautelari, vennero poi scarcerati il 1º giugno 1979.[6] Dopo sei mesi dall'arresto, e con il processo in corso, Giampaolo Meucci, presidente del tribunale dei minori, continuò ad affidare minori alla comunità in quanto non credeva alle accuse, convinto invece fosse un complotto ordito per motivi politici
Martinelli fuggì dal Forteto già nel 1978, ai tempi della prima inchiesta. In un momento di crisi familiare era andato a vivere nella comunità. Dopo pochi giorni, nottetempo, Fiesoli penetrò nella sua camera proponendogli avances sessuali che vennero rifiutate da Martinelli e che spinsero ad andarsene dalla comunità. Martinelli raccontò anche che:
«Lo scontro con Rodolfo fu sulla sua idea di comunità rigida e sulla terapia selvaggia basata sulle confessioni pubbliche. Attuarono quella terapia selvaggia con una mia amica, disperata perché da bambina suo padre aveva abusato di lei. Cercarono di applicarla anche a me. Rodolfo mi guardava negli occhi, mi voleva far dire che ero un abusato, addirittura che anche Don Milani era un abusante, era come se mi volesse ipnotizzare. Erano pressioni disumane. Tutto un gruppo faceva coercizione. Siccome credo di non aver mai perso del tutto la lucidità, dissi a Rodolfo [Fiesoli]: “Si va io e te da Don Bensi, il mio confessore” (…) Non si fa a tempo a entrare che Rodolfo gli fa il suo sorriso e gli mette la mano sui genitali (era un suo vezzo). Don Bensi gli sferrò uno sganassone e lo cacciò a calci nel sedere. Poi mi disse: “Questo è pazzo, è uno psicotico attivo”. Quel giorno capii che ero finito in un bordello[14]»
«Portavi la colazione a Rodolfo (Fiesoli ndr) e... mani nelle mutande, baci sul collo anche davanti alla mia madre affidataria. Cioè, mi ci portava lei: "Ma lasciati andare! Rodolfo lo fa con tutti, è normale, ti leva questa materialità"»
(M. C., affidata al Forteto a 8 anni nel 1983, dalla Relazione della Commissione Regionale)
«È Fiesoli che detta le regole. Al Forteto «uomini e donne vivono divisi: dormono, mangiano, lavorano separati anche se sposati». «La famiglia era una gabbia oppressiva, bisognava isolarsi dall'egoismo del mondo» raccontano le vittime. L'eterosessualità è «osteggiata», l'omosessualità incentivata. «Le donne - racconta Giuseppe - erano maiale e *******, anche la Madonna era "*******", perché non voleva far crescere Gesù». «Si doveva tutti cercare di maturare attraverso il confronto» ricorda Donatella, e il "confronto", nel lessico rovesciato del profeta, «era il sesso omosessuale».
Notizia scomparsa dai giornali. Dove sono le gruber e compagnia cantante?
si vede che segui poco La7 : la mitica Gruber, da sabato è in vacanza; da stasera ci sta la coppia di "pseudo" sfigati : Telese e Parenzo (si quello che al programma radio "La Zanzara", me fa murì dalle risa quando imita il buon Rinaldi).
Lo so, la 7 e' pura propaganda Pro PD filo immigrazionista 24h al giorno, scrupolosa nel non parlare mai di argomenti scomodi per Zingaretti e soci. Vediamo se in qualche momento della giornata per sbaglio tornano a parlarne. Eppure non dovrebbe essere difficile per un giornalista andare ad intervistare uno delle migliaia di genitori ai quali sono stati sottratti i figli. Certo, dipende da chi comanda i giornalisti, tutti impegnati sempre a cercare di spu.ttanare il M5S