Il Papa emerito Ratzinger scrive che e' in pellegrinaggio verso Casa...

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La lettera del Papa Emerito Benedetto XVI. Joseph Ratzinger: "Sono in pellegrinaggio verso Casa" - Rai News

La breve missiva è stata recapitata al giornalista del Corriere della Sera Massimo Franco, che aveva fatto da tramite per presentargli le richieste e le preoccupazioni di molti lettori del quotidiano sulle sue condizioni, a cinque anni dalla rinuncia al pontificato

07 febbraio 2018

"Nel lento scemare delle forze fisiche, interiormente sono in pellegrinaggio verso Casa...". Così il Papa emerito Benedetto XVI scrive in una breve lettera recapitata al giornalista del Corriere della Sera Massimo Franco, che aveva fatto da tramite per presentargli le richieste e le preoccupazioni di molti lettori del quotidiano sulle sue condizioni, a cinque anni dalla rinuncia al pontificato.
"Sono in pellegrinaggio verso Casa" La breve missiva è stata integralmente pubblicata sulla prima pagina del Corriere. "Caro dott. Franco - scrive Joseph Ratzinger - mi ha commosso che tanti lettori del Suo giornale desiderino sapere come trascorro quest'ultimo periodo della mia vita. Posso solo dire a riguardo che, nel lento scemare delle forze fisiche, interiormente sono in pellegrinaggio verso Casa.
È una grande grazia per me essere circondato in quest'ultimo pezzo di strada a volte un po' faticoso, da un amore e una bontà tali che non avrei mai potuto immaginare". "In questo senso - continua il Papa emerito - considero anche la domanda dei Suoi lettori come accompagnamento per un tratto. Per questo non posso far altro che ringraziare, nell'assicurare da parte mia a voi tutti la mia preghiera.

Cordiali saluti".

...
 
Boh...chissà cosa c'è dietro al passo indietro di Ratzinger...

Qualcosa che non sappiamo sicuramente c'è stato.
 
forse sentiva di non essere piu' in grado di gestire un incarico così importante sapendo che la sua sarebbe stata anche una agonia molto lunga e sofferta:eek:

anche francesco sembra si voglia ritirare a breve:mmmm:
 
sicuramente costretto:yes:
 
Un grande Papa.
Purtroppo non abbastanza apprezzato quando in carica. Il confronto col successore è veramente imbarazzante per quest'ultimo.
Come confrontare le poesie di Leopardi coi bigliettini dei baci perugina.
 
Boh...chissà cosa c'è dietro al passo indietro di Ratzinger...

Qualcosa che non sappiamo sicuramente c'è stato.

Un'opinione (troppo thanchant?): ad esempio non voleva andare a Lampedusa?
 
5 anni fa

Dimissioni di Benedetto XVI: 5 anni fa la rinuncia di Papa Ratzinger | Sky TG24

L'11 febbraio 2013, il pontefice ufficializzò una decisione senza precedenti nell'era moderna, esercitando per la prima volta un'opzione prevista dal diritto canonico solo dal 1983

Sono passate alla storia come le “dimissioni” del Papa. Il loro nome corretto però sarebbe “Rinuncia all'ufficio di romano pontefice”. La sostanza non cambia: cinque anni fa, l'11 febbraio 2013, Benedetto XVI annunciava un passo indietro storico, senza precedenti nell'era moderna.

L'annuncio di Joseph Ratzinger
Già prima del 2013, l'11 febbraio non era un giorno qualsiasi in Vaticano: l'anniversario dei patti Lateranensi. Nessuna sopresa, dunque, quando Papa Ratzinger convocò un concistoro per la canonizzazione di alcuni santi. Al termine della riunione “ordinaria”, però, Benedetto XVI restò al suo posto e iniziò a leggere una dichiarazione, in latino come da norma vaticana. Affermò di dover annunciare una cosa “importante per la Chiesa”, parlando di “età avanzata” (“ingravescentem aetatem”). Due parole non casuali, perché “Ingravescentem aetatem” è il titolo del documento con cui Papa Paolo VI, nel 1970, fissò a 80 anni l'età massima dei cardinali (che oltre questa soglia, poi ridotta a 75 anni, sono tenuti a presentare le proprie dimissioni al Pontefice). Qualcuno, tra i porporati e tra i giornalisti che seguivano la diretta video dalla sala stampa, iniziò a capire. Pochi secondi dopo, la conferma arrivò dalla bocca di Benedetto XVI.

Che cosa ha detto Benedetto XVI
“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio - disse - sono pervenuto alla certezza che le mie forze non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero”. Ratzinger spiegò di comprendere che il pontificato si compie anche “soffrendo”, ma sottolineò che “nel mondo di oggi per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo”. Un vigore che “negli ultimi mesi in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità”. Per questo, “ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma”.

Cosa dice il diritto canonico
“In piena libertà”, afferma Benedetto XVI. Non si tratta solo di un'espressione di circostanza. Il diritto canonico, infatti, ammette la possibilità della rinuncia, a patto che “sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata”. Se rispetta questi criteri, la decisione non è appellabile perché, afferma sempre il codice, “non si richiede che qualcuno la accetti”. In passato, c'erano già stati casi analoghi: otto, non tutti documentati con certezza. L'ultimo risaliva però a 600 anni prima. Ratzinger è quindi stato il primo pontefice ad esercitare la rinuncia in obbedienza al diritto canonico, che ha codificato questa possibilità solo nel 1983. Una rivoluzione tale da aver portato alla creazione di una nuova carica (non ancora inclusa nel codice), quella di “Pontefice emerito”.

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Il fratello di Ratzinger rivela: "Ha una malattia paralizzante"

George Ratzinger ha parlato di una malattia paralizzante che obbliga Benedetto XVI "a ricorrere alla sedia a rotelle. La più grande inquietudine è che la paralisi possa finire per arrivare al suo cuore e allora potrebbe essere finita in fretta. Prego ogni giorno per chiedere a Dio la grazia di una buona morte, in un buon momento, per me e mio fratello. Entrambi abbiamo questo grande desiderio".

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Il fratello di Ratzinger rivela: "Ha una malattia paralizzante"

George Ratzinger ha parlato di una malattia paralizzante che obbliga Benedetto XVI "a ricorrere alla sedia a rotelle. La più grande inquietudine è che la paralisi possa finire per arrivare al suo cuore e allora potrebbe essere finita in fretta. Prego ogni giorno per chiedere a Dio la grazia di una buona morte, in un buon momento, per me e mio fratello. Entrambi abbiamo questo grande desiderio".

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L'ha infettato Soros. :rolleyes:
Così come Buonanno è stato assassinato, Berlusconi perseguitato e Bossi incastrato :rolleyes:
 
Cugini francesi

L'ha infettato Soros. :rolleyes:
Così come Buonanno è stato assassinato, Berlusconi perseguitato e Bossi incastrato :rolleyes:

Vado OT ma su Berlusconi... :rolleyes: :mad:

bugia.jpg
 
Francia di Sarkozy comunista...
Hai anche il resto dell'articolo per caso? :)

Ancora no...

L'agguato del 2011 contro Berlusconi - Panorama

Che cosa è realmente accaduto nell’estate del 2011, quella che portò poi alle dimissioni del governo Berlusconi? L’economista Luca Ricolfi ha ricostruito in un’analisi puntuale pubblicata da giovedì 15 febbraio sul settimanale Panorama tutti i drammatici passaggi che portarono alla caduta del governo di centrodestra con l’esplosione dello spread Btp-Bund e il passaggio di consegne al premier tecnico Mario Monti voluto dal presidente Giorgio Napolitano.

Berlusconi fu indicato come responsabile di quel terremoto finanziario eppure nella ricostruzione emerge che per tutto il 2011 i fondamentali dell’Italia in base l’indice VS, che misura la vulnerabilità strutturale dei conti pubblici italiani, non solo non peggioravano ma erano in netto miglioramento. E che le vere responsabilità della fibrillazione sui mercati non vanno cercate né a Roma né in Germania. Ma a Parigi.



:o
 
Comunque...

Golpe 2011, Luca Ricolfi e la verita su Berlusconi: volevano ammazzare l'Italia, puo risuccedere oggi - Libero Quotidiano

26 Ottobre 2017

"L'Italia deve morire", possibilmente con Mario Monti. Più che il titolo di un thriller di fanta-politica, appare il riassunto brutale di quanto accaduto nell'autunno 2011. È l'ormai famigerato euro-golpe contro Silvio Berlusconi, che nasce qualche mese prima con la speculazione finanziaria sullo spread. Una scusa, montata ad arte delle cancellerie internazionali per far fuori un governo scomodo come quello del Cav. A sostenerlo non sono più solo le vittime politiche di allora, ma anche personalità ben lontane dal centrodestra e rispettatissime come Luca Ricolfi, presidente della Fondazione David Hume, docente dell'Università di Torino e sociologo di vaglia. "Tra maggio e giugno del 2011 i fondamentali dell'economia italiana stavano migliorando e non indebolendosi. Quando arrivò la lettera della Bce, ad agosto di quello stesso anno, i conti stavano migliorando", ha spiegato al Giornale lo studioso, che ha spesso incentrato le sue analisi sui guai della sinistra italiana.

Ricolfi ha ideato l'indice di vulnerabilità strutturale, un nuovo strumento di misurazione dello stato di salute delle finanze di uno Stato, e secondo i suoi calcoli in quel tetrissimo 2011 l'Italia non se la passava poi così male, anzi stava migliorando rispetto al biennio precedente. Ricolfi non si concentra sui fattori esterni come la Borsa, ad esempio, elementi destabilizzanti e spesso soggetti a "manovre" poco chiare. "I governi Monti e Letta hanno aumentato molto la vulnerabilità del nostro Paese", spiega il professore, secondo cui oggi l'Italia ha la stessa salute di Francia e Belgio quando invece per le agenzie di rating il nostro rischio default è di poco superiore a quella della Spagna. Sarebbe un problema, sottolinea, "se le nuove regole per valutare i titoli di Stato detenuti dalle banche, dovessero essere alterate in funzione dei report delle agenzie". Proprio come accaduto nel 2011.

:rolleyes: :mad:
 
+Europa mi raccomando. Quelli ci stanno distruggendo!!!!! è ora di aprire gli occhi e perseguire i traditori che eseguono ordini esteri
 
Gia' passati 5 anni

Ratzinger: continuità tra me e Bergoglio - Rai News

12 marzo 2018

19.00 E' uno "stolto pregiudizio" quello per cui Papa Francesco sarebbe "solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano di oggi". Così Papa Ratzinger in una lettera per il 5° anno di pontificato di Bergoglio. "Tra i due pontificati c'è una continuità interiore, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento", dice il Papa emerito. Lo dimostra la collana 'La Teologia di Papa Francesco'.

:o
 
Da uomo di fede qual'egli è non possiamo che rendergli le felicitazioni! OK!
 
Un grande Papa.
Purtroppo non abbastanza apprezzato quando in carica. Il confronto col successore è veramente imbarazzante per quest'ultimo.
Come confrontare le poesie di Leopardi coi bigliettini dei baci perugina.

hai reso l'idea.
 
Io quando sentivo Leopardi toccavo i coglioni del mio compagno di banco! :o
 
Papi

Lettera Ratzinger, Vaticano su paragrafo mancante':' "Riservatezza, non censura" - Repubblica.it

17 marzo 2018

Su alcuni blog rivelato il contenuto della parte mancante, in cui Benedetto XVI rimprovera al teologo tedesco Hunermann di aver attaccato 'in modo virulento' il magistero papale all'epoca della pubblicazione dell'Enciclica di Giovanni Paolo II Veritatis splendor pubblicata nel 1997. E la Segreteria della Comunicazione divulga l'intero testo della missiva

Il 'mistero' sulla lettera di Benedetto XVI, nella quale il Papa Emerito parlava della teologia di Papa Francesco si conclude con una precisazione che arriva direttamente dal Vaticano: dopo le polemiche sul presunto ritocco della foto della missiva, che impediva di leggere, perché sfuocate, alcune righe del testo letto durante la presentazione alla stampa della collana La teologia di Papa Francesco, edita dalla Libreria Editrice Vaticana, avvenuta il 12 marzo scorso, la Segreteria per la Comunicazione rende noto l'intero paragrafo che si riteneva essere stato 'omesso'.

Il passaggio della lettera di Ratzinger non era stato divulgato, neanche verbalmente, e questo aveva scatenato una serie di ipotesi e non poche polemiche. A cercare di svelare il mistero, ci hanno provato alcuni blog, che hanno diffuso la notizia che l'occultamento' riguardava giudizi di papa Ratzinger su un teologo tedesco a lui avverso e inserito tra gli autori della collana.

Per evitare che si diffondessero ulteriori ipotesi, nel pomeriggio la Segreteria per la Comunicazione ha deciso rendere nota la lettera nella sua interezza.

• RISERVATEZZA, NON CENSURA
Prima di farlo, però, la Segreteria ha chiarito che non c'era alcun intento di censura, ma che la scelta di tralasciare alcune parti era legata solo a motivi di riservatezza. Della missiva di Benedetto XVI, "riservata, è stato letto quanto ritenuto opportuno e relativo alla sola iniziativa, e in particolare quanto il Papa Emerito afferma circa la formazione filosofica e teologica dell'attuale Pontefice e l'interiore unione tra i due pontificati, tralasciando alcune annotazioni relative a contributori della collana", ha chiarito la Segreteria.

Dopo la lettura parziale del testo, si legge nella nota, "sono seguite molte polemiche circa una presunta manipolazione censoria della fotografia distribuita come corredo". Proprio per far tacere le voci che si moltiplicavano, in allegato al comunicato, è stato diffuso il testo integrale che Benedetto XVI ha inviato al prefetto per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò, il 7 febbraio scorso.

• IL TESTO DELLA LETTERA
"Reverendissimo Monsignore, molte grazie per la Sua cortese lettera del 12 gennaio e per l'allegato dono degli undici piccoli volumi curati da Roberto Repole. Plaudo a questa iniziativa che vuole opporsi e reagire allo stolto pregiudizio per cui Papa Francesco sarebbe solo un uomo pratico privo di particolare formazione teologica o filosofica, mentre io sarei stato unicamente un teorico della teologia che poco avrebbe capito della vita concreta di un cristiano oggi. I piccoli volumi mostrano a ragione che Papa Francesco è un uomo di profonda formazione filosofica e teologica e aiutano perciò a vedere la continuità interiore tra i due pontificati, pur con tutte le differenze di stile e di temperamento".

"Tuttavia non mi sento di scrivere su di essi 'una breve e densa pagina teologica'. In tutta la mia vita è sempre stato chiaro che avrei scritto e mi sarei espresso soltanto su libri che avevo anche veramente letto. Purtroppo anche solo per ragioni fisiche non sono in grado di legge gli undici volumetti nel prossimo futuro, tanto più che mi attendono altri impegni che ho già assunti".

• IL PARAGRAFO MANCANTE
Il testo contiene quindi un ulteriore paragrafo finora non noto (non solo non distribuito per iscritto, ma neanche letto da Viganò durante la presentazione alla stampa), ma la cui esistenza è stata svelata in Rete: "Solo a margine vorrei annotare la mia sorpresa per il fatto che tra gli autori figuri anche il professor Hunermann, che durante il mio pontificato si è messo in luce per avere capeggiato iniziative anti-papali. Egli partecipò in misura rilevante al rilascio della 'Kolner Erklarung', che, in relazione all'enciclica 'Veritatis splendor', attaccò in modo virulento l'autorità magisteriale del Papa specialmente su questioni di teologia morale. Anche la 'Europaische Theologengesellschaft', che egli fondò, inizialmente da lui fu pensata come un'organizzazione in opposizione al magistero papale. In seguito, il sentire ecclesiale di molti teologi ha impedito quest'orientamento, rendendo quell'organizzazione un normale strumento d'incontro fra teologi. Sono certo che avrà comprensione per il mio diniego e La saluto cordialmente. Suo Benedetto XVI".


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