Il Qe mette in crisi Svezia e Danimarca: il Nord Europa si scopre più povero

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Il Qe mette in crisi Svezia e Danimarca: il Nord Europa si scopre più povero

Copenhagen come Stoccolma è impegnata nella difesa della divisa locale: a gennaio ha registrato il nuovo record di riserve in valuta estera dopo aver abbassato quattro volte i tassi da inizio anno

di GIULIANO BALESTRERI e RAFFAELE RICCIARDI


09 marzo 2015

(ansa)
MILANO - Dopo la Svizzera, è la volta di Danimarca e Svezia. Il Quantitative easing lanciato dalla Bce, che da oggi fino al settembre 2016 inietterà nell'economia europea 60 miliardi di euro al mese, mette in crisi le grandi banche centrali del Nord: da Copenhagen a Stoccolma gli economisti si chiedono come difendere le proprie valute dalla svalutazione dell'euro.

Per la Danimarca il problema è immediato: in base agli accordi con la Ue il cambio con l'euro non può oscillare più del 2,25%. A un deprezzamento della moneta unica deve quindi seguire quello della corona e viceversa. Per Stoccolma, invece, il problema è legato alla deflazione in cui è caduto il paese che ha bisogno di spingere i consumi per poter ripartire. Di certo, oggi, il ricco nord Europa si scopre più povero per una svalutazione "imposta" dalla debolezza dell'euro.

La prima ad alzare bandiera bianca era stata la Svizzera che lo scorso 15 gennaio ha annunciato l'addio a quota 1,2 contro l'euro: troppo caro per la Banca centrale elvetica difendere la parità, acquistando valuta estera per un Paese che non vuole mettere in crisi il proprio bilancio. La situazione è diametralmente opposta a quella dell'Eurozona che ha bisogno di svalutare l'euro per spingere l'export, i consumi e l'occupazione.

Adesso sono molti gli economisti che si chiedono quale possa essere il prossimo Paese a seguire le orme delle Svizzera. La Danimarca è il primo indiziato: da inizio anno la Banca centrale ha già tagliato quattro volte i tassi d'interesse portando quello sui depositi delle banche a -0,75%. A gennaio, inoltre, è stato registrato un incremento a livelli record delle riserve in valuta estera. Dal 1999, infatti, la valuta danese è agganciata all'euro con un intervallo di oscillazione teorica del 2,25%, che di fatto però non ha mai superato l'1%, cosa che si traduce in un rapporto di cambio che in genere viaggia poco lontano da quota sette: oggi con un euro si comprano 7,4 corone.

Il maxi programma di acquisto di titoli soprattutto pubblici è destinato a deprezzare ulteriormente la valuta europea: gli addetti ai lavori si chiedono fino a che punto la Danimarca sarà in grado di sostenere l'impegno preso con Bruxelles. Anche perché l'eventuale allargamento della banda di oscillazione andrebbe discusso con l'Unione europea: la Danimarca, infatti, non è entrata nell'euro, ma ha vincolato la propria valuta alla moneta unica all'interno di una banda di oscillazione, proprio come fanno - per almeno due anni - i paesi che chiedono di aderire alla valuta comunitaria.


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L'andamento del cambio tra la corona danese e l'euro, dall'annuncio del Qe


Non c'è solo la Danimarca a lottare strenuamente. Parlando sempre di corone, anche la Svezia ha fatto di tutto per tenere basso il livello della valuta. Quella di Stoccolma, ad esempio, è stata una delle Banche centrali più attive recentemente: ha portato il tasso di rifinanziamento principale in terreno negativo (-0,1%) e non è escluso che possa agire di nuovo. Ha anche lanciato un proprio piano di Qe, senza precedenti nella storia del Paese nordico. Come ricordano a Bloomberg, infatti, dalla metà di febbraio la corona svedese ha guadagnato il 5% verso l'euro, che si è indebolita con l'approssimarsi del Qe. Eppure, per dirla con le parole del vice governatore Per Jansson, alla Riksbank (Banca centrale) hanno accolto "con disappunto" l'evoluzione recente del cambio.

Secondo la principale banca scandinava attiva sul Forex, la Seb, la soglia di 9 corone per 1 euro è quella indicativa della necessità di agire di nuovo: ormai ci siamo. Il problema della Svezia è che in queste condizioni non riesce a risollevare la dinamica dei prezzi verso il target del 2%, che condivide con la Bce: a gennaio l'inflazione è scesa dello 0,2% e solo due delle ultime 13 rilevazioni hanno mostrato una crescita annua dei prezzi. Al board del prossimo 29 aprile potrà prendere le contromisure necessarie.



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L'andamento del cambio tra la corona svedese e l'euro, dall'annuncio del Qe
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Il Qe mette in crisi Svezia e Danimarca: il Nord Europa si scopre più povero - Repubblica.it
 
Qualcuno mi spiega quale sarebbe il vantaggio per la maggior parte delle persone, quelle con reddito fisso, dall' aumento dell' inflazione fino al 2% causa qe? Perché a me sembra la solita in,culata
 
Qualcuno mi spiega quale sarebbe il vantaggio per la maggior parte delle persone, quelle con reddito fisso, dall' aumento dell' inflazione fino al 2% causa qe? Perché a me sembra la solita in,culata

con la deflazione spariranno altri milioni di posti di lavoro
e la spesa pubblica diventa insostenibile
ti basta? :cool:
 
Qualcuno mi spiega quale sarebbe il vantaggio per la maggior parte delle persone, quelle con reddito fisso, dall' aumento dell' inflazione fino al 2% causa qe? Perché a me sembra la solita in,culata

Il vantaggio è che era meglio quando c'era l'inflazione al 19% con i tassi al 16% di adesso che ci sono i tassi all'1 o al 2 e l'inflazione allo 0. Prima era sostenibile per lo Stato e di riflesso per il sistema economico, ora no. Il danno con l'alta inflazione ce l'hanno i detentori di capitale, il danno con la bassa inflazione paradossalmente ce l'hanno proprio i salariati, anche se la pagano quasi totalmente quelli che perdono il lavoro.

Di fatto i salariati italiani con la bassa inflazione si sono trovati una perdita del potere di acquisto, negli anni di inflazione rampante c'era un aumento continuo del potere di acquisto.

In Germania il discorso è diverso perchè hanno sempre avuto un'inflazione più alta della nostra e maggiore dei loro tassi. Ecco perchè non è sostenibile avere una moneta in comune, si generano queste assurdità.
 
che articolo pieno di sciocchezze

allora...
il principio è che un popolo è ricco se la sua moneta è forte, giusto?
bene, si dice che siccome l'euro inflaziona (stoca ma facciamo finta...) allora devono svalutare pure loro...

scusa ma perchè?
se non svalutano rispetto all'euro finisce che, senza fare niente, la loro coroncina si rivaluta e diventano più ricchi, sempre se il concetto nell'articolo corrisponde a verità (non corrisponde ma loro sembrano crederci quindi io accetto la cosa per buona)

la soluzione?
semplicissima, danesi, svedesi, NON SVALUTATE, approfittate della rivalutazione delle vostre monete nei confronti dell'euro che vi ha resi più ricchi, godetene, non svalutate KOG.LIONI!!

è tanto semplice ;)
 
Qualcuno mi spiega quale sarebbe il vantaggio per la maggior parte delle persone, quelle con reddito fisso, dall' aumento dell' inflazione fino al 2% causa qe? Perché a me sembra la solita in,culata

Il vantaggio è che era meglio quando c'era l'inflazione al 19% con i tassi al 16% di adesso che ci sono i tassi all'1 o al 2 e l'inflazione allo 0. Prima era sostenibile per lo Stato e di riflesso per il sistema economico, ora no. Il danno con l'alta inflazione ce l'hanno i detentori di capitale, il danno con la bassa inflazione paradossalmente ce l'hanno proprio i salariati, anche se la pagano quasi totalmente quelli che perdono il lavoro.

Di fatto i salariati italiani con la bassa inflazione si sono trovati una perdita del potere di acquisto, negli anni di inflazione rampante c'era un aumento continuo del potere di acquisto.

In Germania il discorso è diverso perchè hanno sempre avuto un'inflazione più alta della nostra e maggiore dei loro tassi. Ecco perchè non è sostenibile avere una moneta in comune, si generano queste assurdità.

Affermi l'esatto contrario della realtà
 
Ancorare il cambio della propria valuta a una straniera più grossa è sempre fonte di guai
Danimarca, Svezia e Svizzera devono lasciare libera la loro moneta o adottare direttamente l'euro
il peg fa danni
 
ma la moneta non era neutra rispetto all'economia reale?:o
 
Qualcuno mi spiega quale sarebbe il vantaggio per la maggior parte delle persone, quelle con reddito fisso, dall' aumento dell' inflazione fino al 2% causa qe? Perché a me sembra la solita in,culata

esatto... se sale l'inflazione e non fanno salire gli stipendi in proporzione è solo un'in,culata.
 
l'inflazione in italia serve per tagliare le pensioni senza tagliarle formalmente ;)
 
Il Qe mette in crisi Svezia e Danimarca: il Nord Europa si scopre più povero

Copenhagen come Stoccolma è impegnata nella difesa della divisa locale: a gennaio ha registrato il nuovo record di riserve in valuta estera dopo aver abbassato quattro volte i tassi da inizio anno

di GIULIANO BALESTRERI e RAFFAELE RICCIARDI


09 marzo 2015

(ansa)
MILANO - Dopo la Svizzera, è la volta di Danimarca e Svezia. Il Quantitative easing lanciato dalla Bce, che da oggi fino al settembre 2016 inietterà nell'economia europea 60 miliardi di euro al mese, mette in crisi le grandi banche centrali del Nord: da Copenhagen a Stoccolma gli economisti si chiedono come difendere le proprie valute dalla svalutazione dell'euro.

Per la Danimarca il problema è immediato: in base agli accordi con la Ue il cambio con l'euro non può oscillare più del 2,25%. A un deprezzamento della moneta unica deve quindi seguire quello della corona e viceversa. Per Stoccolma, invece, il problema è legato alla deflazione in cui è caduto il paese che ha bisogno di spingere i consumi per poter ripartire. Di certo, oggi, il ricco nord Europa si scopre più povero per una svalutazione "imposta" dalla debolezza dell'euro.

La prima ad alzare bandiera bianca era stata la Svizzera che lo scorso 15 gennaio ha annunciato l'addio a quota 1,2 contro l'euro: troppo caro per la Banca centrale elvetica difendere la parità, acquistando valuta estera per un Paese che non vuole mettere in crisi il proprio bilancio. La situazione è diametralmente opposta a quella dell'Eurozona che ha bisogno di svalutare l'euro per spingere l'export, i consumi e l'occupazione.

Adesso sono molti gli economisti che si chiedono quale possa essere il prossimo Paese a seguire le orme delle Svizzera. La Danimarca è il primo indiziato: da inizio anno la Banca centrale ha già tagliato quattro volte i tassi d'interesse portando quello sui depositi delle banche a -0,75%. A gennaio, inoltre, è stato registrato un incremento a livelli record delle riserve in valuta estera. Dal 1999, infatti, la valuta danese è agganciata all'euro con un intervallo di oscillazione teorica del 2,25%, che di fatto però non ha mai superato l'1%, cosa che si traduce in un rapporto di cambio che in genere viaggia poco lontano da quota sette: oggi con un euro si comprano 7,4 corone.

Il maxi programma di acquisto di titoli soprattutto pubblici è destinato a deprezzare ulteriormente la valuta europea: gli addetti ai lavori si chiedono fino a che punto la Danimarca sarà in grado di sostenere l'impegno preso con Bruxelles. Anche perché l'eventuale allargamento della banda di oscillazione andrebbe discusso con l'Unione europea: la Danimarca, infatti, non è entrata nell'euro, ma ha vincolato la propria valuta alla moneta unica all'interno di una banda di oscillazione, proprio come fanno - per almeno due anni - i paesi che chiedono di aderire alla valuta comunitaria.


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L'andamento del cambio tra la corona danese e l'euro, dall'annuncio del Qe


Non c'è solo la Danimarca a lottare strenuamente. Parlando sempre di corone, anche la Svezia ha fatto di tutto per tenere basso il livello della valuta. Quella di Stoccolma, ad esempio, è stata una delle Banche centrali più attive recentemente: ha portato il tasso di rifinanziamento principale in terreno negativo (-0,1%) e non è escluso che possa agire di nuovo. Ha anche lanciato un proprio piano di Qe, senza precedenti nella storia del Paese nordico. Come ricordano a Bloomberg, infatti, dalla metà di febbraio la corona svedese ha guadagnato il 5% verso l'euro, che si è indebolita con l'approssimarsi del Qe. Eppure, per dirla con le parole del vice governatore Per Jansson, alla Riksbank (Banca centrale) hanno accolto "con disappunto" l'evoluzione recente del cambio.

Secondo la principale banca scandinava attiva sul Forex, la Seb, la soglia di 9 corone per 1 euro è quella indicativa della necessità di agire di nuovo: ormai ci siamo. Il problema della Svezia è che in queste condizioni non riesce a risollevare la dinamica dei prezzi verso il target del 2%, che condivide con la Bce: a gennaio l'inflazione è scesa dello 0,2% e solo due delle ultime 13 rilevazioni hanno mostrato una crescita annua dei prezzi. Al board del prossimo 29 aprile potrà prendere le contromisure necessarie.



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L'andamento del cambio tra la corona svedese e l'euro, dall'annuncio del Qe
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Il Qe mette in crisi Svezia e Danimarca: il Nord Europa si scopre più povero - Repubblica.it

PAESI PERIFERICI,pure essiOK!
 
diciamolo senza tema di smentita alcuna(purtroppo) il paese, l'unico paese che ne ha guadagnato dal punto di vista industriale e' la CERMANIA che peraltro non aveva bisogno di vantaggi, gia' avvantaggiata com'e' dal punto di vista geografico, ben(per loro)posizionata perfettamente al centro dell'europa euro e mentre tutti gli altri sono costretti a dover sopportare spese logistiche e di trasporto ecc.ecc. loro invece se ne stanno comodi in piazza sui gradini della chiesa:eek: ad osservare l'affanno degli altri:D
 
diciamolo senza tema di smentita alcuna(purtroppo) il paese, l'unico paese che ne ha guadagnato dal punto di vista industriale e' la CERMANIA che peraltro non aveva bisogno di vantaggi, gia' avvantaggiata com'e' dal punto di vista geografico, ben(per loro)posizionata perfettamente al centro dell'europa euro e mentre tutti gli altri sono costretti a dover sopportare spese logistiche e di trasporto ecc.ecc. loro invece se ne stanno comodi in piazza sui gradini della chiesa:eek: ad osservare l'affanno degli altri:D

Ti pareva se non c'era la solita frigna su quanto sono cattivi i tedeschi.

Perchè, la Francia è in posizione periferica? E l'Olanda? E il nord Italia? E l'Austria?
 
Il vantaggio è che era meglio quando c'era l'inflazione al 19% con i tassi al 16% di adesso che ci sono i tassi all'1 o al 2 e l'inflazione allo 0. Prima era sostenibile per lo Stato e di riflesso per il sistema economico, ora no. Il danno con l'alta inflazione ce l'hanno i detentori di capitale, il danno con la bassa inflazione paradossalmente ce l'hanno proprio i salariati, anche se la pagano quasi totalmente quelli che perdono il lavoro.

Di fatto i salariati italiani con la bassa inflazione si sono trovati una perdita del potere di acquisto, negli anni di inflazione rampante c'era un aumento continuo del potere di acquisto.

In Germania il discorso è diverso perchè hanno sempre avuto un'inflazione più alta della nostra e maggiore dei loro tassi. Ecco perchè non è sostenibile avere una moneta in comune, si generano queste assurdità.


Se non sbaglio......... la cosa funzionava finchè gli la rivalutazione degli stipendi seguiva esattamente l'inflazione ma negli anni in cui il governo si è messo a decidere d'autorità qual era l'inflazione ufficiale a cui gli stipendi si dovevano rivalutare, ovviamente significativamente più bassa di quella reale, gli stipendi hanno visto erodersi una bella fetta di potere d'acquisto, ovviamente i prezzi e gli stipendi di politici, giudici e manager guarda caso avevano tassi di rivalutazione nettamente superiori a quelli dei semplici lavoratori dipendenti.

Comunque il giochino mica può durare in eterno.

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ma anche in zimbabwe dicevano lo stesso?
uau guarda la nostra moneta come scende, che fortuna :D

chissà in svizzera come soffrono si saranno detti, poveracci sti stipendi da 5000 franchi devono essere un casino, spenderli ogni mese, inventarsi ogni volta qualcosa di nuovo da comprare, eh uffa...
 
ma anche in zimbabwe dicevano lo stesso?
uau guarda la nostra moneta come scende, che fortuna :D

chissà in svizzera come soffrono si saranno detti, poveracci sti stipendi da 5000 franchi devono essere un casino da spendere ogni mese...

in svizzera avranno problemi per l'export a breve....
 
diciamolo senza tema di smentita alcuna(purtroppo) il paese, l'unico paese che ne ha guadagnato dal punto di vista industriale e' la CERMANIA che peraltro non aveva bisogno di vantaggi, gia' avvantaggiata com'e' dal punto di vista geografico, ben(per loro)posizionata perfettamente al centro dell'europa euro e mentre tutti gli altri sono costretti a dover sopportare spese logistiche e di trasporto ecc.ecc. loro invece se ne stanno comodi in piazza sui gradini della chiesa:eek: ad osservare l'affanno degli altri:D

Diciamo che è un paese dove i politici decidono e programmano senza quasi rubare e senza fare cucu alle riunioni internazionali, i funzionari pubblici fanno coscenziosamente il loro lavoro, i sindacati difendono il lavoratori, la giustizia è celere, la polizia è inflessibile e presente, i servizi pubblici funzionano e le tasse e il costo della vita sono bassi, cambierei sicuramente anche con politici e funzionari statali di seconda scelta tedeschi.
 
Ti pareva se non c'era la solita frigna su quanto sono cattivi i tedeschi.

Perchè, la Francia è in posizione periferica? E l'Olanda? E il nord Italia? E l'Austria?

ho forse scritto di quanto siano cattivi i tedeschi?:mmmm:

non mi pare, semmai fortunatiOK!

beati loro e oglioni noi che non ne abbiamo tenuto nel giusto e doveroso conto di essere COMUNQUE svantaggiati dal fatto di non essere al centro dell'europa aggiunto al fatto che prima di partire loro non avevano bisogno di svalutare la loro moneta cosa che invece dovevano fare pressoche' tutti gli altri
 
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