La First è una holding di partecipazioni, senza dipendenti, l’attività è quella di comprare e vendere quote di aziende. Ma le società a cui partecipa sono aziende che fanno capo soprattutto allo stesso Vacchi. Le azioni della First però non sono più nella disponibilità del viveur bolognese, sono state pignorate dalla Banca popolare di Verona. L’istituto veronese nel 2008 aveva infatti prestato alla First 10,5 milioni, operazione di per sé curiosa, viste le ampie disponibilità di Vacchi. Quei soldi, che sarebbero dovuti servire a finanziare lucrativi affari nei più diversi settori, non sono mai tornati indietro alla banca: la First non è stata in grado di rimborsarli. Un credito deteriorato insomma. All’istituto veneto sono state restituite le prime due rate, per complessivi due milioni di euro, poi Vacchi ha smesso di pagare: la terza rata, per 2 milioni di euro, che era in scadenza il 31 dicembre 2015 non è stata rimborsata. E a complicare la situazione c’è che la First spa non ha grandi cespiti con cui fare fronte al debito. Niente immobili, niente partecipazioni in società che fanno profitti.
Gianluca Vacchi, molti fan e pochi affari: i veri conti del re dei social - Il Fatto Quotidiano
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