“Il fotovoltaico fai da te fra due anni sarà l’energia più conveniente”

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cicerone.

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Secondo uno studio del professor Arturo Lorenzoni del dipartimento di Ingegneria elettrica dell'università di Padova, nel 2013 sarà raggiunta la “grid parity”: il prezzo del chilowattora per autoconsumo prodotto con panelli solari sarà uguale a quello dell’energia acquistabile dalla rete elettrica
Nessuno l’aveva previsto. Eppure, entro due anni, l’energia solare “fai da te” sarà più conveniente, anche senza incentivi: autoprodurre elettricità con pannelli fotovoltaici, specie nel Sud, costerà meno della bolletta dell’Enel. Si avvicina infatti la “grid parity”, la coincidenza tra il costo del chilowattora per autoconsumo, prodotto con panelli da 200 kW di picco (kWp), e quello dell’energia acquistabile dalla rete elettrica. A rivelarlo sono i calcoli eseguiti dal professor Arturo Lorenzoni del dipartimento di Ingegneria elettrica dell’università di Padova. Ma le buone notizie non si fermano qui: per Vishal Shah, analista di Wall Street, il settore solare vedrà nei prossimi anni una riduzione dei costi di un ulteriore 40%.


sovranoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
 
Nel Sud Italia la grid parity sarà raggiunta già verso la metà del 2013, per gli impianti industriali da 200 kWp. Per gli impianti domestici (più piccoli, da 3 kWp) si dovrà aspettare un anno in più. Per i grandi impianti allo stesso risultato si arriverà nel 2015 al Centro e nel 2016 al Nord. Per quelli piccoli ci vorrà un anno in più. I calcoli sono stati eseguiti stimando una vita media dei moduli di 25 anni e includendo un tasso di interesse del 5,3%, ma concentrandosi appunto sull’autoconsumo, invece che sulla produzione di elettricità da vendere alla rete.
 
Fino a pochi anni fa, nessuno avrebbe azzardato una previsione del genere sull’autonomia energetica familiare, né tanto meno una diminuzione dei prezzi del fotovoltaico che, dal 2008 al 2011, è arrivato a sfiorare il 60%. Margini di riduzione che sono ancora ampi: nei prossimi 3-5 anni, infatti, il fotovoltaico potrà costare negli Usa tra 1,3 e 1,4 dollari per watt, ed è possibile arrivare presto alla soglia del dollaro per Watt. Ad affermarlo è Vishal Shah, analista a Wall Street specializzato nel settore solare.
 
Qualcuno però mi deve spiegare allora perchè i titoli legati al fotovoltaico, parlo delle società a maggiore capitalizzazione sul mercato americano e cinese sono ben lontane sia dai massimi storici (che risalgono a 2-3 anni fa) sia dai recenti massimi relativi quasi tutti raggiunti lo scorso anno.

La più importante società tedesca (e credo europea) che produce celle fotovoltaiche (Q-Cells) quota sotto i 2 euro contro un massimo storico di 100 euro.

E paradossalmente, dopo la fiammata successiva al disastro giapponese, non hanno fatto altro che scendere ai minimi da più di un anno, e non si vedono ancora segni di rimbalzo.

E' vero che non si può e non si deve ricondurre tutto al mercato borsistico, ma se ci fosse questa convinzione di un'esplosione della domanda, forse l'andamento degli ultimi mesi sarebbe stato un dito diverso ........

Personalmente la vedo un po' più lontana e un po' meno scontata l'affermazione di questo tipo di tecnologia su vasta scala .....
 
il collega spara baggianate
analisti molto più autorevoli di lui dicono che ci vuole il petrolio almeno a 200 dollari per vedere a breve la grid-parity
 
la ricerca avanza, forse l'energia solare potrà essere sfruttata in maniera ancora + economica senza i pannelli solari:

Se avete intenzione di convertirvi al solare, prima di comprare costosissimi pannelli, sappiate che presto non serviranno più. Stephen Rand ed i suoi colleghi della University of Michigan hanno scoperto come ricavare energia dalla luce del Sole, senza l’utilizzo delle classiche celle fotovoltaiche. I risultati della ricerca del’equipe del prof. Rand, pubblicati nel Journal of Applied Physics, hanno dimostrato che il campo magnetico della luce, fino ad oggi considerato troppo debole per essere utilizzato in applicazioni pratiche, è invece una potentissima fonte d’energia.

“Nelle classiche celle fotovoltaiche, la luce attraversa un materiale semi-conduttore, viene assorbita e crea calore. Fino ad oggi si sono costruiti i pannelli solari basandosi su tale processo d’assorbimento e si pensava che l’intensità del campo magnetico della luce fosse troppo insignificante per esser preso in considerazione. Abbiamo scoperto, invece, l’esistenza di un’interazione così strana, che è stata trascurata per più di cent’anni: la luce, passando attraverso un materiale non-conduttore, crea un campo magnetico così intenso che è in grado di causare, come un campo elettrico, il fenomeno della rettificazione ottica (la separazione delle cariche provocato dal campo elettrico della luce all’interno delle classiche celle fotovoltaiche, ndr). I risultati ottenuti porteranno alla creazione di celle fotovoltaiche di nuova generazione, che non implicheranno l’utilizzo di materiali semi-conduttori e non si baseranno sull’assorbimento della luce, bensì utilizzeranno il campo magnetico della luce per produrre energia.” – ha annunciato Stephen Rand.

“In base al fenomeno della rettificazione ottica, all’interno del materiale semi-conduttore con cui sono costruiti gli odierni pannelli solari, il campo elettrico della luce provoca una separazione delle cariche positive e negative, creando un voltaggio e quindi energia – ha spiegato il ricercatore William Fisher – fino ad oggi si pensava che tale effetto elettrico avvenisse solo all’interno di materiali cristallini che possiedono una certa simmetria. Abbiamo scoperto, che nelle giuste condizioni, la rettificazione ottica può essere indotta anche dalla componente magnetica della luce: il campo magnetico è in grado di curvare gli elettroni e generare sia un dipolo elettrico, che uno magnetico. Convogliando un numero sufficiente di questi dipoli in una fibra abbastanza lunga, si può ottenere un enorme voltaggio, tale da costituire una vera e propria batteria ottica. Estrendolo, tale voltaggio può essere utilizzato quale fonte d’energia”.

“Per ottenere questi risultati, la luce deve brillare in un materiale che non conduce elettricità, come il vetro ad esempio - sottolinea Fisher - e dev’essere infocata ad un’intensità di 10 milioni di watt per centimetro quadrato, anche se i più nuovi materiali sono in grado d’ottenere ottimi risultati anche ad intensità minori. Tutto quello di cui abbiamo bisogno sono lenti per infocare la luce ed una fibra per guidarla. Il vetro può essere considerato un buon materiale, risultati migliori si ottengono con la ceramica trasparente”.

William Fisher e Stephen Rand hanno scoperto che la luce (di un laser o del Sole), passando attraverso un materiale non-conduttore, crea un campo magnetico con un’intensità così forte, che può essere utilizzato quale fonte d’energia e di sostituire, quindi, il ruolo che la corrente elettrica gioca nelle classiche celle fotovoltaiche. In altre parole, per scaldare l’acqua non si utilizzerà più energia elettrica, bensì magnetica. Gli scienziati della Michigan University hanno creato una “batteria ottica”, in grado di soppiantare i vecchi pannelli solari.

Durante i prossimi esperimenti, previsti per l’estate del 2011, Rand e Fisher lavoreranno prima con la luce di un raggio laser, poi direttamente con la luce del Sole. Gli scienziati prevedono di costruire una nuova generazione di celle solari che saranno, oltre che enormemente più potenti, anche molto più economiche di quelle utilizzate oggi.

Fonte: http://buenobuonogood.wordpress.com...olari-addio/
 
il collega spara baggianate
analisti molto più autorevoli di lui dicono che ci vuole il petrolio almeno a 200 dollari per vedere a breve la grid-parity

2 anno fa per 3 kw posti sul tetto 14 mila eruro
un anno prima 16 mila euro
se la resa aumenta siamo a posto
 
tanto per dirne una la Germania ha addirittura rinunciato al nucleare, ed è già piena zeppa da anni di eolico e fotovoltaicio... non credo che si siano rimbambiti :rolleyes:

quanto alle alternative, in Finlandia la Areva s'è impantanata con la centrale nucleare di Olkiluoto, è in fortissimo ritardo con la consegna ed ha problemi giganteschi di errori di costruzione in quanto ha adoperato maestranze talmente eterogenee che c'è il sospetto che in molti addirittura non comprendessero le disposizioni impartite sul lavoro da fare... è la stessa tecnologia e la stessa società che dovrebbero riportare il nucleare in italia... con la differenza che la Francia il combustibile nucleare lo produce mentre l'Italia no... altro che indipendenza energetica, dovremmo comprare il combustibile per le ns. centrali da altri Paesi

:wall:
 
le centrali nucleari e' vero che non si sa ancora come smantellarle?

minimo 100 anni per smantellarle
 
Da qualche tempo stanno già producendo celle solari organiche che non utilizzano semiconduttori e che costano un' inezia se confrontate a quelle al silicio.
Fra poco troveremo sul mercato anche quei tipi di pannelli.

Sta succedendo la stessa cosa che è capitata con le batterie ricaricabili. Per almeno una quindicina di anni sono esistite solo le batterie al piombo e quelle al NiCd. Grazie alla diffusione dei telefonini in pochi anni la capacità delle batterie (a parità di peso) e la durata in termini ci cicli di carica/scarica sono aumentati a dismisura e si sono abbattuti i costi.
 
i miglioramenti tecnologici sui pannelli solari sono già molto evidenti, e fanno ben sperare per il futuro :yes:

le centrali nucleari
meglio averle a distanza
un tot di chilometri


il nucleare 10 anni per costruirlo
30 anni di produzione

smantellamento minimo 100 anni

non c'e ancora un sistema per smaltirlo in sicurezza
 
tanto per dirne una la Germania ha addirittura rinunciato al nucleare, ed è già piena zeppa da anni di eolico e fotovoltaicio... non credo che si siano rimbambiti :rolleyes:

quanto alle alternative, in Finlandia la Areva s'è impantanata con la centrale nucleare di Olkiluoto, è in fortissimo ritardo con la consegna ed ha problemi giganteschi di errori di costruzione in quanto ha adoperato maestranze talmente eterogenee che c'è il sospetto che in molti addirittura non comprendessero le disposizioni impartite sul lavoro da fare... è la stessa tecnologia e la stessa società che dovrebbero riportare il nucleare in italia... con la differenza che la Francia il combustibile nucleare lo produce mentre l'Italia no... altro che indipendenza energetica, dovremmo comprare il combustibile per le ns. centrali da altri Paesi

:wall:

sono tanto zeppi di pannellini, che nel 2010 hanno prodotto ben il 2% del totale. :rolleyes:

io non dico che non bisogna ricercare o cos'altro, ma vedo un tremendo hype intorno a una tecnologia oggi ancora poco più che marginale (almeno sul sistema paese, chi si mette un campo solare può anche prodursi il 100% o più in casa, questo è ovvio).

poi il caso tedesco è emblematico della potenza del marketing, attuato più o meno consapevolmente anche da noi italiani a loro favore, sembra che tutti i pannelli fv del mondo ce l'abbiano loro, quando poi producono una quantità di elettricità che potrebbe perdersi negli errori di approssimazione :o

oh come sono belli, oh come sono bravi, e poi vai a vedere e facciamo più rinnovabile noi di loro.

bah.
 
sono tanto zeppi di pannellini, che nel 2010 hanno prodotto ben il 2% del totale. :rolleyes:

io non dico che non bisogna ricercare o cos'altro, ma vedo un tremendo hype intorno a una tecnologia oggi ancora poco più che marginale (almeno sul sistema paese, chi si mette un campo solare può anche prodursi il 100% o più in casa, questo è ovvio).

poi il caso tedesco è emblematico della potenza del marketing, attuato più o meno consapevolmente anche da noi italiani a loro favore, sembra che tutti i pannelli fv del mondo ce l'abbiano loro, quando poi producono una quantità di elettricità che potrebbe perdersi negli errori di approssimazione :o

oh come sono belli, oh come sono bravi, e poi vai a vedere e facciamo più rinnovabile noi di loro.

bah.


beh beh, intanto è da vedere che tecnologia hanno implementato, le nuove hanno rendimenti superiori

poi quello che rileva è il discorso dei costi degli impianti vs. energia prodotta, non certo le % paese per paese (che sono frutto di scelte tra le più varie)

il confronto giusto sarebbe sui RENDIMENTI delle diverse tecnologie a parità di costi, considerando anche i livelli di insolazione - e in Italia abbiamo i più alti d'Europa per ovvi motivi...
 
beh beh, intanto è da vedere che tecnologia hanno implementato, le nuove hanno rendimenti superiori

poi quello che rileva è il discorso dei costi degli impianti vs. energia prodotta, non certo le % paese per paese (che sono frutto di scelte tra le più varie)

il confronto giusto sarebbe sui RENDIMENTI delle diverse tecnologie a parità di costi, considerando anche i livelli di insolazione - e in Italia abbiamo i più alti d'Europa per ovvi motivi...

gli ultimi rilevamenti davano, in germania, il 2% di fotovoltaico e il 6% di eolico, e l'eolico oggi è ancora avanti come costo/beneficio.

però ogni volta che si fa un discorso, si ricade sempre sul pannellino e sul come la germania sia la patria del solare.

non sarà che si è polarizzati, magari anche inconsciamente, dai discorsi che ci vengono fatti, o addirittura verso un qualcosa che vediamo come fonte privata di investimento/guadagno?

ps. non è tanto il rendimento elettrico che è migliorato, piuttosto sono i costi minori che hanno fatto migliorare "le prestazioni" in senso lato.
 
i miglioramenti tecnologici sui pannelli solari sono già molto evidenti, e fanno ben sperare per il futuro :yes:

è sperabile, ma chi ad esempio deve rifare il tetto di una casa, di un capannone (tanti ancora con eternit) oppure nei nuovi parcheggi di corrispondenza a raso sarebbe opportuno pensare a coprirli con pannelli fv.
Certo che se si discute sull'impatto ambientale di pale eoliche adducendo disturbi agli occhi o nella produzione di latte delle mucche, dobbiamo ricordarci che la vicina svizzera chiuderà le sue centrali elettronucleari nel 2019 e che faranno un deposito di scorie a 180 km a nord di Milano. Forse le loro mucche saranno salvate ma se non laviamo bene la frutta e verdura annaffiate con liquami animali, non lamentiamoci poi se abbiamo il mal di pancia.
 
Ultima modifica:
sono tanto zeppi di pannellini, che nel 2010 hanno prodotto ben il 2% del totale. :rolleyes:

io non dico che non bisogna ricercare o cos'altro, ma vedo un tremendo hype intorno a una tecnologia oggi ancora poco più che marginale (almeno sul sistema paese, chi si mette un campo solare può anche prodursi il 100% o più in casa, questo è ovvio).

poi il caso tedesco è emblematico della potenza del marketing, attuato più o meno consapevolmente anche da noi italiani a loro favore, sembra che tutti i pannelli fv del mondo ce l'abbiano loro, quando poi producono una quantità di elettricità che potrebbe perdersi negli errori di approssimazione :o

oh come sono belli, oh come sono bravi, e poi vai a vedere e facciamo più rinnovabile noi di loro.

bah.
infatti basta farsi un giro in Baviera (ogni casa ha il pannello sul tetto) ma la percentuale di energia con solare e fotovoltaico in Germania è bassa oggi e lo sarà anche per i prossimi 30 anni...i tedeschi hanno deciso di metter da parte il nucleare e di puntare con decisione sul carbone (abbondante e a basso costo).
Anche noi dovremmo avere il coraggio di dire le cose come stanno..per i prossimi 30-40 anni si punta sui combustibili fossili. In questi giorni in TV imperversa il Prof. Battaglia uno che continua a sparare un sacco di cavolate a favore del nucleare..ma su una cosa ha ragione e pone una domanda non stupida..ogni sera alle 19 l'Italia ha un picco di consumi di 50-60 giga come li produrremo in futuro? visto che alle 19:00 non ce sole e non è detto che ci sia vento? continueremo a importare energia dalla Francia?..o diciamo le cose come stanno e cioè che bruceremo combustibili fossili a volontà anche nei prossimi anni?!
 
tutte queste vostre seghe mentali sulla percentuale che si produce con il fotovoltaico in germania sia bassa rispetto all'italia pur vedendo tanti pannelli sulle case..

non e' che e' percheì la superfice della germania e' 10 volte quella dell'italia? :o:o
 
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